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FESTIVITÁ 2023/24

FESTIVITÁ 2023/24

Evito di partecipare allo scambio di auguri coram populo come si usa fare, a strafottere, nei social; neppure desidero riceverne. Viste le circostanze, ossia l’asfittica situazione politica e il corrompersi dell’informazione che incombono sul nostro Paese nonché le guerre in corso in vari punti del Pianeta, in primis il genocidio che si sta compiendo a Gaza, ritengo che un pubblico scambio di auspici sia inopportuno e di cattivo gusto.
Opinione mia è che pure i rappresentanti delle varie confessioni, nessuna esclusa, dovrebbero tacere in segno di lutto, in fondo se l’umanità è giunta a questo punto, è evidente il fallimento delle divinità di riferimento. Suggerirei loro, mi riferisco ai ministri del culto, di riappropriarsi della parola nello stesso istante in cui anche l’ultimo cannone sarà stato gettato in mare al fine di creare strutture sommerse per il ripopolamento ittico e la pesca.
Mauro Giovanelli – Genova

Immagine in evidenza estratta da uno dei tanti filmati giunti da Gaza.

NON È LA TUA RAGAZZA

NON È LA TUA RAGAZZA

Nei giorni scorsi, sulle prime pagine dei quotidiani, nelle locandine delle edicole superstiti e a inizio di ogni trasmissione televisiva, mi è capitato di vedere la faccia di questo individuo accompagnata dalla scritta, esposta a caratteri cubitali:

“HO UCCISO LA MIA RAGAZZA”

Le sole parole che costui ha pronunciato alla polizia tedesca nel momento della sua cattura.
E nessuno, ripeto nessuno che abbia precisato, urlandolo al mondo intero, che la vittima del mostro, l’incantevole, gioiosa Giulia, NON ERA la sua ragazza né mai lo sarebbe stata.
E poi tutti complici nel citarlo col nome di battesimo anziché designarne la sua condizione di assassino (o presunto tale?).
Considerando le due cose insieme, è proprio qui che si evidenzia la netta tendenza, a “umanizzare” le fattezze della “probabile?” bestia, con l’aggravante di accostare la sua foto al celestiale sorriso di lei, alla sua immensa voglia di vivere come se la volontà della ragazza, prenderne le distanze, fosse scomparsa con la sua uccisione.
È così! Del resto c’è rimasto solo lui ma tutto sarà introdotto nel tritacarne di un’informazione demenziale supportata da un clima politico dello stesso livello dal quale uscirà, fra uno spot e l’altro, un macinato di vacue parole lanciate al vento della cultura al consumismo più sfrenato, anche degli affetti.
La gara è appena cominciata, intanto i primi sciacalli bipedi stanno già rovistando nella privacy della sorella Elena dilaniata dal dolore.
Giudice sarà l’auditel.
Mauro Giovanelli – Genova

Bravo Del Norte

Per l’ultima forma possibile di rispetto verso la piccola e il suo papà morti annegati nel tentativo di attraversare il famigerato confine Messico/Usa, a tutti i giornalanti, opinionisti, cronisti, scriventi, indignanti, i “volta pagina”, ecc. suggerisco di chiamare “Rio Bravo” o “Bravo Del Norte” l’agognato fiume divisorio, non Rio Grande.
E non è solo questione di punti di vista…
R. I. P.
Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

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PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO

Mauro Giovanelli
PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I preziosi”
In tutte le librerie

Vorrei rendere omaggio (avrei dovuto farlo prima) ad uno degli editor della pagina, Mauro Giovanelli, che ritengo profondo conoscitore della letteratura e dell’arte italiana e internazionale. Singolare nella sua poliedricità, personalità non facile, direi rude e inavvicinabile per certi aspetti, ma sicuramente una delle più grandi penne in circolazione! Devo confessare, dopo aver letto il suo ultimo libro “Pulsionale – Poesia III millennio”, di essermi trovata di fronte a un capolavoro! Opera che contiene un ritratto della vita senza filtri, pagine in cui prosa e poesia si mescolano per raccontare l’amore o il dolore con la stessa intensità… Nella sua lirica che segue viene esaltata l’importanza di avere un “grembo” in cui rifugiarsi la sera quando al ritorno a casa si ha bisogno di qualcuno a cui svelarsi senza finzioni e trovare ristoro! … A presto Mauro… Grazie.
Carla Infante
Teacher presso Ministero Pubblica Istruzione

