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Sarà così…

Sarà così…

Magari chissà,
un giorno ci incontreremo
per caso, pomeriggio
qualunque, e ci riconosceremo
all’istante dopo esserci urtati,
di spalle, forse distratti dalla folla,
mercatino di paese,
sagra di stagione.
Tramonto e sorgere di due soli
immersi nel loro pensare…

Non sarà per le foto
che negli anni ci siamo scambiati.
Viste, riviste, esaminate, vissute,
ingrandite fino ad ammirare il neo,
una puntura d’insetto,
le increspature delle labbra,
profondità dello sguardo…
Non sarà tutto questo
a regalarci il brivido atteso.
Neppure il tempo di voltarci,
chiedere scusa,
vederti, guardarci…

Simultaneo, concorde,
il presentimento
del sogno racchiuso
nelle cicatrici del tempo,
in quell’abisso incolmabile
della memoria, alba
di ogni mistero,
illuminerà due anime
del bagliore di una sola attesa…

Ecco! Potrebbe essere cosi
quando accadrà.
Fosse fra mille anni,
al termine di un’eternità
e l’inizio di un’altra era
curvata da masse celesti
estranee a questo universo…
…….
Io già ti avrò percepita.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: “Egitto di Omnia Mustafa”, Abu Simbel, governatorato di Assuan monumenti dal faraone Ramses II nel XIII secolo a.C., eretti per intimidire i vicini Nubiani e per commemorare la vittoria nella Battaglia di Qadesh.

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27.07.2018 – ECLISSI DI LUNA

27.07.2018

Stupefacente Luna!
Sei arrossita.
Come quando, fanciullo,
l’avevo baciata
per la prima volta.
Era estate, fine luglio,
indossava ballerine, calze bianche…
Camicetta e gonna leggera
celavano l’arcano.
Il viso… Il viso una chimera.
Tu, Luna, eri lontana,
irraggiungibile,
Ora sei astro, vicino,
ti adombri e risplendi
ma so esattamente perché.
Il segreto svelato
scaccia ogni curiosità
dissolve il sogno,
voglia di conoscenza. Verità!
Smorza l’esplorazione.
Ed io son dunque materia,
perciò finché sussisto
do vita a tempo e spazio
che eclisseranno
quando sarà finita.
Quindi sono il limite e zero.
Tutto e nulla.
Il prossimo mistero.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Foto Mauro Giovanelli, Genova, 27/07/2017

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QUELLO STRANO MONDO…

QUELLO STRANO MONDO…

Raggiunta la giusta età
avrei dovuto non essere
invece, forse per grazia
del destino o supremo volere
del Dio sconosciuto,
anche vendetta di un sommo
Artefice, invidioso, frustrato
per come di te e me
abbiamo abusato… Insieme!
Ancora tempo
mi è stato concesso,
neppure so quanto,
come prima del resto,
ma in modo diverso.
Non son più lo stesso.
Ci sono sussulti, pulsioni,
assomigliano a vagiti,
capricci, pretese.
…….
Prima di prender sonno
voglio risentirla!
Raccontami ancora
come è che esiste
quello strano mondo
al di là dello specchio di Alice.
Fra poco l’estate è finita!
Ricomincia qualcosa.
Viva la vita…

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Foto Mauro Giovanelli, 24.07.2018, “Il miglior avventore del mio bar”, aperto a tutti i giorni, chiusura sabato pomeriggio e domenica

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COMPRENDI?

COMPRENDI?

Devo parlare di tutto quanto mi ferisce
dire ciò che dal profondo del mio mare
emerge in forma di pensiero
e negli abissi di ogni domanda
assume forma e sostanza disattesi
da ogni risposta là dove l’uomo
identifica tutti i mali sotto sembianze
di bestie feroci, murene, orche, squali…
Voglio dire che anche in collina,
sui monti, alle più alte vette,
nelle profonde valli esiste il bene,
lupo, orso, volpe e faina…
Il mostro è in noi!
Anomale creature inconsapevoli
pregne in voracità, invidia, ira, accidia
ed ogni altro repellente attributo
la cui quantità si distenderà
come nero, esteso, coprente
sudario sull’intera umanità
pure oscurando la gioia
di vittime innocenti,
bimbi, piante, animali,
anime leggere, virtuose
nel cercare solo cibo e amore.

È necessario io guidi il mio tempo
pigiare forte il pedale del freno
bloccare, inchiodare quando
percepisco la crudeltà dell’alba
non più odorosa di pienezza
dei sensi ma incombente
la dolorosa mancanza.

Che pelle hai? Quelle spalline…
Forse mai te le abbasserei del tutto…
Insomma ci metterei molte,
infinite scansioni… Bacerei ogni lembo
di carne tua da scoprire a mio piacimento
mentre la vita scorre
fra esaltazione e amarezza…

Stranamente si è molto coscienti
se hai sprecato più di qualcosa,
sfugge l’istante in cui
vieni trafitto dalla verità
ed è talmente luminoso
che, come odore avvertito
nell’aria, quel momento
banale, distratto, improvviso
penetra le narici e ti riporta
ad un preciso, lontano punto
di quel virtuale segmento
che definiamo vita.
Lo insegui ma dilegua subito,
alla stregua di miraggio
si trasforma nel solito vissuto.

Ascolta tesoro, vorrei spiegarti
una cosa ma non so come
riuscire a farti comprendere
quanto per me sia importante,
vitale, più ancora che per te,
io devo proteggerti dalla
marea odiosa, scia inquinante,
lumacosa che ci portiamo
appresso, non è facile liberarsene,
ti accorgi quanto siamo distanti?
Comunque aspetto…
Sul sedile accanto ho visto
uno di quei vecchi libri
che rileggeresti sempre volentieri,
sgualcito, sudato, amico.
Guarda! Il sole non spunta,
già sto sfogliando le prime pagine…
Qualora mi allontanassi
e per caso avessi svoltato l’angolo
sarà stato solo per fare pipì.
Tu! Per favore. Spicciati!

