Archivi categoria: Mauro Giovanelli – Opere

“Dalla risacca… raccolta di appunti, riflessioni, note”

di Mauro Giovanelli

Prefazione

«L’ottimista pensa che questo
sia il migliore dei mondi possibili.
Il pessimista sa che è vero.»

(J. Robert Oppenheimer)

Perché amiamo gli aforismi? Probabilmente per il piacere che ci dà il poter condensare un senso più ampio in una limitata perfezione. La bellezza dell’aforisma, infatti, risiede proprio in questo, nel fascino di un’espressione complessa e articolata custodita nell’essenzialità, nella brevità, nell’equilibrio, in quel morso rubato alla vita che tanto ci stimola e infiamma. Potremmo paragonarlo all’incanto del bacio nell’ardore della sua prima volta che riesce a essere infiniti colori e sapori tutti insieme, in questo caso stupendoci sempre, a ogni passaggio, vergine anche nel suo ripetersi.
Scrittore a tutto tondo, dopo la sua prospera esperienza letteraria nella poesia e nella saggistica, Mauro Giovanelli ha deciso di confrontarsi in questo campo solo apparentemente semplice e in realtà complesso, poiché richiede quel bilanciamento interiore e intellettuale non indifferente e soprattutto l’accuratezza d’idee e intenti in una padronanza linguistica incontrovertibile. Questa sua opera, dunque, ci arriva carica della nostra curiosità, poiché affascinati di sapere se la sua perspicacia poetica e la raffinatezza tipica del suo poetare possano riscontrarsi anche in questo contesto. Non rimarrete delusi, al contrario si resta imprigionati dalla verve tipica della sua scrittura che ancor più riscontriamo qui, nella scelta sopraffina delle parole, il loro musicale accostamento, il carico dell’esperienza uniti alla forte portata interpretativa maturata in anni di dimestichezza con la composizione più articolata.
Ecco, con questi suoi motti, adagi, spesso tradotti in dialoghi secchi, botta e risposta, racconto breve, Mauro Giovanelli si fa esegeta, perché riesce, con arguzia e mai sarcasmo, a centrare la questione, a proporre spunti di riflessione esistenziali e filosofici per gli orecchi di chi non si limiterà a leggerli semplicemente, bensì ne vorrà trarre prezioso spunto interpretativo per una più personale conoscenza.
Apprezziamo molto in quest’opera la decisione di lasciare gli aneddoti liberi, in ordine sparso, casuale, del resto la silloge è una raccolta di appunti, interrogativi e osservazioni anche lontani nel tempo. Evitare quindi di racchiuderli, come fanno molti, in aree tematiche è una scelta non solo azzeccata ma che denota come sia vivo e chiaro il loro senso più vero, quello di non essere legati a una schematicità o a un pensiero razionalmente fisso, bensì prediligere la necessità comunicativa, partorire maièuticamente non tanto l’idea quanto l’essenza.
A farci compagnia, poi, è il gusto espressivo che da sempre accompagna Mauro Giovanelli, per cui la scrittura è qualcosa di talmente personale e intimo da potersi permettere una sfacciataggine con la parola ardita, l’iperbole più che temeraria, come si fa con l’amico di vecchia data, fratello e complice, a volte assumendo toni bruschi, fin troppo diretti, sovente provocatori, oltre il limite del pensare comune: La vera libertà nei “rapporti” di qualsiasi tipo è non doversi mai scusare della sincerità, un
legame, il loro, di lunga data, proficuo e appassionato.

Pamela Michelis Editor

Mauro Giovanelli Titolo: SENSORIALE – Poesia III Millennio

EDIZIONE SPECIALE

Genere: Poesia / Letterature

– poesia

Codice ISBN: 9788892356672

Edizione: 1a Anno pubblicazione: 2019

Formato: 14,5×22 Pagine 576

Copertina: morbida, Interno: colore

Immagine di copertina: Enrico Bafico artista, “La nave veloce”, Olio su tela, Collezione Mauro Giovanelli

Pamela Michelis – Prefazione a “PULSIONALE – Poesia III Millennio” – Edizioni Vertigo – collana “I Preziosi” – IBAN 978 88 6206 641 9

Pamela Michelis – Prefazione a “PULSIONALE – Poesia III Millennio” – Edizioni Vertigo – collana “I Preziosi” – IBAN 978 88 6206 641 9

