POLITICA E DIFFICOLTÀ DI CRITICA

POLITICA E DIFFICOLTÀ DI CRITICA

Eh, sì! Quando si commentano i fatti della politica è inutile alzare i toni, meglio tenere un basso profilo, mai eccedere, potrebbero anche esserci fatti e ragioni imprescindibili dei quali solo “loro” sono a conoscenza. E poi con affermazioni grossolane e non ponderate sarebbe concreto il rischio di passare dalla parte del torto, trovarci in difficoltà, inoltre potremmo essere fraintesi, la gente si farebbe un’idea sbagliata del nostro agire con il risultato di ottenere l’effetto contrario. La critica deve essere moderata, incisiva e chiara, senza eccessi, è noto quanto le parole urlate infastidiscano l’interlocutore, che è il popolo, il lettore, noi stessi. Il messaggio che si vuol lanciare non deve giungere distorto, amplificato, i timpani ne sarebbero infastiditi, quindi verrebbe respinto prima ancora di essere analizzato. Infine mai usare termini volgari, vocaboli osceni, ordinari, tali da offendere il senso comune. Si rende pertanto opportuno adottare parole acconce così da addolcire anche la più cruda delle verità. Per questo devo assolutamente trovare il modo di descrivere le mosse di quei pezzi di merda che ci governano.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

L’articolo “POLITICA E DIFFICOLTÀ DI CRITICA” è stato pubblicato il 10 luglio 2015 sul sito www.memoriacondivisa.it

Immagine in evidenza: “Profiteroles” – Scultura – artista Enrico Bafico – Genova. Fotografia dell’autore.

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