COMMENTO SU PASOLINI “La scoperta di Marx” e RISPOSTA ALLE REPLICHE DEI “TIFOSI”

COMMENTO SU PASOLINI
“La scoperta di Marx” in “L’usignolo della Chiesa Cattolica”

“Ma c’è nell’esistenza
qualcos’altro che amore
per il proprio destino.

È un calcolo senza
miracolo che accora
o sospetto che incrina.

La nostra storia! Morsa
di puro amore, forza
razionale e divina.”

Pier Paolo Pasolini – La scoperta di Marx in L’usignolo della chiesa cattolica

COMMENTO:

Pasolini è un usignolo della parola, maestro di pensiero, vita, sentimento e tante altre cose ancora, una delle poche cellule sane di questa umanità che nel suo complesso è la barzelletta raccontata da un povero ubriaco, i suoi componenti grumo nocivo di sostanza organica, coacervo di presunzione e imbecillità destinato all’estinzione, la prova indubitabile che nulla esiste “oltre”. Se così non fosse le tre stupende terzine regalateci non sarebbero solo il sogno dell’intellettuale, l’altra parte del Poeta che esprime un concetto contradditorio al fine di diffondere false verità per quella che ritiene una giusta causa, cercando perfino di convincere sé stesso. Ma non mi faccio ingannare stimatissimo Pier Paolo, l’esistenza ha senso solo nell’amore poiché con esso tracci il tuo destino, null’altro ha importanza in questo passaggio obbligato imposto da chissà quale imperscrutabile disegno. Neppure rimango commosso per la tua seconda terzina e la lirica stupenda, non esiste alcun computo o proposito, tutto avviene in virtù del miracolo, come preferisci definirlo, ovvero il caso, che ti conduce per mano fra le braccia della persona vagheggiata, a volte la sfiori, ti è vicinissima ma immensamente lontana e scompare per sempre nella frazione di un secondo… invece quando si verifica la combinazione che accora, mette tutto in armonia, esalta al punto da incrinare la tua intelligenza e infondere il sospetto di chissà quale graffito divino, pensi di toccare il Cielo. E arriviamo alla “storia”, che sia individuale o collettiva è, come tu stesso affermi smentendo la prima terzina, “morsa di puro amore” e forza tutt’altro che razionale e di certo non divina. Chiedilo a tutti i “grandi” della letteratura, filosofia, poeti, le altre cellule sane, i malati dell’immaginario, gli indagatori della consistenza e apparenza, loro lo sanno che il mondo ruota intorno alla ricerca di ciò che manca per renderti intero, e la passione, il delirio, sesso, eros che appagano i sensi. Perfino tu l’hai affermato in più di una delle tante pregiatissime perle che ci hai lasciato.
Grazie per essere esistito, adesso sei fra noi. Mauro

RISPOSTA ALLE REPLICHE (non è il caso riportarle ma sono visibili nel mio diario precedente articolo) DEI “TIFOSI” DEL GRANDE PASOLINI – “La scoperta di Marx” in “L’usignolo della Chiesa Cattolica”

