Archivi categoria: Poesia

I NOSTRI SCHELETRI, INTANTO

I nostri scheletri, intanto
(Affinché morte non ci separi)

Vorrei tanto che da quel certo giorno
i nostri scheletri continuassero
l’altra parte del viaggio
abbracciati come prima,
troppe cose legate alla terra
resteranno ancora da capire,
e nella tomba bisoma
avremo modo di parlarne a lungo.
Con noi porteremo il ricordo di lontani respiri,
aspetteremo la polvere nella pienezza
del vissuto che ci appartiene
fino al tempo in cui le particelle
formeranno una sola nube di mutevole forma alata
così da affrontare uniti i disegni della natura.
Poi, una volta liberi della materia,
voleremo ovunque spinti da ogni pioggia e vento,
insieme sopporteremo il vuoto e il buio,
sfioreremo mari sconosciuti
per riferire dei sogni che sono pur esistiti,
perciò ritorneranno e forse, chissà,
alla fine giungeremo a un approdo amico,
io fin da ora vedo la luce di quella città.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale” Poesia III Millennio – 3a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” 1a edizione febbraio 2023
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del Pàmpano” in forma di poesia – Seconda edizione

Il giorno dei morti – The day of the dead

Vincent Van Gogh La Chiesa di Auvers

Il giorno dei morti


Là in fondo,
alla fine del parco,
appena dietro il cimitero,
erano fredde le tue cosce,
denso e madido
profumo di fiori morenti
riempiva le narici,
e al riparo della sottile nebbia
l’ultimo cigolio dei cancelli
diede voce al silenzio,
e nella spenta luce
tutto si dissolse
fra le tue mutandine,
e baciarti fu importante.


© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale” 3a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” 1a edizione febbraio 2023
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì, vita, amore, morte, i soliti discorsi” – “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” 2a edizione febbraio 2023


Translation Italian-English: Philip Mc Court.


The day of the dead


Down there,
at the end of the park,
just behind the cemetery,
your thighs were cold,
dense and damp
scent of dying flowers
filled the nostrils,
and in the shelter of the slight fog
the last creaking of the gates
gave voice to the silence,
and in the faded light
everything dissolved
in your underwear,
and kissing you was important.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli – “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” 2a edizione febbraio 2023

Lapilli (A mia mamma)

Lapilli (A mia mamma)


Ricordo il giorno in cui
quel preciso istante
già apparteneva al buio.
E la brezza di mare era insolente,
e la terra faticava
intanto che guardavo a ponente,
avere sempre più spazio
nel dirigermi dove tutto finisce
e ogni palpito si rigenera.
Questo il pensiero
che mi ha sfiorato
mentre le tue fragili ossa
ho stretto a me,
un bacio sulla fronte,
la mia carezza.
Stanca, fra le mie braccia
ti sei rannicchiata,
eterna la tua delicatezza
nel cogliere lapilli di vita.

© Copyright Mauro Giovanelli “Pulsionale poesia III Millennio”, l’amore da qui all’eternità.

Ti amo – I love you

Ti amo


Non puoi muoverti,
sei ostacolata, lo so,
la posizione, le mie labbra,
ti sono talmente sopra,
incollati, sudore,
le tue gambe, ci sto in mezzo,
anche volessi sei impedita a chiuderle,
ed è piacere tuo, anche questo so,
e mio nel sapere che comunque
lo determino io,
con gomiti e avambracci
ti stringo ai fianchi,
le mani si afferrano, forte,
al tuo petto, non da farti male,
ci vado vicino, quanto basta a te, a me,
noi lo sappiamo,
lo chiedo, ti ascolto,
orecchie e bocca,
lingua e saliva,
femmina e maschio,
siamo animale alato compiuto,
e tu così dischiusa a me,
si vola a perdifiato,
ascolta, guarda, là,
ti amo, in questo mondo
e in quello che verrà.


© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale” 3a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” 1a edizione febbraio 2023
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì, vita, amore, morte, i soliti discorsi” – “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” 2a edizione febbraio 2023


Translation Italian-English: Philip Mc Court.

I love you


You cannot move
hampered as you are,
your position, my lips,
I am so much on top of you,
glued to each other, sweat,
your legs are in the way,
even if you wanted to,
you are prevented from closing them,
and the pleasure is yours,
the thought mine –
that, however, I decide,
with my elbows and forearms
I am squeezing your sides,
my hands powerfully grasp
your chest, not to harm you,
I draw close, just enough for both of us,
we know,
I ask, I listen to you,
ear and mouth,
female and male, perfect,
winged quadruped,
and you so open to me,
breathless flight,
listen, look, there, I love you,
in this world and the one to come.


© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” 2a edizione febbraio 2023

Infinito (Il suo bacino)

Immagine in evidenza: L’alba su Marte dal video del rover Perseverance della NASA

Infinito
(Il suo bacino)

Hai puntato sull’incomprensibilità
ingannando gli amanti di lunghe notti
trascorse sotto ogni cielo.
Quanti si sono prostrati all’ignoto
delle tue innumerevoli pupille,
ciascuna di natura e intervallo diversi,
a volte velate dall’incostanza
dei riverberi lunari.
Non pochi sono impazziti
senza penetrare il tuo mistero,
tanti vi hanno dedicato l’esistenza,
i più si sono dati semplici risposte
al fine di imporre il loro potere.
Incapaci di abbracciare la tua grandezza
decisero di sostituirti con un dio,
se vogliamo più debole e mortale
di ciò che sono io.
Oltre la spessa tela il vento mi ha parlato,
ti ascoltavo, mentre disteso sulla duna
osservavo la tua natura,
sapevo esserti vicinissimo,
la contrazione della distanza
non era più solo tuo prodigio,
ti ho sentito a meno di un ennesimo,
poi accanto, ci siamo toccati,
e questo vale per qualsiasi cosa ti appartenga.
Mai più lancerò sogni
nelle tue sinuose curvature,
adesso sei me e ogni altra lunghezza,
in qualsivoglia direzione, non esiste,
siamo qui, insieme, nell’indefinito,
appostati negli incalcolabili
punti di riferimento che poi,
alla fine, anche al principio,
ciascuno è pure nostro centro
della percezione di spazio e tempo
da cui origina il vuoto e tutto quanto.
Il tuo limite è la luce, costante,
così ho capito, questa la tua debolezza,
quindi mi hai mostrato il fianco
e son ora tua misura di riferimento.
Null’altro potrebbe sussistere
nell’infinitamente grande
e nell’immensamente piccolo
senza rapportarsi alla mia massa,
dunque sta in noi la creazione.
Questo ho pensato nel riflettere la sua figura,
camminava spensierata,
gioiosa veniva verso di me,
i piedi affondavano la finissima, tiepida sabbia
così in pochi secondi le sono andato vicino,
e in quella frazione ho compreso che la primigenia
fonte sono dimensioni e forma del suo bacino.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale poesia III Millennio”, l’amore da qui all’eternità – Terza edizione

Immagine in evidenza: L’alba su Marte dal video del rover Perseverance della NASA

L’altra faccia di Giacomo Leopardi (Ancóra) – THE other side of Giacomo Leopardi (Still)

Immagine ricavata dal web

L’altra faccia di Giacomo Leopardi
(Ancóra)

Forse avrei dovuto dire qualcosa quando,
con fil di voce,
stai attento amore, ricorda che sono ancóra fertile.
Mica per altro sai,
è quell’incostante vocabolo che mi fa pensare,
parola detta in diverso modo,
e differente causa,
e l’avverbio non ferma il tempo,
lo invoca,
ed è imperativo mentre le tue gambe
m’imprigionano con inaudita forza,
e l’attimo che col bacino spingi nel farti coppa,
noi, l’un l’altra ancoràti,
siamo scandaglio di questo immenso mare.

