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Opere pubblicate – Mauro Giovanelli

PUBBLICATI DALL’AUTORE

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“Ecco perché Juanita” (in fase di rielaborazione)_____________________ISBN 9788891*******

“Il leggìo a nove posizioni”__________________________________________ISBN 9788892346161

“A destra di nessuna sinistra”________________________________________ISBN 9788891095022

“Destra e… manca”___________________________________________________ISBN 9788892306271

“Tracce nel deserto”__________________________________________________ISBN 9788891038302

“Barra a manca! Timone a dritta! In breve tutto a destra!”________ISBN 9788892319479

“Forse è Poesia”___________________________________________________ ___ISBN 9788892319806

“Scrivo a Pasolini”____________________________________________________ISBN 9788892329935

“Poesia III Millennio”_________________________________________________ISBN 9788892329911

“Cinema & Arte”______________________________________________________ISBN 9788892348240

“Sintonia Immaginifica”______________________________________________ISBN 9788892348233

“PULSIONALE – Poesia III Millennio”________________________________ISBN 9788892345614

“VISCERALE – Poesia III Millennio____________________________________ISBN 9788892349841

DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE:

“Asso alla quinta”

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VISCERALE – POESIA III MILLENNIO

VISCERALE – POESIA III MILLENNIO

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Da “LE MUSE” – ANNO XVIII – APRILE 2018

Versi liberi che evocano nostalgia: Questi sono i componimenti di Mauro Giovanelli.
Colonna portante delle sue parole, mezzo utilizzato per dar voce ai pensieri, è l’amore per la letteratura. Le poesie trattano temi differenti ed in esse è palpabile lo struggente sentimento nostalgico che viene declinato e sviscerato in tutte le sue forme. C’è ricordo delle proprie radici; quasi l’autore fosse un Leopardi moderno non riesce a staccarsi da ciò che è stato e volge lo sguardo a Recanati.
Elegiaco anche l’amore consumato. Il poeta si rivolge alla sua Silvia perduta, la rievoca, le parla, le spiega. C’è pure la malinconia per la cara madre. Con tono pasoliniano a lei si rivolge, alla donna che gli ha donato la vita. L’artista non ha dimenticato alcunché del suo passato. Tutto è perennemente vivido in lui. Ma questo universo non si accompagna solo all’inquietudine e tristezza: Se inizialmente si lascia andare a sentimenti di rabbia e delusione, successivamente giungerà alla conclusione che i tempi andati sono per lui dolci ricordi dell’anima e monito per vivere il presente.
Il passato, ricco di esperienze intense e memorabili, è il miglior insegnante da cui trae la speranza calmiera, come si evince da alcuni versi estratti dal componimento “Eterna carezza (Natale 14-621527)”: […Così attenderò sereno / il giungere del nostro segnale, / vedrei il film che abbiamo vissuto, / mi immergerei negli impulsi / generati dai nostri corpi / palpito dopo palpito. / Con pazienza, senza fretta, / aspetterò la fine…].
Pochi virtuosismi ma parole pregne di significato a sottolineare il suo attaccamento al sapere e l’attenzione nei confronti del bello e dell’assoluto necessario. La Figura femminile è vissuta con trasporto e instancabile passione.
Difficile rimanere impassibili all’intensità dei sentimenti emanati, descritti e raccontati senza filtri mediante versi intrisi di pathos. Notevole risulta la capacità comunicativa dell’autore in grado di creare nel lettore quella preziosa relazione empatica, abilità dei grandi poeti. I versi del Giovanelli sono schegge che ne disegnano l’animo enunciando la sua sentimentale fragilità in un intreccio di vibranti sensazioni. Pennellate, sfumature emotive, giochi cromatici del cuore sono l’annuncio di palpitanti e appassionate sensazioni.
Ilaria Orzo

