BINOMIO D’ARTE D’ECCELLENZA IN UN INGRESSO VISTO DALLO STUDIO

BINOMIO D’ARTE D’ECCELLENZA IN UN INGRESSO VISTO DALLO STUDIO

A sinistra della foto: FULVIO LEONCINI artista contemporaneo – “Elettroshock” – 2010,2012 – Tecnica mista su legno più cera – Dimensioni cm. 100×140
Collezione Mauro Giovanelli

A destra della foto: Ritratto di notabile – Attribuito alla scuola di Giacomo Antonio Melchiorre Ceruti, detto “il Pitocchetto” (Milano, 13 ottobre 1698 – Milano, 28 agosto 1767) – Olio su tela – Dimensioni cm. 51×55
Collezione Mauro Giovanelli

Mauro Giovanelli – Genova
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Caro Fulvio

Caro Fulvio,
in verità ti dico di aver letto tanti libri. Tanti. Non guardati o sfogliati ma divorati e riletti. Ho studiato su tanti libri, per capirli, cercare in essi qualcosa che ancora oggi mi sfugge. La risposta è sempre più vicina, vicinissima, la distanza sempre inferiore e pur sempre immensa. C’è sempre quella fottuta frazione a sua volta divisibile. Così sempre. Ho sondato la matematica, non aritmetica o algebra. Matematica! Trascendente. E l’oltre perché intuito. E la Fisica. Delle particelle e grandi masse celesti. Chimica! Mitocondri, cellula, citoplasma, carbonio, silicio. Organica ed inorganica. Unita alla Mineralogia e le Scienze. Petrografia e Archeologia. Filosofia! Filosofia… Ce l’ho dentro, mi appartiene. Letteratura! Quanti autori. E che pagine di immensità di pensiero potrei segnalarti. Ma le conosci di certo. Non fosse vero le senti, sono in te. Sei perplesso? Immagino tu stia dubitando. Latino! Rosa, rosae, vis, roboris… Greco. Poesia. Quante liriche conosco a memoria, non per imposizione, mai le ho scordate. Nondimeno… devi credermi Fulvio! Quante femmine ho conosciuto. Accontentate. Liberate dal vile pensiero. Penetrate nel corpo e la mente. Adorate. Esaminate. Poi sono tornate ad essere… Donne. Ed ho viaggiato, percorso sentieri, conosciuto popoli, usanze, costumi. Continuo a leggere, scrivere, analizzare, pensare, cercare… Ed una parte ho trovato in lei, la metà mancante ma… il resto? Sofferenza, ingiustizie, malattie, guerre, ipocrisia, menzogna, pestilenze, pazzia, disperazione, rassegnazione, indifferenza, egoismo, superficialità, tortura, esecuzioni, pressapochismo… E tutto quanto sta dentro un piccolo pensiero irraggiungibile, impossibile comprendere l’uomo e l’Ulteriore. Ma, caro amico, se uno spiraglio dovesse sussistere per giungere alla Conoscenza e Comprensione è evidente che si trova nelle tue opere, proprio quelle che sto ammirando, in esse percepisco netta la terza dimensione senza la quale non potrei viaggiare nella quarta e, trascurando i cinque sensi, i tuoi lavori mi dotano del sesto, immensamente limpido, colloidale, mi fa sentire corpo unico con i colori, integrato negli strappi, ogni graffio è pure nell’animo mio o qualunque cosa esso sia, potrei nascondermi dentro le nicchie del dolore degli uomini delle quali i tuoi dipinti abbondano, esplorare la disperazione della nostra mente, rosicchiare l’abisso delle coscienze, scalare montagne e montagne di ossa, rotte, spezzate, sminuzzate, femori, reliquie, mummie, santi santificati e santi senza nome, avvertire gli impulsi indotti da elettroshock ad eserciti di sistemi nervosi cancellati da ogni memoria, nascosti in sgabuzzini maleodoranti, il loro muto urlare più fragoroso di ogni valanga, inascoltato, estinto fra le volte dei giganteschi corridoi, androni che introducono al male universale. È questa la “bestia dentro”? Io penso di sì. Cercare, scavare, sondare, interpretare pur sapendo che neppure la morte ci darà la risposta poiché una volta guadato il mistero saranno interrotte le comunicazioni con il “qui ed ora”. Però… sei tanto grande da aver inserito nelle tue “creature” chiavi di lettura che in un lampo di genio potrebbero consentirci di aprire le nove porte. Quali? Le conosci benissimo, si nascondono fra le pagine del Necronomicon, lo “pseudobiblium”, il libro mai scritto e, qualora non fosse, nelle tavole del Delomelanicon redatto in egiziano dalla mano di Lucifero. Forse pensi che io sia almeno folle quanto te. Caro amico… facciamo così, a tutti coloro che osservano, criticano, leggono, commentano io dico:
“Ora prendete il telescopio e misurate le distanze e guardate fra noi e voi chi è il più pericoloso”(1).
Va bene Fulvio? Questa la conosci vero? Il settimo senso? Si può solo vivere.
Non cambiare mai.