Tra il 2012 e il 2013 al Complesso del Vittoriano di Roma venne allestita una straordinaria mostra di Renato Guttuso. Al di là della ricchezza artistica che la raccolta presentava, a colpire particolarmente il visitatore la sala centrale allestita posizionando su ognuno dei quattro lati un enorme opera dell’artista. La sensazione, altamente suggestiva, era di essere immersi nei quadri stessi, una vividezza di colori e immagini da catapultare l’osservatore in un mondo (ir)reale di fantastiche sensazioni.
Questa particolare commozione è tornata alla mente durante la lettura del testo di Mauro Giovanelli, capace in maniera sorprendente di trasmettere al lettore una poliedricità di percezioni e sfumature assolutamente coinvolgente e inebriante.
La corposa raccolta poetica dell’autore, è infatti un viaggio esperienziale che unisce la parola a una componente visiva particolarmente fruttuosa data dalle foto e dalle riproduzioni, che l’autore stesso ha inserito, di opere presenti nella sua collezione privata, immagini familiari storiche, foto da lui stesso scattate ma anche di altre universalmente conosciute per il loro valore artistico.
[…]
Ho mani eterne,
Senza tempo l’impronta impressa su te,
Mai più sarà cancellata,
marchio che ti accompagnerà,
ne rimarrà nozione
pure quando questo valico
verrà superato
scollati dal passato.
Stammi lontana,
meglio è per te,
colei che ne avverte il senso
mai più troverà pace.
[…]
(Cacciatore di te)

Un artista a tuttotondo, Mauro Giovanelli, che sembra sfidare la parola, a voler dimostrare che può piegarla ad una sua volontà creatrice, ma forse proprio con piacere i versi stessi si plasmano tra le sue dita, consapevoli della capacità autoriale di renderli ancora più vitali, più sinuosi, più comunicativamente appaganti e stimolanti.
È una poesia pittorica quella del nostro autore che fin dalle prime righe sembra ricordarci che la vita – affinché sia tale e possa dare l’assoluto – allo stesso modo va vissuta, senza negarsi possibilità ed esperienze, facendo un profondo respiro e gettandosi nell’ignoto.
[…]
Ho visto l’unica aristocrazia,
la tua cultura, filosofia, saggezza e,
in rapida successione,
ho visto Carmen Mondragón, Nahui Olín,
gli esuli dalla guerra civile di Spagna,
udito il passo dell’oca che ti intimoriva.
Ti ho veduta con Alda in fasce,
avvolta nella coperta,
io dentro te assumevo forma e sostanza,
mentre procedendo calma, piano,
evitavi la folla terrorizzata,
amalgamata, impazzita,
che al suono dell’allarme galoppava
verso il rifugio.
[…]
(Mamma)

A tutto questo si unisce una profonda conoscenza intellettuale che abbraccia i più diversi campi per dare libero sfogo a quella vitalità che aggiunge nuovi significati e inedito valore ad ogni esperienza. Ciascun componimento è microcosmo, spesso presentato come paranarrazione poetica: Una storia, un’immagine estratta dal tempo, cristallizzata nell’emozione che ha suscitato, quasi si potesse rivederla dall’esterno, con un occhio che ne è stato artefice e testimone allo stesso tempo.
Attraverso le pagine scorrono uomini, donne, artisti che sembrano parlarci con la familiarità che ne disvela i vizi e le virtù, come durante i dialoghi sul finire della notte; un animo umano che si fa innocentemente nudo di fronte al lettore, il sussurro di un’essenza evocativa dei misteri primordiali.
[…]
A parer mio le gambe della donna
sono gli estremi limiti
del piano di oscillazione del pendolo divino
che dell’Universo misura
il senso di rotazione,
sono la differenza fra “Benvenuto” e “Addio…
La tua assoluzione o la condanna.
[…]

(Idonea destinazione)

La curiosità anima la lettura, ma sempre con il rispetto dovuto a chi decide di metterci a parte di un discorso personalissimo e sincero, coinvolgente, vero, un invito a partecipare, spingerci oltre i nostri limiti per riscoprire l’autentico valore che anima i nostri pensieri e dà corpo alle nostre azioni.
Pamela Michelis
Prefazione a “PULSIONALE – Poesia III Millennio” – Edizioni Vertigo – collana “I Preziosi” – IBAN 978 88 6206 641 9