The other side of Giacomo Leopardi
(Still)

Maybe I should have said something when,
in a low voice you indicated,
carefully, honey remember that I am still
of child-bearing age,
not for any other reason, you know,
it is just that such a fickle word makes me think,
a word uttered in a different way,
and for a different reason,
and the adverbs still and again do not arrest time,
they invoke it,
and it is an imperative while your legs
imprison me with strength never experienced before,
and the instant you push with your pelvis to make
yourself a recipient,
still anchored to each other,
we are a sounding line of this immense sea.


© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del Pàmpano” in forma di poesia – Seconda edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale poesia III Millennio”, l’amore da qui all’eternità – Terza edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” 1a edizione febbraio 2023
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì – Vita, amore, morte, i soliti discorsi…” – “Seventy-nine writings or thereabouts – Life, love, death and the usual…” – Seconda Edizione

Chi è Covid-19?

Chi è Covid-19

… e niente, ci fu una guerra mondiale, poi una seconda,
era il ventesimo secolo e, bene o male, tutto sembrava
procedere, forse perché pochi, quasi nessuno si rendeva
conto del terzo conflitto in corso, sommerso, esportato,
nascosto, sottile, ingiusto, comunque si superò il
ventunesimo, proprio quello del mille e non più mille,
può darsi sia stato il sospiro di sollievo per lo scampato
anatema, o più semplicemente disequilibri venutisi a
creare fra le superpotenze, poche fra l’altro, una o due,
poi tre, insomma si scatenò una specie di apocalisse,
quella tanto temuta, chissà non ci fosse stato un errore
di vent’anni, tutto può essere, o no? Il fatto è che un
virus più o meno intelligente si insinuò fra le genti,
tutti indistintamente, bianchi, rossi, gialli, simpatici e
antipatici, era cominciato da una parte ma ebbe origine
dall’altra che poi infettò anche la povera ma bellissima
penisola in cui mi trovo, da qui, o da lì, di preciso non
si sa, oppure sì, andò a nord, nei vecchi possedimenti
romani, addirittura varcò gli oceani, insomma sto
cercando di vederci chiaro, vai tu a capire che cazzo
potrebbero inventarsi per distruggere quasi tutto e
ricominciare a giocare. Ma con chi? “Chi gioca in prima base,
non te lo chiedo te lo sto dicendo.
Chi gioca in prima base?
Chi!” (*
)

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano” in forma di poesia, seconda edizione

(*) Celeberrima comedy routine “Who’s on first” di Abbott & Costello (Gianni e Pinotto) rappresentata per la prima volta nel ‘36 al “Katie Smith Radio Hour” ripresa nel film “Rain Man” del 1988 interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffmann.

Tomba bisòma

Tomba bisòma ucraina, il mistero di una giovane coppia ucraina di 3000 anni fa, unita da un abbraccio eterno. Fonte: www.stilearte.it, 28 apr 2022

Tomba bisòma


Beh, sì, non facile dirlo, spiegarlo
senza rischiare d’esser fraintesi,
è che ti prenderei con tale impeto
da sembrare violenza,
invece saresti felice,
tornare al principio,
come quando non esistevano
che odori puri e intensi,
fragranze miste a bestino,
e mentre le afferro con avidità,
dalle tue cosce, i glutei,
sapore acre, pungente
sale alle mie narici,
estasi remota mista a erba bagnata,
muschio, rugiada, ritmi primigeni,
bagliori fra i rami,
e tu sei femmina, io maschio,
e ci vogliamo, mammiferi affamati,
anche per condividere il resto
fin oltre la tomba bisòma
che ci prepariamo.