Mauro Giovanelli – Genova
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(1) Elettroshock 2010-2012 – Tecnica mista su legno – Dimensioni cm. 100×140 – Collezione privata.

Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI artista contemporaneo – “La bestia dentro” – Tecnica mista su legno – Dimensioni cm. 100×140 – Collezione privata

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Diploma Premio Nazionale alla Carriera

Onorato e commosso del prestigioso “Premio alla carriera” che benevolmente mi è stato assegnato ringrazio di cuore l’estensore delle parole spese nei miei riguardi. Per quanto concerne l’aspetto “umano” sono emozionato e sbigottito nel constatare quanto questa persona mi conosca profondamente. Chiunque sia la abbraccio con affetto. Esprimo particolare gratitudine a Monica Vendrame e Fiore Sansalone e nel salutarli desidero rimarcare la profonda stima e amicizia che nutro per loro.
Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Diploma Premio Nazionale alla Carriera – luglio 2017

“QUOD SCRIPSI, SCRIPSI”

“QUOD SCRIPSI, SCRIPSI”(1)

È scritto.
Giunti al limite
sarà stato
esattamente
come avvenuto.

Mauro Giovanelli – Genova
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(1) “Quod scripsi, scripsi” locuzione latina. Tradotta letteralmente significa: “Quello che ho scritto, ho scritto”. Giovanni: 19, 22. Sarebbe la risposta che Ponzio Pilato avrebbe dato ai sommi sacerdoti dei giudei i quali chiesero di rimuovere l’iscrizione da lui apposta sulla croce di Gesù. È probabile che questa fosse: “Yeshua Hanozri W(u)melech Hajehudim” (YHWH – “Jeshua il Nazareno, re dei Giudei”. In latino, greco ed ebraico.

Immagine in evidenza: PAPYRUS FOUAD NR. 266 ANTICO MANOSCRITTO EBRAICO CHE CONTIENE IL TETRAGRAMMA (II° secolo a.C.)

Mauro Giovanelli – Genova
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SEI NOEMI

SEI NOEMI

Sei utopia fatta realtà,
mappa misteriosa decifrata
con la quale approdo
nell’isola del tesoro
ed i quindici uomini
sulla bara del morto
hanno smesso di cantare.
Sei il logaritmo mancante
con cui ho decrittato
il tetragramma,
l’effetto che uniforma
il mondo di qua
con quanto riflesso
dallo specchio di Alice,
il differenziale zero
fra il Tutto ed il nulla.
Sei sinuose e carnali colline
fra le quali ogni avvallamento
conduce alla muscosa grotta
della setta dei poeti
non più estinti.
Sei amore e passione,
desiderio soddisfatto,
tregua, respiro, dimora,
ricerca conclusa,
regina e mia sovrana.
Sei l’isola che non c’è
invece…
C’è!