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista, “La bestia dentro”, 2000-2001, tecnica Mista su legno più oro a foglia, dimensioni cm. 140×100

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“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO” – Grazie ancora Luana Bottacin

“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
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Grazie ancora Luana Bottacin

Quale linguaggio sublime ed articolato rappresenta la poesia! E quale potere è in grado di racchiudere dentro di sé il poeta, mentre, appallottolando i fogli e gettandoli per terra, alla ricerca della forma migliore per esprimere idee e pensieri, osserva e scruta dentro e fuori il proprio mondo. Chiaramente, lo abbiamo detto in altra sede, il linguaggio poetico ha bisogno di altre stanze, altri meccanismi rispetto il racconto in prosa: nella maggior parte dei casi, i versi sono la rappresentazione meccanica e dinamica di quanto sa provare l’animo umano; non si deve avanzare soltanto per presentare un componimento stilisticamente soddisfacente…non ci si deve lambiccare il cervello per stupire, colpire, commuovere coloro che stanno al di là, anzi, spesso il lettore alza il viso dalla pagina perplesso, stordito, talvolta incredulo al punto da chiedersi “ma cosa diamine è passato per la testa al poeta?”

È vero, molti autori sono ribattezzati strani, ma siamo certi che non stia proprio in questa eccentricità la risposta alla loro conoscenza? Mauro lo ribatte e lo dichiara fin dalle prime pagine: è un viaggio che si dipana tra i fili aggrovigliati delle emozioni più intime. Un percorso che svincola dalla strada personale per addentrarsi sempre più nei sentieri del Mondo, quello condiviso, quello osservato dalla massa; nei versi, a volte bisognosi di qualche attimo di pausa, c’è l’essenza di una profondità che, al di là dei balzi stilistici e della geometria con cui essi sono scritti, permette di cogliere le domande-cardine: “chi sono? Cosa desidero? Perché vivo in un modo piuttosto che in un altro?…”

I tempi, così vorrei definirli i momenti della poesia di Mauro, ci aiutano ad esplorare l’universo delle emozioni dell’uomo-poeta; il ricordo di un attimo felice che poi lascia posto ad una riflessione più malinconica..vita e morte che si incontrano e si affiancano in un carosello di immagini e che penetrano nel nostro cuore intervenendo a perpetrare l’infinito dibattito su chi siamo e come costruiamo la nostra vita.

Luana Bottacin

“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
EDIZIONE SPECIALE CONCORSO NAZIONALE “LaFeltrinelli Il mio libro” sezione Poesia

CODICE ISBN: 9788892345614
PAGINE 348
COPERTINA MORBIDA
INTERNO CARTA PATINATA A COLORI

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Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Copertina e “quarta”

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“PULSIONALE, POESIA III MILLENNIO” – Recensione di Luana Bottacin

“PULSIONALE, POESIA III MILLENNIO”
Recensione di Luana Bottacin

Talent scout de “La Feltrinelli Ilmiolibro”

Reperibile su Amazon, IBS.it, lafeltrinelli.it e nelle Librerie Feltrinelli

Racchiudere in pochi paragrafi un’opera di più di trecento pagine non è semplice, tanto più se, man mano che si procede nella lettura, si riporta alla luce un insieme che non è fatto soltanto di versi poetici. Mauro rivela senz’altro, oltre al possedere doti eccelse di scrittura , un bagaglio culturale che abbraccia le arti e le scienze più disparate: e coloro che lo hanno aiutato nella stesura e nella composizione del libro lo testimoniano, attraverso le fotografie, le riproduzioni di quadri, i disegni, i commenti in calce alla poesia…l’autore è senza dubbio una personalità che non lascia niente al caso, quanto alle sue idee sul mondo e sulla società.
Uno degli elementi più significativi dell’opera è l’amore, che assume via via una componente sensuale, visivamente e stilisticamente propria dell’Eros decantato da Nietzsche e dai suoi discepoli; parole ed immagini si ricalcano sulla carta in una forma che ai più può apparire morbosamente intrigante, perfino la scelta lessicale si aggrappa su una parete tendenziosamente lussuriosa, velatamente erotica, in un susseguirsi di situazioni che rischierebbero di risultare imbarazzanti. Dal mio punto di vista, però, Mauro non si spinge a questo: perchè nella sua poesia c’è ben di più di un carosello di foto “oscene”, di termini che stridono con la morale, di considerazioni puramente soggettive sulla società e sull’umanità in movimento.
L’amore per la donna si mescola a quello più universalmente vicino per gli uomini retti, deboli, che non cadono schiavi delle trappole del progresso…la visione del mondo è spesso affiancata alle equazioni matematiche, ma non in un sistema che voglia ridurre del suo significato il sentimento e l’anima. Mauro si annida nei meandri del Cosmo senza perdere il filo che gli consenta di tornare con i piedi sulla Terra, è una figura ricca di complessità ma sicuramente un uomo coerente nel suo pensiero, la cui prosa ridondante (non lo si prenda come un difetto) si getta e si riversa sui fogli come un fiume. Il libro è una summa di molteplici elementi, che necessitano di pause di riflessione; e nel suo insieme, un quadro articolato nel quale i temi universali di amore, morte, guerra, convivenza, si muovono in binari talvolta distinti, talvolta amalgamati con sapiente tecnica e padronanza di stile.

LUANA BOTTACIN
Talent scout

“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
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Mauro Giovanelli – Genova
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