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HANNO SCRITTO PER MAURO GIOVANELLI:

Monica Vendrame, Fiore Sansalone, Eugenio Maria Gallo
In merito alla lirica “Spaventapasseri”, 1 dicembre 2016,
1a Rassegna Nazionale “Apri il cuore alla poesia”

«Un canto filosofico, si direbbe un canto di ricerca teso a rispondere al bisogno di conoscere il senso dell’oltre e, in primis, di cogliere e capire anche il senso dell’esserci, dell’essere. È con questa ansia di sapere che il poeta si rivolge alla “donna amata” quasi a volerle carpire il senso dell’abitare dell’uomo nell’universo o, meglio, tra “le grandi masse celesti” e “le particelle elementari”, cioè al centro del “Tutto”. E mentre si tende alla ricerca del “varco” per l’eterno trova pace alla propria ansia nella natura e nella serenità che proviene dal contemplarla».
Monica Vendrame, Fiore Sansalone, Eugenio Maria Gallo

Spaventapasseri

Non saranno certo coloro che hanno fede,
essi dicono, a farmi desistere dal cercare
la risposta, individuare la meta stabilita
dalla notte dei tempi, pure dal mio osare
voler comprendere perché ci si trovi qui,
tra la prescelta folla dei contendenti.
Gli indagatori dell’ulteriore sono
definiti sciocchi e superbi dai drogati
di antiche e incongrue narrazioni,
nel convincimento di essere eletti
alla conoscenza, chissà da chi e perché,
al punto di fossilizzargli la mente, il cuore,
l’anima, lo spirito, congelandoli nell’inerzia.

Dunque a te, donna amata, venerata
desiderata, dico solo, non lasciarti sedurre
da ingannevoli, primitivi miraggi, impedisci
che la notte ci avvolga, avvinghiamoci
nella nostra illuminata singolarità, tu sei me.
La disattesa promessa di aver separato la luce
dal buio è illusoria, da sempre il grande
splendore è compagno di ciò che fatalmente
ci lasciamo alle spalle e tenendoci per mano
rischiara il percorso imboccato,
non smorziamolo, impediamo alla vita
di ottenebrare il tempo che ci appartiene,
scambiamoci baci, abbracci, carezze, i corpi.

Impossibile sfidare l’enigma in solitudine,
già te lo dissi amore, siamo misura
di riferimento dell’Universo?
Se le grandi masse celesti interagiscono
obbedendo a regole certe e le particelle elementari
non soggiacciono ai medesimi principi
abitiamo noi fra queste due estensioni?
Saremmo quindi al centro di tutto?
E procedendo nell’infinitesimale o nell’immenso
arriveremmo a scoprire altre entità di mezzo?
La somma degli interi positivi fino all’incomputabile
genera un numero più piccolo di ciascuno di essi,
per di più negativo, ciò potrebbe indicare stravolgimento
di ogni precetto? Un domani senza confini?
Voglio condurti nell’inesauribile, donarci eternità.

Immerso in questo pensare eccomi giunto
nell’ospitale spiazzo dove avverto gli aromi
del nostro primo, sregolato prenderci.
Ora finissimi steli d’erba formano un morbido tappeto,
gli umori che un giorno avevamo disperso
in questo terreno gli hanno dato nutrimento.
Ruoto su me stesso e siedo sfinito ai piedi della quercia,
sguardo fisso verso l’attraente, soleggiata radura,
gambe raccolte, avambracci sulle ginocchia,
mani abbandonate. Indicibile tristezza non veder più
lo spaventapasseri né udire lo sfarfallio piumoso dei corvi
che gracchiando si alzavano in volo.

Nell’accendermi una sigaretta, gli occhi vanno oltre,
al distante pendio che chiude il cerchio,
assetato di assurda malinconia,
indugio a lungo nel contemplare i ruderi
di quell’antica, discosta abbazia.