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Opera dell’artista Silvia Rege Cambrin – “Nella Notte sull’Acqua” – Olio su tela – Dimensioni cm. 60×70 – 2017

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NON TI AMO…

NON TI AMO…

Non ti amo Naomi.
Cosa significa affermare
tale sentimento così,
detto in due parole
ripetute all’infinito?
Seguite dall’incantevole
nome che ti è stato dato?
Neppure ti voglio bene.
A che scopo in tre vocaboli
voler riassumere
un’ipotesi solo mia?
Nascosta fra le sinuosità
di immenso dolore
da te originato
e forse, chissà,
agli occhi tuoi celato?
Illudermi di alleviare
per un istante il supplizio?
Sprofondare poi
ancor più nell’abisso?
Non ti voglio!
Neanche desidero solo te.
Mi nego anche
il banale, effimero,
infondato “per sempre”.
È finita!
Sto per morire,
vano il mio procedere
mutilato della metà.
Io manco di te! Naomi

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Opere dell’artista Jessica Spagnolo – Torino

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CARLO RAMBALDI

CARLO RAMBALDI

“Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”
VIII edizione “Sintonia Immaginifica”
Inaugurazione mostra d’arte 21 ottobre 2017
“Chiesa dei Confratelli di San Rocco” – La Morra (Cuneo)
Estratto dalla relazione del prof. Mauro Giovanelli – Genova
— ° —
Per la loro disponibilità e presenza si ringraziano il sindaco del Comune di “La Morra” sig.ra Maria Luisa Aschieri, l’Assessore alla Cultura nonché il parroco don Massimo della “Chiesa dei Confratelli di San Rocco”
— ° —
Domenica 5 novembre si conclude l’ottava edizione di “Sintonia Immaginifica” a cura de “Associazione Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”. Nella seducente e storica ambientazione della chiesa dei “Confratelli di San Rocco” a La Morra (Cuneo) anche quest’anno sono quindi esposte opere di selezionati artisti contemporanei i quali arricchiscono le antiche e suggestive mura proponendo uno spaccato dell’estro italiano (pittura, fotografia nonché lettura e interpretazione di brani poetici).
Presidente di “Artepozzo” e promotrice dell’evento Angela Maioli Parodi a tal punto innamorata delle Langhe da considerare imprescindibile impegno rispettare il tradizionale appuntamento autunnale sia con l’Amministrazione, la Curia ed i cittadini dello storico e ridente Comune, sia verso i turisti che in questa stagione non rinunciano ad assaporare il clima, l’aroma ed il gusto del pregiatissimo vino ivi prodotto”.
— ° —
…e fu tra le mura barocche della chiesa di San Rocco, dopo aver superato il maestoso, pregevole settecentesco portone finemente intagliato che mi ritrovai dinanzi una distesa. Avrebbe potuto essere mare, savana, candido deserto, prateria, pianoro innevato, ma… neppure il turbinio di numeri e lettere di ogni alfabeto e idioma che innanzi a me emergevano e si inabissavano tra incongrui flutti e maestose colline di vigneti, vigneti e ancora vigneti avrebbe potuto darmi indicazioni utili quando finalmente realizzai che tale luogo di culto fu edificato intorno al 1716 come ex voto per volontà dei Confratelli Turchini o Blu in quanto La Morra, questo rammentai essere il nome del Comune, non fu toccato dalla peste del 1630, epidemia che nel periodo ‘629/‘633 colpì diverse zone dell’Italia settentrionale e grandiosamente descritta da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi” nonché nel saggio critico “Storia della colonna infame”. Sapevo essere costruzione terminata nel 1750, anno in cui furono compiute le sue eleganti linee barocche, a navata unica che si allunga nell’abside per accogliere la pala d’altare del “pittore di Mondovì” (1786), con la Vergine, S. Rocco e veduta della contrada. La volta a cupola, affrescata da Pietro Paolo Operti di Bra, illustra la Gloria del Santo. Cerco di raccapezzarmi fra equazioni, iperboli, asintoti, dex e sigma, in quel confortevole approdo (A Mora [a’mʊra] che significa “recinto per le pecore”). Da subito mi sfuggì il senso, la consapevolezza di essere stato trascinato in quel turbinio di colori, ipotesi, significati dunque, nel cercare di mettere ordine nella mia mente e come la situazione richiedeva, procedetti in rigoroso ordine alfabetico ad esaminare opere suggestive dalle quali venni circondato, elaborate da un gruppo di artisti i cui nomi suonavano inconsueta armonia sebbene discosti dal cuore di marosi e frangenti dai quali venni investito, l’attenzione fu catturata da due dipinti del Maestro, Direttore d’orchestra e ospite d’onore Carlo Rambaldi, tre volte premio Oscar per gli effetti speciali di altrettanti memorabili film. Un senso di quiete, direi coraggio e speranza mi assalì alla vista dei suoi due angeli, Madonne con il Bambino in braccio, figure celestiali che infondono dolcezza, senso di protezione, aureole a forma di gusci fossili, conchiglie, ammoniti del lontano Triassico, pennellata decisa, senza titubanza, concreta e surrealistica. Magica.
Angela ed il sottoscritto ringraziano di cuore Daniela Rambaldi, vicepresidente della “Fondazione Carlo Rambaldi”, per aver concesso la disponibilità ad esporre tali opere. Con l’occasione un caro saluto ad Annunziata Staltari Celea della “Associazione Culturale Artisti del Quadrifoglio”, cara nostra amica e ideatrice della mostra tenutasi lo scorso mese di agosto a Lamezia Terme in onore del nostro genio degli effetti speciali.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Due opere del Maestro Carlo Rambaldi esposte a La Morra.

