ITALICI OPINIONISTI (Mughini Giampiero)

ITALICI OPINIONISTI
(Mughini Giampiero)

Questa semovente, cromatica, molesta forma organica dalla geometria indistinta ma riconducibile ad uno dei tanti opinionisti da salotto che infestano le reti della televisione italiana e risponde al nome di Mughini Giampiero ritengo possa essere la prova che contraddice il principio di indeterminazione di Heisenberg: “Il vuoto assoluto esiste… e si vede… si sente”.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web: Sport Mediaset

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MA NOI NON CI SAREMO…

MA NOI NON CI SAREMO…

Rocce sedimentarie e metamorfiche
quasi verticali
in alternanza a microarenarie
e residue inclusioni
di origine vulcanica del magma
fuoriuscito dalle faglie
formatesi per reciproca compressione
di zolle dell’alto cratone
in navigazione sul viscoso mantello.
La conseguente, enorme energia sprigionatasi
ha divelto i fondali marini
sollevandoli dagli irrequieti basso cratoni.
Così si sono formate le catene montuose
che per altrettanto lenta corrosione
dovuta agli agenti atmosferici,
si sfalderanno in un continuo,
paziente quanto inutile inseguimento
all’irraggiungibile isostasia.
Finché il Sole scalderà questo Pianeta.
Ma noi non ci saremo…

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Foto di Cattani Claudio – Costa ligure tra Sori e Moneglia (Genova)

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DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA E RISORSE DEL PIANETA (Lettera aperta) DISTRIBUTION OF WEALTH AND RESOURCES OF THE PLANET (Open Letter)

DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA E RISORSE DEL PIANETA
(Lettera aperta)

DISTRIBUTION OF WEALTH AND RESOURCES OF THE PLANET
(Open Letter)

4 e 5 settembre 2016
4 and 5 september 2016

Gent.me signore ed egregi signori Leader presenti al G20
Summit tenutosi in Hangzhou, Zhejiang

Gent.me ladies and gentlemen leaders attending the G20
Summit held in Hangzhou, Zhejiang

In particolare:
In particular:

President Xi Jinping Cina
President Mauricio Macri of Argentina Brazilian leader
President Francois Hollande of France
President Joko Widodo of Indonesia,
President Park Geun-hye of the ROK
President Enrique Pena Nieto of Mexico
President Vladimir Putin of Russia
President Jacob Zuma of South Africa
President Recep Tayyip Erdogan of Turkey
President Barack Obama of the USA
Prime Minister Malcolm Turnbull of Australia
Prime Minister Justin Trudeau of Canada
Chancellor Angela Merkel of Germany
Prime Minister Narendra Modi of India
Prime Minister Renzi Matteo of Italy
Prime Minister Shinzo Abe of Japan
Prime Minister Theresa May of the UK
President Donald Tusk of the European Council
President Jean-Claud Juncker of the European Commission
Deputy Crown Prince
Second Deputy Prime Minister and Minister of Defense Muhammad bin Salman Al Saud of Saudi Arabia
President Idriss Deby of Chad
President Abdel Fatah al-Sesi of Egypt
President Nursultan Nazarbayev of Kazakhstan
President Bounnhang Vorachith of Laos
President Macky Sall of Senegal
Prime Minister Lee Hsien Loong of Singapore
Prime Minister Mariano Rajoy of Spain
Prime Minister Prayut Chan-ocha of Thailand,

