ULTIMA LETTERA DI UN SUICIDA MODELLO
A questo punto
cercate di non rompermi i coglioni
anche da morto.
È un innato modo di fare
questo mio non accettare
di esistere.
Non state a riesumarmi dunque
con la forza delle vostre certezze
o piuttosto a giustificarvi
che chi s’ammazza è un vigliacco:
a creare progettare ed approvare
la propria morte ci vuole coraggio!
Ci vuole il tempo
che a voi fa paura.
Farsi fuori è un modo di vivere
finalmente a modo proprio
a modo vero.
Perciò non state ad inventarvi
fandonie psicologiche
sul mio conto o crisi esistenziali
da manie di persecuzione
per motivi di comodo
e di non colpevolezza.
Ci rivedremo
ci rivedremo senz’altro
e ne riparleremo…
Addio bastardi maledetti
vermi immondi
addio noiosi assassini.
Salvatore Toma (1951 – 1987)
Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com
Immagine in evidenza ricavata dal web
Cosa significano gli ultimi 3 versi??????
Rabbia feroce contro chi ?????
Chi nella poesia rincorre tematiche sulla morte, il suicidio e l’amore immagino si rivolgesse ai “comuni mortali).
« Quando sarò morto
che non vi venga in mente
di mettere manifesti:
morto serenamente
o dopo lunga sofferenza
o peggio ancora in grazia di dio.
Io sono morto
per la vostra presenza »
(Salvatore Toma, Canzoniere della Morte)