CHI È COVIDICIANNOVE

Chi è Covidiciannove

… e niente, ci fu una guerra mondiale, poi una seconda,
era il ventesimo secolo e, bene o male, tutto sembrava
procedere, forse perché pochi, anzi quasi nessuno
si rendeva conto del terzo conflitto in corso, sommerso,
esportato, nascosto, sottile, ingiusto, comunque si superò
il ventunesimo, proprio quello del mille e non più mille,
può darsi sia stato il sospiro di sollievo per lo scampato
anatema, o più semplicemente disequilibri venutisi a
creare fra le superpotenze, poche fra l’altro, una o due,
poi tre, insomma si scatenò una specie di apocalisse,
quella tanto temuta, chissà non ci fosse stato un errore
di vent’anni, tutto può essere, o no? Il fatto è che un
virus più o meno intelligente si insinuò fra le genti,
tutti indistintamente, bianchi, rossi, gialli, simpatici e
antipatici, era cominciato da una parte ma ebbe origine
dall’altra che poi infettò anche la povera ma bellissima
penisola in cui mi trovo, da qui, o da lì, di preciso non
si sa, oppure sì, andò a nord, nei vecchi possedimenti
romani, addirittura varcò gli oceani, insomma sto
cercando di vederci chiaro, vai tu a capire che cazzo
potrebbero inventarsi per distruggere quasi tutto e
ricominciare a giocare, ma con chi?
“Chi gioca in prima base,
non te lo chiedo te lo sto dicendo.
Chi gioca in prima base?
Chi!”(*)

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano” in forma di poesia, seconda edizione

(*) Celeberrima comedy routine “Who’s on first” di Abbott & Costello (Gianni e Pinotto) rappresentata per la prima volta nel ‘36 al “Katie Smith Radio Hour” ripresa nel film “Rain Man” del 1988 interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffmann.

The cemetery of the bees

The cemetery of the bees

Never have I happened to dutifully
bend to succour a bee ailing
from its days, work done,
sacrifice of a whole life,
nor have I happpened to stumble
upon the remains of one dead because of old age,
illness, thus, I ask myself
where the cemetery of the worker bees might be,
so I might visit them.
And in observing the coming and going therein
I might try to understand, to speak to the guard,
at least find out where they come from, and why,
in the end thank them for the gift they bestow
upon us,
then go away in silence, cautiously,
careful not to tread
a blade of grass, a grave, a flower…

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual…” – “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi…”

Translation Italian-English: Philip Mc Court.

Il cimitero delle api

Il cimitero delle api

Mai m’è capitato di dovermi chinare
per soccorrere un’ape dolente
del peso dei giorni, del lavoro svolto,
sacrificio di un’intera vita,
e nemmeno è successo d’imbattermi
nei resti di qualcuna morta di vecchiaia, di malattia,
allora mi domando
dove possa essere il cimitero delle operaie,
andarle a trovare,
e nell’osservare l’andirivieni di quel posto
cercar di capire, parlare con i guardiani,
almeno sapere da quale luogo provengono, e perché,
infine ringraziare del dono che ci fanno,
poi allontanarmi in silenzio, con cautela,
facendo attenzione di non calpestare
neanche un filo d’erba, una tomba, un fiore…

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano – in forma di poesia – 2° edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì – Vita, amore, morte, i soliti discorsi…” – “Seventy-nine writings or thereabouts – Life, love, death and the usual…”

Translation Italian-English: Philip Mc Court.

AMORE E MORTE


       Amore e morte

       La sento così vicina, palpabile,
       materia,
       mi sta sempre accanto,
       ci conosciamo,
       abbiamo confidenza,
       familiarità,
       ne ho tale consapevolezza
       che potrei esistere
       mille anni ancora,
       e più mille,
       sempre cosciente
       dell’invalicabile finitezza.
       Perché incontrare lei,
       insperato, unico amore,
       da sempre sognato,
       sarà apoteosi,
       invenzione di inedito dolore,
       tiepido, avvolgente terrore
       di perderlo ancora.
       Sarai vela, direzione,
       orientamento,
       finanche calore quando
       avrà sopravvento
       il mio ulteriore.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale” Poesia III Millennio – 3a edizione

Anno zero, bisesto (Confinamento Covid-19)

Anno zero, bisesto
(Confinamento Covid-19)