Italian language

perdonate l’intromissione se con la presente segnalo, come certamente saprete, quanto la Oxfam [Comitato per l’aiuto alle vittime della carestia e delle calamità naturali – vedere nota (1)] abbia confermato per l’anno 2015, ovvero che numero 62 (sessantadue) persone posseggono la stessa ricchezza di 3.600.000.000 (3,6 miliardi) di esseri umani equivalente alla metà più povera della popolazione mondiale. Cinque anni fa gli individui che avevano una ricchezza pari a quella del 50% (cinquanta per cento) più indigente della popolazione mondiale erano 388 (trecentoottantotto), nel 2014 erano 80 (ottanta).
Le ricchezze di questi 62 (sessantadue) soggetti sono cresciute del 44% (quarantaquattro per cento) tra il 2010 e il 2015, arrivando a 1.760 miliardi di dollari. Sembrerebbe che tale situazione non sia mutata, se non in peggio, pure per il corrente anno 2016.
Mi permetto domandarVi se per caso avete preso in considerazione questo aspetto la cui soluzione, a mio modesto avviso, risolverebbe molti degli attuali problemi in merito ai quali si discute ormai da secoli. Oltre ovviamente rappresentare un dovere che investe la sfera dell’etica e morale di ciascuno di noi.

Con la più profonda stima vogliate gradire distinti saluti.
Mauro Giovanelli – Genova (Italy)

(1) Oxfam è una delle più importanti confederazioni internazionali nel mondo specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo, composta da 17 organizzazioni di Paesi diversi che collaborano con quasi 3.000 partner locali in oltre 90 paesi per individuare soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal web

LA LETTERA APERTA “DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA E RISORSE DEL PIANETA” E’ STATA PUBBLICATA IL 10 SETTEMBRE 2016 SU “MEMORIA CONDIVISA”

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English language

Forgive the intrusion if hereby point out, as you know, since the Oxfam [Committee for the assistance to the victims of famine and natural disasters – see note (1)] confirmed in the year 2015, or that number 62 (sixty-two) people possess the same wealth of 3.600.000.000 (3.6 billion) of humans equivalent to the poorest half of the world population. Five years ago, people who had a wealth equal to that of 50% (fifty percent) of the world’s poorest population were 388 (three hundred eighty eight), in 2014 were 80 (eighty).
The wealth of these 62 (sixty) persons increased by 44% (forty four percent) between 2010 and 2015, reaching 1.760 trillion dollars. It would seem that this situation is not changed, except for the worse, even for the current year 2016.
Allow me to ask you if you happen to have taken this into account the resolution of which, in my humble opinion, would solve many of the problems on which they have been discussing for centuries. In addition, of course, it is a duty that involves the ethical and moral sphere of each of us.

With the highest consideration please accept my best regards.
Mauro Giovanelli – Genoa (Italy)

(1) Oxfam is one of the most important international confederations in the world specializing in humanitarian aid and development projects, made up of 17 organizations from different countries who work with nearly 3,000 local partners in more than 90 countries to find lasting solutions to poverty and injustice .

Mauro Giovanelli – Genova (Italy)
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Picture in evidence obtained from the web

THE OPEN LETTER “DISTRIBUTION OF WEALTH AND RESOURCES OF THE PLANET” WAS PUBLISHED ON September 10, 2016 ON “MEMORIA CONDIVISA” ITALY

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CHI DI PREGHIERA CAMPA DEL LAVORO ALTRUI PROSPERA…

CHI DI PREGHIERA CAMPA DEL LAVORO ALTRUI PROSPERA…

Al telegiornale di RAI2 dell’8 settembre 2016 ore 20 e 30 inizia a scorrere la consueta striscia in sovraimpressione dove, fra le altre notizie che mai riguardano gli stipendi cosmici dei nostri Parlamentari, compare il mirabolante comunicato che segue. «Segretario di Stato Vaticano cardinale arcivescovo Pietro Parolin: “Mi auguro che la Giunta di Roma si metta a lavorare”».
Intanto viene da domandarsi perché simili esortazioni non siano mai rivolte… che so, alla Giunta di Berlino piuttosto che Madrid o Arequipa in Perù, Varanasi in India, Lisbona, Khiva in Uzbekistan, ecc. Poi sorge spontaneo sottolineare che anche buona parte degli italiani auspicano che cardinali, arcivescovi, vescovi, monsignori, presbiteri, diaconi e via a scendere nella gerarchia ecclesiale comincino a rimboccarsi le maniche per dedicarsi ad un mestiere utile al proprio sostentamento, magari allo stesso tempo pregando, ed inoltre si presentino abbigliati in modo consono al Cristianesimo che professano, un semplice chitone e un paio di sandali, soggiornino in abitazioni quantomeno non di lusso pagate con il frutto delle loro fatiche, si nutrano di cibi semplici… non come, per citarne uno a caso, Tarcisio Pietro Evasio Bertone pure lui cardinale e arcivescovo. E tanti, tanti, tanti altri!