RIPRODUZIONE RISERVATA – PUBBLICAZIONE AUTORIZZATA A DANIELA RAMBALDI E “FONDAZIONE CARLO RAMBALDI”

SILVIA REGE CAMBRIN

SILVIA REGE CAMBRIN

“Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”
VIII edizione “Sintonia Immaginifica”
Inaugurazione mostra d’arte 21 ottobre 2017
“Chiesa dei Confratelli di San Rocco” – La Morra (Cuneo)
Estratto dalla relazione conclusiva del prof. Mauro Giovanelli di Genova
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Per la loro disponibilità e presenza si ringraziano il sindaco del Comune di “La Morra” sig.ra Maria Luisa Aschieri, l’Assessore alla Cultura nonché il parroco don Massimo della “Chiesa dei Confratelli di San Rocco”
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Domenica 5 novembre si conclude l’ottava edizione di “Sintonia Immaginifica” a cura de “Associazione Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”. Nella seducente e storica ambientazione della chiesa dei “Confratelli di San Rocco” a La Morra (Cuneo) anche quest’anno sono quindi state esposte opere di selezionati artisti contemporanei che hanno arricchito le antiche e suggestive mura proponendo uno spaccato dell’estro italiano (pittura, fotografia nonché lettura e interpretazione di brani poetici). Presidente di “Artepozzo” e promotrice dell’evento Angela Maioli Parodi a tal punto innamorata delle Langhe da considerare imprescindibile impegno rispettare il tradizionale appuntamento autunnale sia con l’Amministrazione, la Curia ed i cittadini dello storico e ridente Comune, sia verso i turisti che in questa stagione non rinunciano ad assaporare il clima, l’aroma ed il gusto del pregiatissimo vino ivi prodotto”.
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…e fu tra le mura barocche della chiesa di San Rocco, dopo aver superato il maestoso, pregevole settecentesco portone finemente intagliato che mi ritrovai dinanzi una distesa. Avrebbe potuto essere mare, savana, candido deserto, prateria, pianoro innevato, ma… neppure il turbinio di numeri e lettere di ogni alfabeto e idioma che innanzi a me emergevano e si inabissavano tra incongrui flutti e maestose colline di vigneti, vigneti e ancora vigneti avrebbe potuto darmi indicazioni utili quando… Meravigliosa natura morta! Solo per il verme che fa capolino dalla mela non la indicherei tale. Del resto alla definizione usata ed abusata eliminerei “morta” poiché la vita che sta nascosta in un oggetto è immensa per chiunque sia in grado di percepirla. Splendido il canestro. Dalí si cimentò a rappresentarlo. Lo stesso Michelangelo Merisi, noto come il Caravaggio, diede una lezione d’arte al suo maestro di bottega che, avendolo relegato nello sgabuzzino per il suo carattere “irrequieto”, questi ne uscì solo dopo aver dipinto la più stupefacente delle opere. Questa però… i colori, lo sfondo, il gioco di luci ed ombre sommessamente accennato, il raspo ed i chicchi d’uva, il succo trattenuto dall’arancia dimezzata, la negligenza della seconda opera non certo attribuibile all’artista. Il libro antico che tanto sapere ha devoluto sembrerebbe essere stato preso da “Il Bibliotecario” di Giuseppe Arcimboldo. Gli iris poggiati con noncuranza pare che soffrano, anelano l’acqua della brocca vuota (o piena) a metà, ne avvertono la presenza, o la “vedono” nelle trasparenze riprodotte con maestria. Il tavolo è sicuramente in noce. Complimenti. Stavo per uscire quando, distaccata dalle prime due opere, mi imbatto in una terza della medesima autrice. Affascinante femmina, intrigante rappresentazione, simbolismo proveniente da chissà quale
onirica invenzione, non è ritratto a figura intera, neppure paesaggio, potrebbe essere “avatar”, discesa e incarnazione di una divinità, il “bagnato” della pelle non è di questo mondo, neppure i capelli che avvinghiano la donna come tentacoli. Lo sguardo che non c’è ma vive, la posizione delle mani in adorazione di se stessa. È necessario amare molto per realizzare ciò: Silvia Rege Cambrin.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagini in evidenza: Opere dell’artista Silvia Rege Cambrin esposte a “La Morra”

