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ACME

Acme

Tu vieni a me ed in me
nella tua essenza più intima e totale,
vieni per me, io ne ho il merito,
il tuo essere te diventa nucleo,
fondamento odoroso di storia,
ricordi, speranze,
illusioni perdute e conquistate,
pianti ed esaltazione,
convincimento, delusioni,
spirito allo stato liquido,
sublimazione del pensiero
che perde concentrazione,
si eleva oltre trascinando con sé
tutte le vite che sei stata,
ingiustizie subite,
il torto ingoiato,
sbagli commessi,
generazioni passate…
In quell’istante tu sei nera,
migrante, bianca,
umile e altera
cinese, europea, inca, sapiens,
umanità bestiale e divina,
ed ogni nostro scambio, miscuglio,
un giorno scorrerà fra rughe profonde,
prosciugate, riceveranno nutrimento,
rivoli degli umori del mondo,
tutte le lacrime versate,
il sangue, guerre e finzione della pace.
Non saprei come spiegartelo altrimenti.
Facciamolo durare, è cosa rara.
Hai capito cos’è?

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

RIPRODUZIONE RISERVATA

La rosa diventi

La rosa diventi

Apri la mente.
Era blindata.
Da oriente a occidente
sei stata usurpata
dei tuoi poteri.
Lo so. Lo sento.
Pure io ho lottato.
Anche per te.
In modo diverso.
Osservo il tuo viso,
con la mano schermisci
libertà ritrovata,
nascondi il sorriso,
tormenti la frangia,
riacquisti coraggio
nel portare la mano
alle labbra.
Il dito fra i denti
gesto bambina.
Diventi la rosa
di ogni mattina.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

RIPRODUZIONE RISERVATA

ACME

Acme

Tu vieni a me ed in me
nella tua essenza più intima e totale,
vieni per me, io ne ho il merito,
il tuo essere te diventa nucleo,
fondamento odoroso di storia,
ricordi, speranze,
illusioni perdute e conquistate,
pianti ed esaltazione,
convincimento, delusioni,
spirito allo stato liquido,
sublimazione del pensiero
che perde concentrazione,
si eleva oltre trascinando con sé
tutte le vite che sei stata,
ingiustizie subite,
il torto ingoiato,
sbagli commessi,
generazioni passate…
In quell’istante tu sei nera,
migrante, bianca,
umile e altera
cinese, europea, inca, sapiens,
umanità bestiale e divina,
ed ogni nostro scambio, miscuglio,
un giorno scorrerà fra rughe profonde,
prosciugate, riceveranno nutrimento,
rivoli degli umori del mondo,
tutte le lacrime versate,
il sangue, guerre e finzione della pace.
Non saprei come spiegartelo altrimenti.
Facciamolo durare, è cosa rara.
Hai capito cos’è?

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

RIPRODUZIONE RISERVATA

VIENI!

VIENI!

Se tu vorrai ti ci condurrò.
Dove?
Su quel Pianeta che vagheggi.
È lontano ma,
in virtù di ciò che siamo
e delle leggi astrali,
quelle che flettono
tempo e spazio,
affronteremo il breve viaggio.
Dovremo tenerci per mano,
facile scivolare
lungo una qualsiasi
linea di forza gravitazionale.
Ci faremo compagnia.
Anche là dimorano vite da salvare,
le ho viste in sogno, con te,
mai te ne sei accorta, lo so.
Hanno la mente vergine,
il pensiero pulito
come le tue candide lenzuola
stese ad un sole sfinito
da questa umanità.
Non ci sono muri.
A piacimento,
già te lo dico,
percorreremo ogni evento,
cosmico e verbale,
nel loro e nostro idioma.
Diventeranno uno,
come noi.
Impareremo l’indicativo,
molto futuro, poco condizionale,
guarderemo al passato
per mai più sbagliare,
gli ausiliari,
avere te, tu essere me.
Viceversa nella nostra intimità.
Tanti imperativi!
Quelli che adoriamo.
Trasmetteremo amore
ai nuovi amici.
Ne riceveremo.
Ho dimenticato
l’Infinito.
Amore… Vieni!

Mauro Giovanelli – Genova

RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA

Rantolio, preghiera,
asfissia, lamento.
Compagno di viaggio
alla Sua sinistra:
“Non sei tu il Cristo?
Salva te stesso e noi!”(1)
“Noi…”
Egli non fiata.
Da destra:
“Non hai tu nemmeno timore di Dio,
tu che ti trovi nel medesimo supplizio?
E per noi è cosa giusta,
perché riceviamo
la condegna pena
dei nostri fatti,
ma questi non ha commesso
alcunché di male…
Ricordati di me quando
sarai venuto nel tuo regno!”(2)
“Me…”
Della precisa invadenza
l’ultima perfida proposizione
fu essa pure rivolta a Colui
invocato da tempo.
Con le residue forze
il primo chiese
salvezza di tutti
e venne tacciato
dal reo confesso,
sembrerebbe meno fiaccato,
che solo per sé
invocò aiuto…
E solo a quest’ultimo
venne concesso.
Vi fu errore?
Poi… Anche i peggiori
stringono un patto
dinanzi il pericolo comune,
la fine imminente ma,
su quella collina,
neanche considerato tale precetto.
Forse la lucidità dell’uomo
si spense nella pena
della carne… E quella divina?
Gesta hai tu inveito?
Implorasti in malo modo?
O quanto sta scritto
rappresenta l’esatta perfezione
del progetto concepito dal male,
unica entità, sembrerebbe,
a determinare l’infame
defluire degli eventi?
…….
Disma, Gesta,
Gesta e Disma,
destra e sinistra,
basso, alto,
buono, cattivo,
cattivo a… Destra?
Gesta o Disma?
Barabbâ?
Lancio i dadi.
Mamma alla finestra
mi chiama.
A domani!