© Copyright 2015 Mauro Giovanelli – “Forse è poesia” – 1a edizione pubblicazioni GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro
© Copyright 2016 Mauro Giovanelli – “Tracce nel deserto” – 1a edizione pubblicazioni GEDI Gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro
© Copyright 2017 Mauro Giovanelli “Poesia III Millennio” pubblicazioni GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro
© Copyright 2018 – 2020 Mauro Giovanelli, “Pulsionale, poesia III Millennio” – 1a e 2a edizione, Vertigo Edizioni Srl, Roma
© Copyright 2018 Mauro Giovanelli “Sensoriale” pubblicazioni GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Pulsionale”, poesia III Millennio – 3a edizione Pubblicazioni GEDI gruppo editoriale SpA sito ilmiolibro

HANNO SCRITTO PER MAURO GIOVANELLI: Monica Vendrame, luglio 2017, per “RASSEGNA PREMIO NAZIONALE DI POESIA” Atlantide Edizioni

Per il suo ingegno e per il suo impegno professionale ampio e multiforme, che gli hanno consentito di percorrere, con successo, anche i sentieri dell’arte, garantendogli altresì l’acquisizione di una vasta conoscenza della natura umana. La sua vita è stata accompagnata da una continuità di ricerca che, dispiegandosi in tanti campi di studio, ha privilegiato il suo percorso di intellettuale illuminato e profondamente sensibile al fascino della poesia e della letteratura. Personalità di grande spessore culturale ed umano, ha coltivato i valori più importanti della vita e si è interessato, con serietà e competenza, alla storia e alla cultura di tanti popoli e tanti Paesi del mondo.
Monica Vendrame – Presidente della rassegna

Onorato e commosso del prestigioso “Premio alla carriera” che benevolmente mi è stato assegnato ringrazio di cuore l’estensore delle parole spese nei miei riguardi. Per quanto concerne l’aspetto “umano” sono emozionato e sbigottito nel constatare quanto questa persona mi conosca profondamente. Chiunque sia la abbraccio con affetto. Esprimo particolare gratitudine a Monica Vendrame e Fiore Sansalone e nel salutarli desidero rimarcare la profonda stima e amicizia che nutro per loro.
Mauro Giovanelli – Genova

HANNO SCRITTO PER MAURO GIOVANELLI: Monica Vendrame, Fiore Sansalone, Eugenio Maria Gallo In merito alla lirica “Spaventapasseri”, 1 dicembre 2016, 1a Rassegna Nazionale “Apri il cuore alla poesia”

«Un canto filosofico, si direbbe un canto di ricerca teso a rispondere al bisogno di conoscere il senso dell’oltre e, in primis, di cogliere e capire anche il senso dell’esserci, dell’essere. È con questa ansia di sapere che il poeta si rivolge alla “donna amata” quasi a volerle carpire il senso dell’abitare dell’uomo nell’universo o, meglio, tra “le grandi masse celesti” e “le particelle elementari”, cioè al centro del “Tutto”. E mentre si tende alla ricerca del “varco” per l’eterno trova pace alla propria ansia nella natura e nella serenità che proviene dal contemplarla».
Monica Vendrame, Fiore Sansalone, Eugenio Maria Gallo

Spaventapasseri

Non saranno certo coloro che hanno fede,
essi dicono, a farmi desistere dal cercare
la risposta, individuare la meta stabilita
dalla notte dei tempi. Pure dal mio osare
voler intendere il presupposto d’esser qui,
tra la prescelta folla dei contendenti.
Gli indagatori dell’ulteriore vengono
definiti sciocchi e superbi dai drogati
di antiche e incongrue narrazioni,
nel convincimento di essere stati eletti
alla conoscenza, chissà da chi e perché,
a tal punto da imbalsamare loro la mente, il cuore,
l’anima, lo spirito. Congelati nell’inerzia.

Dunque a te, donna amata, venerata
desiderata, dico solo, non lasciarti sedurre
da ingannevoli, primitivi miraggi, impedisci
che la notte ci avvolga, avvinghiamoci nella
nostra illuminata singolarità, tu sei me.
La disattesa promessa di aver separato la luce
dal buio è illusoria, da sempre il grande
splendore è compagno di ciò che fatalmente
ci lasciamo alle spalle e tenendoci per mano
rischiara il percorso imboccato,
non smorziamolo, impediamo alla vita
di ottenebrare il tempo che ci appartiene,
scambiamoci baci, abbracci, carezze, i corpi.