INDICE

003) “Quod scripsi, scripsi” (Giovanni: 19, 22)
004) PRESENTAZIONE E PREFAZIONE
Dario Rossi Speranza, New York/Milano, for Mauro Giovanelli
005) NOTE CRITICHE DI Ilaria Orzo da “LE MUSE” – ANNO
XVIII – APRILE 2018 – Bimestrale Arte e Cultura
008) Natale 14-621527 (eterna carezza)
010) NULLA È OGGI
011) 27.07.2018 (Stupefacente Luna!)
013) 140324
014) PRIMAVERA
017) A LUCA SAVIO (e tanti, troppi come lui)
018) ANGOSCIA
019) Sarà così…
021) MEMORABILI QUEGLI ANNI
022) ANNICHILITI
024) BONICA
025) COMPRENDI?
028) Albert e Mauro (con deferenza)
029) DISTACCO
030) È!
031) ETSEFAT SAUG
033) ESSERE e AVERE
034) FOSSI INFINITO…
036) IL NOSTRO ORTO
039) RAI – TG2 ore 20,30 del 24.07.18
040) IO e ME
041) lo scopo
042) DOMENICA POMERIGGIO
043) LA MIA “ITACA”
046) EQUILIBRIO PERFETTO
047) “LA PODEROSA”
050) LITTLE BOY AND FAT MAN
053) L’OROLOGIO DI PAPÀ
058) Me ed Io
059) NESSUNO ERA VACCINATO
060) Niente!
061) Saper ascoltare
062) PULSIONE
064) QUELLO STRANO MONDO…
066) QUESTIONE DI UN ATTIMO
068) SAI CHE C’È?
070) SEMPRE
071) Quando l’uomo è stupido
072) TU
074) VERMICINO
076) VIOLENZA
078) GENOVA, 14 AGOSTO 2018 (Un burino… “A Genova”)
080) ULTIMO SUSSULTO
081) SIGNIFICANTE NONSENSO
082) SI FA NOTTE
083) DISEQUILIBRIO PERFETTO…
084) FORSE È UN PAESAGGIO…
085) IN GENERALE
086) IL SANTO
087) LA BEVITRICE DI VITA
089) Leggío
090) DIVIETI (dalla parte del maschio)
091) I PRIMATI DEI PRIMATI
092) MAGNIFICA FOLLIA…
097) Sepolcro I
099) Pasolini e Moravia
100) Sto pensando…
102) FINE ESTATE
104) STO PENSANDO CHE…
105) MITO
107) DISTURBATO
108) Einstein e Planck – Unificazione!Così è…
110) FONEMI
111) Pappagallo
112) 23 settembre 2018
344) IMMAGINE DI COPERTINA

Mauro Giovanelli – Genova
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© Copyright 2017 Mauro Giovanelli
TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Immagine in evidenza: Copertina e “quarta”

NULLA È OGGI

NULLA È OGGI

Non piangere adesso
che sono lontano,
distrai la mente, calmati,
fissa il tuo sguardo
su un petalo morente,
pensa piano, piano…
Respira profondamente,
domani terminerà
questa estate terrestre,
siamo al ventuno settembre
del calendario gregoriano,
sii serena, tornerà la primavera,
tutto si muove, nulla è oggi,
dunque le tue lacrime daranno
nutrimento ad altri fiori,
cadranno in calici formati dai colori
di ogni miracolo della natura,
benediranno le mie mani quindi ti prego…
Aspetta, trattienile con grande cura.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Opera dell’artista Binny Dobelli

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COMPRENDI?

COMPRENDI?

Devo parlare di tutto quanto mi ferisce
dire ciò che dal profondo del mio mare
emerge in forma di pensiero
e negli abissi di ogni domanda
assume forma e sostanza disattesi
da ogni risposta là dove l’uomo
identifica tutti i mali sotto sembianze
di bestie feroci, murene, orche, squali…
Voglio dire che anche in collina,
sui monti, alle più alte vette,
nelle profonde valli esiste il bene,
lupo, orso, volpe e faina…
Il mostro è in noi!
Anomale creature inconsapevoli
pregne in voracità, invidia, ira, accidia
ed ogni altro repellente attributo
la cui quantità si distenderà
come nero, esteso, coprente
sudario sull’intera umanità
pure oscurando la gioia
di vittime innocenti,
bimbi, piante, animali,
anime leggere, virtuose
nel cercare solo cibo e amore.

