ULTIMO CHAKRA

ULTIMO CHAKRA

Cielo gelido stamane.
Levigata, immobile
coltre di nuvole
lascia intravedere
brillantezza del giorno.
Mare svogliatamente
adagiato, in letargo,
nessun rumore di vento
parla alle foglie.
Palme e sempreverdi
piangenti come salici.
Remoti gli ululati,
latrati, miagolii, urli,
cigolio di ruote.
Porte e imposte semichiuse.
Voci sommesse
e sordo fragore del giorno
mi giungono cauti,
timorosi, sospesi.
In attesa.
Sei come ti ho sempre cercata,
io comprendo la tua bellezza,
il solo che sappia
respirare in essa,
pura come gemma
sviluppata libera,
in ambiente cavo,
bolla residua della
cristallizzazione frazionata
di magma primigenio,
ideali condizioni di spazio
pressione e temperatura
così da sviluppare ogni
caratteristica del sistema
cui appartiene la tua natura,
priva di inclusioni, limiti, confini…
Pertanto ogni gesto, ritrosia,
riscrive il tuo essere bambina
quando nascondi lo sguardo
abbassando il capo
per celare spontaneità
nella risata o l’indice puntato
ai bianchi incisivi, meditazione,
pausa adolescenziale,
importante prendere la decisione
respinta nel riassettare i capelli
mentre altera alzi la testa,
con impeto scopri
i profondi occhi,
appoggi la fronte alle mani
che formano visiera
del tuo pensare.
Pelle opalescente dona
capacità di stupire e gioire,
vivere, imparare, conoscere,
scoprire, inventare,
scherzare, consolare.
Amare.
Inutile tagliarmi in due
e mettere in vetrina
la mia anima.
Sono geode incompleto,
ricco di gioielli
manco purtroppo
del blu, viola,
ametista.
L’ultimo Chakra.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web: Geode quarzo ametista

RIPRODUZIONE RISERVATA

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