Archivi categoria: Cronaca

MI BASTO

Ho sbagliato! Del resto correva la necessità, mia, di modificare le precedenti edizioni delle opere presentate nella “competizione”. Non credo ai concorsi, in particolare di questo tipo dove hanno peso l’aspetto “commerciale” ed il “supporta me che io supporto te” somigliante al “voto di scambio in parlamento”. Diffido pure dei componenti le giurie. Mi sovviene la lettera che nel 1959 il grande Pier Paolo Pasolini, finalista del premio “Strega” con “Una vita violenta”, indirizzò a Salvatore Quasimodo a seguito della quale il sommo regista (e non solo) venne a sapere che quasi tutti i “colleghi” chiesero esplicitamente benevolenza ai giurati. Quell’anno fu assegnato (postumo) a Giuseppe Tomasi di Lampedusa per “Il Gattopardo”. Pier Paolo si pentì amaramente del suo unico momento di debolezza. Resta la sua enorme “massa”. Dubito della competenza dei componenti qualsiasi giuria, oggi più che mai.
Non ho tempo di leggere le altrui opere poiché scrivo molto per il piacere mio pertanto ho pochissimo tempo da dedicare alla “community” e pubblico me medesimo per il semplice fatto che le case editrici non investono più: Obliterato il “rischio d’impresa” anche nella cultura.
Ringrazio di cuore LUANA BOTTACIN per le sue spontanee quanto gradite recensioni al mio “PULSIONALE – POESIA III millennio”. A lei un abbraccio affettuoso.
Non parteciperò più ad alcun concorso letterario e/o similari. Mi basto.
Grazie a chi ha prestato attenzione ai miei scritti.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Lettera di Pier Paolo Pasolini a Salvatore Quasimodo.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Mondiali di calcio 2018 – Francia Campione

Mondiali di calcio 2018
Francia Campione

Due motociclisti che durante la parata di ieri si sono dati una craniata pazzesca davanti alla tribuna, gli aerei disallineati nel formare il tricolore francese… Qualora la nazionale non avesse vinto i mondiali… Povero Macron!
Viva la Francia! Viva i calciatori ultramilionari compresi gli ex migranti…

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagini in evidenza ricavate dal web

RIPRODUZIONE RISERVATA

VERMICINO

VERMICINO

Vermicino. Mai l’ho dimenticato eppure la circostanza in cui mi capitò di averne notizia, soffermarmi nella hall dell’albergo a guardare in tv le immagini del Presidente Pertini sul bordo dell’abisso che aveva inghiottito Alfredino, gli sforzi di Angelo, il piccolo grande uomo, le mani di entrambi erano riuscite a toccarsi per sgusciare… Ebbene ero con la ragazza, giornata di sole, la strinsi forte a me, lei si afferrò impaurita ai miei fianchi, l’incubo perfetto stava compiendosi…
Neppure arrivammo in camera, facemmo l’amore spudoratamente, irresistibilmente in ascensore, con una voluttà indescrivibile, desiderio di vita, possesso, avvertire il corpo che afferrava l’altro trascinandolo verso la luce, complici sudati, ansimanti, amanti bagnati, stropicciati, spettinati, appagati, felici ma… Nella penombra, fra le protettive, intime, eleganti, confortevoli mura entrambi, fianco a fianco, trascorremmo parecchio tempo in silenzio ad osservare fantasmi generati dal fumo delle sigarette che, appiattendosi nel soffitto, si congiungevano, contorcendosi, prima di svanire per sempre. Persisteva il nostro pensare, tenendoci per mano.
Il “rimosso” dell’umanità, caro amico, è immenso, il vero inferno, e quando osservo gli “assistenti” che sul campo di calcio, fra la velocissima pubblicità della Nutella e l’ultimo palmare, corrono per alleviare le “pene” del campione di turno mi chiedo perché non sto facendo qualcosa per porre fine alle enormi ingiustizie di questa fottuta società globale.
Il “rimosso” ci sepellirà.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Michele Omiccioli artista – Vita cuneiforme (particolare)