Intanto ieri è accaduta una cosa singolare, il PC si è fuso, stanco delle mie scempiaggini, il cellulare ha deciso di parlare solo tedesco e il tablet si è bloccato proprio sul commento in questione, non si muoveva più da lì. Adesso ho una “torre” di fortuna piazzata dal tecnico ma non garantisco. Infatti neppure riesco a rispondere sul post stesso, pertanto adotto questo sistema inviando la mia replica come articolo. Dunque… “quando l’uomo è grande, i suoi dubbi, debolezze e contraddizioni sono altrettanto grandi”. Non ho mai “sgamato” alcuno nel contradditorio, mica è una competizione, neppure immaginavo che il mio parere (non giudizio) sul sonetto avrebbe urtato gli “indottrinati”, ciò nondimeno non mi sarei esentato dall’esprimerlo. Mi dispiace sentirmi dire questo. Come affermo ora che, a mio avviso, coloro che appartengono a tale “setta” non sono testimoni attendibile per il nostro Pasolini, personalmente li ricuserei se fossimo in tribunale, per manifesto amore (sbagliato) verso il Poeta che fa perdere lucidità di giudizio (mi ripeto). Perfino il Verbo si è contraddetto e mi auguro non sia il caso di riportare citazioni del Vecchio Testamento (in particolare Esodo e Deuteronomio avverso Levitico 24, 19-20 ma tanti altri capitoli di cui è costellata la Bibbia). L’uomo di nome Gesù, vissuto oltre duemila anni fa, aveva dubbi immensi e, secondo la storia (non il catechismo della Chiesa Cattolica piuttosto che la Torah degli ebrei o il Corano), un carattere piuttosto irascibile, sbalzi d’umore, senza dubbio dovuti allo stress cui era sottoposto in quanto a capo degli Ziloti ovvero combattente, sia con la parola che l’agire (come Pasolini), per liberare il popolo dal giogo dei romani che avevano nell’imperatore Tiberio e Kaiafa o Caifa, il sacerdote del Tempio (i preti di oggi), due figure alleate cui importava solo il Potere (come oggi). Il procuratore della Giudea
Ponzio Pilato, uomo di cultura, senso della giustizia e ammirazione verso i suoi pari fu egli stesso vittima della sua propria grandezza cercando più volte di salvare colui che si professava re dei giudei (non figlio di Dio) nutrendo nei suoi riguardi vera stima (non entriamo adesso nella disamina della frase “figlio dell’uomo” altrimenti dobbiamo necessariamente riprendere i manoscritti di Qunram piuttosto che i papiri egizi e interpretare l’aramaico, il copto, greco antico, latino, ecc. nonché i tanti saggi dei teologi laici e filosofi che ivi persero gli occhi per studiarli). Infatti poco tempo dopo fu inviato in pensione ai Campi Flegrei. Quello che intendo dire è che tutti questi “grandi” avevano altrettante grandi debolezze, contraddizioni. Mentire per una giusta causa è affatto disdicevole, anzi… Gandhi, Guevara, Mandela, Martin Luther King, Lawrence D’Arabia, ecc. si sono pure trovati nella necessità di dover “occultare” o “alterare” verità scomode e incomprensibili o spaventevoli per la “massa” non attrezzata a “comprendere” la “portata” del loro disegno. Purificando l’uomo Pasolini, rendendolo dogma, anche mentre scrive una lettera perorando il voto di Salvatore Quasimodo al fine di ottenere il premio Strega o nelle sue dichiarazioni “se non fossi stato regista avrei voluto fare il calciatore” del tutto in antitesi con la sua “indole”, per i motivi già enumerati in altro commento, lo si sminuisce anziché elevarlo, mi sembrerebbe di custodirne la mummia in una “teca” alla stregua del “santo” di turno da portare in processione durante le sagre pagane che i vari vescovi programmano. Visto che sono alla “sbarra” nella mia frase “Se così non fosse le tre stupende terzine regalateci non sarebbero solo il sogno…” e mi fermo qui (già basterebbe se traguardata con spirito libero poiché assimila tutto il resto) c’è la parola “sogno” che Pier Paolo avrebbe vagheggiato, una Chiesa che fosse “cristiana”, uomini di potere che ambissero alla giustizia sociale, produttori che finanziassero film “impegnati” anche a fondo perduto pur di educare il popolo, e tante altre belle cose. Un mondo perfetto che faceva esistere solo nella sua mente. La “ricerca spasmodica”, tensione di “disperata vitalità”, “ricerca della verità”, “pagare anche con la contraddizione” non sono monopolio di Pasolini, tanti altri hanno lottato con questi stimoli, e pure sono stati “liquidati”, crocifissi, massacrati, “scomparsi”, sofferto. Due per tutti Giordano Bruno e Ipazia di Alessandria (d’Egitto), poi innumerevoli matematici, astronomi, filosofi, scrittori, pensatori, intellettuali, un numero spropositato di cellule sane. Mi risulta poco chiara la tesi della “sintesi” che sostituirebbe la “non verità” così come la “ricerca della medesima” e