RIPRODUZIONE RISERVATA – PUBBLICAZIONE AUTORIZZATA ALL’ARTISTA SILVIA REGE CAMBRIN

ROBERTO VILLA

ROBERTO VILLA

“Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”
VIII edizione “Sintonia Immaginifica”
Inaugurazione mostra d’arte 21 ottobre 2017
“Chiesa dei Confratelli di San Rocco” – La Morra (Cuneo)
Estratto dalla relazione del prof. Mauro Giovanelli di Genova
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Per la loro disponibilità e presenza si ringraziano il sindaco del Comune di “La Morra” sig.ra Maria Luisa Aschieri, l’Assessore alla Cultura nonché il parroco don Massimo della “Chiesa dei Confratelli di San Rocco”
— ° —
Domenica 5 novembre si conclude l’ottava edizione di “Sintonia Immaginifica” a cura de “Associazione Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”. Nella seducente e storica ambientazione della chiesa dei “Confratelli di San Rocco” a La Morra (Cuneo) anche quest’anno sono quindi state esposte opere di selezionati artisti contemporanei che hanno arricchito le antiche e suggestive mura proponendo uno spaccato dell’estro italiano (pittura, fotografia nonché lettura e interpretazione di brani poetici). Presidente di “Artepozzo” e promotrice dell’evento Angela Maioli Parodi a tal punto innamorata delle Langhe da considerare imprescindibile impegno rispettare il tradizionale appuntamento autunnale sia con l’Amministrazione, la Curia ed i cittadini dello storico e ridente Comune, sia verso i turisti che in questa stagione non rinunciano ad assaporare il clima, l’aroma ed il gusto del pregiatissimo vino ivi prodotto”.
— ° —
…e fu tra le mura barocche della chiesa di San Rocco, dopo aver superato il maestoso, pregevole settecentesco portone finemente intagliato che mi ritrovai dinanzi una distesa. Avrebbe potuto essere mare, savana, candido deserto, prateria, pianoro innevato, ma… neppure il turbinio di numeri e lettere di ogni alfabeto e idioma che innanzi a me emergevano e si inabissavano tra incongrui flutti e maestose colline di vigneti, vigneti e ancora vigneti avrebbe potuto darmi indicazioni utili… ancor meno gli scatti del fotografo Roberto Villa, le esposizioni in Italia e all’estero effettuate solo negli ultimi sette anni, l’esperienza maturata nel campo della cinematografia, la sua passione per l’arte, poesia. Basti sapere che nel 1972 accettò l’invito dell’immenso Pier Paolo Pasolini che raggiunse l’anno successivo sul set de “Il fiore delle Mille e una notte”. Lavorando nello Yemen, Iran ed altri Paesi realizza un documentario su “Pilato” interpretato da Giorgio Albertazzi. Nel 1974 è sul set di Alberto Sordi in “Finché c’è guerra c’è speranza”. Collabora con Aiwa, Mitsubishi, Tandberg, Olympus, Philips, Canton… Come “Associazione Culturale Fondo Roberto Villa” è dal 1973 che espone importanti documenti fotografici d’Archivio, sia in Italia presso le Istituzioni, sia in tutto il Mondo in rappresentanza del nostro Paese per la Fotografia e Cultura Nazionali: Roberto Villa.

