PENSIERINO DELLA SERA

 

 PENSIERINO DELLA SERA

Temo che l’Europa e l’Italia in particolare siano ormai barzellette, di quelle che neppure fanno ridere, raccontate male tra l’altro. Invece se oltre atlantico venisse eletto un certo Trump allora sì, a questo punto ci sarà da sganasciarci.

Mauro Giovanelli – Genova
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LADY STARDUST – All’amico e compagno Dario Rossi Speranza con grande stima e affetto

LADY STARDUST
All’amico e compagno Dario Rossi Speranza con grande stima e affetto

Grazie caro amico,
regalo inaspettato questo ritratto e graditissimo, immagine di rara bellezza, non facile fermare l’attimo in cui gli occhi, lo sguardo, trafiggono l’osservatore, ne carpiscono il cuore e la mente al punto da incatenarne l’anima. L’ovale perfetto nella sua imperfezione, mandibola dolcemente pronunciata, volitiva e proprio per questo in completo accordo con il carattere di Lady Stardust che ignora il verbo “rinunciare”. Il naso preciso, finito, la tenue fossetta del mento appena accennata, i capelli, l’acconciatura tutt’altro che sofisticata, liscia, cascante come polvere di stelle, predisposta… E le labbra semiaperte il giusto, quello superiore pare muoversi, leggero tremore per narrare nell’unico modo possibile fiabe inimmaginabili, sensazionali, vuole onorare una promessa disattesa da tempo. Fronte alta, capo leggermente reclinato, mano che cinge la gola dicono che è giunto il momento, tradiscono impazienza, la medesima del simbolo che decora il monile, predatore astuto e veloce.
Ogni particolare è congruente al tutto e confluisce in una sola direzione tenuta sospesa da desiderio e incantesimo.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricevuta in dono dall’amico Dario Rossi Speranza

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LADY STARDUST
Friend and companion Dario Rossi Hope with great esteem and affection

Thank you dear friend,
unexpected gift this portrait, and most welcome, a stunning picture, not easy to stop the moment in which the eyes, the eyes, pierce the observer, they carpiscono your heart and mind to the point of chaining the soul. The perfect oval in its imperfection, jaw softly spoken, strong-willed and because of this in complete agreement with the character of  Lady Stardust that ignores the verb “give up”. The nose precise, finished, the small dimple in the chin just mentioned, the hair, the hairstyle far from sophisticated, smooth, sagging like stardust, prepared… And her lips parted on the right, the upper one seems to move, slight tremor in the only way possible to tell unimaginable tales, sensational, to honor a promise long ago rejected. High forehead and head slightly bowed, hands encircling his throat felt it was high time, betray impatience, the same symbol that decorates the jewel, predator smart and fast.
Every detail is congruent to everything and flows in one direction only kept suspended by desire and enchantment.

Mauro Giovanelli – Genoa Italy
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Picture in evidence received as a gift by his friend Dario Rossi Hope

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MIGRANTI ITALIANI – Meridione versus settentrione

MIGRANTI ITALIANI – Meridione versus settentrione

…e in Italia non si era raggiunto il 70% di analfabetismo funzionale e di ritorno. Grazie Governi che vi siete succeduti da Berlusconi a Renzi, per tacer dei precedenti, a formare una tale percentuale ha indubbiamente contribuito la vostra nociva moltitudine, anzi è stata determinante. Siete vicini a centrare in pieno l’obiettivo finale.

Mauro Giovanelli – Genova
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ACARI

ACARI

Qualora oggi esistesse un uomo della statura morale di Enrico Berlinguer apparirebbe alieno ed al suo confronto l’allegra e numerosa brigata di politici figurerebbe come manipolo brulicante di acari che si accapigliano tra loro all’interno del materasso del lettone di Berlusconi.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal web – Enrico Berlinguer

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Joseph Mallord William Turner – La nave negriera (The Slave Ship) – commento in italiano e inglese

Joseph Mallord William Turner – La nave negriera (The Slave Ship)
commento in italiano e inglese