il “rigore filologico ed espressivo” dei quali non vedo alcun collegamento all’oggetto del contendere, cioè le tre terzine. “Il mio Poeta ricercava una possibile redenzione sua e della storia di cui si sentiva figlio” è vera ma, come ho cercato di spiegare, non è stato l’unico. “L’eros era per lui il nucleo primigenio del mondo” allora cosa mi si contesta? A meno che si faccia distinzione fra amore, passione, sesso ed eros. “E sentiva che il cuore materno glielo aveva trasmesso tutto: ha speso la sua vita per liberare questo nucleo, le cui particelle permeavano tutto, anche gli aspetti più infimi dell’esistenza, dove lo sguardo comune vede soltanto degradazione. Il suo eros lo portava alla conoscenza, fino a renderne un unicum indivisibile”. Beh… ammetto che questo periodo lo trovo abbastanza… come dire… Oscuro? Ma forse è colpa mia. E’ proprio il caso di aggiungere che di confessioni davanti alle tombe “sono piene le fosse”. Pasolini davanti al sepolcro di Gramsci proferì i “versi più belli che siano mai stati scritti”. Notevoli! Certo! Eccellenti, stupefacenti, ma… una domanda è d’obbligo: “I versi più belli che siano mai stati scritti… da lui o in assoluto? Cari “tifosi” del Poeta, il vostro amore verso Pasolini non riesce a trattenerti dall’esondare, superare gli argini ed allagare pianure e valli della sua vita. Sarebbe come disquisire dei Fenici o la civiltà egizia e ritrovarci nella protostoria compresa tra l’età del bronzo (prima metà del IV millennio a. C.) e quella del ferro (che ha inizio nel Mediterraneo orientale attorno al XII secolo a. C.). Questo lo dico, e concludo, per cercare di rispondere a tutti. Della protostoria, dove sussistevano gli ardipithecus, australopithecus, anamemsis, afarensis, ecc. hanno scoperto pochi anni fa un reperto interessantissimo sotto l’aspetto antropologico, in particolare per quanto concerne l’evoluzione dell’uomo, ossia lo scheletro fossile di una donna che decisero di chiamare “Lucy” e sai perché? In onore della canzone “Lucy in the Sky with Diamonds” dei Beatles, mentre in aramaico è nota come Dinqinesh, che significa “Tu sei meravigliosa”. E “tu sei meravigliosa” così come il riferimento alla canzone dei Beatles proprio per il fatto che dai reperti circostanti Lucy si è potuto constatare che essi erano “persone”, pregavano, amavano, insomma tutte le caratteristiche per constatare che possedessero “anima” ed a questo punto ci si chiede cosa stesse facendo Dio che si mostrò (così dicono alcuni) ottomila e passa anni dopo per regalarci le peggiori nefandezze (olocausti, guerre, nazifascismo, crociate, inquisizione, terrorismo, genocidi, e chi più ne ha più ne metta, ecc.). Altro che riscatto dei peccati! Ciò detto, al di là delle specificità di ogni singolo individuo nella sfera sessuale e sentimentale, anche la copula che per alcuni potrebbe annoiare una volta consumata come altre variabili, omosessuali, bisessuali, etero, trans… l’amore, la ricerca dell’altro di sé è la forza “prima” che muove tutto, la rincorsa al Potere, i soldi, sia in senso positivo come l’imperatore moghul Shah Jahan che nel 1632 fece costruire un mausoleo, il TaJ Mahal, in memoria della moglie preferita Arjumand Banu Begum, morta prematuramente, opera ardita, una delle meraviglie del mondo, creata con enorme dispendio di mezzi e risorse per alleviare il suo immenso dolore. E poi monarchi, condottieri, pittori, scultori. Anche quando manca è “creativo”, vedi il Leopardi, Petrarca, Dante, Bukowski, Van Gogh, Dalí (per la sua fedeltà a Gala), pure se è “ambiguo” o “complessato”, “distorto”, Hitler esempio classico la cui personalità “snaturata” ha comportato morte e distruzione, come i tanti femminicidi che si registrano, o la pedofilia, insomma questi “sentimenti reali fortissimi” quando “non sono appaganti, di lungo periodo” possono portare ovunque. Per quanto mi riguarda è sì “una giostra”, “macchina dell’eros”, passione e sesso puro ma non infinita purtroppo… che porta alla Conoscenza, mi fa elevare “da questo mondo verso altri mondi lucenti e percorro da ogni parte l’etereo spazio, lascio dietro le spalle, lontano, lo stupore degli attoniti.” F. G. B. Ho scritto molto su Pasolini, pure “Io credo in Pasolini” quasi fosse una preghiera, “Ultimo Messia” per elevarlo al rango (laico) che gli compete, altre cose che tengo per me poiché quando gli parlo mi sento libero e non legato a stereotipi, modelli, stampi… cosa pagherei per poter fare una chiacchierata con lui. Scusate le divagazioni, d’ora in avanti cercherò di applicare la sintesi.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI ARTISTA TOSCANO – 13 Stazioni per Lady Chatterley 2011

