Nato a Genova, asilo, elementari, medie, università, percorso netto, lineare, sempre regolato da lettura e scrittura anche nel tempo susseguente. Ufficiale di complemento per bizzarra circostanza, dirigente d’azienda per necessità, insegnante per passione, imprenditore per presunzione, immobiliarista per occorrenza, ricercatore, visionario e altro ancora che all’istante non ricordo. Esploratore del mondo e indagatore della natura umana, scrittore e articolista.
(Quod scripsi, scripsi) Giovanni: 19,22
Il prossimo viaggio
sarà più o meno così,
intanto vederti,
una carezza sul viso,
di quelle che non si dimenticano,
tu alzerai il mento,
respiro corto, intenso,
come lupa che fiuta il vento,
abbraccio forte,
ti stringerò in vita,
la mano scenderà lieve,
risoluta, calda,
e questo per portar via qualcosa di te
oltre il bacio,
e la tensione della tua nuca.
The next journey
will be more or less as follows,
first of all see you,
a caress on the face,
of the type you never forget,
you will raise your chin,
short of breath, intense,
like the she-wolf sniffing at the wind,
powerful embrace,
I will squeeze your waist,
my hand will slip down,
determined, warm,
all this to take away something of you
besides the kiss,
and the tension of your nape.
Dio non esiste
quindi,
neanche il Demonio,
i dèmoni sì,
entrano in te
fulminei
senza alcun preavviso,
non li senti,
sordidi e quatti
s’impossessano
della mente,
portano ricordi
tuoi e suoi,
nulla sfugge loro,
sanno della vita,
morte, dolore, gioia,
esaltazione, pena,
e molto altro ancora.
Del resto ti sono figli,
tu li hai generati,
questo succede
quando sei sbadato
e lasci qualcosa
di troppo importante.
God does not exist,
hence,
the Devil does not either.
Demons do –
like lightning
they enter your very persona,
without knocking,
you do not hear them
but they take possession
of the mind,
they bear memories
both yours and hers,
nothing eludes them,
they taste of life,
death, pain, joy,
and more besides – everything.
After all,
they are your offspring,
generated by you –
such is the outcome
when you are thoughtless
and you leave something
too important.
Quanto futuro ho visto
nell’espressione di bimba,
l’attimo che dal sorriso
improvvisa è mutata
a osservare stupita, attenta,
il riposarsi leggero
e ronzante del calabrone,
pesante per l’esile stelo
di lavanda oscillante.
How much future I have seen
in the little girl’s expression,
the instant it suddenly
changed from smile
to observing astonished, attentive,
how heavily the buzzing
hornet rests on the slim
stem of the swaying lavender.
Cercai di spiegarlo alla presenza che mi stava ascoltando, perché allo strato uniforme di nuvole, fra il viola e l’indaco, disposte al tramonto lucente , ultimo fuoco, bianco, giallo, arancione e rosso, non saprei dire, di compattezza mai vista, neppure sul mare, o nei deserti di sabbia e sale e pietre muro immobile come il destino, profilo di duna, avrei voluto chiedere se fosse un limite, ovvero stesse circondando la città malata, era minaccioso comunque, claustrofobico, meditando su questo aspettai l’alba, nessun uccello in volo, neanche un gabbiano, silenzio, senso di vuoto. Mi fu risposto il mattino seguente, l’istante che mi risvegliai nel forte vento, breve sonno, forse letargia, i miei occhi non volevano più osservare la notte chiusa, il cumulo si era separato nello spettro di due richiami, sopra di me quello nero come potrei immaginare l’inferno, a seguire nuvole bianche dirette all’orizzonte, quindi non ebbi dubbio alcuno, si trattava solo di scegliere se vivere o morire.