Genova (italia) Palazzo Ducale, mostra degli impressionisti cui vennero abbinati “lavori” di inglesi e americani indubbiamente per l’esiguo numero di “pezzi” forniti in prestito dai musei del mondo. La Superba non si fa rispettare come una volta ma il modo di dare una lezione ai direttori dei vari Santuari dove sono custoditi i dipinti di Van Gogh (post impressionista), Renoir, Monet, ecc. ci sarebbe stato ovvero accostarli ai nostri “grandi”, i liguri dei primi ‘900 della statura di Rubaldo Merello, Cesare Bentivoglio, Antonio Schiaffino, Giuseppe Sacheri… e tanti altri che nulla hanno da invidiare a molti dei classici così detti “francesi”. Lo rimarcai al responsabile dell’organizzazione, rimase turbato nel constatare che una pecora potesse uscire dal “percorso” stabilito.
In tale circostanza ebbi comunque la sorpresa di ammirare dal vivo opere di notevole spessore fra le quali ne spiccava una, di Joseph Mallord William Turner, il cui “potente” magnetismo mi attirò a tal punto da soffermarmi a lungo ad ammirarlo pur trattandosi di un soggetto diciamo “paesaggistico”. Fu difficile staccarsi dalla sua luce generata da una dimensione a me sconosciuta. Raffigurava un vascello che lottava strenuamente contro gli elementi della natura vincolati da un patto infernale che li induceva tutti a scatenarsi sulla tela.
Non era il dipinto in questione, o forse sì, potrei dire una fesseria in quanto il mio interesse era così concentrato nel cercare di interpretare i vari toni che… il “tema” passò in secondo piano; al limite avrebbero pure potuto non esserci i complementi che davano il titolo al quadro tanta era l’ampia varietà cromatica i cui riverberi, avvicinandomi per capire il criterio adottato dall’artista, denotavano una particolare e suggestiva tecnica di stesura del colore di rado rilevata. In poche parole rimasi stupefatto e provai una punta di orgoglio quando successivamente, nel raccogliere informazioni su questo genio, ebbi modo di leggere: «…Secondo quanto scritto da David Piper nella sua The Illustrated History of Art, i suoi ultimi lavori venivano definiti come “fantastici enigmi” e il celebre critico d’arte inglese John Ruskin lo definì colui più di ogni altro capace di “rappresentare gli umori della natura” in modo emozionante e sincero».
Flutti implacabili, raffiche di vento accanite, riflessi di luce ora intensi ora appena riverberati, turbinio di nubi sfilacciate come le residue vele dell’imbarcazione il tutto in una commistione diabolicamente perfetta. Potrei anche suggerire di definirlo l’artista delle “calamità naturali” o “potenza degli elementi” ma non va ancora bene, ci deve essere una definizione che renda giustizia a William Turner.
Noterete di certo come in questo spettacolo passino in secondo piano le braccia degli uomini che fuoriescono dai flutti cercando di aggrinfiare l’aria per liberarsi dai marosi che, avviluppandoli ancor più saldamente delle catene, li accompagneranno al loro infausto destino, schiavi gettati in mare insieme ad ogni suppellettile allo scopo di alleggerire il natante. Poche pennellate maestose per raffigurarli, così come il vascello che viene “integrato” nella catastrofe, quasi una macchia, bestia ferita a morte in cerca di scampo.
Ecco! Questa rappresentazione riconduce all’Apocalisse. Ad un attento osservatore non possono infatti sfuggire gli unici esseri viventi in perfetto equilibrio con il contesto, guardinghi gabbiani volteggianti come bianche colombe sul tutto prestabilito… sordi alle miserie umane.

Mauro Giovanelli-Genova
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Immagine in evidenza: Joseph Mallord William Turner – La nave negriera (The Slave Ship) – 1840, Museum of Fine Arts (Boston)

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Joseph Mallord William Turner-The slave ship (The Slave Ship)
comment in Italian and English