Impossibile sfidare l’enigma in solitudine.
Già te lo dissi amore, siamo misura
di riferimento dell’Universo?
Se le grandi masse celesti interagiscono
obbedendo a regole certe e le particelle elementari
non soggiacciono ai medesimi principi
abitiamo noi fra queste due grandezze?
Saremmo quindi al centro del Tutto?
E procedendo nell’infinitesimale o nell’immenso
arriveremo a scoprire altre entità di mezzo?
La somma degli interi positivi fino all’incomputabile
genera un numero più piccolo di ciascuno di essi,
per di più negativo. Ciò potrebbe indicare stravolgimento
di ogni precetto? Un domani senza confini?
Voglio condurti nell’inesauribile, donarci eternità.

Immerso in questo pensare eccomi giunto nell’ospitale spiazzo
dove avverto gli aromi del nostro primo, sregolato prenderci.
Ora finissimi steli d’erba formano un morbido tappeto,
gli umori che un giorno remoto abbiamo disperso
in questo terreno gli hanno dato nutrimento.
Ruoto su me stesso e siedo sfinito ai piedi della quercia,
sguardo fisso verso l’attraente, soleggiata radura,
gambe raccolte, avambracci sulle ginocchia,
mani abbandonate. Indicibile tristezza non veder più
lo spaventapasseri, nessun sfarfallio piumoso di corvi
che gracchiando si alzano in volo, la natura è ferma.
Nell’accendermi una sigaretta, smanioso di assurda
malinconia, gli occhi vanno oltre,
al distante pendio che chiude il cerchio,
indugio a lungo nel contemplare i ruderi
di quella discosta abbazia.

© 2016 Mauro Giovanelli – “Tracce nel deserto – Poesie e varie riflessioni”

PRIMAVERA

PRIMAVERA

Ecco! Il sentiero
dei nidi di ragno.
Come è sgualcito…
Prendendomi per mano
con affetto, grande cura,
aveva segnalato
il mondo della lettura
nel percorrerne
l’affascinante tragitto.

Seguito da l’angelo custode
anche il villaggio
sepolto nell’oblio…
Là, sul secondo ripiano,
circondato di suppellettili.
Quante emozioni!
Neve, bianche distese
dove amori e mancanze
sprigionano calore
di antichi tormenti.

Da sotto fa capolino
la sopracopèrta ammuffita,
giallognola, di un robusto,
coraggioso romanzo.
Vi è magnificamente
illustrata Lady Chatterley,
nuda, in trepida attesa
d’esser liberata da
ogni ignobile offesa
patita nei tempi più bui.

D’improvviso raggi di sole
esibiscono ragnatele
nel trafiggere i diafani vetri
in alto, a tetto, della soffitta
che sto esplorando.

Investito da confortevole tepore,
remoto profumo di pitosforo,
sfavillio di pulviscolo
libero, leggero, brillante
di volteggi nei fasci di luce.
Mi desto! È primavera.

Forse sarebbe il caso
di fare un ripasso sulla natura.
Esco, chiudo alle spalle
la porta dei ricordi,
scendo, mi immergo
lungo il viale di platani,
ovunque germogli,
rinascita, aria trasparente,
respiro a pieni polmoni…
Ci rivedremo a settembre.

Devo occuparmi di futuro.
Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagini in evidenza: Pergamena Premio Speciale “Accademia Mondiale della Poesia” e scultura dell’artista Telemaco Tucci

“PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”
EDIZIONE SPECIALE CONCORSO NAZIONALE “LaFeltrinelli Il mio libro” sezione Poesia

CODICE ISBN: 9788892345614
PAGINE 348
COPERTINA MORBIDA
INTERNO CARTA PATINATA A COLORI

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