IDONEA DESTINAZIONE
Le gambe della donna
mai dovrebbero scendere gradini,
qualche volta salirli,
due, tre al massimo
e solo quando indossa la gonna.
Non sono state concepite
per lo sforzo, lavoro pesante,
attraversare sentieri tortuosi,
strade infangate, pericolose,
essere sottoposte a grandi fatiche.
Secondo il mio modo di vedere
dovrebbero stare accoccolate
su un comodo divano o,
quando restano sedute,
con spigliatezza accavallate.
Come manager in carriera, nell’esporre
le opportune direttive ai collaboratori,
neppure troppo ferme, in piedi,
tanto meno in piazza sul palco, se idealista,
tesa ad imporre la propria opinione.
Pertanto la donna mai dovrebbe cucinare,
sopportare fumi e calore,
tanti sono gli uomini a ciò idonei
indegni di ricoprire altri ruoli
persino quello di stirare o rammendare.
Proprio perché prezioso ai figli, il loro tempo
poterlo dedicare alla lettura, cultura,
conoscenza, preparazione per arricchire
quanto già ha loro donato la natura:
Istinto, maternità, temperamento.
A parer mio le gambe della donna
sono gli estremi limiti del piano di oscillazione
del pendolo divino che dell’Universo misura
il senso di rotazione, sono la differenza
fra “Benvenuto” e “Addio…
…………..
La tua assoluzione o la condanna.
Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com
Immagine in evidenza: Gambe di donna – nudo artistico arte bianco e nero
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Eeeehhhh noooo !
Mauro Giovannelli le gambe delle donne non possono essere ridotte a lati dell’angolo da lei tanto venerato!!!!!!! Non concordo!!!!!
Credevo ci dessimo del “tu”. Perché “ridotte”? E’ un paradigma per evidenziarne la bellezza indiscutibile. Grazie Rosaria.
Non direi “ridotte” ma “esaltate”. O no?
Ringrazio per l’attenzione rivoltami.
Non ricordo del ” tu” o del ” lei”
Certezza è che , anche se a volte penso di non riuscire a comprendere il suo animo, per me lei resta un Maestro!
Questo commento mi gratifica molto per la stima nei tuoi riguardi (mi pare ci dessimo del “tu”). Grazie infinite.
Mauro