È necessario io guidi il mio tempo
pigiare forte il pedale del freno
bloccare, inchiodare quando
percepisco la crudeltà dell’alba
non più odorosa di pienezza
dei sensi ma incombente
la dolorosa mancanza.

Che pelle hai? Quelle spalline…
Forse mai te le abbasserei del tutto…
Insomma ci metterei molte,
infinite scansioni… Bacerei ogni lembo
di carne tua da scoprire a mio piacimento
mentre la vita scorre
fra esaltazione e amarezza…

Stranamente si è molto coscienti
se hai sprecato più di qualcosa,
sfugge l’istante in cui
vieni trafitto dalla verità
ed è talmente luminoso
che, come odore avvertito
nell’aria, quel momento
banale, distratto, improvviso
penetra le narici e ti riporta
ad un preciso, lontano punto
di quel virtuale segmento
che definiamo vita.
Lo insegui ma dilegua subito,
alla stregua di miraggio
si trasforma nel solito vissuto.

Ascolta tesoro, vorrei spiegarti
una cosa ma non so come
riuscire a farti comprendere
quanto per me sia importante,
vitale, più ancora che per te,
io devo proteggerti dalla
marea odiosa, scia inquinante,
lumacosa che ci portiamo
appresso, non è facile liberarsene,
ti accorgi quanto siamo distanti?
Comunque aspetto…
Sul sedile accanto ho visto
uno di quei vecchi libri
che rileggeresti sempre volentieri,
sgualcito, sudato, amico.
Guarda! Il sole non spunta,
già sto sfogliando le prime pagine…
Qualora mi allontanassi
e per caso avessi svoltato l’angolo
sarà stato solo per fare pipì.
Tu! Per favore. Spicciati!

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista, “La bestia dentro”, 2000-2001, tecnica Mista su legno più oro a foglia, dimensioni cm. 140×100

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“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO” – Grazie ancora Luana Bottacin

“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
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Grazie ancora Luana Bottacin

Quale linguaggio sublime ed articolato rappresenta la poesia! E quale potere è in grado di racchiudere dentro di sé il poeta, mentre, appallottolando i fogli e gettandoli per terra, alla ricerca della forma migliore per esprimere idee e pensieri, osserva e scruta dentro e fuori il proprio mondo. Chiaramente, lo abbiamo detto in altra sede, il linguaggio poetico ha bisogno di altre stanze, altri meccanismi rispetto il racconto in prosa: nella maggior parte dei casi, i versi sono la rappresentazione meccanica e dinamica di quanto sa provare l’animo umano; non si deve avanzare soltanto per presentare un componimento stilisticamente soddisfacente…non ci si deve lambiccare il cervello per stupire, colpire, commuovere coloro che stanno al di là, anzi, spesso il lettore alza il viso dalla pagina perplesso, stordito, talvolta incredulo al punto da chiedersi “ma cosa diamine è passato per la testa al poeta?”

È vero, molti autori sono ribattezzati strani, ma siamo certi che non stia proprio in questa eccentricità la risposta alla loro conoscenza? Mauro lo ribatte e lo dichiara fin dalle prime pagine: è un viaggio che si dipana tra i fili aggrovigliati delle emozioni più intime. Un percorso che svincola dalla strada personale per addentrarsi sempre più nei sentieri del Mondo, quello condiviso, quello osservato dalla massa; nei versi, a volte bisognosi di qualche attimo di pausa, c’è l’essenza di una profondità che, al di là dei balzi stilistici e della geometria con cui essi sono scritti, permette di cogliere le domande-cardine: “chi sono? Cosa desidero? Perché vivo in un modo piuttosto che in un altro?…”

I tempi, così vorrei definirli i momenti della poesia di Mauro, ci aiutano ad esplorare l’universo delle emozioni dell’uomo-poeta; il ricordo di un attimo felice che poi lascia posto ad una riflessione più malinconica..vita e morte che si incontrano e si affiancano in un carosello di immagini e che penetrano nel nostro cuore intervenendo a perpetrare l’infinito dibattito su chi siamo e come costruiamo la nostra vita.

