GRAZIE DARIO ROSSI SPERANZA – PROFILO DI MAURO GIOVANELLI – DUE RIGHE O POCO PIÙ SU ME MEDESIMO

GRAZIE DARIO ROSSI SPERANZA
(in italiano, inglese e spagnolo – in italian, english and spanish – en italiano, inglés y español)

DARIO ROSSI SPERANZA, amico da sempre, che mi ha dato il coraggio di salutarlo con disinvoltura proferendo le parole più difficili da dire, “ti voglio bene”, tanto più ad un uomo considerando la mia indiscussa virilità e attrazione verso tutto ciò che ha consistenza femminea.
Le parole che seguono, puntualmente riportate così come mi sono pervenute dopo neanche un mese di conoscenza, tra l’altro “virtuale”, desidero condividerle con tutti voi poiché nel leggerle ho provato la sensazione di guardarmi in uno specchio molto particolare, difficilmente reperibile in quanto possiede la peculiarità di riflettere l’immagine senza invertirne gli opposti, la sinistra rimane tale e viceversa. Quindi ritratto perfetto che Dario ha voluto regalarmi. Lascio pure l’appellativo “Prof.” d’esordio, di cui ho titolo sebbene abbia sempre prediletto essere “Mauro”, quale sono e fui. In futuro mi permetterò con orgoglio di inserire questo “profilo” nei miei modesti lavori letterari unitamente alla “biografia” riportata in calce che da sempre li accompagnano.

PROFILO DI MAURO GIOVANELLI di Dario Rossi Speranza

PROF. sei proprio una cara persona, ricca di risorse e di sorprese, come non volerti bene! Il tuo magma intellettuale si auto produce senza pause in gran profusione e così accade che la tua copiosa messe venga giù come un fiume carsico che filtra in ogni dove e che non conosce ostacoli. In questo tuo precipuo tratto ti vedo, se me lo concedi, molto somigliante nell’impeto nel volume nel massivo impatto e nella “follia” al geniale padre di Zarathustra, novello Nietzsche postmoderno, anche alquanto nichilista ed esistenziale, con il quale condividi la gran Virtù di scrivere argomentare e produrre Senso anche “senza pensare” come confessava alla sua rigorosa Coscienza il gran pensatore di Röcken. Ma non sarò di certo io a censurarti nella tua iperattività caro amico mio, perché noi siamo involontari complici nell’aggressione totale ai Saperi ed alla Conoscenza! Siamo troppo simili per non sostenerci a vicenda sino all’ultima strenua parola immagine o pensiero! Anche se il Filosofo asseriva che NESSUNO E’ PERFEZIONE, noi tendiamo sovente a quella, la lambiamo pericolosamente e siamo costantemente molestati dal suo pensiero. Ma non per nutrire scioccamente i nostri rispettivi Ego, giammai potremmo essere vanagloriosi o peggio narcisi, ma solo per rendere più fruibile ed allettante la nostra produzione e per sopravvivere a noi stessi provando a vincere la Caducità dell’Essere, del Vivere e delle Cose tutte attraverso la Ricerca senza tregua della Bellezza, della Verità e della Conoscenza Universale, che da Forma incolore senza consistenza quale oggi noi siamo si traduca in Essenza primigenia di ogni inizio, a dispetto di quel Dio troppo assente nella drammatica Vicenda Umana…
DARIO ROSSI SPERANZA
DUE RIGHE O POCO PIÙ SU ME MEDESIMO