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

1 Luca, 23, 39, 43 e apocrifi
2 Ĭbīdem.

Immagine in evidenza: Omnia Mustafa Egypt tour

RIPRODUZIONE RISERVATA

Gesto

Gesto

Ritorno a quel momento,
sempre lo stesso,
perché a lungo ho riflettuto,
è stato un attimo,
perciò molto più breve,
assorbe il tempo
lo risucchia
sono due imbuti
passato e presente,
vissuto, infiniti
che dipartono
dal medesimo punto.
Non è tanto la decisione
quanto l’azione, il gesto,
frazione di frazione…
Se vogliamo grandioso
a quello ancora resto, è…
Strano! Ne vado orgoglioso.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza Fulvio Leoncini, disegno con lapis più cera, collezione Mauro Giovanelli

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Alla fin fine…

Alla fin fine…

Se ti dà ciò che vuoi,
quanto non hai avuto,
cogli senza chiedere mai
come e perché si è avverato,
evita di ricostruire
in diverso modo
ciò che hai vissuto,
non conviene,
neppure avevi sbagliato,
nella prima vita,
forse, il punto, alla fine,
ma fine, fine, fine
è che quel tempo è scaduto,
tutto qui, semplice in fondo,
in fondo… Che poi è alto
il sogno che ti neghi
andrà a riposare
fra i curvi vuoti spazi
delle nebulose a spirale,
utili solo a dividere,
allontanare, rimpiangere,
soggiacere al nulla
o compiacersi di ciò che avremo.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Omnia Mustafa Egypt tour

RIPRODUZIONE RISERVATA

INSEGUIRE AMORE

INSEGUIRE AMORE

Grazie… Che momenti…
Che momenti mi hai regalato!
Non ti conosco, sei voce ma…
Ogni problema è svanito,
sono tanti, credimi…
Sempre meno dei diseredati
e ciò non mi conforta. Anzi!
Torniamo a noi! Per un attimo
diciamo: “Chi se ne frega!”
Tu… Tu ascoltavi incantata…
Innocente! Così immagino…
Nel modo di essere sfrontata
avverto la bambina… Mano
nella mano… Dove ti ho portata?
Abbiamo viaggiato… È stato
molto utile, non “…dalla vita
alla morte”(1)come Céline dice ma…
“…in direzione ostinata e contraria”(2).
Vero Fabrizio? Le palpebre
non si chiudono solo per morire.
Occultare la visuale è giusto
se vivi forte nell’inseguire…
Amore.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

(1) Céline, “Viaggio al termine della notte
(2) Fabrizio De André – Genova

Immagine in evidenza: Omnia Mustafa Egypt tour

RIPRODUZIONE RISERVATA

SANTA CLAUS

SANTA CLAUS

Dunque bambine, adesso sapete.
Lo so, bella delusione! Si fa per dire.
Infliggerla è prassi in occidente,
una specie di vaccino al contrario.
Come spiegarlo?
Malattia, droga necessaria sembrerebbe…
Alla fin fine di denaro, accumulo in risorse
e consumo si tratta.
I primi due “valori” sempre più concentrati,
e per pochi, sfrenato il terzo.
Si auto alimentano. Pazzesco!
Comunque tanti altri
sono gli stupefacenti in circolazione,
tipo esaltazione di grandi capi,
carismatici salvatori della patria,
riti, consuetudini, cerimoniali che,
in taluni casi,
vengono chiamati sacramenti.
Foste nate ad oriente
di altri simili avreste goduto, sofferto,
migliori, peggiori, infami, balzani,
spesso crudeli.
Una lunga storia. Dipende dai tempi.
Ed è questione di longitudine e latitudine.
Le chiamano coordinate geografiche.
A tal riguardo le comunità
vengono influenzate
anche da confini, fisici e politici,
l’orografia, tettonica, il clima.
Di quelle astronomiche parleremo
con dovizia di particolari,
sono più importanti ed è perciò
che su questo sasso vengono trascurate.
Dunque Lulù, Angie, stavo dicendo?
Ah! Sì. Avete saputo…
Non è Gesù Bambino a portare doni
la notte di Natale, neppure Santa Claus.
Siamo noi, sempre noi, per voi,
rivivere una fiaba, tornare piccoli,
fascino irresistibile, ingiusto, effimero
perché se altrove la gente soffre,
patisce ingiustizie, soperchierie, muore
anche un po’ per noi,
nessuno ha diritto di esser libero.
Affrontate con grande cuore
il vostro futuro, è tanto ciò che avete,
fermiamo questo ingranaggio,
impossibile estirpare il male
ma provateci, soprattutto…
Senza mai più credere a babbo natale.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini, “Il leggío a nove posizioni – Lo sguardo del topo”, collezione Mauro Giovanelli