UTILIZZATORI FINALI e ANTIDEMOCRATICI TERMINALI

UTILIZZATORI FINALI e ANTIDEMOCRATICI TERMINALI

Gli eserciti (fanteria, marina, aviazione, servizi segreti, ecc.) dei vari Stati, sono gli “utilizzatori finali” di una delle più grandi potenze economiche del Pianeta su cui si regge il sistema capitalistico ovvero i produttori di armi. Qualora si ponesse la parola “fine” a tale concezione del modo di vivere in società immagino che il 40% almeno dei lavoratori mondiali (politici, Presidenti vari, vice, segretari e sottosegretari, amministratori delegati, consiglieri di amministrazione, dirigenti, quadri, impiegati, operai, tecnici, Generali, Ammiragli, ufficiali, sottoufficiali, graduati di truppa, soldati nonché tutto l’indotto che gravita intorno a tale “esigenza”, ecc.) si troverebbe disoccupato a piè pari.
Quindi meglio “utilizzatori finali” che scarichino sulla testa di ignoti “antidemocratici” terminali ogni sorta di ordigno che esodati occidentali in cerca di nuova collocazione. O no?

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Foto di Robert Frank

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EDONAI

EDONAI

Il tuo viso è sole
Che arde
E la sera
Sarà sorriso
A cullare il sogno.
I seni frutti maturi
Con cui sazierò
Ogni appetito.
Sul ventre…
Poggerò il capo
Nel concepire,
Viandante di te,
Nuovi percorsi.
I morbidi fianchi,
Bisacce del mio errare,
Afferrerò
E dolce, sicuro
Sarà il riposo
Mentre
Con occhi beati
In adorazione
Delle tue
Cosce tornite,
Sigilli carnali
A custodia
Dell’odoroso
Muschio
Che cela
Turgidi petali
Violetti,
Varchi e meta
Del peregrinare,
Sosta infinita,
Celestiale godere,
Appagamento
Dopo tanto
Viaggiare
Nel nostro
Universo.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI – cm 21×30 – tecnica mista su legno più cera

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ESPANDI L’ATTIMO…

ESPANDI L’ATTIMO…

È accaduto!
Hinc ad hōram.
Ahi! Vita, vita, vita.
Perché mi hai cercato?
Non sono adatto,
suscito amore.
Vita mia! Vita.
Ti abiuro.
Concedi e togli,
offri e prendi,
nondimeno
vado sempre in rosso.
Pessima contabilità.
Mi consumi,
fai percepire l’immortalità,
bari, sei infedele,
ingannevole la tua realtà.
Ammesso ci sia
sbandieri l’ulteriore.
Non mi interessa!
Voglio essere dannato.
Vita! Fermati!
Qui ed ora.
Non consumare oltre
il mio pensare.
Impercettibile lentezza,
subdolamente,
esasperante corrosione.
Arresta il tuo incedere!
Batti il tempo un solo istante,
se lo merita
e tu puoi farlo.
Adesso.
Espandi l’attimo!
Il mio,
non privarmene,
Poi accelera, anche più forte,
chi se ne frega.
Addio.
Non lo sai, neanche puoi,
tuttavia il sogno, l’unicità,
come dire?
Ebbene… Lei!
È tornata.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI ARTISTA TOSCANO – Da 13 stazioni per lady Chatterley 2011

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FORSE È FOLLIA…

FORSE È FOLLIA…

Se per me hai saputo scrivere
questi versi
significa aver penetrato
intimamente la tua anima
al punto da esplorarne
la superficie intera,
possederla come neppure tu potresti.
Così fecondata dal mio sapere
ora ne sono padrone assoluto
il tuo corpo mi appartiene
poiché da ella governato.
Essere riuscita a comporre per me
questi versi… Tu!
Che ignori l’estensione siderale
sempre guidata dalla prassi
dimostra che corde del tuo pensare
ti erano occulte,
io le ho fatte vibrare
al punto da estrarre ogni nota
a comporre l’armonia dei sensi
musica solenne
dello smisurato erotismo che possiedi,
risveglio della carne
oltre il limite dell’umana conoscenza.
Se per me hai saputo elaborare questi versi,
di te stessa hai perduto autonomia,
affidando a colui che da sempre cercavi
lo scettro del tuo essere femmina.
Ciò lo rende ora sovrano.
Se per me sei giunta a formulare questi versi
devi implorare il tuo signore,
confessarti, enunciare impudicamente
ciò che brami.
Ti ascolterò.
Qualora le tue parole
dessero soddisfazione…
Chiedi!
Ti sarà concesso.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI ARTISTA TOSCANO – 13 Stazioni per Lady Chatterley 2011

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Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini) – IN BICICLETTA

Da “Antologia La vela” – BIANCHI – MISTRUZZI ZANICHELLI 1954 – Scuola elementare “Fieschi” – Genova

In bicicletta

Nel roseo lume della prima aurora,
nella vermiglia pace dei tramonti,
o nel meriggio che avvampando indora
la messe al pian e la vendemmia ai monti,
lungo la siepe che di salvie odora,
lungo i verdi sentier, le fresche fonti,
dove il guardo è intercluso e dove esplora
meravigliosi e liberi orizzonti;
presso il giardin ridente o il campo arato,
entro le selve sussurranti al vento,
tra il canto degli uccelli e i fior del prato,
sovra il ferreo corsier passo contento
come a novella gioventù rinato,
e sano e buono e libero mi sento.

Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini)

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Lorenzo Stecchetti (Olindo Guerrini)

IMMAGINIFICO ABBAGLIO

IMMAGINIFICO ABBAGLIO

Varcato meridiano di sangue, fra i tropici del Cancro e Capricorno, incontrai
Miller, kerouac e Ginsberg. Dissero di guardare a Pessoa, Marquez, Borges
e Saramago, procedere diritto, rivisitare i grandi filosofi, Bruno intanto, dei
classici bastante quanto appreso fra i banchi. Alla prima piazza svoltare, senso
obbligato Kant, indi in ordine sparso secondo la bisogna Nietzsche, Voltaire
Verrecchia, Schopenhauer e… Lui! Con cenno simultaneo della testa indicarono
un uomo appartato, pensoso, sorriso triste leale e immediato. Pasolini! Fra sé e sé
mormorava «Ta na sitàt, Trièst o Udin, ju par un viàl di tèjs, di vierta, quan’ ch’a
mùdin il colòur li fuèjs…»(1) Nel dialetto, amico caro, l’essenza del Poeta, proferì
Miller con tono suadente «In una città, Trieste o Udine, per un viale di tigli, quando
di primavera le foglie mutano colore…»(1) Fu Cassady, apparso d’improvviso, jeans
e t-shirt, fradicio, sporco, viso cereo, che nell’avvicinarsi proseguì «…io cadrò
morto sotto il sole che arde, biondo e alto, e chiuderò le ciglia lasciando il cielo al
suo splendore…»(1) Necessita di grande aiuto, ciò che io, a piedi lungo la ferrovia,
nel fuggire da Guanajato, non ho avuto, piovosa e fredda la notte… Soprattutto lealtà
e vicinanza, in coro ripresero gli altri allontanandosi con Neal sottobraccio e, prima
di dileguare… Ad egli, come a Cirano, tolsero «tutto ma portò seco, senza piega né
macchia, a Dio, loro malgrado, la sua poesia anziché il pennacchio.»(2) Riaprii gli
occhi e levai lo sguardo al sole. Immaginifico abbaglio nel «sogno causato dal volo
di un’ape intorno ad una melagrana un attimo prima del risveglio.»(3)

Mauro Giovanelli – Genova
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(1) Pier Paolo PASOLINI (1922-1975) da La meglio gioventù (1954) – “IL DÌ DA LA ME MUÀRT” (Il giorno della mia morte)

(2) Parafrasando EDMONDO ROSTAND – CIRANO DI BERGERAC – Casa Editrice Bietti, Milano, 1951 – Quinto atto, scena VI

(3) Salvador Dalí – “Sogno causato dal volo di un’ape intorno ad una melagrana un attimo prima del risveglio” – Olio su tela – 1944 – Dimensioni cm 51×41 – El Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid

Immagine in evidenza: Vedi nota (3)

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UTILIZZATORI FINALI e ANTIDEMOCRATICI TERMINALI

UTILIZZATORI FINALI e ANTIDEMOCRATICI TERMINALI

Gli eserciti (fanteria, marina, aviazione, servizi segreti, ecc. dei vari Stati, sono gli “utilizzatori finali” di una delle più grandi potenze economiche del Pianeta su cui si regge il sistema capitalistico ovvero i produttori di armi. Qualora si ponesse la parola “fine” a tale concezione del modo di vivere in società immagino che il 40% almeno dei lavoratori mondiali (politici, Presidenti vari, vice, segretari e sottosegretari, amministratori delegati, consiglieri di amministrazione, dirigenti, quadri, impiegati, operai, tecnici, Generali, Ammiragli, ufficiali, sottoufficiali, graduati di truppa, soldati nonché tutto l’indotto che gravita intorno a tale “esigenza”, ecc.) si troverebbe disoccupato a piè pari.
Quindi meglio “utilizzatori finali” che scarichino sulla testa di ignoti “antidemocratici” terminali ogni sorta di ordigno che esodati occidentali in cerca di nuova collocazione. O no?

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Foto di Robert Frank

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DEMASIADO CORAZÓN

DEMASIADO CORAZÓN

Il Tempo,
funzione dipendente
della materia
su cui esercita potere,
crea e disgrega per esistere,
si aggrinfia
al divenire dell’Universo…
Così il tuo pensiero libero
ha preso il volo,
l’ho visto passare,
mi ha illuminato
per tornare a te
consegnare questo bacio,
ti verrà dato
appena sarai
unita al mare.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Virginia Palomeque

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EDONAI

EDONAI

Il tuo viso è sole
Che arde
E la sera
Sarà sorriso
A cullare il sogno.
I seni frutti maturi
Con cui sazierò
Ogni appetito.
Sul ventre…
Poggerò il capo
Nel concepire,
Viandante di te,
Nuovi percorsi.
I morbidi fianchi,
Bisacce del mio errare,
Afferrerò
E dolce, sicuro
Sarà il riposo
Mentre
Con occhi beati
In adorazione
Delle tue
Cosce tornite,
Sigilli carnali
A custodia
Dell’odoroso
Muschio
Che cela
Turgidi petali
Viola,
Varchi e meta
Del peregrinare,
Sosta infinita,
Celestiale godere,
Appagamento
Dopo tanto
Viaggiare
Nel nostro
Universo.

 

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Dipinto di Virginia Palomeque

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