Dove sono le parole da cercare? Quali locuzioni, esclamazioni che non suonino di circostanza? Come esprimere il mio spontaneo e commosso ringraziamento a Carla Infante sperando giunga spogliato di ogni retorica? E la bellissima, inaspettata sorpresa di questa sua presentazione?
Cara amica mia, ti offro una rosa, tu diventi rosa e rosa diventi. Grazie dal profondo del cuore. Ciao Carla.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

SANTA CLAUS

SANTA CLAUS

Dunque bambine, adesso sapete.
Lo so, bella delusione! Si fa per dire.
Infliggerla è prassi in occidente,
una specie di vaccino al contrario.
Come spiegarlo?
Malattia, droga necessaria sembrerebbe…
Alla fin fine di denaro, accumulo in risorse
e consumo si tratta.
I primi due “valori” sempre più concentrati,
e per pochi, sfrenato il terzo.
Si auto alimentano. Pazzesco!
Comunque tanti altri
sono gli stupefacenti in circolazione,
tipo esaltazione di grandi capi,
carismatici salvatori della patria,
riti, consuetudini, cerimoniali che,
in taluni casi,
vengono chiamati sacramenti.
Foste nate ad oriente
di altri simili avreste goduto, sofferto,
migliori, peggiori, infami, balzani,
spesso crudeli.
Una lunga storia. Dipende dai tempi.
Ed è questione di longitudine e latitudine.
Le chiamano coordinate geografiche.
A tal riguardo le comunità
vengono influenzate
anche da confini, fisici e politici,
l’orografia, tettonica, il clima.
Di quelle astronomiche parleremo
con dovizia di particolari,
sono più importanti ed è perciò
che su questo sasso vengono trascurate.
Dunque Lulù, Angie, stavo dicendo?
Ah! Sì. Avete saputo…
Non è Gesù Bambino a portare doni
la notte di Natale, neppure Santa Claus.
Siamo noi, sempre noi, per voi,
rivivere una fiaba, tornare piccoli,
fascino irresistibile, ingiusto, effimero
perché se altrove la gente soffre,
patisce ingiustizie, soperchierie, muore
anche un po’ per noi,
nessuno ha diritto di esser libero.
Affrontate con grande cuore
il vostro futuro, è tanto ciò che avete,
fermiamo questo ingranaggio,
impossibile estirpare il male
ma provateci, soprattutto…
Senza mai più credere a babbo natale.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini, “Il leggío a nove posizioni – Lo sguardo del topo”, collezione Mauro Giovanelli

A RUOTA LIBERA

PRIMA NOI…

Chiunque affermi: “Prima gli italiani, francesi, americani, senegalesi, cristiani, mussulmani, ebrei… ecc.” è già fascista.

NESSUN DALTONICO

Mi risulterebbe che siano di etnia bianca le ignobili educatrici di scuola materna sorprese a sottoporre bambini ad immondi maltrattamenti. Una vera “piaga” che non viene presa in considerazione dai politicanti che “cavalcano” il colore della pelle. Nessuno di questi è daltonico.

QUESTIONE DI CONFINI?

I Nobel per la pace vengono assegnati secondo la “convenienza politica” del momento forse, dico forse, nella speranza che tale riconoscimento possa far riflettere il designato di turno. Un po’ come per i “santi” anche se in quest’ultimo caso sussiste l’aggravante della regola “rimanga tutto in famiglia”. Fra cattolici intendo. Prima o poi i papi sono tutti “canonizzati”, qualche suora, missionari. Alla fin fine non mi è chiaro il motivo per cui non debbano essere “santi” il Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Ernesto Che Guevara, Nelson Mandela, Giordano Filippo Bruno, Ipazia di Alessandria, Don Milani, Pier Paolo Pasolini tanto per fare alcuni dei numerosissimi nomi che mi vengono in mente.
Questione di confini?

BEATITUDINI

Beati coloro che ignorano la propria carne, inconsapevoli arrivi ad essere ciò che diventerà. Il loro spirito, qualunque cosa esso sia, immagino sia greve.

BRAMOSIA

Le persone che inseguono esclusivamente potere e denaro sono sottosviluppati mentali della specie più pericolosa per il prossimo.

INSEGUIRE STANCA

In parole povere c’è da dire che il Mondo non gira più dalla mia parte ed io sono stanco di inseguire.

…ONI e CLONI
Dall’ultimo governo Berlusconi a Gentiloni, in mezzo tutti i cloni, restano 5000 km di rete autostradale inagibile più terremotati vari ed altro ancora… Gli stessi che dopo trenta giorni dal crollo del ponte Morandi a Genova, tragedia della quale sono corresponsabili, cominciarono ad indignarsi per presunti ritardi nelle decisioni del nuovo Esecutivo.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza:

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