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Immagini in evidenza foto dell’artista Roberto Villa esposte a “La Morra”

RIPRODUZIONE RISERVATA – PUBBLICAZIONE AUTORIZZATA ALL’ARTISTA ROBERTO VILLA

PAOLO VIOLA

PAOLO VIOLA

“Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”
VIII edizione “Sintonia Immaginifica”
Inaugurazione mostra d’arte 21 ottobre 2017
“Chiesa dei Confratelli di San Rocco” – La Morra (Cuneo)
Estratto dalla relazione del prof. Mauro Giovanelli di Genova
— ° —
Per la loro disponibilità e presenza si ringraziano il sindaco del Comune di “La Morra” sig.ra Maria Luisa Aschieri, l’Assessore alla Cultura nonché il parroco don Massimo della “Chiesa dei Confratelli di San Rocco”
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Domenica 5 novembre si conclude l’ottava edizione di “Sintonia Immaginifica” a cura de “Associazione Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”. Nella seducente e storica ambientazione della chiesa dei “Confratelli di San Rocco” a La Morra (Cuneo) anche quest’anno sono quindi state esposte opere di selezionati artisti contemporanei che hanno arricchito le antiche e suggestive mura proponendo uno spaccato dell’estro italiano (pittura, fotografia nonché lettura e interpretazione di brani poetici). Presidente di “Artepozzo” e promotrice dell’evento Angela Maioli Parodi a tal punto innamorata delle Langhe da considerare imprescindibile impegno rispettare il tradizionale appuntamento autunnale sia con l’Amministrazione, la Curia ed i cittadini dello storico e ridente Comune, sia verso i turisti che in questa stagione non rinunciano ad assaporare il clima, l’aroma ed il gusto del pregiatissimo vino ivi prodotto”.
— ° —
…e fu tra le mura barocche della chiesa di San Rocco, dopo aver superato il maestoso, pregevole settecentesco portone finemente intagliato che mi ritrovai dinanzi una distesa. Avrebbe potuto essere mare, savana, candido deserto, prateria, pianoro innevato, ma… neppure il turbinio di numeri e lettere di ogni alfabeto e idioma che innanzi a me emergevano e si inabissavano tra incongrui flutti e maestose colline di vigneti, vigneti e ancora vigneti avrebbe potuto darmi indicazioni utili… Ecco, dovrei fermarmi un istante, ed è nell’esaminare la panchina in ferro dove sta seduta una fanciulla, di spalle, compresa nell’ammirare il paesaggio, immobile, distaccata dal mondo, impegnata, quando ravviso l’esecuzione della “base” dell’opera che incide sulla prospettiva, dà profondità, i braccioli offrono tridimensionalità, così per il “filare” in cui mi immergo, colori tenui, pastello, confortevoli, accessibili. E percorrendo leggero il viale fra “il noccioleto primavera” il grande Max ha improvvisato, come solito fare, una poesia scritta e declamata all’istante. Quando mi perverrà il testo provvederò ad inserirlo nel presente articolo: Paolo Viola

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Immagini in evidenza opere dell’artista Paolo Viola

RIPRODUZIONE RISERVATA – PUBBLICAZIONE AUTORIZZATA ALL’ARTISTA PAOLO VIOLA

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