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Memoria – 27 gennaio 2019

Memoria
27 gennaio 2019

Sole.
Sale.
Solo
mare,
vento,
onde e
speranze,
lacrime stanche
di antiche afflizioni.
Seno
nero.
Latte
bianco.
Vagiti.
Morte.
Fragori.
Silenzio.
Memoria.
Bene e Male,
in difetto di gloria,
dinanzi al mio litorale
si fronteggiano spogli di emozioni
nel muto, colpevole, perenne, umano sconquasso.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini, “Venite verso la croce”, tecnica mista su tavola più cera, dimensioni cm. 38,5×49,5 – Collezione Mauro Giovanelli

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Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci

Anni ’70 divorati dall’esistenzialismo di Camus, Sartre, eviterei di inserire Moravia che, pur leggendolo avidamente, l’ho sempre percepito… Commerciale. Piuttosto Elsa Morante, la moglie, e la sua “Storia”. Grande scrittrice, autentica, senza fronzoli, forzature, sciolta. Neppure Pasolini, troppo realista, al confine, immenso, non catalogabile, che ci lasciò nel 75. Piuttosto Pratolini ed il suo “Cronaca Familiare”, sempre troppo poco citato.
Tornando al film… Un capolavoro, assoluto, è la vita, nuda e cruda, così come è, ci devasta ma troviamo in essa scintille di amore, eternità. Fotografia splendida, inquadrature perfette, scenografia suggestiva… Sarebbe ingiusto accostare alcune immagini a “Deserto rosso” di Antonioni. Due giganti.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Ricavata dal web

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PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO

Mauro Giovanelli
PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I preziosi”
In tutte le librerie

Vorrei rendere omaggio (avrei dovuto farlo prima) ad uno degli editor della pagina, Mauro Giovanelli, che ritengo profondo conoscitore della letteratura e dell’arte italiana e internazionale. Singolare nella sua poliedricità, personalità non facile, direi rude e inavvicinabile per certi aspetti, ma sicuramente una delle più grandi penne in circolazione! Devo confessare, dopo aver letto il suo ultimo libro “Pulsionale – Poesia III millennio”, di essermi trovata di fronte a un capolavoro! Opera che contiene un ritratto della vita senza filtri, pagine in cui prosa e poesia si mescolano per raccontare l’amore o il dolore con la stessa intensità… Nella sua lirica che segue viene esaltata l’importanza di avere un “grembo” in cui rifugiarsi la sera quando al ritorno a casa si ha bisogno di qualcuno a cui svelarsi senza finzioni e trovare ristoro! … A presto Mauro… Grazie.
Carla Infante
Teacher presso Ministero Pubblica Istruzione

Dove sono le parole da cercare? Quali locuzioni, esclamazioni che non suonino di circostanza? Come esprimere il mio spontaneo e commosso ringraziamento a Carla Infante sperando giunga spogliato di ogni retorica? E la bellissima, inaspettata sorpresa di questa sua presentazione?
Cara amica mia, ti offro una rosa, tu diventi rosa e rosa diventi. Grazie dal profondo del cuore. Ciao Carla.

Mauro Giovanelli – Genova
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IL VOLTO DELLA SANTA

IL VOLTO DELLA SANTA

Te ne stai andando
un poco per volta,
giorno dopo giorno
la memoria si spegne.
Lentamente ti trasformi
ad eccezione degli occhi
la cui luce abbaglia,
mi avvolge e parla,
piano, sottovoce,
così da abituarmi
alla quiete che verrà.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista, La testa della santa. 2018
Collezione privata

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POSTULATO FEMMINA – Giornata mondiale delle donne 25 novembre 2018

POSTULATO FEMMINA
Giornata mondiale delle donne
25 novembre 2018

Cerco disperatamente
fra giudici, giurati, potenti e potentati,
politici, corrotti, prelati, ricchi sfondati,
infine gli ultimi, quelli che contano niente,
zero più zerovirgola più zero,
sempre assediati,
circondati dall’indifferenza delle genti,
quelli cotti da sole e neve,
puzza di piscio, parlata greve,
quelli che non hanno la barba bianca,
piuttosto grigia, scatarrata,
labbra rosso sangue, ragrumato,
marroni, saliva inquinata,
quelli che fanno schifo,
reduci delle grandi battaglie
ignorando lo schieramento,
ed hanno lottato, lottato lealmente,
perciò non sono amati,
numerosi, questo sì,
restano zero anche moltiplicati.

