RENZI E SUA NONNA (SENZA UN “PRIMA” CI HA TOLTO ANCHE IL “DOPO”)

RENZI E SUA NONNA
(SENZA UN “PRIMA” CI HA TOLTO ANCHE IL “DOPO”)

Intorno alle ore 21 del giorno 7 mese di novembre Anno Domini 2013 chiunque avesse avuto il teleschermo sintonizzato su “La7-Servizio Pubblico” avrebbe goduto del privilegio di traguardare la sputacchiante e politicamente già imbolsita fisionomia della guida scout Renzi Matteo mentre declamava il suo modo di intendere la vita in società.
All’epoca era lanciato verso la premiership e per dissolvere ogni dubbio circa la riuscita della scalata al successo prese ad esempio la su’ nonna al fine di illustrare l’ipotesi che gli rimbalzava dentro il cervello, da una parete all’altra senza incontrare ostacoli, ossia l’ennesima riforma delle pensioni (esclusi ovviamente privilegiati ed esercito di politici in quiescenza).
Vi pregherei di leggere con la massima attenzione confidando possiate comprendere, come mi pare aver inteso allora, l’immondo pensiero di colui che, con l’affetto dei fedelissimi a “Il giglio magico” (Boschi in testa), sta condizionando le sorti del nostro disastrato Paese.
Nell’esposizione del “monologo” renziano mi sono permesso di inserire fra parentesi quadre alcune note personali indicate con “n.d.a.” mentre i puntini di sospensione, oltre denotare il suo defatigante eloquio, specificano l’inarrestabile gestualità del “rottamatore”.
Ecco il suo postulato (TESTUALE) che divenne teorema (Fu nominato Presidente del Consiglio dei Ministri il 22 febbraio 2014):

“Mia nonna… ancora viva… mia nonna… straordinaria… chi l’ammazza mia nonna… [Intervento di Santoro conciso quanto incomprensibile anche allo starnazzante Renzi che per non sbagliarsi prosegue indisturbato – n.d.a.] …Eh fantastico! 93 anni… mia nonna ha perso il marito in condizioni molto tristi… [Splendida precisazione! Infatti mogli e mariti possono morire anche in condizioni allegre – n.d.a.] …41 anni fa… aveva sei figli… giustamente [Ma va!] è scattato il meccanismo della reversibilità… e vorrei anche vedere! [Geniale e democratica esclamazione – n.d.a.] …perché mia nonna, con sei figli, ha campato grazie a questo meccanismo… [Sempre di “meccanismo” trattasi non diritto inalienabile come i vitalizi dei politici – n.d.a.] che è logico, lo capiamo tutti [Anche lui? – n.d.a.], c’era un signore che… [Incomprensibile! Lingua, nevi, incisivi e saliva si sono avviticchiati fra loro – n.d.a.] …la reversibilità. Dopo 41 anni mia nonna ha continuato a prendere la reversibilità, mia nonna è già bisnonna e i figli so’… [Breve pausa che lascia intendere tutto e niente ma propedeutica del gran finale – n.d.a.] …è giusto che mia nonna continui a prendere la stessa cifra che prendeva allora e che è una cifra che è di tremila €uro al mese? È giusto? Secondo me questo meccanismo è un meccanismo… [Ma un meccanismo non è un meccanismo? – n.d.a.] sul quale possiamo fare degli interventi…”

Tralascio il nove volte “nonna” posposto al sette volte “mia” tanto per far intendere che lui non fa sconti ad alcuno; le “tristi” condizioni in cui, ahimè, mogli e mariti possano morire anzitempo; “la stessa cifra” che è una cifra; il “meccanismo” che è un meccanismo; reversibilità giusta e ingiusta, i “che è…” lanciati a vanvera come coriandoli e tante altre amenità.
Quel che mi preme analizzare è l’abito mentale che indossa e il suo “ragionamento”, non solo passati indenni senza che ci sia stato il minimo segno di indignazione non dico da parte del pubblico ma del Cacciari, Santoro, giornalisti presenti, ospiti, pubblico. In parole povere qualcuno che lo cacciasse benevolmente dallo studio prendendolo a scopate.
La sua è o non è violenza verbale? Insulto alla nostra intelligenza? Se così non fosse avremmo a che fare con un matto. Personalmente non gli affiderei neppure la gestione di una giostra, figurarsi la guida di una Nazione.
Ricordo che allora dissi fra me e me:
“È finita davvero! Questo individuo mi preoccupa, da stasera nulla sarà mai più come prima”.
Che significherebbe arrivare al punto di aver metabolizzato i Berlusconi, Monti, Letta… finanche la piagnona Fornero. Tutto dire!
Care amiche ed amici siamo perduti!
Non abbiamo un “prima” e ci hanno tolto il “dopo”. Si salvi chi può.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web

RIPRODUZIONE RISERVATA 

2 commenti su “RENZI E SUA NONNA (SENZA UN “PRIMA” CI HA TOLTO ANCHE IL “DOPO”)”

    1. Sempre grazie a te cara Rosaria. E’ gratificante essere capiti, cosa non facile. Apprezzati fa invece piacere in particolare da una persona come te che considero di grande cultura e apertura mentale non comuni. Ancora un caro saluto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.