CARLO PITERÀ

CARLO PITERÀ

“Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”
VIII edizione “Sintonia Immaginifica”
Inaugurazione mostra d’arte 21 ottobre 2017
“Chiesa dei Confratelli di San Rocco” – La Morra (Cuneo)
Estratto dalla relazione del prof. Mauro Giovanelli di Genova
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Per la loro disponibilità e presenza si ringraziano il sindaco del Comune di “La Morra” sig.ra Maria Luisa Aschieri, l’Assessore alla Cultura nonché il parroco don Massimo della “Chiesa dei Confratelli di San Rocco”
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Domenica 5 novembre si conclude l’ottava edizione di “Sintonia Immaginifica” a cura de “Associazione Artepozzo Energie d’Arte Contemporanea”. Nella seducente e storica ambientazione della chiesa dei “Confratelli di San Rocco” a La Morra (Cuneo) anche quest’anno sono quindi state esposte opere di selezionati artisti contemporanei che hanno arricchito le antiche e suggestive mura proponendo uno spaccato dell’estro italiano (pittura, fotografia nonché lettura e interpretazione di brani poetici). Presidente di “Artepozzo” e promotrice dell’evento Angela Maioli Parodi a tal punto innamorata delle Langhe da considerare imprescindibile impegno rispettare il tradizionale appuntamento autunnale sia con l’Amministrazione, la Curia ed i cittadini dello storico e ridente Comune, sia verso i turisti che in questa stagione non rinunciano ad assaporare il clima, l’aroma ed il gusto del pregiatissimo vino ivi prodotto”.
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…e fu tra le mura barocche della chiesa di San Rocco, dopo aver superato il maestoso, pregevole settecentesco portone finemente intagliato che mi ritrovai dinanzi una distesa. Avrebbe potuto essere mare, savana, candido deserto, prateria, pianoro innevato, ma… neppure il turbinio di numeri e lettere di ogni alfabeto e idioma che innanzi a me emergevano e si inabissavano tra incongrui flutti e maestose colline di vigneti, vigneti e ancora vigneti avrebbe potuto darmi indicazioni utili quando finalmente… Infatti tutto ciò che accadde, come capirete, fu incantesimo. Pur in questo ordinato caos di simboli e messaggi trasalii nel vedere Lui, “Ecce Homo” venirmi incontro con espressione più rassegnata che afflitta, dolore pacato, sorregge il corpo della propria madre quasi lo volesse mostrare ad un’umanità indegna, peccatori in blue Jeans, gli stessi che indossa oltre la corona di spine che pare neppure si accorga avere in capo. Più che il viso coperto da un sudario è il braccio di Lei, penzolante con inanimata gravezza, a tradire essere spirata. Lo accompagnano una rappresentazione dell’angoscia umana così acuta, istantanea quanto imprevista da rendere talmente rapido l’abbattimento del capo verso il tavolaccio dietro il quale l’ignoto avventore sta seduto da superare l’accelerazione di gravità, annullare le masse, lasciando per quell’istante il cappello sospeso in aria, disorientato come il bicchiere con alcool e ghiaccio neppure toccato e, poco distante sempre in primo piano, la disperazione rappresa in un involucro costretto da filo spinato. Il metafisico, trasognante e surrealistico scenario si completa nel parco di autodemolizione, proprietà dell’odierno raggiunto “progresso”, dove l’elmo gallico di un centurione romano fa giungere a noi, tramite levitazione, l’urlo lanciato nel lontano 476 per lo sdegno della caduta dell’Impero romano che ha portato a ciò che oggi siamo: Carlo Piterà.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagini in evidenza: Opere dell’artista Carlo Piterà

RIPRODUZIONE RISERVATA – PUBBLICAZIONE AUTORIZZATA ALL’ARTISTA CARLO PITERÀ

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