Archivi categoria: Letteratura

IL SOGNO TRAPASSATO

Il sogno trapassato

Sarebbe quello
di godere il mondo com’era
il mio sogno trapassato,
prima che giungessimo noi umani,
solo plasmato dalla natura e il fato.

Esser nato migliaia di anni prima
e vivere il paleolitico inferiore,
poter vedere che cosa il tempo
prometteva allora, i riverberi del mare,
il cielo di notte, il tramonto,
godere ogni giorno di vergini aurore
e magari, chissà, ravvisare nel firmamento
il sentore di lontani massacri
così da porre le basi per mutare la storia.

Seduto su un sasso a contemplare
il mare della mia città costruita intorno,
sopra, a lato e dinanzi,
sovente mi capita d’immaginare
in che modo mi apparirebbe
il posto in cui mi trovo.

Quantomeno per arrivare alla spiaggia
e giungere a carezzare la battigia
non dovrei ogni volta scavalcare
la fottuta, pungente recinzione,
né imbattermi in cartelli di divieto
sparsi un po’ qui e là fra l’immondizia
se l’uomo non fosse mai esistito,
a parte tu ed io,
senza l’intervento
di alcun dio.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli, “Le tessere del Pàmpano” in forma di poesia – seconda edizione

AMIDST SOMETHING ELSE OF YOURS

Amidst something else of yours

I dreamt of you last night,
I was on top of you,
alas it was only the sheet,
intense heat of the groin,
unbearable when
you turned, on your belly,
as if to entice,
then I pressed forcefully,
the way you received me,
serene, it was you, your nape,
shoulders, ardour,
as well as your desire for me,
I thrust, shifted,
I was even motionless inside you,
to prolong time,
to wait for you,
it was three thirty,
you immobile, your hands raised
to the sides of your face, open,
legs only slightly outstretched,
then you drew them in,
I felt your muscles contract
and release under my abdomen,
they vibrated and with my chest
I became one with your back,
we were one and the same voice.
Nothing more.

Were you there when
I had this dream?
I went on just a few instants more,
on the damp warmth all mine,
eternal, then I got up,
I made coffee,
thinking I would eat you,
yes, pussy eaten, eaten
where certain things of yours
are in the midst of something else
strictly yours,
where there is love, our souls,
reality and other, what is left
when the remainder is only the awakening.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual… “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi… 2° edizione –

FRA QUALCOS’ALTRO DI TUO

Fra qualcos’altro di tuo

Ti ho sognato stanotte,
stavo sopra di te,
invece era il lenzuolo,
intenso calore all’inguine,
violento quando ti sei girata,
prona, come un richiamo,
indicazione del tuo volere,
allora ho spinto forte,
il modo in cui mi accoglievi,
serena, eri tu, tua la nuca,
e le spalle, l’ardore,
pure la voglia di me,
e premevo, muovevo,
stavo anche fermo in te,
per dilatare il tempo,
aspettarti e renderlo eterno,
erano le tre e mezzo,
tu immobile, mani distese
ai lati del viso, rilassata, aperta,
gambe larghe, non di molto,
le univi solo per venirmi incontro,
sentivo i tuoi muscoli contrarsi
e rilasciarsi sotto la mia pancia,
vibravano, e col torace
aderivo la tua schiena,
eravamo una sola carne.
Tutto qui.

Hai percepito il momento
in cui realizzai il sogno?
Da quel maledetto giorno
quanto sei distante da me?
Ho continuato pochi secondi ancora
sul caldo bagnato solo di mio,
eterno, poi mi sono alzato,
ho preparato il caffè
pensando che ti avrei mangiato,
sì, mangiata, mangiata
nei punti in cui certe tue cose
stanno fra qualcos’altro di tuo,
e di mio, dove c’è amore,
le nostre anime, realtà e altrove,
ciò che rimane quando il resto
sarà solo assonnato risveglio.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale”, poesia III Millennio – 3a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” – 1a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi… – 2° edizione – “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual…

SOLITUDINE NOSTRA

Solitudine nostra

Quanto vorrei mi fossi accanto,
neppure tanto per la carne,
stanotte cerco tepore,
conforto, speranza,
la mia anima è stanca
distante dalla nostra stanza,
mancano a te, me,
malinconia e solitudine
privi di intima abitudine di noi,
lo sai, lo senti.
Sono debole senza amante,
prima che dileguino
incantàti ancora
delle mie parole,
fatico a ricomporle
in quel sole lontano.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale, poesia III Millennio”, poesia III Millennio, 3a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi”, 1a edizione

THE DAY OF THE DEAD

The day of the dead

Down there,
at the end of the park,
just behind the cemetery,
your thighs were cold,
dense and damp
scent of dying flowers
filled the nostrils,
and in the shelter of the slight fog
the last creaking of the gates
gave voice to the silence,
and in the faded light
everything dissolved
in your underwear,
and kissing you was important.


© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” – “Settantanove scritti o giù di lì, vita, amore, morte, i soliti discorsi” – 2a edizione

Translation Italian-English: Philip Mc Court.


IL GIORNO DEI MORTI

Il giorno dei morti

Là in fondo,
alla fine del parco,
appena dietro il cimitero,
erano fredde le tue cosce,
denso e madido
profumo di fiori morenti
riempiva le narici,
e al riparo della sottile nebbia
l’ultimo cigolio dei cancelli
diede voce al silenzio,
e nella spenta luce
tutto si dissolse
fra le tue mutandine,
e baciarti fu importante.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale” poesia III Millennio – 3a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” 1a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì, vita, amore, morte, i soliti discorsi” – “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” 2a edizione

IL MARE VERTICALE

Il mare verticale

Ho visto un mare così genovese,
ligure, invernale, denso e alto,
superiore,
come ineffabile ala protesa,
e sulla battigia si faceva mano,
e le bianche dita parlavano
dicevano qualcosa,
i sassi, la sabbia rispondevano,
non è stato vano
ascoltare questo vento…

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano”, in forma di poesia – seconda edizione

CHI È COVIDICIANNOVE

Chi è Covidiciannove

… e niente, ci fu una guerra mondiale, poi una seconda,
era il ventesimo secolo e, bene o male, tutto sembrava
procedere, forse perché pochi, anzi quasi nessuno
si rendeva conto del terzo conflitto in corso, sommerso,
esportato, nascosto, sottile, ingiusto, comunque si superò
il ventunesimo, proprio quello del mille e non più mille,
può darsi sia stato il sospiro di sollievo per lo scampato
anatema, o più semplicemente disequilibri venutisi a
creare fra le superpotenze, poche fra l’altro, una o due,
poi tre, insomma si scatenò una specie di apocalisse,
quella tanto temuta, chissà non ci fosse stato un errore
di vent’anni, tutto può essere, o no? Il fatto è che un
virus più o meno intelligente si insinuò fra le genti,
tutti indistintamente, bianchi, rossi, gialli, simpatici e
antipatici, era cominciato da una parte ma ebbe origine
dall’altra che poi infettò anche la povera ma bellissima
penisola in cui mi trovo, da qui, o da lì, di preciso non
si sa, oppure sì, andò a nord, nei vecchi possedimenti
romani, addirittura varcò gli oceani, insomma sto
cercando di vederci chiaro, vai tu a capire che cazzo
potrebbero inventarsi per distruggere quasi tutto e
ricominciare a giocare, ma con chi?
“Chi gioca in prima base,
non te lo chiedo te lo sto dicendo.
Chi gioca in prima base?
Chi!”(*)

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano” in forma di poesia, seconda edizione

(*) Celeberrima comedy routine “Who’s on first” di Abbott & Costello (Gianni e Pinotto) rappresentata per la prima volta nel ‘36 al “Katie Smith Radio Hour” ripresa nel film “Rain Man” del 1988 interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffmann.

The cemetery of the bees

The cemetery of the bees

Never have I happened to dutifully
bend to succour a bee ailing
from its days, work done,
sacrifice of a whole life,
nor have I happpened to stumble
upon the remains of one dead because of old age,
illness, thus, I ask myself
where the cemetery of the worker bees might be,
so I might visit them.
And in observing the coming and going therein
I might try to understand, to speak to the guard,
at least find out where they come from, and why,
in the end thank them for the gift they bestow
upon us,
then go away in silence, cautiously,
careful not to tread
a blade of grass, a grave, a flower…

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual…” – “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi…”

Translation Italian-English: Philip Mc Court.