Luana Bottacin

“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
EDIZIONE SPECIALE CONCORSO NAZIONALE “LaFeltrinelli Il mio libro” sezione Poesia

CODICE ISBN: 9788892345614
PAGINE 348
COPERTINA MORBIDA
INTERNO CARTA PATINATA A COLORI

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Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Copertina e “quarta”

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“PULSIONALE, POESIA III MILLENNIO” – Recensione di Luana Bottacin

“PULSIONALE, POESIA III MILLENNIO”
Recensione di Luana Bottacin

Talent scout de “La Feltrinelli Ilmiolibro”

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Racchiudere in pochi paragrafi un’opera di più di trecento pagine non è semplice, tanto più se, man mano che si procede nella lettura, si riporta alla luce un insieme che non è fatto soltanto di versi poetici. Mauro rivela senz’altro, oltre al possedere doti eccelse di scrittura , un bagaglio culturale che abbraccia le arti e le scienze più disparate: e coloro che lo hanno aiutato nella stesura e nella composizione del libro lo testimoniano, attraverso le fotografie, le riproduzioni di quadri, i disegni, i commenti in calce alla poesia…l’autore è senza dubbio una personalità che non lascia niente al caso, quanto alle sue idee sul mondo e sulla società.
Uno degli elementi più significativi dell’opera è l’amore, che assume via via una componente sensuale, visivamente e stilisticamente propria dell’Eros decantato da Nietzsche e dai suoi discepoli; parole ed immagini si ricalcano sulla carta in una forma che ai più può apparire morbosamente intrigante, perfino la scelta lessicale si aggrappa su una parete tendenziosamente lussuriosa, velatamente erotica, in un susseguirsi di situazioni che rischierebbero di risultare imbarazzanti. Dal mio punto di vista, però, Mauro non si spinge a questo: perchè nella sua poesia c’è ben di più di un carosello di foto “oscene”, di termini che stridono con la morale, di considerazioni puramente soggettive sulla società e sull’umanità in movimento.
L’amore per la donna si mescola a quello più universalmente vicino per gli uomini retti, deboli, che non cadono schiavi delle trappole del progresso…la visione del mondo è spesso affiancata alle equazioni matematiche, ma non in un sistema che voglia ridurre del suo significato il sentimento e l’anima. Mauro si annida nei meandri del Cosmo senza perdere il filo che gli consenta di tornare con i piedi sulla Terra, è una figura ricca di complessità ma sicuramente un uomo coerente nel suo pensiero, la cui prosa ridondante (non lo si prenda come un difetto) si getta e si riversa sui fogli come un fiume. Il libro è una summa di molteplici elementi, che necessitano di pause di riflessione; e nel suo insieme, un quadro articolato nel quale i temi universali di amore, morte, guerra, convivenza, si muovono in binari talvolta distinti, talvolta amalgamati con sapiente tecnica e padronanza di stile.

