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PIOVE! GOVERNO LADRO

PIOVE! GOVERNO LADRO

È accaduto! Un vero pandemonio, “l’Accademia della Crusca”, “dei Lincei”, convegni di letterati (i pochi rimasti), eminenti linguisti (rarissimi), puristi (?) dell’idioma e “chi più ne ha più ne metta” (sempre in uso). Dunque il motto…

“PIOVE! GOVERNO LADRO.”

…non farà più parte della tradizione ma entrerà a pieno diritto nel lessico quotidiano, sarà “locuzione” a tutti gli effetti al punto che, per non sbagliarsi, da domani ogni spazio giornalistico e televisivo dedicato alle previsioni del tempo aprirà e chiuderà la puntata con tale proposizione.
Motivo? Semplice e strabiliante come ogni “uovo di Colombo”. Considerato che il Governo è ladro e basta risulta fin troppo evidente non essere necessario puntualizzare che “la pioggia cade su di noi” (richiamo ad una vecchia canzone dei Rokes anni ’60 intitolata “ma che colpa abbiamo noi…”), meglio definirla “precipitazione” e basta, in senso lato, ovvero neve, grandine, pulviscolo, gas tossici, tasse, contributi, imposte, accise, ticket, vaccini, caschi, sproloqui elettorali, cazzate dei cronisti, cinture di sicurezza, camicie di forza, censure, orrende idee dei parlamentari…
Preparatevi e rassegnatevi amiche ed amici, gettate ombrelli ed ombrelloni perché anche quando il sole dovesse splendere alto in cielo inducendovi a pensare “Rosso di sera buon tempo si spera”, verso il romantico crepuscolo, sappiate che l’indomani, come ieri e oggi, vi troverete comunque nel bel mezzo di un temporale di cotanta specie. Governo ladro!

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagini in evidenza ricavata dal web: Temporale su Genova

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VITALIZI DEGLI ITALICI POLITICANTI (l’esercito infame)

VITALIZI DEGLI ITALICI POLITICANTI
(l’esercito infame)

“Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile”
Escher e le immagini senza fine