Ciò che ho sempre scritto e tutt’ora compongo, di qualsiasi genere, derivazione e argomento, potrebbe definirsi un insieme di riflessioni, tesi, componimenti, favole, articoli, romanzi “ad libitum”. Comunque la necessità di elaborare manoscritti scaturisce da una esigenza che risale all’infanzia e mi risulta difficile spiegarne la ragione. Però tre cause ritengo di individuarle, quanto basta immagino: Esigenza di esprimere ciò che penso, amore per la letteratura e memoria eccellente solo per ciò che trovo interessante. Lo strumento sono i grandi autori, miei fedeli amici che da sempre mi accompagnano ovunque. Il merito è di sicuro l’educazione ricevuta da mamma, papà e la sorella maggiore. Quindi da “Pinocchio”, “Un capitano di quindici anni” o “Il corsaro nero” piuttosto che “Il barone di Munchausen” e “Il tesoro della Sierra Madre” sono precocemente saltato, usando i punti di appoggio dei Cronin, Vicki Baum e l’indimenticabile “Il villaggio sepolto nell’oblio” di Theodor Kròger, ai Melville, Cervantes, “La saga dei Forsyte” poi ancora “L’amante di lady Chatterley” e tanti altri della famosa superba collana Omnibus Mondadori. Quanto ero attratto dalle illustrazioni delle copertine! Approdare poi, in breve tempo, ai Calvino, Cassola, Moravia, Pratolini, Fenoglio, Pavese e… Pasolini… seguire le tracce di Hemingway e Caldwell per passare ai “maledetti americani” del calibro dei Ginsberg, Burroughs e Kerouac è stato facile perché inevitabile. I dissociati da questi ultimi, o “seconda generazione”, quelli del tipo Bukovski, Henry Miller, John Fante tanto per intenderci, hanno avuto un particolare irresistibile fascino, la mia personalità ne è stata influenzata non poco. Sbarcare sui classici russi, i francesi Camus, Malraux e Sartre, i tedeschi tipo Gunter Grass, il portoghese Fernando Pessoa, i latino-americani della statura di Márquez, Borges, gli ebrei americani alla Philip Roth, i Cormac McCarthy, e… continuo? È stato utile per sfociare infine nella filosofia alla ricerca di risposte impossibili. Per quelli della mia generazione Marcuse è stata una tappa obbligata. Se aggiungo che il 27 febbraio 1945 sono nato a Genova dove risiedo, sposato, due figlie, due splendide nipotine. Che nel mio percorso mi sono stati affidati diversi lavori “importanti” che ho ottimamente concluso con afflizione mentale (a me parevano inutili) e nel frattempo scrivevo, leggevo… Mi sono stati assegnati incarichi e mansioni di responsabilità che non avrei voluto avere, ho viaggiato molto e, a parte una certa predisposizione per “L’apparato umano” femminile (ho adottato il titolo dell’unico libro edito da Jep Gambardella ne “La grande Bellezza”) che non è il caso di approfondire… intanto leggevo, scrivevo, scrivo… Ecco completata la mia biografia.
M. G.
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THANK YOU TO DARIO ROSSI SPERANZA

DARIO ROSSI SPERANZA friend always, that gave me the courage to say hi with ease mouthing the words harder to say, “I want to well”, the more a man considering my unquestioned virility and attraction towards anything that has feminine texture.
The following words, invariably described as i received after a month of knowledge, including “virtual”, i would like to share them with you all because in reading them i tried the feeling of looking in a mirror, very special, difficult to find because it has the peculiarity to reflect the image without reversing the opposites, the left remains so and vice versa. So perfect portrait that Dario wanted to give me. I leave as well as “Prof.” debut, i always favoured title although he be “Mauro”, which it was. In the future i’m proudly to enter this “profile” in my modest literary works together with “biography” appearing at that always accompany them.

PROFILE FOR MAURO GIOVANELLI by Dario Rossi Speranza

PROF. you are such a dear person, rich in resources and surprises, how not to love! Your intellectual magma auto manufactures no pauses in great profusion and so it happens that your abundant harvest is down like a Karst River which filters every where and that knows no barriers. In this your principal stretch i see you, i grant, very similar in the heat in massive volume impact and “madness” to the genius father of Zarathustra, Nietzsche also somewhat nihilistic and existential, postmodern novel, with whom share great Virtues of writing to argue and produce sense “without thinking” as confessed to her strict Conscience the great thinker of Röcken. But i won’t be the one to censurarti in your overactive dear friend my involuntary accomplices in aggression, because we’re total knowledge and knowledge! We are too similar not to support each other to the last strong word picture or thought! Although the philosopher asserted that nobody is perfect, we tend often to that, we lap dangerously and we are constantly harassed by his thought. But not to feed foolishly our respective Ego, never boastful or worse might be daffodils, but just to make it more usable and attractive our production and to survive ourselves trying to win the transience of being, of living and of things all through research without respite of beauty, truth and universal knowledge, which Form colorless without consistency which we will translate into primeval Essence every beginning in spite of that God too absent in the dramatic human history…
DARIO ROSSI SPERANZA