LUANA BOTTACIN
Talent scout

“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
EDIZIONE SPECIALE CONCORSO NAZIONALE “LaFeltrinelli Il mio libro” sezione Poesia
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Mauro Giovanelli – Genova
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ETSEFAT SAUG

ETSEFAT SAUG

D’estate crescono più in fretta
ed essere costretti
a farsi tagliare i denti
almeno ogni due mesi,
finché non spunteranno
quelli da latte, definitivi,
è una bella incombenza!
E prendere la corda
del vecchio orologio?
Tutti i santi giorni,
sera e mattina,
al punto che ti verrebbe voglia
di appenderti per il collo
e scalciare la sedia…
Non è impegno da poco!
Curare le carie dei capelli,
anestesia e quant’altro,
una buona masticazione
richiede anche la pulizia.
Poi… Per gli uomini intendo,
quelli veri, smettere di pensare
alla donna ideale mentre
dinanzi allo specchio
ti allunghi la barba
ancora assonnato,
lametta arrugginita, residua,
le prime le cambi ad ogni
piè sospinto, al minimo segnale
di pelle sgranata
ma l’ultima dura finché ti ricordi
di restituirla al supermercato.
Il libro dove hai lasciato quell’appunto
non ti trova mai, allora rinuncia,
resti solo, disorientato, incazzato,
porti al piano terra l’ascensore
dopo esserne uscito, l’auto
ti assale per condurti al parcheggio,
aspettare la consueta osteria,
che ti accoglie, ingloba,
e lì contempli la giornata
che vedi morire con tutti gli amici,
riempire bottiglie, piangere,
stare in guardia,
spegnere mille sigarette,
rovesciare bicchieri,
guardarci ammutoliti!
Infine…
Fuggire lance in resta
quando tramonta la Terra.
Inizia la festa!

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Michele Omiccioli artista, china e pennarello indelebile su carta, anno 2018, dimensioni cm. 33 x 48

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SAI CHE C’È?

SAI CHE C’È?

Sai che c’è di nuovo?
Non mi necessiti più!
Quanto mi sei mancata
dopo oltre dieci anni
trascorsi insieme!
Incontrarti… È bastata
una parola, forse neppure detta,
percepita, letta nei tuoi occhi,
gli ammiccamenti, diverse smorfie
che scrivevano la tua gioventù
sono scomparse, dileguate
insieme al tuo essere zingara,
folle, bambina, donna, femmina.
La mia femmina… Ti sei smarrita!
Tutto hai perduto,
dolcezza, vitalità, desideri,
pure il sorriso che ti avevo donato.
Come? Vuoi sapere cosa è?
Te l’ho appena detto amore,
già sono molto lontano
e non l’hai udito. Troppo rumore
nei tuoi prossimi istanti
e di me ti giungerà soltanto
un remoto, flebile eco poi…
Silenzio.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista – “Pulsionale” 1996, Tempera su carta incollata su tavola – Dimensioni cm. 35,5×50

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VIOLENZA

VIOLENZA

Alla stregua di ogni altro,
ed è la mia fragilità,
ricordo perfettamente
il giorno in cui…
In verità quel preciso istante
già apparteneva al buio…
Mi resi conto di essere
come i miei simili.
Così da allora noi tutti,
nessuno escluso,
siamo occupati a conseguire
quotidiani risultati, incombenze,
sebbene il pensier mio
non soggiace alla gravitazione
e stasera la brezza di mare
è insolente, da terra fatica,
intanto guardo a ponente,
avere sempre più spazio
e dirigermi ad oriente
dove tutto finisce, termina,
ogni istante si rigenera.
Questo il pensiero
che mi ha sfiorato
mentre le tue fragili ossa
ho stretto a me, un bacio
sulla fronte, carezza.
Stanca! Fra le mie braccia,
ti sei rannicchiata.
Eterna la tua delicatezza
nel cogliere lapilli di vita.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini, “Verso sera. Le spose violate V”, 2013, tecnica mista su tela, cm 100×70

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DISTACCO

DISTACCO

…Manca sempre qualcosa!
pause di silenzio,
presenza…
Fragore assordante
dell’assenza.
L’ingranaggio si muove,
srotola ogni distacco,
i clacson chiedono strada
per arrivare prima
al tardi che dirada
l’ultima speranza.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista – Erosoeros o del tempo disumano 2017 – Tecnica mista

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