RIPRODUZIONE RISERVATA

KAOS

KAOS

L’analfabetismo funzionale e di ritorno sta sfiorando il 70% è chiunque ne sia colpito è vittima del Potere che così vuole. Implicitamente fra l’elettorato conseguono assenza di senso critico e autodeterminazione ma questo non lo scopriamo oggi. Evidente peraltro che molti ignorino la Costituzione. Ciò detto il comportamento del Presidente Mattarella in relazione all’art. 92 è discutibile in “fatto” e “diritto” ma, qualora ciò non fosse dimostrabile, la “prova” sta proprio nella sua “excusatio non petita accusatio manifesta” ovvero nel documento letto a decisione presa dove sta scritto che la bocciatura di Savona (scripta manent) è dovuta ad una “sensazione” che tale ministro potesse non essere “europeista”. La Costituzione non si salvaguarda sui “sentito dire” o gusti personali di chicchessia, a maggior ragione sulle simpatie. In parole povere spiegando la sua decisione Mattarella, a mio avviso, non è entrato nel “merito”.
Altra prova (non valida giuridicamente) è il sorriso ebete di tutto il PD, partito di destra che più a destra non si può, da Martina Maurizio, reggente di Orfini Matteo il “Mortimer” di “Lo chiamavano Trinità” fino a Renzi Matteo, “il rottamatore” appunto.
O no?
Adesso ho ben altro cui pensare.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella

RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Elisabetta Alberti Casellati – 24 marzo 2018 – Eletta Presidente-ssa del Senato

Maria Elisabetta Alberti Casellati
24 marzo 2018
Eletta Presidente-ssa del Senato

C’è molto da pensare e poco (si fa per dire) da scrivere.
Fedelissima di Berlusconi Silvio. Dalla sua fondazione, fatidico 1994, aderisce a Forza Italia, Popolo della Libertà, ancora Forza Italia (o chissà che altro eventuale acronimo a me ignoto) di cui fu “segretaria del gruppo parlamentare” nonché “presidente della Commissione Sanità”.
Senza mai essere stata neanche sfiorata dalla pur minima incertezza ideologica perviene senza soluzione di continuità alla Presidenza del Senato attraverso “componente del Collegio nazionale dei probiviri”, “dirigente nazionale del Dipartimento sanità”, “vice dirigente nazionale dei dipartimenti”, “Senatrice nella XII legislatura”. Mancata elezione nel 1996, rieletta al Senato nel 2001, vice capogruppo di Forza Italia nella XIV legislatura e vice capogruppo vicario dal 2002 al 2005. Indi “sottosegretario alla salute del Governo Berlusconi II” (30.12.2004 ÷ 25.04.2005) e del Governo Berlusconi III (26.04.2005 ÷ 16.05.2006). Rieletta in Senato nella XV legislatura, ha ricoperto l’incarico di vice presidente del gruppo Forza Italia al Senato. In occasione delle elezioni politiche del 2008 viene riconfermata come senatrice. Poscia ha inoltre ricoperto l’incarico di sottosegretario alla giustizia (12.05.2008 ÷ 16.11.2011) del governo Berlusconi IV (Popolo della Libertà, 29.03.2009 ÷ 16.11.2013). Nel corso della successiva legislatura è incaricata nel “consiglio di presidenza del Senato” come segretario d’aula. Il 16 novembre 2013, con la riconversione del Popolo della Libertà in Forza Italia entrò in… A Forza Italia. Dal 14 gennaio 2014 è stata “capogruppo di Forza Italia nella Giunta delle Elezioni e del Regolamento” e della “I Commissione Affari Costituzionali del Senato”.
Dal Parlamento in seduta comune il 15 settembre 2014 fu eletta nientepopodimenoché membro del Consiglio Superiore della Magistratura ovviamente in quota Forza Italia.
Questo è quanto.
C’è stato chi ha perduto il proprio regno per un piatto di lenticchie… Altri per un solo Fico.
Ci sarà una “strategia” della quale non afferro alcuna trama visibile e invisibile? “Ai posteri l’ardua sentenza…”

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web: Maria Elisabetta Alberti Casellati

RIPRODUZIONE RISERVATA

A Roberto Fico

A Roberto Fico

Caro Roberto Fico, sembrerà banale ciò che sto per scrivere, pure insignificante ma non lo è. Credimi. Comincia da subito a pensare come liberarti ed affrancare l’Italia dall’ignominia perpetrata nei nostri “Palazzi” del Potere e liberati dei due manichini alle tue spalle che guadagnano cifre astronomiche solo per metterti e toglierti la poltrona da sotto il fondoschiena. Non ho alcunché di personale con costoro anche se dovrebbero essere consci di aver vissuto e vivere “sopra le righe” alle nostre spalle per volontà di parlamentari incapaci e parassiti. Si aggiungono commessi, barbieri, addetti alla ricarica orologi a pendolo, infermieri, medici, idraulici, falegnami, baristi, pasticceri, personale della buvette, infermieri e medici degli “ambulatori”, … Ecc. Ecc. Ecc.
Insomma rappresentanti strapagati di tutte le normali categorie del lavoro che “al di fuori” combattono per arrivare al giorno 20 di ogni mese.
È ora di fare sul serio. O no?
Buon lavoro.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web: Roberto Fico Presidente della Camera 14 marzo 2018

