COMPRENDI?

COMPRENDI?

Devo parlare di tutto quanto mi ferisce
dire ciò che dal profondo del mio mare
emerge in forma di pensiero
e negli abissi di ogni domanda
assume forma e sostanza disattesi
da ogni risposta là dove l’uomo
identifica tutti i mali sotto sembianze
di bestie feroci, murene, orche, squali…
Voglio dire che anche in collina,
sui monti, alle più alte vette,
nelle profonde valli esiste il bene,
lupo, orso, volpe e faina…
Il mostro è in noi!
Anomale creature inconsapevoli
pregne in voracità, invidia, ira, accidia
ed ogni altro repellente attributo
la cui quantità si distenderà
come nero, esteso, coprente
sudario sull’intera umanità
pure oscurando la gioia
di vittime innocenti,
bimbi, piante, animali,
anime leggere, virtuose
nel cercare solo cibo e amore.

È necessario io guidi il mio tempo
pigiare forte il pedale del freno
bloccare, inchiodare quando
percepisco la crudeltà dell’alba
non più odorosa di pienezza
dei sensi ma incombente
la dolorosa mancanza.

Che pelle hai? Quelle spalline…
Forse mai te le abbasserei del tutto…
Insomma ci metterei molte,
infinite scansioni… Bacerei ogni lembo
di carne tua da scoprire a mio piacimento
mentre la vita scorre
fra esaltazione e amarezza…

Stranamente si è molto coscienti
se hai sprecato più di qualcosa,
sfugge l’istante in cui
vieni trafitto dalla verità
ed è talmente luminoso
che, come odore avvertito
nell’aria, quel momento
banale, distratto, improvviso
penetra le narici e ti riporta
ad un preciso, lontano punto
di quel virtuale segmento
che definiamo vita.
Lo insegui ma dilegua subito,
alla stregua di miraggio
si trasforma nel solito vissuto.

Ascolta tesoro, vorrei spiegarti
una cosa ma non so come
riuscire a farti comprendere
quanto per me sia importante,
vitale, più ancora che per te,
io devo proteggerti dalla
marea odiosa, scia inquinante,
lumacosa che ci portiamo
appresso, non è facile liberarsene,
ti accorgi quanto siamo distanti?
Comunque aspetto…
Sul sedile accanto ho visto
uno di quei vecchi libri
che rileggeresti sempre volentieri,
sgualcito, sudato, amico.
Guarda! Il sole non spunta,
già sto sfogliando le prime pagine…
Qualora mi allontanassi
e per caso avessi svoltato l’angolo
sarà stato solo per fare pipì.
Tu! Per favore. Spicciati!

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista, “La bestia dentro”, 2000-2001, tecnica Mista su legno più oro a foglia, dimensioni cm. 140×100

RIPRODUZIONE RISERVATA

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