FESTIVITÁ 2023/24

FESTIVITÁ 2023/24

Evito di partecipare allo scambio di auguri coram populo come si usa fare, a strafottere, nei social; neppure desidero riceverne. Viste le circostanze, ossia l’asfittica situazione politica e il corrompersi dell’informazione che incombono sul nostro Paese nonché le guerre in corso in vari punti del Pianeta, in primis il genocidio che si sta compiendo a Gaza, ritengo che un pubblico scambio di auspici sia inopportuno e di cattivo gusto.
Opinione mia è che pure i rappresentanti delle varie confessioni, nessuna esclusa, dovrebbero tacere in segno di lutto, in fondo se l’umanità è giunta a questo punto, è evidente il fallimento delle divinità di riferimento. Suggerirei loro, mi riferisco ai ministri del culto, di riappropriarsi della parola nello stesso istante in cui anche l’ultimo cannone sarà stato gettato in mare al fine di creare strutture sommerse per il ripopolamento ittico e la pesca.
Mauro Giovanelli – Genova

Immagine in evidenza estratta da uno dei tanti filmati giunti da Gaza.

IL LEGGÌO A NOVE POSIZIONI – ROMANZO DI MAURO GIOVANELLI – PREMESSA DELL’AUTORE

Premessa dell’Autore:

Questo racconto è la naturale prosecuzione di “Ecco perché Juanita”, antologia elaborata nel 2012, certamente originale nella composizione al punto che non trovavo termini adatti a definirla. Per descriverne la “costruzione” decisi di utilizzare il verbo “comporre” vale a dire “mettere insieme varie parti allo scopo di costituire un tutto organico” ovvero “produrre, realizzare un’opera di carattere letterario o artistico in generale”. Conclusi che il termine più adeguato a designarla fosse proprio “libro” intendendosi con tale parola “volume di fogli cuciti tra loro, scritti, stampati o bianchi”. Desidero ricordare che la parola “bibbia” significa insieme di generi letterari diversi. Non è casuale che “biblia”, dal greco “biblos” (corteccia interna del papiro che cresce sul delta del Nilo utilizzata per produrre materiale scrittoio) sia un plurale che indica l’insieme di opere scritte e narrate (nella Chiesa greca dell’epoca di Giovanni Crisostomo si cominciò a usare l’espressione “Ta Biblìa”, che significa “I libri”). Infatti, il Vecchio e Nuovo Testamento sono compendi di elaborati vari per origine, genere, compilazione, lingua e datazione, prodotti in un periodo abbastanza ampio, preceduti da tradizione orale difficile da identificare, racchiusi in un canone stabilito dagli inizi della nostra era. In parole povere la prima grande raccolta, copiatura e forse pure sofisticazione della storia.
Tornando a “Juanita” dico che l’idea della sua realizzazione s’insinuò nella mia mente quando decisi di riunire diversi e preziosi frammenti della letteratura (sottotitolo “arabesco letterario”) di circa cinquanta autori e un centinaio di brani e citazioni disponendoli all’interno di una narrazione secondo il mio gusto. Occorreva solo la base di appoggio. Quale migliore “cronologia” potrebbero regalarci altri capolavori che non siano “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” del grande Saramago, seguito da “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov per agganciarlo a “Il Procuratore della Giudea” di France e concludere con “Il Grande Inquisitore” di Dostoevskij? Nessuna, un’avventura lunga 1700 anni.
Saramago descrive la vita di Gesù con un’autenticità da lasciare senza fiato, ineguagliabili lo stile e la prosa. Nel suo Vangelo neppure è sfiorata la personalità di Ponzio Pilato perché marginale al messaggio che l’autore ci ha compiutamente trasmesso. Per approfondirne la figura siamo quindi costretti a immergerci nelle strabilianti pagine di Bulgakov dove il procuratore della Giudea è assalito dal rimorso per una condanna decretata suo malgrado; la collera verso se stesso lo dilania, realizza di essere entrato nel mito dalla porta sbagliata e la sua ignavia (qui ci sarebbe da discutere) lo inchioderà per sempre nella penombra del porticato, dietro la brocca del servitore che versa l’acqua sulle sue mani sudate. Che ne sarà di lui? Allora lo seguiamo nell’epico “Il procuratore della Giudea” di Anatole France dove, vecchio e dolorante, si reca ai Campi Flegrei per curarsi la gotta che lo tormenta. I tempi del fasto e del potere li ricorda con il fedele e ritrovato Lamia che, riferendosi al Cristo, gli chiede: “Ponzio, ti ricordi di quest’uomo?” ed egli “Gesù? Gesù il Nazareno? No, non ricordo”. Non ricordo… Perché? Amnesia senile? Inconscia rimozione di una rievocazione ostica? Menzogna? Indulgenza divina? Non lo sapremo e il Gesù de “I fratelli Karamazov” di Dostoevskji, che chiude il mio saggio, non dice alcunché in proposito. Essendo stato vano il sacrificio estremo, Egli torna in questo mondo per riparare l’errore sennonché, riconosciuto e incarcerato dal Grande Inquisitore, non pronuncia una sillaba durante l’eccitazione verbale dell’aguzzino che a sera si reca nella cella per comunicargli la condanna al rogo. Il confronto tra i due si trasforma in un delirante monologo del prelato.
Che cosa rappresenta l’unica risposta del Nazareno, il bacio sulle labbra del suo persecutore con cui suggella il loro incontro? Quali potrebbero essere stati i pensieri di Yuzaf nel momento in cui, graziato per tale gesto, si diresse verso nuovi orizzonti? Dove sarà andato? Che panorami gli si apriranno? Come esplorerà l’intrico che custodisce l’oggetto della sua ricerca? La reinterpretazione delle Scritture? Il leggìo a nove posizioni?
Mauro Giovanelli – Genova