Ma se raggiungo te…
Dammi la mano, stringi forte la mia,
ci rifugiamo altrove,
ti osservo, lasciati andare,
vedo calzini bianchi, corti,
gonna scozzese plissettata
scarpette da adolescente
spillone da balia ma… Sei cresciuta
ed il foulard che del sottotetto
raccoglie i sospiri dalle fessure
delle travi sconnesse,
sono qui, sotto la grande radice,
scendi a me, togli l’esponente, per favore,
portalo con te, mi schiaccia, opprime,
da poco ho lasciato le crociate,
moschea, muro, sepolcro,
aspetta ti aiuto, scorgo il bianco,
candido triangolo di cotone,
puro come lino crudo al sole
triangolo rettangolo,
cateti lunghezza uno,
l’ipotenusa fra ombelico
che in te, amore, non è casuale,
fuoco del tuo ventre,
e dell’iperbole che si spalanca
all’inesauribile, geometria pura,
astrofisica, profumata, odoroso
il fiore racchiuso dai segni di integrale
che lì conducono, uguali,
come chiavi di violino, armoniosi,
speculari fra loro, indicano il sacro
e non profano, uno abbraccia l’universo
l’altro lo trattiene, entrare, procreare
accompagnarci e vivere nel sole
postulato improprio ma funziona,
in natura non fa una piega
di certo sarà teorema,
quindi usciamo, scavalchiamo l’uguale,
io sono irrazionale, fammi cambiare segno,
diventiamo due, insieme,
e questo misero numero algebrico
complesso sarà primo pari primo,
quindi uno in due, sempre due,
intero e reale,
ed i canti, le musiche di quei tempi,
il tuo quaderno a piccoli quadretti
libri di scuola a fianco, quanti esempi!
Non dovrai più attendere l’estate.

Non dalla mia fottuta costola sei giunta,
tu mi hai formato, tue le mie ossa,
cranio, femori, bacino,
sei le mie braccia stanche di lottare,
ti vogliono stringere, abbracciare forte,
insieme moltiplicarci per noi stessi,
scongiurare finanche la morte.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Rappresentazione grafica Postulato Femmina, Mauro Giovanelli

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Annalisa La Porta – “Larmes d’or d’après l’oeuvre”

Alla lirica “Larmes d’or” di Anne Marie Zilberman è dedicata l’opera “Larmes d’or d’après l’oeuvre” di Annalisa La Porta:

Dormi, anima mia, dormi
Piangi dolcemente sul tuo incantesimo,
Il tuo triste incantesimo malinconico
di un angelo caduto,
con una strana fronte febbrile,
infelice.
Piangi, angelo mio, piangi
Lascia scorrere le tue lacrime d’oro
come la pioggia autunnale
quei languori amari e amari monotoni.
Le tue ali sono tagliate, la tua piuma inutile:
piangi così, sei così solo.
Il silenzio ti accompagna,
accolto, raccolto: accettare sconfitte,
anche loro danno un prezzo alla vita.

Anne Marie Zilberman

——

Dors, mon âme, dors
Pleure doucement sur ton sort,
Ton triste sort mélancolique
d’un ange déchu,
au front étrange, fiévreux,
malheureux.
Pleure, mon ange, pleure
Laisse couler tes larmes d’or
comme le pluie d’automne
qui berce amères les langueurs monotones.
Tes ailes sont coupées , ta plume inutile:
pleure donc, tu es si seule.
Le silence t’accompagne ,
cueilli, recueilli: accepte les défaites,
elles aussi donnent du prix à la vie.

Anne Marie Zilberman

APPUNTO PERCIÒ!

APPUNTO PERCIÒ!