Stamattina le navi hanno ripreso a scivolare lente, silenziose, accodate, come scorressero su rotaie ben lubrificate, rotta prestabilita chissà dove e quando, mute le sirene. Altre, lontane, piccole e scure, immobili alla linea dell’orizzonte nell’attesa di niente, parevano unidimensionali, disegnate su piatti cartoni ritagliati e poggiati in verticale, allo stesso modo delle quinte di un vecchio teatrino per bimbi, sul filo di confine fra cielo e mare, grigio lo sfondo, acqua pesante, acciaiosa. Tutto sembrava meccanico. Se questo tempo ha avuto un inizio con la materia allora mi domando che deve essere esistito un centro da cui ogni cosa è originata, e di sicuro c’è ancora, allora aggiungo che questo luogo potrebbe pure dare contenuto geometrico all’infinito, e se è previsto che fra tre miliardi di anni o giù di lì la galassia in cui abito si scontrerà con Andromeda, allora mi domando pure se rispetto a lei siamo più avanti o indietro, o in parallelo, voglio dire sulla stessa incurvata traiettoria dello spaziotempo, in sostanza chi insegue o è inseguito, e perché, differenza di massa a parte ovviamente, e non riesco a spiegarmi se questo è un batter dì ciglia, cioè se stiamo vivendo, senza rendercene conto, un insignificante intervallo di chissà quale periodo, rallentati o accelerati, e il senso del sogno che ha preceduto il mio pensiero, c’eri tu, entrambi clandestini, e la segnaletica stradale diversa da prima, sia verticale sia orizzontale, molti sbocchi erano adesso ostacoli, tanti sensi vietati, divieti di transito, lavori in corso, e gigantesche stelle di neutroni appostate nel sottosuolo avevano modificato ogni varco, tuttavia il nostro rifugio era sempre là, sulla collina, nello stesso ambito posto ora inaccessibile. E quanto è durato il prima di trovare l’attimo in cui, finalmente abbracciati, attratti irresistibilmente, ci siamo uniti? È lo stesso che l’inizio dell’intero? Un istante? E infine si è conservato? In fondo il momento iniziale e finale del nostro sistema non è mica rimasto invariato…
Un pensiero,
ora mistero,
è andato via veloce,
non l’ho afferrato,
era grande,
ma così grande,
luminoso e pesante,
dico davvero,
proveniva dall’oltre,
l’oltre mi parla,
ho creduto poter ricordare,
presuntuoso,
impossibile dimenticarlo
fra me e me
avevo sussurrato,
invece è fuggito,
succede spesso,
perciò scrivo subito
quanto non è stato detto,
o pensato, vissuto,
che mi è riferito.
Era così maledettamente fluido,
toccava sottigliezze inconcepibili,
come bava di ragno,
a tal punto trasparente
che prima di tramutarsi in filo
diventa lente.
Ritornerà,
tutti percorrono orbite iperboliche,
di fuga,
e per quanto vada lontano
io sono il fuoco,
e sarà mio,
prima o dopo.
There remains little, very little to say, maybe nothing, the artistic expression is at its end, we ride the new course devoid of humanity and overflowing with power that condemns us to consumption, It doesn’t matter whether they’re bombs or diapers, by now fannies are dampened only by piss, this latter action carried out in a hurry to boot, let us resign ourselves, it cannot be said they are wrong, in the end they too are supported by nerves and muscles, tibias and femurs, impulses, and it follows they are used in contributing to the moving of the infernal dynamo rather than in taking care of it, and herein lies why everything has already been written, performed, the only thing left to do is lean your forehead against the window of that perpetual train setting out at dawn every morning, and to look out indifferent, observing the passing of time, without even the hope of catching sight of what is out there, in the distance, small and fleeting, the silhouette of something to be added.
QUESTO SITO WEB UTILIZZA I COOKIE PER ASSICURARE UNA MIGLIORE ESPERIENZA DI NAVIGAZIONE, OLTRE AI COOKIE DI NATURA TECNICA SONO UTILIZZATI ANCHE COOKIE DI PROFILAZIONE UTENTE E COOKIE DI TERZE PARTI. PER SAPERNE DI PIÙ, CONOSCERE I COOKIE UTILIZZATI ED ESPRIMERE IL TUO CONSENSO ACCEDI ALLA PAGINA COOKIE - SE PROSEGUI NELLA NAVIGAZIONE DI QUESTO SITO ACCONSENTI ALL’UTILIZZO DEI COOKIE.Accept
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.