QUESTIONE DI UN ATTIMO

QUESTIONE DI UN ATTIMO

È accaduto con lei.
Alla fin fine… Lei.
Le necessitavo, si è spogliata…
Ha strappato gli abiti riuscendo,
pur impedita da jeans, mutandine,
a mettersi cavalcioni,
offrirmi il seno, mostrarsi stringendoli
fra medio ed indice delle mani,
capezzoli tanto turgidi mai visti,
mai percepita carne mia
al di fuori del corpo che abito,
pelle da entrarmi nelle sinapsi,
in vena, sangue, viscere, poi…
Un lampo nei suoi occhi,
intenso calore, accecante,
profondo come l’abisso ed il cielo,
vigoroso più di un sole lontano,
prossimo alla massa critica,
voleva solo amore, sesso,
pura passione al fine
di causare, produrre
essere fecondata, concepire
un figlio nostro, perfetto,
bello come un dio dell’Olimpo.
Impossibile possa ripetersi,
infinite le variabili in gioco,
la materia si trasforma,
lo spazio è privo di memoria
il tempo non replica…
L’attimo consuma più di una storia.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata da “Egitto, solo Egitto” di Omnia Mustafa

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