Or ora mi sono svegliato,
mattinata furente
perciò saperti è sublime
altrimenti…
Cosa concluderei alla fine?
Ma fine, fine…
So che ci vedremo,
per me è vitale,
sei come il gelato
…caldo,
da leccare lentamente,
con cautela, adagio…
dico davvero!
Gustarti!
Rendere eterno il momento,
questo preciso istante,
esserti accanto,
affinché quest’altro attimo
sopraggiunto
abbia un senso,
pure questo…
Questo…
Già lontani,
sfolgorii fuggenti!
In me avverto il fluire
dei sensi, tutti,
so esattamente
cosa proverei
e quel che sentiresti tu.
In ciò non posso sbagliare!
Mille volte
potrei farti venire,
sei regina di ogni impero.
E tu… me!
Perché non ci sei?
Adesso!
Il tuo corpo
è la mia ricetrasmittente
fra l’essere e il nulla,
Universo la tua mente,
sono inerme,
libero di appartenerti,
non sono innamorato di te,
mai era accaduto,
è qualcosa di più…
Definitivo!
Proprio così!
Come toccare
l’agognato approdo
nella tempesta perfetta,
la fine di una ricerca,
quando raggiungi casa
mentre fuori nevica
e corri alla finestra
ad osservare il tavoliere…
Imbiancato.
Ed io ti scaldo.

Sai perché?
Il tuo sangue è il mio!
Appunto perciò…
Ti amo.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: FULVIO LEONCINI artista contemporaneo – Disegno con lapis

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JIMMY CASA pittore genovese e… altro

JIMMY CASA pittore genovese e… altro

Jimmy Casa, pittore genovese, amico, intellettuale, giocatore d’azzardo… – Olio su tela cm. 62×72 a sin. e 52×62 a destra – Orribili cornice e passpartout (li scelse lui, altri tempi) – Ha fatto la più bella morte che si possa desiderare. Si accasciò stecchito sul tavolo principale del Casinò di Sanremo quando la pallina, dopo estenuanti rimbalzi da una losanga all’altra, si insinuò nella serie piena, l’8, bello tondo come il culo delle donne e infinito pari ai sogni. Vi avevamo puntato una piccola fortuna. Non era abituato a vincere troppo e si percepisce dalla sua pittura materica, colori cupi, geniali, rabbiosi, silenziosi, lontani. Grande persona. Ciao Jimmy. R.I.P.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Due opere dell’artista JIMMY CASA pittore genovese e… altro

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ANNUNZIATA

ANNUNZIATA

A chiunque avesse avuto il privilegio di conoscere Annunziata dovrebbe apparire chiaro di essere incappato in un accadimento che potrebbe renderlo immune dalle repellenti qualità dell’essere umano. È un vaccino contro noi stessi. È poetessa. Leggo i suoi scritti e commenti rendendomi conto, fra inciampi grammaticali che meglio li caratterizzano, quanto scaturiscano dal cuore, spontaneamente, fino a scavare in recessi sconosciuti ai più. Neppure una virgola è retorica, falsità, doppio senso, piaggeria, ipocrisia, paravento e falso scopo che possa mirare a qualche… ambigua meta. È pittrice. Questi girasoli non saranno paragonabili agli eccelsi deliri extra sensoriali del grande Vincent ma ne contengono la purezza. È amica fedele fino a sopportare l’infedeltà. È donna, madre, cuoca eccellente, ama la natura, la vita, musica, fratellanza… Annunziata crede in qualcosa di alto. Annunziata è mia amica.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Dipinto di Annunziata Staltari Celea, Rosarno, CT

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QUELLO CHE AMO IN TE

Quello che amo in te
sono le tue contraddizioni.
Il tuo essere deciso
e la tua fragilità.
La tua tristezza
che diventa
allegria.
I tuoi dolci rimproveri
e le volte che mi fai sentire amata.
La tua spavalderia
e la tua tenerezza.
La tua assenza
che si fa… improvvisa
predominante
assoluta
imprescindibile
… presenza…

(anonimo)

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: HI-TECH Multimedia

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