La fila del Tempo
E
tu.
Noi.
Nati
uniti,
innati
perché
interni
naturali
connaturati,
insiti e congeniti,
inclusi come integrale
indefinito, sommatoria di ogni primitiva
dunque vastissimi… Legati dalle mutevoli costanti.
Insieme!
È ora di scendere,
preparati,
vieni con me,
siamo arrivati.
Ho due biglietti per il ritorno,
ma ti piacerà, vedrai…
Il futuro non è tanto lontano,
nè mistico.
Molto più semplice, scontato.
Lasciamo questo campo,
risaliamo dal virtuale,
sono stato canaglia, lo so.
Ti ho spezzata in due,
forse più,
cuore, carne, la mente, i sogni ma…
Che avrei dovuto fare?
Per favore,
con questo abbraccio
raccolgo i cocci di te, noi,
tu ed io,
scendiamo dal treno,
andiamo verso la collina
saremo sommersi dal granturco,
senti il rumore? Guarda le onde!
È soffio cocente…
Mano nella mano
scriverò la tua lirica,
parole e musica,
la canterai,
vedrò la voce
volare alta,
ascolterò i tuoi gesti.
Dove siamo diretti il tempo è in fila,
per uno, tutto afferreremo,
con calma,
lasciamo il mondo delle cose in riga,
imprendibili poste di fronte,
allineate, parallele, coperte.
Ecco! Guarda laggiù! L’orizzonte…
Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com
RIPRODUZIONE RISERVATA