Quando coniò questo aforisma l’Autore intendeva riferirsi ai “grandi”, donne e uomini che hanno lasciato impronte indelebili nella Storia… Per citare i primi che mi vengono in mente Ipàzia d’Alessandria (Alessandria d’Egitto, 355/370 d.C. – marzo 415 d.C.) matematica, astronoma e filosofa della Grecia antica; Giordano Filippo Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600) uno dei più grandi pensatori mai esistiti; François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – 30 maggio 1778) meglio conosciuto come Voltaire, filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, saggista…
E tanti, tanti, tanti altri…
Nel formulare la citazione, sottesa alla sublimazione delle possibilità dell’umano pensiero, di certo Escher non avrà minimamente immaginato che ci sarebbe stato qualcuno in grado di realizzarne l’enunciato di per sé provocatorio, ovvero “…tentare l’assurdo…” e “…raggiungere l’impossibile…”. Invece in Italia ci sono riusciti con la complicità del Popolo inerte.
Infatti per “assurdo” il nostro esercito di “politicanti”, dall’ultimo assessore del più sperduto Comune fino al Capo dello Stato, sono tutti più che sistemati economicamente (compresi parenti e affini) ed i componenti le due Camere hanno già in tasca il…
VITALIZIO
poiché, Signore e Signori, forse ignorate che esso matura a settembre prossimo, più precisamente alla prima seduta del Parlamento (non nel 2018 come molti credono).
“HANNO RAGGIUNTO L’IMPOSSIBILE”
O ciò che pareva mai immaginando ci fossero persone prive di scrupoli. I primi nomi che mi vengono in mente Renzi Matteo, Boschi Maria Elena, Monti Mario, Madia Marianna, Lorenzin Beatrice, Poletti Giuliano…
E tanti, tanti, tanti altri… inquietanti personaggi.
La grande attrice e donna nostrana, Anna Magnani, soleva dire:
“I poracci (poveracci) non so’ (non sono) quelli che non c’hanno niente dentro il portafoglio. I poracci (poveracci) so’ (sono) quelli che non c’hanno niente dentro l’anima”.
Dopo il referendum del 2016 clamorosamente perso dalla nota guida scout allora Presidente del Consiglio nonché segretario del PD sarebbero bastate sei ore (intelligenza sotto la media) per preparare una buona legge elettorale ed andare alle urne, diciamo dodici ore (intelligenza vicina alla media), ventiquattro (intelligenza media) invece… l’accordo è stato raggiunto un anno dopo. Stendo un impietoso velo sul fatto che il Capo dello Stato non avesse sciolto le Camere anche tenendo conto che in questo Paese le ultime elezioni (voce al Popolo Sovrano) a “generare” un Primo Ministro si sono tenute nel lontano 2008 (nove anni fa) con la vittoria del Governo Berlusconi IV e, alla sua caduta, dopo la consultazione 2013 che vide lo “smacchiatore” di giaguari Bersani Luigi privo di solvente, il Presidente della Repubblica (ora emerito) Napolitano Giorgio richiese espressamente si formasse un governo tecnico affidando l’incarico al senatore Monti Mario (niente di meno) cui seguirono Letta Enrico, sempre per volontà del medesimo e, in direzione pervicace e diritta come una freccia, Renzi Matteo alla cui disavventura referendaria e “furbe” dimissioni ecco materializzarsi il suo clone Gentiloni Paolo nel quale il “nuovo” Capo dello Stato Mattarella Sergio identificò la “soluzione” al problema della Nazione.
Attualmente la sempre più imbolsita e gesticolante guida scout si accorge pure che Alfano rappresenta meno del 5% dell’elettorato pur avendo coperto tutti i Ministeri cui, udite udite, lo stesso Renzi l’ha sempre incaricato. Aggiunge pure che per lui sei mesi in più o in meno “non contano nulla” (anziché “contano nulla” o “non contano alcunché) e questo mi auguro proprio l’abbiamo ormai capito tutti.
Adesso Grillo “Beppe” sostiene che l’accordo sulle proposte non è un’alleanza allora… avresti dovuto farlo prima perché “obtorto collo” anche i pentastellati percepiranno il vitalizio. Quale potrà essere la loro prima mossa partecipassero al futuro governo? Depennare le rendite dei “parlamentari”? Retroattivamente come hanno sempre agito con le pensioni dei lavoratori (Fornero docet)? O no? E il dimezzamento degli stipendi? I benefits? Le scorte? Auto blu? Cliniche private?
Questi sono “poracci” (poveracci) direbbe la Magnani. Personalmente non so più che pensare, mi assalgono grande rabbia e sgomento nell’osservare la nostra splendida Penisola polverizzata da una cricca che da quasi sei lustri gioca a “scaricabarile” delle responsabilità. Forse una cosa l’hanno ben capita… che a questo punto potrebbero fare ciò che meglio credono. Per loro stessi anche l’impossibile!

Mauro Giovanelli – Genova
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TELEGIORNALI e GIORNALI

TELEGIORNALI e GIORNALI

AVETE RIFLETTUTO SUL FATTO CHE IN MERITO AL G7 IN CORSO A TAORMINA TUTTI I CONDUTTORI TV (COMPRESI GIORNALISTI DELLA CARTA STAMPATA) CI INFORMANO IN MERITO AL “PRANZO OFFERTO DA MATTARELLA”? MI CHIEDO SE TALE BANCHETTO SIA PAGATO DALLA “PERSONA” MATTARELLA O DALLO STATO (GLI ITALIANI). NON È UN PARTICOLARE COSÌ BANALE COME POTREBBE SEMBRARE AD UNA FRETTOLOSA E DISATTENTA LETTURA.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagini in evidenza: G7 anno 2017 – Pranzo preparato dallo chef Pino Cuttaia

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E SE FOSSE UNA “BUFALA”?

E SE FOSSE UNA “BUFALA”?

Mi par di ricordare che la Magistratura abbia l’obbligatorietà di indagare qualora dovesse ravvisare i presupposti del reato penale. E Renzi questo non può ignorarlo.
Se non sbaglio i Parlamentari, da Berlusconi in poi, si sono “blindati” onde evitare il “fumus persecutionis” nei loro riguardi al punto che, salvo errori od omissioni, NON possono essere “intercettati”. E di ciò Renzi è impossibile fosse all’oscuro.
In ogni caso ad essere stato chiamato a rispondere davanti ad un giudice è il Signor Tiziano, padre del segretario PD ed ex (ad interim) Presidente del Consiglio. Ora non credo che alla vigilia della convocazione il Matteo potesse pensare che il genitore non fosse legittimamente “controllato”.
I saggi latini si ponevano sempre la domanda: “Cui prodest?”, ossia “a chi giova”… che in questi giorni si alzasse un polverone mediatico (complici giornalisti e conduttori TV) circa i buoni propositi che Renzi Matteo ha suggerito al suo babbo? E per quale recondito motivo avrebbero dovuto essere tirate in ballo pure le nonne (a dire il vero la pensione di reversibilità di una delle due fu il punto di forza del primo dei
“Porta a Porta” che lo accompagnarono al premierato).
A mio modesto avviso, conoscendo l’innata predisposizione dei toscani allo scherzo feroce, tutto questo chiacchiericcio è utile solo a Renzi Matteo. Per la proprietà transitiva anche alla Boschi Maria Elena e il caso “Etruria”. In ultimo a tutto l’entourage dei novelli operatori ecologici romani targato PDR (Partito Di Renzi).
Fiuto sgradevole olezzo di “bufala”. Altrimenti sarebbe… diciamo poco accorto?

