UN PENSIERO PER ANNUNZIATA STALTARI

UN PENSIERO PER ANNUNZIATA STALTARI

Annunziata Staltari, la tua umiltà già meriterebbe un trenta con lode, ma i voti hanno poca importanza, esprimono ciò che appare e non il tuo vero essere, quel che freme dentro te. Albert Einstein (ho la foto della sua pagella da qualche parte) stentava molto a scuola particolarmente in matematica e fisica. Come avrebbe potuto essere diversamente? I suoi prof. non lo capivano. Lui possedeva un grande segreto che ha voluto condividere con noi, come Pasolini… quanta conoscenza comprimeva le pareti della sua mente? E Giordano Bruno? L’uomo che nel 1600 ha spalancato le porte dell’Universo? Lo stesso traguardato e tradotto in formule dall’immenso Srinivasa Ramanujan, il povero ragazzo cresciuto nella periferia di Madras (India) che, senza aver mai aperto un libro se non qualche volume della spoglia libreria della città, formulò le più ardite equazioni trascendenti risolvendo problemi che da anni stavano sepolti nei cervelli dei professoroni di Cambridge. Il grande Hardy, direttore della prestigiosa Università dove venne chiamato, di lui scrisse: “Conoscerlo è stata l’esperienza più romantica della mia vita”. Morì a soli trentatré anni, come Gesù, dopo aver visto l’infinito. Diceva che a suggerire le formule fosse la Dea Namajiri che gli compariva in sogno.
Trova la tua Dea Annunziata e lascia perdere i prof. vedrai che il Cielo si riempirà di stelle. Un abbraccio.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal diario Facebook di Annunziata Staltari

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