Luana Bottacin per “PULSIONALE POESIA III MILLENNIO” – 16 luglio 2018

16 luglio 2018 di Luana Bottacin
per “PULSIONALE POESIA III MILLENNIO”

Racchiudere in pochi paragrafi un’opera di più di trecento pagine non è semplice, tanto più se, man mano che si procede nella lettura, si riporta alla luce un insieme che non è fatto soltanto di versi poetici. Mauro rivela senz’altro, oltre al possedere doti eccelse di scrittura , un bagaglio culturale che abbraccia le arti e le scienze più disparate: e coloro che lo hanno aiutato nella stesura e nella composizione del libro lo testimoniano, attraverso le fotografie, le riproduzioni di quadri, i disegni, i commenti in calce alla poesia…l’autore è senza dubbio una personalità che non lascia niente al caso, quanto alle sue idee sul mondo e sulla società.

Uno degli elementi più significativi dell’opera è l’amore, che assume via via una componente sensuale, visivamente e stilisticamente propria dell’Eros decantato da Nietzsche e dai suoi discepoli; parole ed immagini si ricalcano sulla carta in una forma che ai più può apparire morbosamente intrigante, perfino la scelta lessicale si aggrappa su una parete tendenziosamente lussuriosa, velatamente erotica, in un susseguirsi di situazioni che rischierebbero di risultare imbarazzanti. Dal mio punto di vista, però, Mauro non si spinge a questo: perchè nella sua poesia c’è ben di più di un carosello di foto “oscene”, di termini che stridono con la morale, di considerazioni puramente soggettive sulla società e sull’umanità in movimento.

L’amore per la donna si mescola a quello più universalmente vicino per gli uomini retti, deboli, che non cadono schiavi delle trappole del progresso…la visione del mondo è spesso affiancata alle equazioni matematiche, ma non in un sistema che voglia ridurre del suo significato il sentimento e l’anima. Mauro si annida nei meandri del Cosmo senza perdere il filo che gli consenta di tornare con i piedi sulla Terra, è una figura ricca di complessità ma sicuramente un uomo coerente nel suo pensiero, la cui prosa ridondante (non lo si prenda come un difetto) si getta e si riversa sui fogli come un fiume. Il libro è una summa di molteplici elementi, che necessitano di pause di riflessione; e nel suo insieme, un quadro articolato nel quale i temi universali di amore, morte, guerra, convivenza, si muovono in binari talvolta distinti, talvolta amalgamati con sapiente tecnica e padronanza di stile.

Luana Bottacin

PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88, 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi”
In tutte le librerie

Carla Infante per “PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”

Carla Infante per “PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO”

Vorrei rendere omaggio (avrei dovuto farlo prima) a uno degli editor della pagina, Mauro Giovanelli, che ritengo profondo conoscitore della letteratura e dell’arte italiana e internazionale. Singolare nella sua poliedricità, personalità non facile, direi rude e inavvicinabile per certi aspetti, ma sicuramente una delle più grandi penne in circolazione! Devo confessare, dopo aver letto il suo ultimo libro “Pulsionale – Poesia III millennio”, di essermi trovata di fronte a un capolavoro! Opera che contiene un ritratto della vita senza filtri, pagine in cui prosa e poesia si mescolano per raccontare l’amore o il dolore con la stessa intensità… Nella sua lirica che segue viene esaltata l’importanza di avere un “grembo” in cui rifugiarsi la sera quando al ritorno a casa si ha bisogno di qualcuno a cui svelarsi senza finzioni e trovare ristoro! A presto Mauro… Grazie.
Carla Infante
Teacher presso Ministero Pubblica Istruzione

GREMBO

Se non hai “quel” grembo
entro cui riversare ogni lacrima
delle tue ferite…
Verso sera si va incontro a se stessi,
il pensare viene compresso all’essenziale,
senza fronzoli né finzioni,
così che tutto
possa stare dentro l’abito mentale
predisposto all’ultimo,
eventuale fottuto viaggio,
e lo riporrai ad ogni fottuta alba
fino a quando il sorgere del sole
ti dovesse comunicare
che un altro crudele,
fottuto giorno sta per cominciare.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com
© Copyright 2017 Mauro Giovanelli

Mauro Giovanelli
PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88, 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi”
In tutte le librerie