TWO LINES OR SO FOR MYSELF

What i have always written and still compose, of any kind, and topic, could be called a set of reflections, thesis, essays, stories, articles, novels “ad libitum”. However, the need to develop manuscripts arises from a need that goes back to childhood and i find it hard to explain the reason. However three causes i locate them, enough i guess: the need to express what I think, love of literature and excellent memory only for what i find interesting. The tool are great authors, my loyal friends that always accompany me everywhere. The credit is for sure the education received from mom, dad and older sister. Then from “Pinocchio”, “A captain of fifteen” or “Il corsaro nero” rather than “Baron Munchausen” and “the treasure of the Sierra Madre” are precociously jumped, using the support points of Cronin, Vicki Baum and the unforgettable “Buried into obscurity” from Theodor Kròger, Melville, Cervantes, “The Forsyte saga” then “Lady Chatterley’s lover” and many other famous superb necklace Omnibus Mondadori. How i was attracted by the illustrations of the covers! Come then, in short order, to Calvino, Cassola, Moravia, Pratolini, Fenoglio, bunting and… Pasolini… follow in the footsteps of Hemingway and Caldwell to switch to “damn Americans” such as Ginsberg, Burroughs and Kerouac was easy as inevitable. The dissociated by them, or “second generation”, those of the type Bukovski, Henry Miller, John Fante just to be clear, they have had a particularly irresistible charm, my personality was affected greatly. Disembark on Russian classics, the French Camus, Malraux and Sartre, the Germans type Gunter Grass, the Portuguese Fernando Pessoa, Latin American of the stature of Márquez, Borges, American Jews to Philip Roth, Cormac McCarthy, and keep? Was useful to lead finally in philosophy in search of answers. For those of my generation Marcuse was a must see. If i add that the February 27, 1945 i was born in Genoa, where i reside, married, two daughters, two beautiful granddaughters. That in my career i have been entrusted with several “important” i well concluded with mental distress (to me seemed unnecessary) and in the meantime i wrote, i read… I have been assigned responsibilities and tasks of responsibility that i wouldn’t have wanted to have, i have traveled extensively and, apart from a certain predisposition for human female “apparatus” (I adopted the title of the only book published by Jep Gambardella “The great beauty”) that don’t deepen… Meanwhile i read, i wrote, i write… Here is my complete biography.
M. G.
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GRACIAS DARIO ROSSI SPERANZA

DARIO ROSSI SPERANZA siempre, me dio el coraje de decir hola con facilidad pronunciando las palabras más difíciles de decir, “Te quieres buena”, más un hombre teniendo en cuenta mi virilidad indiscutible y atracción hacia todo lo que tiene textura femenino.
Las siguientes palabras, invariablemente descritas como he recibido después de un mes del conocimiento, incluyendo “virtual”, me gustaría compartirlas con todos vosotros porque en leerlos que he probado la sensación de mirar en un espejo, muy especial, difícil de encontrar porque tiene la particularidad de reflejar la imagen sin inversión de los opuestos, la izquierda sigue tan y viceversa. Tan perfecto retrato que Darío quería darme. Dejo así como el debut de “Profesor”, siempre favoreció a título aunque sea “Mauro”, que era. En el futuro en que yo soy orgullosamente entrar este “perfil” en mi modesta obra literaria junto con la “biografía” que aparece en el siempre les acompaña.