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MAI AVVILIRSI! (Concorsi e ISTAT)

MAI AVVILIRSI!
(Concorsi e ISTAT)

NON AVVILIRTI! L’ISTAT COMUNICA CHE L’OCCUPAZIONE È AUMENTATA. INFATTI AD UN CONCORSO PER NR. 30 POSTI INDETTO DALLA BANCA D’ITALIA SI STANNO IMPEGNANDO 85 MILA PERSONE (Ansa 2 luglio 2017)… ESCLUSI I 29 virgola 5 RACCOMANDATI

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Al centro ricavata dal web – Ai lati scattate dall’Autore

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“Se fossi specchio…” – “Al limite…”

“Se fossi specchio…” – “Al limite…”

PROLOGO DELL’AUTORE

Quanti saprebbero distinguere all’istante uno zircone e il diamante appena estratto dalle miniere di Kimberley in Sudafrica? E la pirite dall’oro? Senza toccarla ovviamente, e deformata quindi non riconoscibile l’evidenza del sistema di cristallizzazione. Lo scrittore dagli assemblatori di locuzioni, proposizioni? Una “persona” dai bipedi con mani in tasca o borsetta? E un poeta da un fabbricante di versi? Smorfie? Ghigni? Chi sarebbe in grado di afferrare al volo il solitario pensiero? Dieci? Cento? Mille in una frazione di secondo? Scolpire un attimo e renderlo eterno? Quanti vedono il nesso fra una gomena e più funerali? Dove ci portano i “maschi” tatuati, azzimati, depilati, scalpati, graduati, telecomandati, giurati? E i renziani? Salviniani? Berlusconiani? Le femmine Boschiane? Lorenziniane? I Brunettiani? Bersaniani? Nani? Nazi… fuori e dentro? Pensateci! Intanto buscatevi le poesie del secolo! Nutritevi! Spremete le meningi! Leggetele e rileggetele… Ascoltatele… Sono un sistema binario, tornerete sempre al punto di partenza che, alla fin fine… ma fine fine… neppure esiste.
Chi l’ha detto? Io! Fatevi sotto esperti, critici, imbalsamatori di libertà, schiavi delle regole, servi dei modelli preconfezionati, abitanti di parallelepipedi, bipedi… Ce n’è per tutti! Vi aspetto.
Mauro Giovanelli – Genova

_____ * _____

SE FOSSI SPECCHIO…

Se fossi specchio
il tuo bagliore
attraverserebbe
indefinitamente
l’Universo Mondo
per riposare
alle mie spalle
l’Eternità.

_____ * _____

AL LIMITE…

Al limite c’è Tutto.

_____ * _____

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI ARTISTA TOSCANO – “ROTAS – L’amor che move il sole e l’altre stelle”, 2013 – Dimensioni cm. 150×150 (nr. 25 formelle cm. 30×30 cad.) – Tecnica mista su legno – Collezione privata dell’autore

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“Al limite…” – “Se fossi specchio…”

“Al limite…” –  “Se fossi specchio…” 

PROLOGO DELL’AUTORE

Quanti saprebbero distinguere all’istante uno zircone e il diamante appena estratto dalle miniere di Kimberley in Sudafrica? E la pirite dall’oro? Senza toccarla ovviamente, e deformata quindi non riconoscibile l’evidenza del sistema di cristallizzazione. Lo scrittore dagli assemblatori di locuzioni, proposizioni? Una “persona” dai bipedi con mani in tasca o borsetta? E un poeta da un fabbricante di versi? Smorfie? Ghigni? Chi sarebbe in grado di afferrare al volo il solitario pensiero? Dieci? Cento? Mille in una frazione di secondo? Scolpire un attimo e renderlo eterno? Quanti vedono il nesso fra una gomena e più funerali? Dove ci portano i “maschi” tatuati, azzimati, depilati, scalpati, graduati, telecomandati, giurati? E i renziani? Salviniani? Berlusconiani? Le femmine Boschiane? Lorenziniane? I Brunettiani? Bersaniani? Nani? Nazi… fuori e dentro? Pensateci! Intanto buscatevi le poesie del secolo! Nutritevi! Spremete le meningi! Leggetele e rileggetele… Ascoltatele… Sono un sistema binario, tornerete sempre al punto di partenza che, alla fin fine… ma fine fine… neppure esiste.
Chi l’ha detto? Io! Fatevi sotto esperti, critici, imbalsamatori di libertà, schiavi delle regole, servi dei modelli preconfezionati, abitanti di parallelepipedi, bipedi… Ce n’è per tutti! Vi aspetto.
Mauro Giovanelli – Genova

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AL LIMITE…

Al limite c’è Tutto.

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SE FOSSI SPECCHIO…

Se fossi specchio
il tuo bagliore
attraverserebbe
indefinitamente
l’Universo Mondo
per riposare
alle mie spalle
l’Eternità.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI ARTISTA TOSCANO – “ROTAS – L’amor che move il sole e l’altre stelle”, 2013 – Dimensioni cm. 150×150 (nr. 25 formelle cm. 30×30 cad.) – Tecnica mista su legno – Collezione privata dell’autore

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EVOLUZIONE DELLA SOTTOSPECIE

EVOLUZIONE DELLA SOTTOSPECIE

Essendo stato sollecitato da un amico (importante) ad esporre la mia opinione in merito all’esito delle ultime elezioni comunali in Genova (2017) informo di astenermi dall’elargire opinioni personali su singoli soggetti.
Comunque… in generale ritengo che al suo interno la politica della nostra Penisola abbia favorito in modo determinante l’evoluzione della sottospecie.

Mauro Giovanelli
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Immagine in evidenza: Nobile Specie di Iguana, iguana delicatissima, dominio Eukaryota (nulla ha a che fare con il presente appunto).

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