RIPRODUZIONE RISERVATA

LO SCHIAVISMO È ALLE PORTE

LO SCHIAVISMO È ALLE PORTE

Ero in tutt’altre faccende affaccendato per cui non ho avuto modo, neppure la voglia, di ascoltare per intero il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Però un passaggio inerente il “LAVORO” mi è giunto chiaro e netto da un “basso” nel Centro Storico della mia Superba. Così recita (testualmente):

“…è necessario ci sia in ogni famiglia…”

Eppure… Cazzo! Sono strapagati, hanno consiglieri, portavoce, portaborse, porta la borsa, porta auto (autisti), porta sfiga (ai cittadini), porta foglio, porta la sporta, non im-porta, neppure com-porta ma… Più o meno dignitosamente un tempo il solo capofamiglia manteneva l’intero nucleo con il proprio stipendio o salario. Poi, complice anche il femminismo più becero (ossia mascolino, ovvero diverso dal movimento per la parità dei diritti), dovevano lavorare marito e moglie al fine di ottenere lo stesso risultato. Indi, connivente l’intero arco costituzionale, avrebbero dovuto lavorare pure i figli delle categorie meno abbienti, fenomeno successivamente esteso alle “abbienti” dopo aver disintegrato la così detta “classe media”.
Oggi i discendenti fino ai nipoti sopravvivono con le pensioni dei nonni quindi la frase suona sibillina, profetica, tanto più avendo a che fare con una specie di governanti tutt’altro che affidabili, oserei dire tortuosi, serpeggianti (Renzi docet). Anche se il risultato finale sarà lo stesso che si prefiggono dalla notte dei tempi chiedo la rettifica della locuzione che dovrà recitare:

“…è necessario ci sia LAVORO per OGNI COMPONENTE la famiglia…”

Regola rigidamente applicata e rispettata nell’esercito dei Politicanti dove l’indice di disoccupazione per loro parenti, affini, amici e amici degli amici è 0 (zero).

Preparatevi! Lo schiavismo è alle porte.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Evidente l’immagine in evidenza

RIPRODUZIONE RISERVATA

A PROPOSITO DI… VIOLENZA – Asia Argento e Harvey Weinstein

A PROPOSITO DI…
VIOLENZA
Asia Argento e Harvey Weinstein

Non occorre scomodare Freud per comprendere quanto il sesso sia strettamente collegato alla psiche. Per il genere “Homo”, unico fra tutti gli animali, pure infarcito di erotismo. E qui sta il punto. Giustamente la natura spinge la “femmina” a richiamare l’attenzione del “maschio” con mezzi, nel caso in questione, sofisticatissimi. Altresì il “maschio” ha idonei e disponibili strumenti al fine di affascinare e conquistare la donna desiderata. Charme, bellezza, intelligenza, cultura, romanticismo, ecc. Nella nostra società se ne aggiungono purtroppo altri due, uno dipendente dall’altro, a ribaltare gli equilibri in campo, non previsti in alcun “ecosistema”, quindi “anomalo” in quanto effetto collaterale di una struttura “malata” al punto da premiare il debole a discapito del più forte, il non eletto a svantaggio del virtuoso. Cioè “Denaro” e “Potere”. Ad un disattento lettore solo apparentemente potrebbe sembrare “fuori tema” questo mio articolo.
In parole povere lascerei da parte i “moralisti” che definisco altro flagello dell’umanità e così “invidia”, il più grave fra tutti i peccati ma termine, quest’ultimo, non sempre usato in modo appropriato poiché riferito a coloro che non raggiungono il successo senza pensare che costoro potrebbero essere felici di ciò che già hanno. Concludendo: Se Asia non si chiamasse Argento probabilmente non sarebbe arrivata dove è giunta; allo stesso modo se il produttore cinematografico Harvey Weinstein non avesse occupato “quel” posto di certo non avrebbe potuto esercitare la professione di “tombeur de femmes” (neppure la fisiognomica avrebbe potuto aiutarlo in tal senso).
Infatti si sta parlando di questi due quando sul Pianeta tale problema del ribaltamento di rapporti umani è oltremodo dilagante e miete vittime a non finire. La “violenza” è deprecabile (non penso sia in discussione) da e per chiunque ma in tutti i modi e termini in cui viene perpetrata quotidianamente, in modo subdolo, immondo e occulto.
Grazie.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web

RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Grandinetti – CARLO RAMBALDI “Arte e Cinema” – 5/27 agosto 2017 teatro Grandinetti – Lamezia Terme CZ Italy

CARLO RAMBALDI

“Arte e Cinema”