PERFIL DE MAURO GIOVANELLI por Dario Rossi Speranza

PROF. eres una querida persona, rica en recursos y sorpresas, no a amar! No fabrica de su auto de magma intelectual pausas en gran profusión y así sucede que su abundante cosecha es abajo como un río de Karst que no filtra todas y sabe barreras. En este su tramo principal que le veo, concedo, muy similar al calor en el volumen masivo impacto y “locura” con el padre de genio de Zarathustra, Nietzsche también algo nihilista y novela existencial, postmoderna, con quien compartir grandes virtudes de la escritura para argumentar y producir sentido “sin pensar” como le confesó a su estricta conciencia el gran pensador de Röcken. Pero no será el que censurarti en su hiperactivo amigo mis cómplices involuntarios en la agresión, porque tenemos total conocimiento y conocimiento! Somos demasiado similares no para apoyarse mutuamente en la última foto fuerte palabra o pensamiento! Aunque el filósofo afirmó que nadie es perfecto, tendemos a menudo a que, estamos de vuelta peligroso y nosotros estamos constantemente acosados por su pensamiento. Pero no para alimentar tontamente nuestro Ego respectivo, nunca jactancioso o peor podrían ser narcisos, pero para hacerlo más usable y atractiva nuestra producción y sobrevivir nosotros mismos tratando de ganar la transitoriedad del ser, de vivir y de las cosas a lo largo de la investigación sin descanso de belleza, conocimiento de la verdad y la universal, que forma descolorido sin consistencia que se traducirá en esencia primitiva cada principio a pesar de que Dios también ausente en la dramática historia de la humanidad…
DARIO ROSSI SPERANZA

DOS LÍNEAS MÁS O MENOS PARA MÍ

Lo he escrito siempre y todavía componer, de cualquier tipo y tema, que podríamos denominar un conjunto de reflexiones, tesis, ensayos, cuentos, artículos, novelas “ad libitum”. Sin embargo, la necesidad de desarrollar manuscritos surge de una necesidad que se remonta a la infancia y me resulta difícil explicar la razón. Sin embargo tres causas localizarlas, suficiente supongo: la necesidad de expresar lo que pienso, amor de literatura y excelente memoria para lo que me parece interesante. La herramienta son grandes autores, mis leales amigos que siempre me acompañan en todas partes. El crédito es seguro que la educación que recibió de mamá, papá y hermana mayor. Luego de “Pinocchio”, “Un capitán de quince años” o “Il corsaro nero” en lugar de “Barón de Munchausen” y “El tesoro de Sierra Madre” precozmente se saltaban, usando los puntos de apoyo de Cronin, Vicki Baum y el inolvidable “Enterrados en la oscuridad” de Theodor Kròger, Melville, Cervantes, “La saga de Forsyte” entonces “La amante de lady de Chatterley” y muchos otros famosos magnífico collar de ómnibus Mondadori. Cómo me sentí atraído por las ilustraciones de las portadas! Vienen a continuación, en poco tiempo, Calvino, Moravia, Cassola, Pratolini, Fenoglio, empavesado y… Pasolini… seguir los pasos de Hemingway y de Caldwell para cambiar a “malditos a americanos”, como Ginsberg, Burroughs y Kerouac fue fácil como inevitable. Disociado, o “segunda generación”, los de tipo Bukovski, Henry Miller, John Fante para estar claro, han tenido un encanto particularmente irresistible, mi personalidad fue afectado grandemente. Desembarcar en clásicos rusos, el francés Camus, Malraux y Sartre, los alemanes Gunter Grass, el portugués Fernando Pessoa, los de América Latina de la talla de Márquez, Borges, los judíos americanos a Philip Roth, Cormac McCarthy y… ¿mantener el tipo? Fue útil para dirigir finalmente en filosofía en busca de respuestas. Para aquellos de mi generación, Marcuse era imprescindible ver. Si añado que el 27 de febrero de 1945 nací en Génova, donde resido, casado, dos hijas, dos hermosas nietas. Que en mi carrera que he sido confiado con varios “importante” bien concluí con señal de socorro mental (que me parecía innecesario) y mientras tanto que escribí, leí… He sido asignado responsabilidades y tareas de responsabilidad que no hubiera querido tener, he viajado extensivamente y, aparte de una cierta predisposición humana femenina “aparatos” (adoptó el título del único libro publicado por Jep Gambardella de la película “La gran belleza”) que no profundizar… mientras tanto leí, escribí, escribo… Aquí está mi biografía completa.
M. G.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Dario Rossi Speranza (sx) e Mauro Giovanelli (dx)

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