QUESTA È PER TE MAURO

Mauro Giovanelli, 1 novembre 2015

QUESTA È PER TE MAURO

Ti guardo, mi vedo.
Troppi fogli sparsi
in questo
minuscolo tavolino,
pagine sfumate
dai giorni della tua vita,
colori vibranti
dal sapore d’oriente,
pezzi di carta
profumati di storia,
ricamati da poesie,
impregnati dall’odore
del sapere.
Da sotto il tavolino
scorgo
le tue gambe accavallate,
lento è il movimento
del piede
inguainato dal mocassino.
Fra le mie dita
gioca una sigaretta,
il fumo, lentamente,
dilegua verso l’alto
amalgamandosi
all’aroma forte del caffè.
Come nel riavvolgere i ricordi,
vedo l’uomo
che ho di fronte
mutare d’aspetto,
faccio mia la tua vita
e ti succhio
emozioni e sensazioni.
Troppi fogli sparsi
in questo minuscolo tavolino,
pagine bianche
da riempire,
come lunghe vie vuote
ancora da percorrere,
fogli sfitti
scritti da pennini
intrisi
di lacrime trasparenti.
Ora siamo
seduti al bar
a raccontare di vita,
a parlare di ragnatele
e fili invisibili,
a menzionare
quel che ci manca,
sia esso
sogno o realtà,
desiderio o nostalgia.
Ed ora
raccattiamo i fogli,
c ‘è poco spazio qui
e godiamoci noi due,
perdiamoci
nel fondo degli occhi,
nel roco della voce,
mentre il vento bizzoso
ci spettina,
ci fa tornare a sorridere,
ci fa tornar bambini.

Donatella Vescovi, poetessa e cara amica che ringrazio di cuore.

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