DARIO ROSSI SPERANZA for Mauro Giovanelli – PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO

GRAZIE DARIO ROSSI SPERANZA, amico da sempre, che mi ha dato il coraggio di salutarlo con disinvoltura proferendo le parole più difficili da dire, “ti voglio bene”, tanto più ad un uomo considerando la mia indiscussa virilità e attrazione verso tutto ciò che ha consistenza femminea.
Le sue parole puntualmente riportate così come mi sono pervenute dopo neanche un mese di conoscenza, tra l’altro “virtuale”, desidero condividerle con tutti voi poiché nel leggerle ho provato la sensazione di guardarmi in uno specchio molto particolare, difficilmente reperibile in quanto possiede la peculiarità di riflettere l’immagine senza invertirne gli opposti, la sinistra rimane tale e viceversa. Quindi ritratto perfetto che Dario ha voluto regalarmi. Lascio pure l’appellativo “Prof.” d’esordio, di cui ho titolo sebbene abbia sempre prediletto essere “Mauro”, quale sono e fui. In futuro mi permetterò con orgoglio di inserire questo “profilo” nei miei modesti lavori letterari unitamente alla “biografia” riportata in calce che da sempre li accompagnano.

For MAURO GIOVANELLI by Dario Rossi Speranza

PROF. sei proprio una cara persona, ricca di risorse e di sorprese, come non volerti bene! Il tuo magma intellettuale si auto produce senza pause in gran profusione e così accade che la tua copiosa messe venga giù come un fiume carsico che filtra in ogni dove e che non conosce ostacoli. In questo tuo precipuo tratto ti vedo, se me lo concedi, molto somigliante nell’impeto nel volume nel massivo impatto e nella “follia” al geniale padre di Zarathustra, novello Nietzsche postmoderno, anche alquanto nichilista ed esistenziale, con il quale condividi la gran Virtù di scrivere argomentare e produrre Senso anche “senza pensare” come confessava alla sua rigorosa Coscienza il gran pensatore di Röcken. Ma non sarò di certo io a censurarti nella tua iperattività caro amico mio, perché noi siamo involontari complici nell’aggressione totale ai Saperi ed alla Conoscenza! Siamo troppo simili per non sostenerci a vicenda sino all’ultima strenua parola immagine o pensiero! Anche se il Filosofo asseriva che NESSUNO E’ PERFEZIONE, noi tendiamo sovente a quella, la lambiamo pericolosamente e siamo costantemente molestati dal suo pensiero. Ma non per nutrire scioccamente i nostri rispettivi Ego, giammai potremmo essere vanagloriosi o peggio narcisi, ma solo per rendere più fruibile ed allettante la nostra produzione e per sopravvivere a noi stessi provando a vincere la Caducità dell’Essere, del Vivere e delle Cose tutte attraverso la Ricerca senza tregua della Bellezza, della Verità e della Conoscenza Universale, che da Forma incolore senza consistenza quale oggi noi siamo si traduca in Essenza primigenia di ogni inizio, a dispetto di quel Dio troppo assente nella drammatica Vicenda Umana…
DARIO ROSSI SPERANZA (Milano – New York)

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Mauro Giovanelli
PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88, 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi”
In tutte le librerie

Luana Bottacin – Commento a PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO

Luana Bottacin – Commento a PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO

Quale linguaggio sublime ed articolato rappresenta la poesia! E quale potere è in grado di racchiudere dentro di sé il poeta, mentre, appallottolando i fogli e gettandoli per terra, alla ricerca della forma migliore per esprimere idee e pensieri, osserva e scruta dentro e fuori il proprio mondo. Chiaramente, lo abbiamo detto in altra sede, il linguaggio poetico ha bisogno di altre stanze, altri meccanismi rispetto il racconto in prosa: nella maggior parte dei casi, i versi sono la rappresentazione meccanica e dinamica di quanto sa provare l’animo umano; non si deve avanzare soltanto per presentare un componimento stilisticamente soddisfacente…non ci si deve lambiccare il cervello per stupire, colpire, commuovere coloro che stanno al di là, anzi, spesso il lettore alza il viso dalla pagina perplesso, stordito, talvolta incredulo al punto da chiedersi “ma cosa diamine è passato per la testa al poeta?”