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal web: Cardinale arcivescovo Pietro Parolin

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RIPENSANDO ALL’ORIENTE (Pamela)

RIPENSANDO ALL’ORIENTE
(Pamela)

Noemi,
questo è il soprannome con cui ho preferito chiamarti, si addice alla tua personalità, il pensiero imprigionato nella tempesta di sogni che i tuoi diciannove anni appena compiuti esigono distraendoti da ciò che sei, un fiore appena sbocciato che profuma di visioni e promesse. Ignori di essere bella, hai necessità di conferme, non ti basti ed oggi sono pochi coloro che possono darti certezze del tuo essere, il viso sconvolgente, gli occhi languidi di intensità unica, il corpo un trionfo di sensualità e vita.
Noemi… Stupefacente! In esso sono racchiusi innumerevoli segreti di una letteratura del periodo in cui ti sono stato coetaneo, un passato che hai tramutato in magico presente nei pochi giorni che ci siamo concessi. La tua lettera, accompagnata dalle splendide immagini di te, è un dono inaspettato che mi agita mentre un irresistibile richiamo della tua carne fa tremare le mie mani al punto che fatico a scrivere queste poche righe.
Noemi… sei l’ultimo, indimenticabile ricordo raccolto in quello che è stato un grande Paese, centro e ombelico dell’Universo, privilegiato dalla creazione che in esso ha concentrato almeno la metà dell’energia totale a disposizione e necessaria a conferirgli stupefacente bellezza, panorami meravigliosi, coste, monti e valli in ogni loro multiforme, incantevole e statuario aspetto. Purtroppo già avevo deciso di lasciare, smania di allontanarmi dall’ottusità, ignoranza e malaffare di indegni governanti che ivi si succedono da decenni ed hanno portato la nostra Penisola allo sfacelo sotto gli occhi serrati, come il loro ragionare, di un popolo che è stato luce di civiltà. Questo mi ha indotto a cercare nuovi orizzonti.
Noemi… Sono rimasto stupefatto della tua lettera, e le foto che hanno fissato l’immagine tua. La costanza che senza dubbio hai speso nel cercare dove ho scelto di vivere mi coglie impreparato, i due giorni trascorsi insieme, causa una forte, immediata quanto improbabile e reciproca attrazione percepita dagli sguardi, ha lasciato senza dubbio profondi segni nelle nostre anime, qualunque cosa esse siano.
Noemi… poche parole quella magica mattina per farti accettare il mio invito a cena. Ero incantato nell’osservarti, il tuo splendido volto, i gesti, la timidezza che si confondeva con una sorta di profondo malessere, non abbastanza trattenuto affinché io lo cogliessi dai riverberi dei tuoi occhi straordinari anche se talvolta li abbassavi per gustare, con malcelata disinvoltura di fanciulla quale sei, le portate che il rozzo ma simpatico e discreto oste deponeva sulla tavola. Accompagnavano questo rito le tue parole, refoli che muovevano appena le fronde dei castagni, il frinire delle cicale, attimi di silenzio, i racconti di te scivolavano nella tiepida aria di fine agosto andandosi ad incrociare con luci ed ombre filtrate dal protettivo pergolato e attraverso il suo intreccio sole e nuvole passeggere riflettevano una minima parte della nostra ansia d’amore.
Noemi… In riva al fiume, instancabile messaggero dei segreti della Terra, sembravi parte integrante del tutto. Nel momento in cui uscisti dall’acqua gelida leggermente tremante ti presi per mano nel deporre sulle tue spalle un asciugamano entro il quale ti rannicchiasti. La tua pelle giovane, fresca, era leggermente arrossata dal freddo e, nel dirigerci in quell’ansa che, a ridosso di rocce calcaree e alluvionali alternate a felci e profumo di libertà, offriva accoglienza, fu un tutt’uno avvinghiarci, stringerci al punto che l’energia sprigionata fermò il sole già basso sull’orizzonte. Distesi sotto un cielo azzurro cobalto, osservarti incantato, accarezzarti lentamente, soffermarmi sul tuo viso, gli occhi languidi che esprimevano desiderio, il nostro respirare a denunciare impazienza, le tue cosce tornite, il ventre che custodisce il mistero, baciarti ovunque mentre le tue mani frementi si afferrarono ai miei capelli, scesero lungo la schiena e lì le unghie lasciarono segni del tuo volerti concedere, subito, senza pausa. Scoprire i tuoi seni, sfiorarli dolcemente, con delicatezza, venerazione, sfilarti gli slip è stato… L’avvolgente semioscurità del crepuscolo dovette così assistere al trionfo dell’amore, nel silenzio interrotto solo dalla scorrere instancabile dell’acqua fra le rocce immobili scolpite e levigate, monoliti multiformi a guardia della nostra passione e testimoni delle parole sussurrate. Ti ho vista rinascere, ed io con te.
Noemi… Il giorno dopo una nostalgia incommensurabile ci ha visti ancora insieme ma i colori erano diversi, i volti delle persone, i rumori della campagna ci parevano ostili e nel momento in cui ci siamo salutati… qualcosa è germogliato nei nostri cuori. Per sempre.
Ti voglio bene Noemi… Da questa piazza circondata di case coloniali, basse e decorate, dipinte di accesi colori, la musica dei mariachis che dà inizio ad un’altra notte colma di fantasie e speranze, la gente che inizia a cantare e ballare, sereni, sorridenti, aperti alla vita… ogni volta che osservo il disco rosso dell’astro che va a nascondersi dietro le montagne della Sierra Madre fino a dare un ultimo saluto riverberando il pinnacolo alla sommità della Diocesi… io ti sono vicino.
Ti aspetto.
Mauro