Mauro Giovanelli – Genova
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BANCA ETRURIA E SPAZZATURA A ROMA

BANCA ETRURIA E SPAZZATURA A ROMA

AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE DISUGUALE, PRETESTUOSA E NON AFFERENTE ovvero AD OGNI “SOSPETTO” DI INTERESSI PERSONALI DELLA FAMIGLIA BOSCHI CON BANCA “ETRURIA” CORRISPONDE LA “SPAZZATURA” DI ROMA… E GIORNALISTI, CONDUTTORI TV, OPINIONISTI VARI NON SONO IN GRADO DI DISCERNERE.

Mauro Giovanelli – Genova
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INGRANAGGIO MORTALE

INGRANAGGIO MORTALE

«Per la prima volta Gli Stati Uniti sganciano in Afghanistan la “madre di tutte le bombe – mother of all bombs”, il più potente ordigno mai usato. Il Pentagono ha utilizzato la “Moab” in battaglia la cui potenza equivale a undici tonnellate di tritolo: più devastante di questa, nell’arsenale americano, c’è solo l’atomica. »
Corriere della sera 13 aprile 2017 – Guido Olimpio

«Io mi sono vergognato quando ho sentito il nome di una bomba, l’hanno chiamata “la madre di tutte le bombe”. La mamma dà vita e questa dà morte, e noi diciamo mamma a quell’apparecchio. Così il Papa parlando della “superbomba”, sganciata sull’Afghanistan dagli Stati Uniti, ai ragazzi della Scuola della Pace, che gremivano oggi l’Aula Nervi in Vaticano. Trump l’aveva chiamata Moab “Mother Of All Bombs”, madre di tutte le bombe.»
«Stiamo distruggendo il creato»
«È vero» – ha aggiunto Bergoglio – «siamo in guerra, queste cose succedono, ma anche ci sono tante cose buone, nascoste, gente che spende la sua vita a servizio degli altri, dobbiamo denunciare queste cose brutte perché il mondo vada avanti per la strada che fanno vedere questa gente, che è nascosta in questo momento, ho risposto o vuoi qualcosa di più?». Secondo il Papa «noi stiamo distruggendo il regalo più prezioso che ci ha dato Dio: il Creato. Il consumismo ci porta a questo, lo sfruttamento della terra ci porta a questo, gli esperimenti chimici su vegetali e animali che rovinano la salute».
«Al termine dell’udienza Bergoglio ha salutato tra gli altri il ministro della Istruzione Valeria Fedeli, abbracciandola, e il sottosegretario all’Istruzione, Vito Di Filippo.»
Corriere della sera 6 maggio 2017
— ° —

Esimio Guido Olimpio, intanto non è vero che la “Moab” sia “…il più potente ordigno mai usato…” poiché gli Stati Uniti, unici nella storia dell’umanità, il mattino del 6 agosto 1945 alle ore 8:15 sganciarono la bomba atomica “Little Boy – piccolo ragazzo” (gli americani sono sempre molto pittoreschi nel dare il nome ad ogni ordigno fabbricato – n.d.a.) sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell’altro congegno “Fat Man – uomo grasso” su Nagasaki. Il numero di vittime dirette, all’istante, è stimato da 100 a 200 mila, quasi esclusivamente civili senza considerare la gravità dei danni indiretti che si protrassero per decenni con conseguenze ancora attuali. Non lo sapeva?