Dal 5 al 27 agosto 2017 teatro Grandinetti di Lamezia Terme CZ Italy

DANIELA RAMBALDI vicepresidente del
Museo “Fondazione Rambaldi”

ANNUNZIATA STALTARI
“Associazione Artisti del Quadrifoglio”

ANGELA ARTEPOZZO
“Associazione Artepozzo”

Ing. FRANCESCO GRANDINETTI
“Teatro Grandinetti – Lamezia terme”

La targa in marmo esposta a fronte del teatro Grandinetti in Lamezia Terme recita:

«La costruzione del teatro Grandinetti ad opera di

FRANCESCO GRANDINETTI

nato a Sambiase nel 1897 iniziò alla fine degli anni ‘30 è continuò, tra mille difficoltà per il reperimento dei materiali, durante il periodo della II guerra mondiale.
Il teatro Grandinetti è stato inaugurato il 6 gennaio 1946.
FRANCESCO GRANDINETTI aveva già costruito nel 1919 un altro teatro a Sambiase, ora Lamezia Terme.
Lamezia Terme, dicembre 2009»

È indubbio quanto la famiglia Grandinetti abbia in tutti i modi coltivato il proprio senso del vivere civile, amore per la cultura sotto qualsiasi forma essa possa manifestarsi ed attaccamento alla città natale cui ha in tutti i modi contribuito a conferire lustro. Persone d’altri tempi che hanno messo a disposizione della comunità il loro spirito imprenditoriale.
In questa circostanza corrono dunque obbligo e condivisione rivolgere il più sentito ringraziamento all’ing. Francesco Grandinetti la cui totale disponibilità ha consentito di realizzare l’evento che resterà impresso nella storia di Lamezia, della regione Calabria, e ovunque nel mondo.
Sono certo di interpretare il pensiero di Daniela Rambaldi, Annunziata Staltari, Angela Artepozzo, Giuseppe Lombardi, gli artisti e collaboratori tutti nel renderli partecipi di questo atto di ossequio.
Un’ultima individuale considerazione… Mi domando come sia possibile non apprezzare il clima che si respira già nel momento in cui ci si trova nei pressi del teatro Grandinetti. Appena si accede all’interno è come viaggiare nel tempo. Le luci, lo stile liberty baroccheggiante, il palco, le “quinte”, i loggioni, il soffitto a cassettoni ti fanno vedere signore “…vestite di voile e di chiffon…” che si accomodano nelle poltrone accompagnate dalla voce di Achille Togliani. Per quanto conosca di Carlo Rambaldi, lettura, biografia, sue realizzazioni, film, opere pittoriche ammirate ed in gran parte da ciò che mi è stato narrato dall’amica Annunziata Staltari Celea la quale ha avuto il privilegio di conoscerlo, sostengo che il Maestro, per la grande semplicità che lo caratterizzava, avrebbe voluto essere celebrato con la manifestazione di sincero affetto organizzata da Angela ed Annunziata  esattamente svoltasi come e dove avvenuta, senza ridondanza alcuna, istrionismo, appariscente finzione, ivi compresi gli intoppi, ritardi, eccezioni enumerati minuziosamente da virtuosi del bulino (utensile per incisione a mano su materiali vari al fine di asportare bavature, smussare spigoli, ecc. In paletnologia, lama di selce a forma di scalpello, propria del Paleolitico superiore). L’elaboratore Hal 9000, e concludo, del capolavoro di Stanley Kubrick “2001 odissea nello spazio” sbagliò nel fornire un dato all’equipaggio dell’astronave “Discovery One” in viaggio verso Giove poiché aveva raggiunto la fallibile perfezione di “Homo”. Lo stesso regista che in “Shining” evidenzia la labilità della mente umana quando il soggetto si trova solo dinanzi al proprio limite di individuo ed artista così che negli spazi tombali del gigantesco albergo cerca di ritrovare immaginari percorsi che gli forniscano l’alibi per sopprimere i solo testimoni del suo fallimento. Ma questa è un’altra storia…
Per quella magnificamente svoltasi fra le mura del teatro Grandinetti il mio personale “grazie” all’ing. Francesco Grandinetti che mi ha onorato della sua amicizia.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: ricavata dal web – Scorcio di interno Teatro Grandinetti – Lamezia Terme CZ Italy

RIPRODUZIONE RISERVATA – PUBBLICAZIONE AUTORIZZATA A ing. FRANCESCO GRANDINETTI, “FONDAZIONE CARLO RAMBALDI”, “ASSOCIAZIONE ARTISTI DEL QUADRIFOGLIO”, “ASSOCIAZIONE ARTEPOZZO”