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: A sinistra Noemi (Pamela) – A destra Diocesi di San Cristóbal de Las Casas, Distretto del Chiapas, Messico

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IL LOGORÌO DELLA MEMORIA

IL LOGORÌO DELLA MEMORIA

Il canto, che divenne
mio compagno,
giunse da Recanati.

Quando lo udii la prima volta
ero seduto al mio banco,
composto e attento,
grembiule, fiocco azzurro,
colletto rigido e bianco.

Poi sempre e ovunque
in ogni infinita passione
fino ad incontrare te,
e sei soltanto ieri.

Nessuna ha avuto quel nome,
ma lo stesso suono,
e con l’ultimo, recente
grande amore, tutti insieme
sono stupefacente armonia
mista ad immenso dolore.

Vorrei che ogni attimo vissuto,
partendo dal tempo remoto
del primo, sublime,
esaltante toccar con mano,
sentirmi accarezzato,
fino a ripercorrere il dopo,
completo, intimo, carnale,
si riducesse ad un’unica visione
priva di presenza, ricordi, frenesia.

Solo pura contemplazione,
ferita aperta e mai cicatrizzata
anziché questi strappi nell’anima
che lacerano il pensare,
sanguinano per rimarginarsi
in un ferino turbinio.

Vagheggiare l’impossibile
ritorno ad ogni mio istante,
riviverlo con la stessa intensità, follia,
sebbene in conclusione, alla fine,
sia come avere il senso del
morire.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

La poesia “IL LOGORIO DELLA MEMORIA” è stata pubblicata il 23 agosto 2016 sul sito www.memoriacondivisa.it 

Immagine in evidenza: A sinistra “Vista della finestra di Silvia da casa Leopardi” – A destra dipinto di Virginia Palomeque

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