E lei… Santo Padre! È stato definito “Il papa che viene dalla fine del mondo” ma… ignorava che il Principio della fine del mondo è proprio qui, in pieno occidente? Non era al corrente, da cardinale, quanto nascondono le mura Vaticane? La Curia? Lo IOR? Gli stessi intrighi di Palazzo cui normalmente assistiamo in tutti le nazioni europee e negli Stati Uniti d’America? Dinanzi ai giovani lei dice: “Il consumismo ci porta a questo, lo sfruttamento della terra ci porta a questo, gli esperimenti chimici su vegetali e animali che rovinano la salute” come si stesse svegliando da un sogno. E ci mette tanta buona volontà a predicare ovunque “pace” e “fratellanza”, è ammirevole per questo. Però se il “consumismo” ci ha portati fin qui… allora non dico che il comunismo possa essere la strada da perseguire ma azzardo una domanda: «Il socialismo reale sognato e vagheggiato dal vero vincitore della rivoluzione d’ottobre, Lev Trockij, immediatamente spodestato, esiliato e successivamente fatto assassinare dall’usurpatore Stalin… ebbene la strada indicata da colui che poco prima di morire scrisse “…Morirò da rivoluzionario proletario, marxista, materialista dialettico, quindi da ateo inconciliabile. La mia fede nell’avvenire comunista del genere umano non è meno ardente, anzi è ancora più salda, che nei giorni della mia giovinezza, se si produrrà l’esplosione sociale che spero e la rivoluzione socialista trionferà in diversi Paesi, quegli stessi lavoratori avranno la missione di aiutare i loro compagni sovietici a liberarsi dai gangster della burocrazia stalinista… vedo la verde striscia d’erba oltre la finestra e il cielo limpido azzurro al di là del muro, la luce del sole dappertutto. La vita è bella, i sensi celebrano la loro festa. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione, violenza e goderla in tutto il suo splendore!”(1)… tale percorso non potrebbe essere preso in considerazione per liberarci dai gangster? Questi ultimi non sono forse effetto del “capitalismo”? Così l’accumulo? Il sovrappiù? Il superfluo portato ai limiti estremi? L’adorazione del Dio Denaro?
D’altra parte se le armi si “producono” occorre “consumarle”. Qualora seduta stante venissero chiuse tutte le fabbriche di armamenti del Pianeta quante persone si troverebbero immediatamente disoccupate? Dai presidenti, amministratori delegati, dirigenti, quadri, operai, tecnici, ecc. E la finanza? I politici? Le borse? Il mercato? L’indotto rappresentato da esercito, marina, aviazione, fornitori? Meglio morti ammazzati, possibilmente quelli della “porta accanto” che non si percepiscono, o il crollo di un “sistema” puntuale, studiato, matematico, diabolico?
Smetteranno quando i produttori di armi chimiche, blindati, bombe, aerei da guerra, elicotteri, esplosivi, missili, ecc. avranno svuotato i magazzini. Pausa che durerà il tempo necessario per fabbricarne di nuovi e più sofisticati e dare avvio ad altri conflitti. Se non si “distruggessero” armi di cosa camperebbero coloro che concorrono a produrre e vendere armi? La legge del “mercato” e della “finanza” non è mica logica come quella della jungla!
Comprenderà che non è mancanza di rispetto se le dico che quanto da lei replicato alla bimba “…ma anche ci sono tante cose buone, nascoste, gente che spende la sua vita a servizio degli altri, dobbiamo denunciare queste cose brutte perché il mondo vada avanti per la strada che fanno vedere questa gente, che è nascosta in questo momento, ho risposto o vuoi qualcosa di più?” lascia il tempo che trova, non è esaustivo per nulla e nulla cambierà. Credo che il primo ad essere cosciente che siamo stretti nella morsa di un “ingranaggio mortale” sia proprio lei.
Cosa ne pensa di questo disequilibrio perfetto? Se sostiene, come mi pare aver capito, che “la rassegnazione è una parola proibita”… evitiamo di rassegnarci!

Mauro Giovanelli – Genova
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(1) Lev Trockij, dal Testamento, 27 febbraio 1940, Messico. Sarà assassinato nell’agosto dello stesso anno, con una picconata sul cranio, da Ramón Mercader, sicario di Stalin.

