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LA MIA “ITACA”

LA MIA “ITACA”(1)

Non facile tornare ad Itaca.
Quando la volontà viene meno
sei pure frenato dal castigo
degli Dèi inflitto agli amanti
del sogno. Rallenta il viaggio!
Non nel tempo che, al contrario,
rapido aggredisce a tradimento,
nemico visibile ad ogni batter
di ciglia sottopone a dura prova
scafo e alberatura, ma…
Nello spazio sempre più angusto,
soffocante, claustrofobico.
L’indeterminata rotta è costellata
di trappole, insidie, astrusità, tentazioni.
…….
Stamattina cielo bellissimo,
nuvole accattivanti al punto
che il sole si è fermato
qualche istante ad ammirarle.
Non accade spesso.
Allora ho capito!
Mentre il pittore potrebbe
esprimere l’infinito
su una superficie limitata
lo stesso è represso
a chiunque scriva.
Non esistono sconfinate pagine
quindi necessita stringere.
Personalmente
“M’illumino d’immenso”
del grande Ungaretti non basta.
Vi si avvicinò Quasimodo con il suo
“Ed è subito sera”. Però solo
viaggiando nell’impercettibile
da cui venne trafitto.
E l’immensità?
…….
Allora preferisco:

“Al limite c’è… Tutto!”(2)

Con Tutto il rispetto ovviamente.
Ci si accosta ancor più
all’ipotetica soluzione dei campi
unificati, accorpamento, fusione,
coincidenti “punto zero”
e “più o meno infinito”,
relatività generale e ristretta
convolano a nozze.
Luna di miele sull’immaginario
“piano” cartesiano infilando
Le incalcolabili direzioni.
…….
Oppure…

“Fossi specchio
il tuo bagliore
attraverserebbe
indefinitamente
l’Universo Mondo
per riposare
alle mie spalle
l’Eternità.”(2)

Non ingloba il Cosmo?
Ci siamo lei ed io, il moto perpetuo
ossessione dei ricercatori
sin da quando è nata la scienza,
fronte e retro, alto e basso,
sempre e mai,
orgasmo e quiete…
Ri-posare e riposare.
Ci avreste pensato?
Questo è amare!

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

(1) “ITACA”, la meravigliosa poesia di Costantino Kavafis dedicata a chi ha una mèta da raggiungere.

(2) “Al limite” e “Fossi specchio” sono pubblicate su:
“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
ISBN 9788892345614 – Edizione 2a  – Anno pubblicazione 2018 – pagg. 348 reperibile su IBS.it, lafeltrinelli.it e in tutte le librerie laFeltrinelli d’Italia.

Immagini in evidenza: René Magritte, “La Reproduction Interdite” e Foto di Mauro Giovanelli, 17.06.18

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PULSIONE

PULSIONE

Non lasciarti trascinare
dalla pazzia di questa vita,
rifletti solo l’istante,
soffermati in esso
e libera la tua follia,
gusta ogni momento,
traguarda il successivo
già sopraggiunto,
anche questo è impulso
che svanisce nel nulla…
Come gli altri
che stiamo respirando,
ciascuno oltre
il proprio orizzonte,
unico, irripetibile.
Prima di esser stati lampi
nel buio ricorderemo
con languore solo ciò
che tra i banchi della scuola
sognavamo se non siamo
il futuro che sarà stato
ogni volta che ti amo.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: C’era una volta in Italia (Genova)

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TU

TU

Vuoi sapere?
Io no!
Perché dovrei?
Forse qualcuno
mi aveva informato?
Che sarei nato intendo!
Quando nemmeno fluttuavo
in un pensiero
nessuno ha detto
cosa mi sarebbe toccato.
Personalmente
neppure l’attimo dopo
che fui concepito,
neanche durante
il progetto di me
che si stava compiendo.
Avevo un anno terrestre
il momento in cui ho realizzato…
Senza un ricordo,
percezione, senso
del prima, memoria
degli innumerevoli
compagni aggrinfiati al niente
che ho lasciato,
nel nulla strapieno di gente
mancata, idee neppure abortite.
È lì che torneremo?
O il nostro sogno prevede…
Un premio?
Quale?
Ad esempio… Tu!
Vieni più vicina…
Sì… Così… Adesso rilassati,
non pensare alla cucina…
Edifichiamo l’anima.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza evidenza: Fulvio Leoncini, “Pulsionale”, 1996

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OLTRE

OLTRE

Quando tutti i nomi
Saranno finiti,
Esaurite le combinazioni
Delle note, terminato
Ogni possibile
Accordo, armonia…
Quando giungeremo
All’impedimento
Di trovare una sola
Inedita rima,
Verso, assonanza…
E quando la mescolanza
Dei colori primari
Avrà coperto
Le illimitate sfumature,
Anche la più audace,
Dello spettro di luce,
Quando la creatività
Avrà coperto le innumerevoli
Diversificazioni ancora celate
Nella fantasia della Natura
O di un Dio improbabile,
Folle, irrequieto, disperato…
E quando l’entropia
Avrà toccato il culmine
Nella morte termica
Che annullerà il Cosmo…
Non dimenticare di afferrare
la mia mano,
Con l’altra ti solleverò dal kaos
Per portarti ancora più lontano.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini – “Pulsionale”, 1996 – Tempera su carta incollata su tavola