HANNO SCRITTO PER MAURO GIOVANELLI:

Alessandro Arvigo (Alex), Palermo (Italia),
prefazione a “IL LEGGÌO A NOVE POSIZIONI” di Mauro Giovanelli
1a Edizione – giugno 2019 – Vertigo Edizioni srl – Roma

Introduzione alla nuova edizione 2023

Yuzaf non è asceso al cielo come c’è raccontato. In cerca di una risposta impossibile, almeno quanto il dubbio che lo avrebbe colto durante il supplizio, lamentando l’abbandono del Padre, ha invece continuato a vagare fra le dimensioni del reale e del fantastico. Questa la sua missione, la croce alla quale sembra condannato dalla stessa natura di cui è composto, che gli fa incontrare altri “inverosimili” come lui: Corto, Srinivasa, Ramòn, Judex, dando vita a una ratatouille filosofica in salsa spirituale, insaporita con un melting pot delle migliori spezie antropologiche, raccolte dall’Autore ai crocevia della vicenda umana, nella sua mente, lungo le sconfinate praterie dell’investigazione fantastica. Bene e Male, Divino e Umano, sono le invisibili sbarre della gabbia di Mānī che imprigionano il pensiero di Yuzaf nella speculazione dell’Oltre, lo costringono a surreali dialoghi con personaggi della storia e della fantasia che cucineranno a fuoco lento le convinzioni del lettore fino a dissolverle con la sola spiegazione alla nostra portata.
Le molecole letterarie dell’opera sembrano formate da atomi privi di legami, gli elettroni saltano dall’orbita di un nucleo all’altro, collidono, rilasciano quanti di energia che riempiono di tracce luminose l’etere della narrazione: preziose indicazioni che, per il lettore attento e motivato dalla ricerca terrena e spirituale, rappresentano la segnaletica del sentiero che conduce a concepire l’inspiegabile. La ricostruzione storica e filosofica della religione sotto l’aspetto di “urgenza esistenziale” è onesta, accurata, priva d’intenzionalità alcuna di negare o affermarne l’esattezza, lasciandoci liberi di manovrare il leggìo a nostro piacimento per interpretare i manoscritti che su esso via via si alternano e incrociare lo sguardo del topo al fine di rispondere come possiamo a una domanda priva di senso: “Qual è la verità?”

Alessandro Arvigo (Alex), Palermo (Italia)

NOTTE DI NATALE

Notte di Natale

Non m’importa più di tanto dell’imminente ricorrenza, ma fosse solo per farti contenta ti accompagnerò anche alla messa di mezzanotte, so che ci tieni, sia pure per essere stretta in un caldo abbraccio quando usciremo, e nell’osservarti genuflessa nel corso della funzione o mentre, testa china, invochi durante l’elevazione, assaporerò ogni tuo aggraziato gesto, l’espressione, vederti in fila fra i comunicandi che avanzano verso l’altare e soprattutto seguirò il tuo passo quando, pentita di non saprei che cosa, intenta nella preghiera, mani giunte, ritornerai al tuo posto, il mio fianco. Poi correremo fuori fra la gente tenendoci per mano, farò aprire quel negozio d’indumenti intimi, l’anziano proprietario ci aprirà, è una vecchia conoscenza che vive in solitudine al piano di sopra, ne sceglieremo un paio per te, con giudizio, accorti, ridendo insieme con lui che ci suggerisce intanto che tu, nello stretto spogliatoio, consentirai la vista solo a me, mi chiamerai, spostando la tendina, per raccogliere il mio parere, ti girerai sorridendomi un po’ impacciata da dietro le spalle, ed è per questo che vorrò tu ne provi altri, non ti lascerei mai sola in questo, sarà impagabile gustare il tuo sentirti pura dall’ostia consacrata eppur pronta a peccare, subito dopo la cioccolata bollente di quell’antico caffè che tiene aperto fino a tardi, per te, per me…

Mauro Giovanelli – Genova
Blog icodicidimauro – Riproduzione riservata

SENZA RITORNO (GIÁ VOLVER)

Senza Ritorno
(già Volver)

Dio non esiste
quindi,
neanche il Demonio,
i dèmoni sì,
entrano in te
fulminei
senza alcun preavviso,
non li senti,
sordidi e quatti
s’impossessano
della mente,
portano ricordi
tuoi e suoi,
nulla sfugge loro,
sanno della vita,
morte, dolore, gioia,
esaltazione, pena,
orgasmo, quiete,
e molto altro ancora.
Del resto ti sono figli,
tu li hai generati,
questo succede
quando sei sbadato
e lasci qualcosa
di troppo importante.