NOTA: Povertà: Eurostat, l’Italia è il Paese Ue con più poveri. Quasi 7 milioni, il doppio della Germania e tre volte la Francia – 14/15 aprile 2016

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LA NOSTRA DIGNITÀ

LA NOSTRA DIGNITÀ

“La fame viene e scompare ma la dignità, una volta persa, non torna mai più”
Da “Educazione siberiana” di Nicolai Lilin pseudonimo di Nicolaj Verjbitkii scrittore russo

Alla fin fine, in sostanza, ad ogni buon conto, indipendentemente dagli impegni con l’Europa, gli intrighi internazionali, Macron presidente della Repubblica Francese, le diverse opinioni politiche, lo scontro di “classi” che in questo secolo ribalterà ogni equilibrio mondiale io penso, se ancora non costituisce illecito o reato esprimere la propria opinione, ebbene io penso che essere ostaggi di individui come Renzi Matteo, Gentiloni, Boschi & la pletora di inquietanti personaggi che abitano Montecitorio, palazzo Madama e palazzo Chigi sia nocivo all’intero Paese e causa di grande frustrazione per chi sia ancora in grado di discernere.
La “nuova” demenziale proposta di legge sulla “legittima difesa” ne costituisce la prova provata ed il “fascicolo” è stracolmo di vergognose “pensate” dei nostri politicanti tesi solo al loro personale tornaconto.
Essere obtorto collo sodomizzati cerebralmente tutti i santi giorni da costoro e giornalisti servili e compiacenti possiamo considerarla espiazione ma farci pure strappare i capelli…
La nostra dignità?

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal web: “Educazione siberiana” – film 2013 – regia Gabriele Salvatores

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RENZI E SUA NONNA (SENZA UN “PRIMA” CI HA TOLTO ANCHE IL “DOPO”)

RENZI E SUA NONNA
(SENZA UN “PRIMA” CI HA TOLTO ANCHE IL “DOPO”)

Intorno alle ore 21 del giorno 7 mese di novembre Anno Domini 2013 chiunque avesse avuto il teleschermo sintonizzato su “La7-Servizio Pubblico” avrebbe goduto del privilegio di traguardare la sputacchiante e politicamente già imbolsita fisionomia della guida scout Renzi Matteo mentre declamava il suo modo di intendere la vita in società.
All’epoca era lanciato verso la premiership e per dissolvere ogni dubbio circa la riuscita della scalata al successo prese ad esempio la su’ nonna al fine di illustrare l’ipotesi che gli rimbalzava dentro il cervello, da una parete all’altra senza incontrare ostacoli, ossia l’ennesima riforma delle pensioni (esclusi ovviamente privilegiati ed esercito di politici in quiescenza).
Vi pregherei di leggere con la massima attenzione confidando possiate comprendere, come mi pare aver inteso allora, l’immondo pensiero di colui che, con l’affetto dei fedelissimi a “Il giglio magico” (Boschi in testa), sta condizionando le sorti del nostro disastrato Paese.
Nell’esposizione del “monologo” renziano mi sono permesso di inserire fra parentesi quadre alcune note personali indicate con “n.d.a.” mentre i puntini di sospensione, oltre denotare il suo defatigante eloquio, specificano l’inarrestabile gestualità del “rottamatore”.
Ecco il suo postulato (TESTUALE) che divenne teorema (Fu nominato Presidente del Consiglio dei Ministri il 22 febbraio 2014):

“Mia nonna… ancora viva… mia nonna… straordinaria… chi l’ammazza mia nonna… [Intervento di Santoro conciso quanto incomprensibile anche allo starnazzante Renzi che per non sbagliarsi prosegue indisturbato – n.d.a.] …Eh fantastico! 93 anni… mia nonna ha perso il marito in condizioni molto tristi… [Splendida precisazione! Infatti mogli e mariti possono morire anche in condizioni allegre – n.d.a.] …41 anni fa… aveva sei figli… giustamente [Ma va!] è scattato il meccanismo della reversibilità… e vorrei anche vedere! [Geniale e democratica esclamazione – n.d.a.] …perché mia nonna, con sei figli, ha campato grazie a questo meccanismo… [Sempre di “meccanismo” trattasi non diritto inalienabile come i vitalizi dei politici – n.d.a.] che è logico, lo capiamo tutti [Anche lui? – n.d.a.], c’era un signore che… [Incomprensibile! Lingua, nevi, incisivi e saliva si sono avviticchiati fra loro – n.d.a.] …la reversibilità. Dopo 41 anni mia nonna ha continuato a prendere la reversibilità, mia nonna è già bisnonna e i figli so’… [Breve pausa che lascia intendere tutto e niente ma propedeutica del gran finale – n.d.a.] …è giusto che mia nonna continui a prendere la stessa cifra che prendeva allora e che è una cifra che è di tremila €uro al mese? È giusto? Secondo me questo meccanismo è un meccanismo… [Ma un meccanismo non è un meccanismo? – n.d.a.] sul quale possiamo fare degli interventi…”

