DALLE MAGIE DI ENRICO LETTA A “YES WE CAN” DI MATTEO RENZI

DALLE MAGIE DI ENRICO LETTA A “YES WE CAN” DI MATTEO RENZI

Dalle dichiarazioni prefestive di Enrico Letta abbiamo capito che lui non ha la “bacchetta magica”. In questo semestre lo ha ribadito diverse volte, l’ultima non più tardi di ieri, pertanto dobbiamo dedurne sia una notizia fondata. È monco di poteri paranormali. Peccato! Ci avevamo fatto affidamento, resta la delusione. Poi ha confessato, annuncio fresco fresco, di non essere “Babbo Natale”. Chi l’avrebbe mai immaginato? Eravamo tutti lì ad aspettare, avevamo addobbato gli alberi di plastica, predisposto il presepe, in attesa spasmodica di vederlo apparire carico di pacchi dono e allo stesso tempo poter contemplare il suo bel sorriso stampato in faccia a ricordarci i ghigni del gatto e la volpe del più celebre Pinocchio. E ora? Profonda amarezza! Dimentichiamoci dei regali e aspettiamo le tonnellate di carbone dalla Befana, così tanto per prepararci al nuovo anno. Come non bastasse proprio oggi, e con mia grande meraviglia per la pacatezza che contraddistingue il nostro primo ministro, si è leggermente alterato sbottando in un “tutti vogliono qualcosa”. Non sarà che per caso si riferisse ai milioni di giovani disoccupati? Alla marea di partite IVA che non riescono più a sostenere il peso di un fisco iniquo? O forse la sua era indignazione per i pensionati che non arrivano a metà mese? I cassintegrati? I precari? Non voglio pensare alludesse agli stipendi dei dipendenti del Parlamento, commessi, stenografi, addetti alla buvette, segretarie, assistenti dirigenti e barbieri da 130 mila €uro all’anno. La spiegazione è arrivata stasera e ci ha fatto capire il dramma che sta vivendo quell’uomo. Con commozione ha infatti confessato di non essere in grado di “fare miracoli”. Ha aspettato oggi per siffatta rivelazione, la più grave, non ce l’aspettavamo proprio, ci lascia attoniti, depressi. Personalmente la sensazione che ho provato, superata la delusione iniziale, è di profondo disagio psicofisico e totale disorientamento. Pur non essendo stato eletto confidavo molto nelle sue capacità taumaturgiche. Ma come? Mi sono chiesto. Se fra tutti i capi di governo della politica mondiale lui è quello che “giustamente” percepisce la più alta retribuzione a che titolo tale privilegio? Cosa rimane al nostro Presidente del Consiglio che i suoi omologhi del pianeta non hanno? Elementare miei cari. E che, mica c’ha scritto in fronte Jo Condor!
Tranquillizzatevi però. Adesso abbiamo Matteo Renzi che, agitando il pugno, ci dice: “Yes we can”, (in italiano “Sì noi possiamo).

Mauro Giovanelli – Genova

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Immagine in evidenza ricavata dal web – Fotomontaggio eseguito dall’Autore

Pubblicato su “Il Venerdì di Repubblica” del 10 gennaio 2014 pag. 13 con il titolo “E Letta si tolse i panni di Babbo Natale” e su “Il Segno” nr. 1 del 1-15 gennaio 2014 pag. 2 – http://ilsegnoroccadipapa.blogspot.it – con il titolo “Le magie di Enrico Letta: Chi sono io? Babbo Natale?”.

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