“Fra stella e stella, quali lontananze;
eppure quanto più grandi
quelle che impariamo quaggiù.
Un uomo, per esempio,
un bimbo… ed un secondo,
vicinissimo,
a quale immisurabile distanza.
Forse il destino col metro dell’Essere
ci misura, per noi incomprensibile;
pensa quale intervallo solo fra l’uomo
e la fanciulla che lo ha in mente
e lo evita.
Tutto è remoto,
e in nessun luogo il circolo si chiude.
Vedi nella scodella,
sulla tavola lietamente imbandita,
come è strano il profilo dei pesci.
I pesci sono muti… si pensava una volta.
Ma chi sa?
Non può esistere un luogo
ove si parla senza pesci
la lingua che parlerebbero i pesci?”
Rainer Maria Rilke
Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com
Immagine in evidenza ricavata dal web: Rainer Maria Rilke