Nel fare il ritratto all’amico
del bar sotto casa,
mi viene da pensare
quanto lui sia adesso distante,
ed è inutile rispolverare la fisica dei grandi,
o compendi filosofici e teorie matematiche
per capire che tutto si risolve
nel silenzio di remoti pianeti,
e scivola bieco per strade deserte,
e mentre si aggrinfia tenace
alle grigie saracinesche lucchettate,
quest’assenza di suono e rumore
neppure è sfiorata dall’ala di un gabbiano,
e ci umilia imponendo sul nostro capo
l’assurda corona.
Mi stai ascoltando vero?
Perciò devo far presto,
io sono terra terra nei punti d’arrivo,
mai mi hanno convinto
le orazioni dei mostri sacri,
lascio che i fedeli si arrangino per loro conto,
non cerco alcun paradiso, il mio è qui, ora,
e mi manca, ho solo necessità di te,
farti capire che la dimensione
in cui siamo stati fiondati
non è più quella che ha generato il mostro,
impossibile porre riparo al prima,
ed è perciò che finito il ritratto
da tempo promesso in quel mondo,
alle tue segrete carni offrirò il mio viso,
per pregare il nuovo domani,
e il battesimo sarà fra i miei capelli,
le dolci dita delle tue mani.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale” Poesia III Millennio – 3a edizione

HANNO SCRITTO PER MAURO GIOVANELLI:Dario Rossi Speranza, 16 luglio 2018

HANNO SCRITTO PER MAURO GIOVANELLI:

Dario Rossi Speranza, 16 luglio 2018,
elogio inserito quale presentazione a
“PULSIONALE POESIA III MILLENNIO”
“2a Edizione – Vertigo Edizioni srl – Roma

Mauro, sei proprio una cara persona, ricca di risorse e sorprese, come non volerti bene, il tuo magma intellettuale si auto produce senza pause in gran profusione e così accade che la tua copiosa messe venga giù come un fiume carsico che filtra in ogni dove e non conosce ostacoli. In questo tuo precipuo tratto ti vedo, se me lo concedi, molto somigliante nell’impeto, nel volume, nel massivo impatto e nella “follia” al geniale padre di Zarathustra, novello Nietzsche postmoderno, anche alquanto nichilista ed esistenziale, con il quale condividi la gran Virtù di scrivere argomentare e produrre Senso anche “senza pensare” come confessava alla sua rigorosa Coscienza il gran pensatore di Röcken. Ma non sarò certo io a censurarti nella tua iperattività caro amico mio, perché noi siamo involontari complici nell’aggressione totale ai Saperi ed alla Conoscenza. Siamo troppo simili per non sostenerci a vicenda sino all’ultima strenua parola immagine o pensiero! Anche se il Filosofo asseriva che “nessuno è perfezione”, noi tendiamo sovente a quella, la lambiamo pericolosamente e siamo costantemente molestati dal suo pensiero. Ma non per nutrire scioccamente i nostri rispettivi Ego, giammai potremmo essere vanagloriosi o peggio narcisi, ma solo per rendere più fruibile ed allettante la nostra produzione e per sopravvivere a noi stessi provando a vincere la Caducità dell’Essere, dell’Esistere e delle Cose tutte attraverso la Ricerca senza tregua nella Bellezza, Verità e Conoscenza Universale, che da Forma incolore senza consistenza quale oggi noi siamo si traduca in Essenza primigenia di ogni inizio, a dispetto di quel Dio troppo assente nella drammatica Vicenda Umana…

Dario Rossi Speranza, New York/Milano for Mauro Giovanelli.

The other side of Giacomo Leopardi (Still)

The other side of Giacomo Leopardi
(Still)

Maybe I should have said something when,
in a low voice you indicated,
carefully, honey remember that I am still
of child-bearing age,
not for any other reason, you know,
it is just that such a fickle word makes me think,
a word uttered in a different way,
and for a different reason,
and the adverbs still and again do not arrest time,
they invoke it,
and it is an imperative while your legs
imprison me with strength never experienced before,
and the instant you push with your pelvis to make
yourself a recipient,
still anchored to each other,
we are a sounding line of this immense sea.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual… second edition – “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi… seconda Edizione

L’ALTRA FACCIA DI GIACOMO LEOPARDI (ANCÒRA)

L’altra faccia di Giacomo Leopardi
(Ancóra)

Forse avrei dovuto dire qualcosa quando,
con fil di voce,
stai attento amore, ricorda che sono ancóra fertile.
Mica per altro sai,
è quell’incostante vocabolo che mi fa pensare,
parola detta in diverso modo,
e differente causa,
e l’avverbio non ferma il tempo,
lo invoca,
ed è imperativo mentre le tue gambe
m’imprigionano con inaudita forza,
e l’attimo che col bacino spingi nel farti coppa,
noi, l’un l’altra ancoràti,
siamo scandaglio di questo immenso mare.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del Pàmpano” in forma di poesia seconda edizione – © Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale poesia III Millennio”, l’amore da qui all’eternità seconda edizione – © Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” prima edizione – © Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi… – “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual… seconda Edizione