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PARADOSSO

PARADOSSO

Consapevoli di non essere padroni del proprio destino solo la cognizione di poter anticipare a nostro piacimento il corso della natura può consentirci di traguardare l’assurdità dell’esistenza su un piano di equilibrio rendendoci pertanto attivamente partecipi alla vita.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista contemporaneo – Tempera su carta

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ADDOLORATO

ADDOLORATO

Sono caduto così in basso
Precipitato nel fondo
Dell’abisso
Forse neppure per ingegno
O sana follia
Forse ho… Solo bluffato,
Mentito, deriso
Finanche me stesso,
Ho scavato,
Cercato qualcosa
Che alla fine…
Ma fine fine…
Potrei aver trovato
Carne tremula, sangue caldo,
Così bella, tanto semplice
Da non averla riconosciuta
Mi capisce e si dona,
Offre il fiore della vita
Ed io sto qui a pensare
Se sono stato tanti…
O nessuno.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza di Mauro Giovanelli: Varanasi (India) – Volti tra la folla

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IL POSTO DELLE OMBRE

IL POSTO DELLE OMBRE

Perché lo domandi a me?
Non ti stai rispondendo?
Ma… Mia eterna Essenzialità!
Forse ignori che i dieci anni…
Dieci anni terrestri. Trascorsi
insieme nella più grande, totale,
incosciente, folle ingenuità…
Meraviglioso, irripetibile
stato di sublime egoismo,
nostro, tutto nostro, senza mai,
mai… Un solo attimo fermarci,
riflettere sul fatto che pur sempre
facevamo parte dell’umanità…
Godere, condiscendere, gioire,
ridere di qualsivoglia stupidità,
anche per le tragedie… Delle quali
beneficiavamo di totale immunità.
Respiravamo… Come un sol Dio!
Incurante di male e sofferenza
inflitti da sempre all’uomo…
Di ciò nulla ci importava
essendo stato Egli molto
generoso con noi, munifico
principe di un paradiso per pochi,
somministratore di infinito piacere…
Comprendi ciò che voglio dire?
Ci ha fatto conoscere l’amore…
Amore… Passione, attrazione
dilatati verso le stelle, fuori dai
confini di ogni Tempo e Spazio,
Miracolo compiuto, provato,
soggiogava pure il Mistero
e non dipendeva da alcuna
Autorità di questo o chissà
che altro Mondo di là del Cielo.

Ricostruire il nostro Intero…
Amore, non esiste più,
troppo a lungo ha viaggiato,
quasi tre anni sono trascorsi
e quella porzione di sublime
libertà fa ormai parte
di un complesso tale di
circostanze irripetibili,
periodo scolpito così
profondamente in ogni eco
del Cosmo in continua
espansione, evoluzione,
involuzione, mai fisso,
né immobile, bensì diverso
a se stesso in ciascun infinitesimo
del divenire, senza sosta, pausa,
intervallo alcuno da non avere pietà
per l’agitarsi delle antropiche sorti
cui adesso sottostiamo.
Mutate le coordinate astrali
rispetto al Centro in cui stavamo,
lì confluivano onde gravitazionali,
risultante di forze quantiche,
zona di contatto materia antimateria,
condizione di equilibrio,
perfetto momento astrale.

Non esiste più la nostra trattoria
con pergolato, hanno chiuso
diversi pub della riviera,
altra gestione la birreria e poi…
È frequentata da gente straniera
al nostro pensare, agire,
alberghi e motel sempre
gli stessi ma… Non saprei,
mi sembrano insoliti, hanno
cambiato… Luce. Si! Luce.
oscurità e luci non sono più
come prima, anche l’aria,
il vento, tepore di primavera
hanno altro… Impatto, riverbero,
forse anche noi, chi può dirlo?

Integro è rimasto il nostro posto,
grande parcheggio adiacente casa tua,
all’aperto, esposto alla natura,
quello dell’ultima sosta dove
riepilogavamo le ore vissute,
ci attardavamo nel salutarci,
greve il distacco, ogni volta
dovevamo essere certi del
reciproco ardore, l’auto ci è testimone,
quante volte abbiamo ricominciato…
Ecco! Quel posto è fermo, immutabile,
ci sono impresse le nostre proiezioni,
ombre generate dal rilucente e opaco,
perenni, immortali… Vive!
Da lì si potrebbe ricominciare
senza più pausa alcuna, prenderci,
gioire, volerci, godere, amare…

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini – Ritratto olio su tela – Dimensioni cm. 50×70 – collezione privata Mauro Giovanelli

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