FORSE È UN PAESAGGIO…

FORSE È UN PAESAGGIO…

Questo dipinto non dà tregua… Forse è un paesaggio. Potrebbe pure trattarsi dell’impronta lasciata dall’animo dell’artista in un momento di estro perfetto. Forse è poesia, la Divina Commedia di un certo Dante Alighieri, i tre gironi… Verticalità della Valdarno, in basso anime dannate nel buio della stupidità, al centro sorta di eterno Purgatorio, in alto non si ritorna a “…l’amor che move il sole e le altre stelle” poiché la nebbia dell’ignoranza è fitta, impenetrabile. Sul piano orizzontale… Forse ci dobbiamo pensare… Un miracolo in tutti i toni del grigio… Ecco! Credo sia qualcosa di simile.

 

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini – “Forse, un paesaggio. 2016” – Tecnica mista su legno – Dimensioni cm. 60×33 – Collezione Mauro Giovanelli

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KAOS

KAOS

L’analfabetismo funzionale e di ritorno sta sfiorando il 70% è chiunque ne sia colpito è vittima del Potere che così vuole. Implicitamente fra l’elettorato conseguono assenza di senso critico e autodeterminazione ma questo non lo scopriamo oggi. Evidente peraltro che molti ignorino la Costituzione. Ciò detto il comportamento del Presidente Mattarella in relazione all’art. 92 è discutibile in “fatto” e “diritto” ma, qualora ciò non fosse dimostrabile, la “prova” sta proprio nella sua “excusatio non petita accusatio manifesta” ovvero nel documento letto a decisione presa dove sta scritto che la bocciatura di Savona (scripta manent) è dovuta ad una “sensazione” che tale ministro potesse non essere “europeista”. La Costituzione non si salvaguarda sui “sentito dire” o gusti personali di chicchessia, a maggior ragione sulle simpatie. In parole povere spiegando la sua decisione Mattarella, a mio avviso, non è entrato nel “merito”.
Altra prova (non valida giuridicamente) è il sorriso ebete di tutto il PD, partito di destra che più a destra non si può, da Martina Maurizio, reggente di Orfini Matteo il “Mortimer” di “Lo chiamavano Trinità” fino a Renzi Matteo, “il rottamatore” appunto.
O no?
Adesso ho ben altro cui pensare.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella

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OLTRE

OLTRE

Quando tutti i nomi
Saranno finiti,
Esaurite le combinazioni
Delle note, terminato
Ogni possibile
Accordo, armonia…
Quando giungeremo
All’impedimento
Di trovare una sola
Inedita rima,
Verso, assonanza…
E quando la mescolanza
Dei colori primari
Avrà coperto
Le illimitate sfumature,
Anche la più audace,
Dello spettro di luce,
Quando la creatività
Avrà coperto le innumerevoli
Diversificazioni ancora celate
Nella fantasia della Natura
O di un Dio improbabile,
Folle, irrequieto, disperato…
E quando l’entropia
Avrà toccato il culmine
Nella morte termica
Che annullerà il Cosmo…
Non dimenticare di afferrare
la mia mano,
Con l’altra ti solleverò dal kaos
Per portarti ancora più lontano.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini – “Pulsionale”, 1996 – Tempera su carta incollata su tavola

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SI FA NOTTE

SI FA NOTTE

Luna piena quel lontano martedì 27 febbraio.
Oggi ho aperto gli occhi ed è gibbosa,
calante, sarà per questo che sono stato assalito
dal ricordo essermi già svegliato all’interno
di qualcosa capace generare il principio.

Ero solo.

Non proprio. Coglievo gioioso sommesso
lamento. Proveniva da fuori in forma di due
tornite, carnose colonne flesse nello spazio
tempo. Puntavano, convergenti, a vicino
spiraglio di luce terrena. Più avanti i capitelli,
bellissimi piedi con unghie smaltate.

Era sera.

Immenso conforto, accettazione, tolleranza,
protezione, amore. Insostituibile ciò che stavo
lasciando ed ora ha deciso esser giunto
il momento, lei vuole partire, andare oltre.
Sarà definitivo? La gobba è a ponente.

Si fa notte.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: da “Le cinquanta foto più belle dal telescopio Hubble”

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