Genoa (Italy), Palazzo Ducale, Impressionist Exhibition where the works were matched by British and Americans undoubtedly for the small number of pieces supplied on loan from museums around the world. La Superba does not respect as it once was but how to give a lesson to the directors of the various Shrines where Van Gogh’s paintings are kept (post Impressionist), Renoir, Monet, etc. there would be or approach them to our “big”, the ligurians of the first ‘ 900 of the stature of Rubaldo Merello, Caesar Bentivoglio, Antonio Schiaffino, Giuseppe Sacheri … and so many others that have nothing to envy to many of the classic so called “French”. I remarked to him responsible for organizing, was surprised that a sheep was coming out of the “path”.
On that occasion I had anyway the surprise to see live works of considerable thickness including talking stood out a, by Joseph Mallord William Turner, whose powerful magnetism drew me to such an extent that dwell at length to see it although it is a subject we say “landscape”. It was difficult to break away from its light generated from a dimension unknown to me. It depicted a ship that fought strenuously against the elements of nature bound by a pact that led them all to lash out on the canvas.
It wasn’t the painting in question, or maybe yes, I could say nonsense because my interest was so focused in trying to interpret the different tones that… the “theme” went into the background; the limit would also could not be the complements that gave the title to such was the wide chromatic variety whose reverberations, as I approach to understand the criterion used by the artist, bore the mark a particular and evocative color rarely detected structuring technique. In a nutshell I was amazed and I felt a sense of pride when you later, in collecting information about this genius, I was able to read: «…As written by David Piper in his The Illustrated History of Art, his later works were referred to as “great puzzles” and the famous English art critic John Ruskin called it one more than any other that could “represent moods of nature” so emotional and honest.»
Relentless waves, fierce wind gusts, reflections of light now intense now just like the clouds swirl residual reverberated, ragged sails the boat in a devilishly perfect mingling. I might also suggest to define it the artist of “natural disasters” or “power of the elements” but it doesn’t go well, there must be a definition that does justice to William Turner.
You’ll notice how in this show overshadow the arms of men escaping from the waves trying to aggrinfiare the air to get rid of billow that, avviluppandoli even more firmly the chains, accompany them to their unfortunate fate, slaves thrown overboard together with all furnishings in order to lighten the vessel. A few majestic strokes to depict, as well as the vessel that is “embedded” in the catastrophe, almost a blur, beast mortally wounded seeking refuge.
Behold! This representation leads to revelation. To a careful observer cannot escape the only living things in perfect balance with the environment, watchful circling seagulls as white doves on all preset … deaf to human misery.

Mauro Giovanelli-Genova
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picture show: Joseph Mallord William Turner – The slave ship (The Slave Ship) -1840, Museum of Fine Arts, Boston

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A Mia Madre

A Mia Madre

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!

Edmondo De Amicis

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: A sinistra “mia mamma ed io” – A destra Edmondo De Amicis ricavata dal web

FIGLI E FIGLIASTRI

Corrado Augias sulla piccola Fortuna Loffredo: “Si atteggiava a ragazza di 16 anni” 

FIGLI E FIGLIASTRI 

Una cosa è certa: I figli dei personaggi presenzialisti, giornalisti di “grido”, politici, opinionisti, conduttori Tv, e altre categorie che ruotano intorno a questo mondo e pontificano seduti in comode poltrone, parte delle quali pagate da noi con il canone e pure nei loro uffici mentre scrivono, attraverso il finanziamento pubblico, o quando bivaccano negli scanni del Parlamento, con le tasse da strozzini che ci impongono… dicevo che i loro figli non corrono i rischi della piccola Fortuna, neppure vivono in ambienti malsani e quando saranno cresciuti non avranno problemi di “lavoro”. Infatti in quei santuari il tasso di disoccupazione, compresi amici e parenti, è 0 (zero).

Vi state domandando che c’entra? C’entra… c’entra… 

Mauro Giovanelli – Genova

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PASOLINI – FIAT LUX

FIAT LUX

“Il giorno della mia morte in una città, Trieste o Udine, per un viale di tigli, quando di primavera le foglie mutano colore, io cadrò morto sotto il sole che arde, biondo e alto, e chiuderò le ciglia lasciando il cielo al suo splendore”
PIER PAOLO PASOLINI

COMMENTO:
Non è tanto la lirica, eccelsa, il paesaggio tracciato con poche pennellate, il bagliore di Van Gogh, i riferimenti essenziali, il pensiero profondo come l’Abisso che… al limite potrebbero essere usuali, evidenti… quanto l’oscuro e imperscrutabile disegno che ispira la mente e muove la mano di Pasolini facendo convergere tutto in una sola sovrumana armonia.
Fiat lux.

Mauro Giovanelli – Genova
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PASOLINI – DIFFERENZE INSIGNIFICANTI

DIFFERENZE INSIGNIFICANTI

Io sono per la morale contro il moralismo borghese. Qual è la differenza? Il moralista dice no agli altri, l’uomo morale lo dice solo a se stesso.
(Intervista a ”La Stampa”, 12 luglio 1968)

COMMENTO:
Sembra semplice… nel nostro Paese deteniamo il triste primato che sfiora il 70% di analfabeti funzionali e di ritorno.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal post di Giovanna Caterina Salice, Officina Eretico & Corsaro Gruppo Editor

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