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“Economia” di riferimento… La Grande Bellezza

Se dovremo morire di capitalismo mi domando:
Chi avrebbe stabilito che in Europa l’economia di riferimento debba essere quella tedesca?
Per tacere del resto è o non è l’Italia a detenere l’80% del patrimonio artistico e culturale del Pianeta?
I Governi che si sono succeduti ne erano al corrente?
Propongo che la Penisola venga considerata Patrimonio dell’Umanità quindi le siano devoluti cospicui finanziamenti per ricerca, mantenimento dei beni, protezione del territorio. Altro che “Procedura di Infrazione”

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

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LO SCHIAVISMO È ALLE PORTE

LO SCHIAVISMO È ALLE PORTE

Ero in tutt’altre faccende affaccendato per cui non ho avuto modo, neppure la voglia, di ascoltare per intero il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Però un passaggio inerente il “LAVORO” mi è giunto chiaro e netto da un “basso” nel Centro Storico della mia Superba. Così recita (testualmente):

“…è necessario ci sia in ogni famiglia…”

Eppure… Cazzo! Sono strapagati, hanno consiglieri, portavoce, portaborse, porta la borsa, porta auto (autisti), porta sfiga (ai cittadini), porta foglio, porta la sporta, non im-porta, neppure com-porta ma… Più o meno dignitosamente un tempo il solo capofamiglia manteneva l’intero nucleo con il proprio stipendio o salario. Poi, complice anche il femminismo più becero (ossia mascolino, ovvero diverso dal movimento per la parità dei diritti), dovevano lavorare marito e moglie al fine di ottenere lo stesso risultato. Indi, connivente l’intero arco costituzionale, avrebbero dovuto lavorare pure i figli delle categorie meno abbienti, fenomeno successivamente esteso alle “abbienti” dopo aver disintegrato la così detta “classe media”.
Oggi i discendenti fino ai nipoti sopravvivono con le pensioni dei nonni quindi la frase suona sibillina, profetica, tanto più avendo a che fare con una specie di governanti tutt’altro che affidabili, oserei dire tortuosi, serpeggianti (Renzi docet). Anche se il risultato finale sarà lo stesso che si prefiggono dalla notte dei tempi chiedo la rettifica della locuzione che dovrà recitare:

“…è necessario ci sia LAVORO per OGNI COMPONENTE la famiglia…”

Regola rigidamente applicata e rispettata nell’esercito dei Politicanti dove l’indice di disoccupazione per loro parenti, affini, amici e amici degli amici è 0 (zero).

Preparatevi! Lo schiavismo è alle porte.

Mauro Giovanelli – Genova
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GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA AI CITTADINI ITALIANI – PETIZIONE

LETTERA APERTA ALLE SIGNORE E SIGNORI

Presidente della Repubblica Italiana
Presidente del Senato della Repubblica
Presidente della Camera del deputati
Presidente del Consiglio dei Ministri
Confederazioni sindacati italiani: CGIL, CISL e UIL

P. C. Parlamento Europeo
Commissione per l’approvazione delle leggi al Consiglio dell’Unione Europea

Con la presente si intende indirizzare all’attenzione delle autorità competenti una
PETIZIONE
con la quale richiedere la ISTITUZIONE della

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA AI CITTADINI ITALIANI

Per il seguente motivo:

L’indifferenza, supponenza e sfrontatezza con le quali dai nostri governanti viene glissato il problema inerente gli spudorati stipendi che percepiscono (i più alti del Pianeta, USA e Russia comprese) nonché la dissolutezza in sfacciati privilegi di cui godono, che non hanno eguali neppure nelle monarchie e dittature del Mondo, non ultimo il fatto che possano andare in pensione e incamerare il vitalizio dopo un solo mandato e considerando, tra l’altro, il pesantissimo “fardello” economico che ciò rappresenta per la Nazione arrivando essi al considerevole numero di 951 unità (630 deputati e 321 senatori) contro le 535 degli USA (435 Camera dei Rappresentanti e 100 al Senato), si ritiene che tutto quanto esposto costituisca

VIOLENZA

all’intelligenza, il decoro, la dignità ed il livello di sopportazione del popolo che altresì viene sistematicamente chiamato a tollerare sacrifici economici e imposizioni di ogni ordine e grado a insindacabile giudizio dei medesimi. Si ha inoltre ragione di dubitare che quanto esplicitato possa essere in contrasto alle direttive UE che investono l’economia, la finanza, i settori produttivi e mirano all’uniformità di trattamento in ambito comunitario. Avendo preso atto dell’impossibilità di modificare questo vergognoso e indegno contesto si chiede che in qualche modo venga almeno dato risalto ai sacrifici e gli sforzi dei cittadini chiamati da soli a reggere le sorti del Paese.

P. S.
Lo stesso anomalo, ingiustificato ed abnorme trattamento retributivo si rileva pure negli emolumenti elargiti ai dipendenti, impiegati, segretari, sottosegretari, portavoce, portaborse, ecc. a salire nella scala gerarchica nell’ambito dell’organico di ciascuna struttura che supporta l’attività di ogni onorevole e ministro.
Di tali irregolari nonché incomprensibili privilegi non restano esclusi, ad elitario servizio dei politici, nemmeno i lavoratori per così dire di “supporto”, dall’ultimo incaricato per la ricarica degli orologi a pendolo fino ai commessi, barbieri, idraulici, imbianchini, ecc. per arrivare ai professionisti, medici di tutte le specializzazioni, infermieri, fiscalisti e quant’altro che percepiscono stipendi da fare invidia, tanto per fare un esempio, ad uno scienziato e ovviamente smisurati rispetto a quanto guadagnano le pari categorie che operano all’esterno dei Palazzi Chigi, Montecitorio, Viminale, Madama e Quirinale.

Restiamo in attesa di Vostro cortese riscontro.

Distinti saluti.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

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