L’intera vita avrei dato,
ogni altra conosciuta,
passato, futuro,
pure mai essere esistito
se non per l’istante in cui
appariste d’improvviso,
come spesso accade,
viandanti nostro malgrado
negli innumerevoli,
ignoti tracciati.
Giovane donna piena di grazia
del tuo bimbo la minuscola mano
lasci un istante.
Con eleganza,
disinvoltura inauditi,
una gamba sollevi
a reggere capiente,
generosa, materna
borsa in cui avidamente
cerchi qualcosa.
Il piccolo si sente perduto,
aggrotta la fronte, gli occhi contrae,
sgomento ti si avvinghia,
ancor più scompiglia
la corta gonna scoprendo
il nido cui farebbe ritorno.
Pelle levigata, luccichio color del
bronzo, riverberi di amore,
promesse, mare,
mirra, incenso, cielo,
patria e altare,
simboli vitali disseminati
lungo i pizzi delle bianche,
succinte mutandine.
Sì. Quanto ti ho amata
in quell’immediatezza!
Due iperboli si sono incontrate
perdendosi nella via di fuga.
Un lampo, batter di ciglia.
Ti ricomponi,
mi lasci solo.
Nello svoltare l’angolo
quasi furtivo
il tuo vezzoso, complice,
indulgente sorriso
annichilisce
l’universale idioma.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI ARTISTA TOSCANO – 13 Stazioni per Lady Chatterley 2011

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