Il canto di me stesso (XXIV)
Attraverso di me le voci proibite,
voci di sessi e lussurie, voci velate cui rimuovo il velo,
voci indecenti che io rendo chiare e trasfiguro.
Io non premo le mie dita sulla mia bocca,
Tratto con delicatezza le viscere come la testa e il cuore,
il coito non è per me più indecente della morte.
Credo nella carne e nei suoi appetiti,
vedere, udire, sentire sono miracoli,
ed ogni parte, ogni lembo di me è un miracolo.
Walt Whitman
Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com
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