È vero, molti autori sono ribattezzati strani, ma siamo certi che non stia proprio in questa eccentricità la risposta alla loro conoscenza? Mauro lo ribatte e lo dichiara fin dalle prime pagine: è un viaggio che si dipana tra i fili aggrovigliati delle emozioni più intime. Un percorso che svincola dalla strada personale per addentrarsi sempre più nei sentieri del Mondo, quello condiviso, quello osservato dalla massa; nei versi, a volte bisognosi di qualche attimo di pausa, c’è l’essenza di una profondità che, al di là dei balzi stilistici e della geometria con cui essi sono scritti, permette di cogliere le domande-cardine: “chi sono? Cosa desidero? Perché vivo in un modo piuttosto che in un altro?…”

I tempi, così vorrei definirli i momenti della poesia di Mauro, ci aiutano ad esplorare l’universo delle emozioni dell’uomo-poeta; il ricordo di un attimo felice che poi lascia posto ad una riflessione più malinconica..vita e morte che si incontrano e si affiancano in un carosello di immagini e che penetrano nel nostro cuore intervenendo a perpetrare l’infinito dibattito su chi siamo e come costruiamo la nostra vita.

Luana Bottacin

PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88, 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi”
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Ilaria Orzo, LA POESIA DI MAURO GIOVANELLI: NOTE CRITICHE “LE MUSE” Bimestrale per il mondo dell’Arte e della Cultura – Anno XVIII – Aprile 2018 Di

LA POESIA DI MAURO GIOVANELLI: NOTE CRITICHE
“LE MUSE” Bimestrale per il mondo dell’Arte e della Cultura – Anno XVIII – Aprile 2018 – pag. 38

Di Ilaria Orzo

Versi liberi che evocano nostalgia: Questi sono i componimenti di Mauro Giovanelli. Colonna portante delle sue parole, mezzo utilizzato per dar voce ai pensieri, è il suo amore per la letteratura.
Le poesie trattano temi differenti, ma in ciascuna di esse è palpabile lo struggente sentimento nostalgico. Esso viene declinato e sviscerato in tutte le sue forme.
C’è la nostalgia per la patria. Quasi come se l’autore fosse un Leopardi moderno non riesce a staccarsi da ciò che è stato e volge lo sguardo a Recanati, accarezzando le gesta del grande vate, con umiltà e rimostranza.
Nostalgico è anche l’amore perduto. Il poeta si rivolge alla sua Silvia, l’amore andato, la rievoca, le parla, le spiega. C’è anche la malinconia per la cara madre. Con tono pasoliniano, si rivolge a lei, alla donna che gli ha donato la vita e che sempre sarà accanto a lui con grande affetto. Non ha dimenticato alcunché del suo passato. Tutto è perennemente vivido in lui. Ma questo universo non si accompagna solo alla malinconia e alla tristezza: Se inizialmente si lascia andare ai sentimenti di rabbia e delusione, successivamente giungerà alla conclusione che i tempi andati sono per lui dolci ricordi dell’anima e monito per vivere il presente. Il suo passato è il migliore insegnante, ricco di esperienze intense e indimenticabili. Ed è da lì che trae la speranza calmiera, come si evince da alcuni versi estratti dal componimento “Eterna carezza”: Così attenderò sereno / il giungere del nostro segnale, / vedrei il film che abbiamo vissuto, / mi immergerei negli impulsi / generati dai nostri corpi / palpito dopo palpito. / Con pazienza, senza fretta, /aspetterò la fine / /.
Pochi virtuosismi, solo tante importanti parole pregne di significato che sottolineano il suo attaccamento al sapere e la sua attenzione nei confronti del bello e dell’assoluto necessario: Figura femminile vissuta con trasporto e instancabile passione.
È difficile rimanere impassibili all’intensità dei suoi sentimenti, descritti e raccontati senza filtri mediante versi intrisi di pathos che si animano.
Notevole risulta la capacità comunicativa dell’autore in grado di creare nel lettore quella preziosa relazione empatica, abilità dei grandi poeti. I versi del Giovanelli sono racconti, schegge autentiche che disegnano l’animo dell’artista. Le sue parole sono pennellate, sfumature emotive, giochi cromatici del cuore che raccontano la sua sentimentale fragilità, in un intreccio di vibranti sensazioni.
Ilaria Orzo – Note critiche – “LE MUSE” Bimestrale per il mondo dell’Arte e della Cultura – Anno XVIII – Aprile 2018 – pag. 38