TOMBA BISÒMA – BISOMUS TOMB

Tomba bisòma

      Beh, sì, non facile dirlo, spiegarlo
      senza rischiare d’esser fraintesi,
      è che ti prenderei con tale impeto
      da sembrare violenza,
      invece saresti felice,
      tornare al principio,
      come quando non esistevano
      che odori puri e intensi,
      fragranze miste a bestino,
      e mentre le afferro con avidità,
      dalle tue cosce, i glutei,
      sapore acre, pungente
      sale alle mie narici,
      estasi remota mista a erba bagnata,
      muschio, rugiada, ritmi primigeni,
      bagliori fra i rami,
      e tu sei femmina, io maschio,
      e ci vogliamo, mammiferi affamati,
      anche per condividere il resto
      fin oltre la tomba bisòma
      che ci prepariamo.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli – “Affinché morte non ci separi”, poesie d’amore – “Le tessere del pàmpano”, in forma di poesia, 2a Edizione – “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi… – “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual… – “Pulsionale poesia III Millennio”, l’amore da qui all’eternità 3a edizione.

Bisomus tomb

      Well, yeah, it’s not easy to say, to be explained
      without running the risk of being misunderstood,
      it is just that I would take you with such impetus
      it might seem violence,
      on the contrary you would be happy,
      to go back to the beginning,
      like the time there were only
      pure and intense smells,
      fragrances mixed with stench,
      and while I seize so greedily,
      from your thighs, your buttocks,
      an acrid pungent taste
      rises to my nostrils,
      remote ecstasy blending with wet grass,
      moss, dew, primal rhythms,
      dazzlings amidst the branches,
      and you female, I male,
      and we love each other, famished mammals,
      to share the rest too
      up to and beyond the dual tomb
      we are preparing.

“Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual… – “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi… – Translation Italian-English: Philip Mc Court.

Il TUO SPESSORE – YOUR THICKNESS

Il tuo spessore

… sai, alla fine una cosa m’è rimasta impressa, non ci crederesti, anch’io fatico a spiegarmi, neppure saprei in che modo descriverlo, o rispondere al perché mi ricordo quel pomeriggio assolato, cicaleccio lontano, luce fredda e tagliente del giorno, insomma voglio dire, tu stavi seduta su un sasso a margine del sentiero, aria sbarazzina, ginocchia unite, piedi divaricati, calzini bianchi, lo sguardo, ma non è questo, è quando ci coricammo sul prato, io ti venni sopra, mai potrò dimenticare il morbido spessore, sì la consistenza del tuo corpo, da quel momento tutto fu chiaro, come una rivelazione che mi avrebbe accompagnato per sempre, la distanza intendo, lo stacco, proprio così, cioè il tuo frapporti, tenermi discosto dal terreno, proteggermi, non è facile dirlo, neppure pretendo d’esser capito, mi riferisco al fatto che esisti, e in virtù di ciò sto separato dall’abisso, sei scudo fra me e l’ultima dimora, la differenza tra la vita e la morte, spero ti giunga il mio pensiero…

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale” Poesia III Millennio – 3a edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” 1a edizione febbraio 2023
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì, vita, amore, morte, i soliti discorsi” – “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” – 2a edizione

Your thickness

… you know, in the end one thing remained impressed upon me, you would not believe it, I myself have got difficulty in explaining, and I would not know how to describe it, or to answer why I remember that sunny afternoon, distant babble, cold and cutting light of the day, in a word, I mean, you were sitting to one side on a stone along the path, saucy air about you, knees together, feet outspread, white socks, your look, but this is not the point, it is when we lay down on the grass, I got on top of you, never will I be able to forget the supple volume, yes the substance of your body, from that moment on everything was clear, like a revelation to accompany me for ever, I mean the distance – exactly, i. e. your cushioning position, keeping me detached from the ground, protecting me, it is not easy to say it nor do I expect to be understood, I am referring to the fact that you exist, and thanks to this I am separated from the abyss, you are a shield between me and my final dwelling, the difference between life and death, I hope that my message has got through to you…

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts, life, love, death and the usual” – 2a edizione – “Settantanove scritti o giù di lì, vita, amore, morte, i soliti discorsi” – Translation Italian-English: Philip Mc Court.

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