© Copyright 2017 Mauro Giovanelli “Poesia III Millennio” pubblicazioni GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro
© Copyright 2018 Mauro Giovanelli “Pulsionale”, poesia III Millennio – 1a edizione pubblicazioni GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro
© Copyright 2018 Mauro Giovanelli, “Sensoriale”, poesia III Millennio”- 1a edizione pubblicazioni GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro
© Copyright 2018 Mauro Giovanelli, “Pulsionale, poesia III Millennio” – edizione 1, Vertigo Edizioni s.r.l., Roma
© Copyright 2020 Mauro Giovanelli, “Pulsionale, poesia III Millennio” – 2a edizione Vertigo Edizioni s.r.l., Roma
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale”, poesia III Millennio – 3a edizione pubblicazioni GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” – 1a edizione pubblicazioni GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi – 2a edizione pubblicazioni GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro – “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual – publications GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro, second edition 2023 – Translation Italian-English: Philip Mc Court.

WITHOUT RETURN (PREVIOUSLY VOLVER)

Without return
(previously Volver)

God does not exist,
hence,
the Devil does not either.
Demons do –
like lightning
they enter your very persona,
without knocking,
you do not hear them
but they take possession
of the mind,
they bear memories
both yours and hers,
nothing eludes them,
they taste of life,
death, pain, joy,
and more besides – everything.
After all,
they are your offspring,
generated by you –
such is the outcome
when you are thoughtless
and you leave something
too important.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual, second edition – Translation Italian-English: Philip Mc Court. – “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi”, second edition, publications GEDI Gruppo editoriale S.p.A. sito ilmiolibro

ANNICHILITI

Annichiliti

Come se dall’universo
fossi stata concepita,
non questo, uno diverso,
ancor più remoto,
antecedente al ciclo perpetuo
che dal primo motore immobile
porterà al tutto vagheggiato.
Nulla so di te, distante la tua luce,
mentre perviene, narra il passato,
ma del tuo fulgore assorbo ogni stilla,
mi disseta e fortifica,
sorgente di vita indica la via
da seguire per annullare spazio fra noi,
così da annichilirci all’infinito
in una sola sostanza ogni volta
più lieve nel liberare energia.
In virtù di un principio ignoto
sei destinata a me,
il resto è vuoto.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale”, poesia III Millennio – 3a edizione pubblicazioni GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Affinché morte non ci separi” – 1a edizione pubblicazioni GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti Discorsi – 2a edizione pubblicazioni GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro – “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual – publications GEDI Gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro, second edition 2023 – Translation Italian-English: Philip Mc Court.

ANNIHILATED

Annihilated

As if you had been conceived
by the universe,
not this one, a different one,
much further remote,
prior to the perpetual cycle
which from the first immobile motor
will lead to everything ever yearned for.
I know nothing about you, distant is your light,
as it arrives, narrates the past,
but of your radiance I absorb every drop,
it quenches my thirst and strengthens me,
life’s source show me which turning
to take in order to nullify space between us,
so as to annihilate us towards infinity
making us one sole substance
each time lighter in releasing energy.
Thanks to an unknown principle
you are destined to me,
everything else is emptiness.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual, second edition – Translation Italian-English: Philip Mc Court. – “Settantanove scritti
o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi”, second edition, publications GEDI Gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro

ANGELA PULPITO PER “TRACCE NEL DESERTO” DI MAURO GIOVANELLI

Angelo Pulpito, 20 giugno 2016, pensiero critico
“TRACCE NEL DESERTO” di Mauro Giovanelli
Pubblicazioni “GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro

Libro variegato, molteplice, che tiene desta l’attenzione del lettore poiché la vita che scorre è fermata in attimi poetici, in prosa, in riflessioni. L’attenzione è sempre presente pagina dopo pagina “Tu… eri ancora un sogno errante tra i miei pensieri….”, “Mi sono fermato un istante a pensare…”, mentre l’esistenza dell’autore si dispiega in rivoli molteplici in cui il fiume della vita scorre e diviene. Venature filosofiche si spargono nei versi, ricordi, malinconie, amori ammantati di un mondo reale e surreale nel frattempo. Ma, forse, una recensione limita enormemente la creatività dell’autore di quest’affascinante libro per cui preferiamo che siano gli stessi lettori ad apprezzare il contenuto artistico e la capacità espressiva. Sicuramente da leggere tutto.

Angelo Pulpito per “Tracce nel deserto” di Mauro Giovanelli

L’articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2016 da “MEMORIA CONDIVISA” sito www.memoriacondivisa.it

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