Mauro Giovanelli
PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88, 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi”
In tutte le librerie

LA POESIA DI MAURO GIOVANELLI: NOTE CRITICHE –
“LE MUSE” Bimestrale per il mondo dell’Arte e della Cultura – Anno XVIII – Aprile 2018 – pag. 38

Di Ilaria Orzo

Versi liberi che evocano nostalgia: Questi sono i componimenti di Mauro Giovanelli. Colonna portante delle sue parole, mezzo utilizzato per dar voce ai pensieri, è il suo amore per la letteratura.
Le poesie trattano temi differenti, ma in ciascuna di esse è palpabile lo struggente sentimento nostalgico. Esso viene declinato e sviscerato in tutte le sue forme.
C’è la nostalgia per la patria. Quasi come se l’autore fosse un Leopardi moderno non riesce a staccarsi da ciò che è stato e volge lo sguardo a Recanati, accarezzando le gesta del grande vate, con umiltà e rimostranza.
Nostalgico è anche l’amore perduto. Il poeta si rivolge alla sua Silvia, l’amore andato, la rievoca, le parla, le spiega. C’è anche la malinconia per la cara madre. Con tono pasoliniano, si rivolge a lei, alla donna che gli ha donato la vita e che sempre sarà accanto a lui con grande affetto. Non ha dimenticato alcunché del suo passato. Tutto è perennemente vivido in lui. Ma questo universo non si accompagna solo alla malinconia e alla tristezza: Se inizialmente si lascia andare ai sentimenti di rabbia e delusione, successivamente giungerà alla conclusione che i tempi andati sono per lui dolci ricordi dell’anima e monito per vivere il presente. Il suo passato è il migliore insegnante, ricco di esperienze intense e indimenticabili. Ed è da lì che trae la speranza calmiera, come si evince da alcuni versi estratti dal componimento “Eterna carezza”: Così attenderò sereno / il giungere del nostro segnale, / vedrei il film che abbiamo vissuto, / mi immergerei negli impulsi / generati dai nostri corpi / palpito dopo palpito. / Con pazienza, senza fretta, /aspetterò la fine / /.
Pochi virtuosismi, solo tante importanti parole pregne di significato che sottolineano il suo attaccamento al sapere e la sua attenzione nei confronti del bello e dell’assoluto necessario: Figura femminile vissuta con trasporto e instancabile passione.
È difficile rimanere impassibili all’intensità dei suoi sentimenti, descritti e raccontati senza filtri mediante versi intrisi di pathos che si animano.
Notevole risulta la capacità comunicativa dell’autore in grado di creare nel lettore quella preziosa relazione empatica, abilità dei grandi poeti. I versi del Giovanelli sono racconti, schegge autentiche che disegnano l’animo dell’artista. Le sue parole sono pennellate, sfumature emotive, giochi cromatici del cuore che raccontano la sua sentimentale fragilità, in un intreccio di vibranti sensazioni.
Ilaria Orzo – Note critiche – “LE MUSE” Bimestrale per il mondo dell’Arte e della Cultura – Anno XVIII – Aprile 2018 – pag. 38

Mauro Giovanelli
PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi”
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Mauro Giovanelli PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO ISBN 978 88 6206 641 9 Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi” – In tutte le librerie

MAURO GIOVANELLI – Genova

NOTE BIOGRAFICHE
Nato a Genova il 27 febbraio 1945 ed ivi perfezionato. Asilo, elementari, medie, superiori, università. Percorso netto, lineare disegno dell’organizzazione sociale sebbene sempre regolato, senza soluzione di continuità, da lettura e scrittura anche nel tempo susseguente. Ufficiale di complemento per bizzarra circostanza, dirigente d’azienda per necessità, insegnante per passione, imprenditore per presunzione, ricercatore ed altro ancora che all’istante non ricordo. Esploratore del Mondo, dall’India, Uzbekistan, Russia, Turchia, Europa, Libia, Messico, Perù, Sahara, ecc. e indagatore della natura umana. Scrittore, saggista, critico, libera mente.
“Quod scripsi, scripsi” (Giovanni: 19,22)

Mauro Giovanelli
PULSIONALE – POESIA III MILLENNIO
ISBN 978 88, 6206 641 9
Edizioni VERTIGO collana “I Preziosi”
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