Tralascio il nove volte “nonna” posposto al sette volte “mia” tanto per far intendere che lui non fa sconti ad alcuno; le “tristi” condizioni in cui, ahimè, mogli e mariti possano morire anzitempo; “la stessa cifra” che è una cifra; il “meccanismo” che è un meccanismo; reversibilità giusta e ingiusta, i “che è…” lanciati a vanvera come coriandoli e tante altre amenità.
Quel che mi preme analizzare è l’abito mentale che indossa e il suo “ragionamento”, non solo passati indenni senza che ci sia stato il minimo segno di indignazione non dico da parte del pubblico ma del Cacciari, Santoro, giornalisti presenti, ospiti, pubblico. In parole povere qualcuno che lo cacciasse benevolmente dallo studio prendendolo a scopate.
La sua è o non è violenza verbale? Insulto alla nostra intelligenza? Se così non fosse avremmo a che fare con un matto. Personalmente non gli affiderei neppure la gestione di una giostra, figurarsi la guida di una Nazione.
Ricordo che allora dissi fra me e me:
“È finita davvero! Questo individuo mi preoccupa, da stasera nulla sarà mai più come prima”.
Che significherebbe arrivare al punto di aver metabolizzato i Berlusconi, Monti, Letta… finanche la piagnona Fornero. Tutto dire!
Care amiche ed amici siamo perduti!
Non abbiamo un “prima” e ci hanno tolto il “dopo”. Si salvi chi può.

Mauro Giovanelli – Genova
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L’UOMO CON LA SCIARPA BIANCA (GENITORI ESODATI)

FU COSÌ, FRA L’INDIFFERENZA GENERALE, CHE SI GIUNSE A MONTI, LETTA, RENZI, GENTILONI, IL VOTO DI SCAMBIO PER LOTTI / MINZOLINI…

L’UOMO CON LA SCIARPA BIANCA
(GENITORI ESODATI)

Barbara e Valentina, le mie figlie. Erano adolescenti quando dalla tribuna d’onore della sua squadra di calcio meneghina, sciarpa bianca démodé e borsalino in testa, un signore divenuto miliardario cominciava a rilasciare striscianti dichiarazioni politiche che mi inquietavano. Ne intuivo la minaccia, percepivo l’insidia, mi infastidivano. Ecco le sue prime apparizioni televisive che non sarebbero finite mai. Non gli diedi peso più di tanto nella convinzione che le istituzioni lo avrebbero rifiutato, il sistema si sarebbe automaticamente protetto attivando gli anticorpi, quell’uomo non avrebbe potuto costituire un pericolo. Il tempo è passato in un lampo e solo ora prendo coscienza quanto la mia fiducia fosse mal riposta, sia guardando alla parte politica in cui credevo che a quella avversa, oggi alleate.
All’improvviso sento la necessità di chiedere scusa alle mie figlie per non aver fatto di più, il massimo, un estremo sforzo nel cercare di evitar loro un ventennio culturalmente e socialmente decomposto.
Io posso dire che i miei genitori mi hanno lasciato la Costituzione. Ma loro, di me, cosa racconteranno?

Mauro Giovanelli – Genova GE
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“L’UOMO CON LA SCIARPA BIANCA – GENITORI ESODATI)” è stato pubblicato il 28 ottobre 2013 sul sito www.memoriacondivisa.it: – Su “la Repubblica” del 22 ottobre 2013 pag. 24 – su “Il Segno” novembre 2013 pag. 7 – http://ilsegnoroccadipapa.blogspot.it

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I “LORO” ED I NOSTRI (ovvero Figli e figliastri)

I “LORO” ED I NOSTRI
(ovvero Figli e figliastri)

Più o meno siamo in campagna elettorale permanente effettiva. Sbaglio? Lo schieramento di partiti, movimenti, “ideologie”… centro, centro destra (?), centro sinistra (?), allineati al centro, allineati a sinistra, disallineati, gruppo misto, dispersi, berlusconiani, renziani, casinisti (Pierferdinando Casini), Bersaniani e chi più ne ha più ne metta… sta raggiungendo livelli tossici.
Ai politici, ahimè, di casa nostra dovrebbe ALMENO essere impedito blaterare sul futuro dei giovani usando la locuzione

“…I NOSTRI FIGLI…”

poiché, a mio modesto avviso, ci sono i “nostri” con enormi problemi da affrontare (indice di disoccupazione alle stelle) ed i “loro”, un esercito (del resto possono pure permetterselo), ben sistemati e rinumerati (indice di disoccupazione zero).
Chiaro il concetto?

Mauro Giovanelli – Genova
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