PIER PAOLO PASOLINI da “PERCORSO TRACCIATO”

PIER PAOLO PASOLINI da “PERCORSO TRACCIATO”

[…] Fu poco prima di attraversare meridiano di sangue,
che separa virtualmente il tropico del cancro dal tropico del capricorno,
che intravidi Miller insieme a McCarthy e Roth, furono gentili,
mi diedero istruzioni, dissero di guardare a Pessoa e Saramago,
Marquez e Borges poi proseguire dritto riprendendo i grandi filosofi,
Filippo Bruno intanto, dei classici, dai presocratici in poi, bastava
ciò che mi è rimasto dentro dagli studi. Svoltare alla prima piazza,
direzione obbligata, Nietzsche, Schopenhauer, Kant, François-Marie Arouet
e… lui! All’unisono con un cenno della testa indicarono, solo e pensoso,
un uomo poco distante, camicia bianca, maniche arrotolate, sorriso triste,
ironico, buono, rispettoso, leale, spontaneo. Inconfondibile: Pasolini!
“Ha necessità di grande aiuto e compagnia” aggiunsero dileguandosi ma…
un attimo prima si voltarono a ricordarmi qualcosa di molto importante:
“Ad egli come a Cirano strapparono tutto ma portò seco, senza piega
né macchia, a Dio, loro malgrado, la sua poesia anziché il pennacchio”
Quando riaprii gli occhi e levai lo sguardo verso il sole mi resi conto
di non essere mai nato, la mia vita era stata quella, il sogno provocato
dal volo di un’ape attorno a una melagrana un secondo prima del risveglio. […]

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web: Pier Paolo Pasolini

RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.