© Copyright 2023 Mauro Giovanelli – “Affinché morte non ci separi” – poesie d’amore, “Le tessere del pàmpano” – in forma di poesia – 2a Edizione – “Settantanove scritti o giù di lì” – Vita, amore, morte, i soliti discorsi… – “Seventy-nine writings or thereabouts” – Life, love, death and the usual…” – “Pulsionale poesia III Millennio” – L’amore da qui all’eternità, 3a edizione .


Translation Italian-English: Philip Mc Court.


Bisomus tomb


Well, yeah, it’s not easy to say, to be explained
without running the risk of being misunderstood,
it is just that I would take you with such impetus
it might seem violence,
on the contrary you would be happy,
to go back to the beginning,
like the time there were only
pure and intense smells,
fragrances mixed with stench,
and while I seize so greedily,
from your thighs, your buttocks,
an acrid pungent taste
rises to my nostrils,
remote ecstasy blending with wet grass,
moss, dew, primal rhythms,
dazzlings amidst the branches,
and you female, I male,
and we love each other, famished mammals,
to share the rest too
up to and beyond the dual tomb
we are preparing.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts” – Life, love, death and the usual…

IL CIMITERO DELLE API

Foto da Wikipedia

Il cimitero delle api

Mai m’è capitato di dovermi chinare
per soccorrere un’ape dolente
del peso dei giorni, del lavoro svolto,
sacrificio di un’intera vita,
e nemmeno è successo d’imbattermi
nei resti di qualcuna morta di vecchiaia, di malattia,
allora mi domando
dove possa essere il cimitero delle operaie,
andarle a trovare,
e nell’osservare l’andirivieni di quel posto
cercar di capire, parlare con i guardiani,
almeno sapere da quale luogo provengono, e perché,
infine ringraziare del dono che ci fanno,
poi allontanarmi in silenzio, con cautela,
facendo attenzione di non calpestare
neanche un filo d’erba, una tomba, un fiore…


© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano – in forma di poesia – Seconda Edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì – Vita, amore, morte, i soliti iscorsi…” – “Seventy-nine writings or thereabouts – Life, love, death and the usual…”


Translation Italian-English: Philip Mc Court.


The cemetery of the bees

Never have I happened to dutifully
bend to succour a bee ailing
from its days, work done,
sacrifice of a whole life,
nor have I happpened to stumble
upon the remains of one dead because of old age,
illness, thus, I ask myself
where the cemetery of the worker bees might be,
so I might visit them.
And in observing the coming and going therein
I might try to understand, to speak to the guard,
at least find out where they come from, and why,
in the end thank them for the gift they bestow
upon us,
then go away in silence, cautiously,
careful not to tread
a blade of grass, a grave, a flower…

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì – Vita, amore, morte, i soliti discorsi…” – “Seventy-nine writings or thereabouts – Life, love, death and the usual…”

Addio, Mr Chips!

Papà ed io, alle spalle Giannino, l’amico di sempre.
Addio, Mr Chips!

Più volte m’è stato chiesto
che cos’è la poesia,
o la prosa,
impulso a esprimerel’intangibile,
questa dannazione, condanna,
ed ho risposto sempre male,
sbagliato.
Un certo giorno,
dopo essermi esaltato,
dissi che è sorta di scrivere
sotto dettatura di un alto principio,
come se i predestinati a interrogarsi
fossero eletti,
invece non è proprio esatto.
Comporre significa
voler spiegare
misteri che solo tu vedi,
non esistono,
molti neanche lo sono,
originano da te,
alla fine si torna al principio,
è investigare l’infinito tuo,
l’effetto di trascinamento
per quella volta,
tanto tempo fa,
che hai capito la vita
esser anche malata,
quando sei scoppiato a piangere,
da solo, disperato,
sulla copertina del libro di papà,
appena terminato di leggere
“Addio, Mr Chips!”,
tutto qui.

© Copyright Mauro Giovanelli “Pulsionale poesia III Millennio”, l’amore da qui all’eternità – “Le tessere del pàmpano”, in forma di poesia – “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi…