Archivi categoria: Poesia

NON GRIDARE

NON GRIDARE

Questa
Estate
È stata
Stancante
Neanche
È bastato
Di una starna
Farne statua greca…
Sempre
Starnazzante
È sua natura
Istante dopo istante
Questione
Di stazza
Mentale
Livello culturale
Ignorare Atlante
Regge e non vede
Il Mondo
Priva di sestante
Confonde
Due con fante
Figurarsi Asso e Re
Seguiti
Da regine.
Sta calma
Non gridare
Ciò che amo
Sono il mare
E le Sirene.
Della palma
L’ombra mattutina.
Sognare
Piuttosto
Che remare.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza foto Mauro Giovanelli: “L’ora delle sirene”

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MI BASTO

Ho sbagliato! Del resto correva la necessità, mia, di modificare le precedenti edizioni delle opere presentate nella “competizione”. Non credo ai concorsi, in particolare di questo tipo dove hanno peso l’aspetto “commerciale” ed il “supporta me che io supporto te” somigliante al “voto di scambio in parlamento”. Diffido pure dei componenti le giurie. Mi sovviene la lettera che nel 1959 il grande Pier Paolo Pasolini, finalista del premio “Strega” con “Una vita violenta”, indirizzò a Salvatore Quasimodo a seguito della quale il sommo regista (e non solo) venne a sapere che quasi tutti i “colleghi” chiesero esplicitamente benevolenza ai giurati. Quell’anno fu assegnato (postumo) a Giuseppe Tomasi di Lampedusa per “Il Gattopardo”. Pier Paolo si pentì amaramente del suo unico momento di debolezza. Resta la sua enorme “massa”. Dubito della competenza dei componenti qualsiasi giuria, oggi più che mai.
Non ho tempo di leggere le altrui opere poiché scrivo molto per il piacere mio pertanto ho pochissimo tempo da dedicare alla “community” e pubblico me medesimo per il semplice fatto che le case editrici non investono più: Obliterato il “rischio d’impresa” anche nella cultura.
Ringrazio di cuore LUANA BOTTACIN per le sue spontanee quanto gradite recensioni al mio “PULSIONALE – POESIA III millennio”. A lei un abbraccio affettuoso.
Non parteciperò più ad alcun concorso letterario e/o similari. Mi basto.
Grazie a chi ha prestato attenzione ai miei scritti.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Lettera di Pier Paolo Pasolini a Salvatore Quasimodo.

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DA PRINCIPIO…

DA PRINCIPIO…

Ti svegli,
sonno profondo, ristoratore,
dalla finestra filtrano primi raggi del sole,
puliti, grande cuore,
nessuna crudeltà il giorno che nasce,
accarezzano e promettono,
messaggeri di pace
hanno lo stesso tepore
che avverti allungando la mano,
il suo cuscino,
sorridi, retrocedi il tempo,
frughi tiepidi angoli,
stringi le sue ritrovate mutandine,
umide, lievi come fugace nebbia d’alba,
tenui rumori dalla cucina
narrano la notte appena trascorsa,
compongono armonia
con ogni suono della natura,
causano luoghi meravigliosi,
eterni, incantati,
intenso l’aroma del caffè,
chiudi gli occhi,
ti sposti, ruoti avvolto dalle lenzuola,
onda che ti accompagna
nell’ammarare sul suo odore,
aderire l’impronta della presenza.
La fiaba non è risolta,
questa mi era ignota,
raccontala ancora una volta
da principio… Senza fine.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza (Censurata): Fulvio Leoncini artista – Tecnica mista su legno più cera – Dimensioni cm. 21×30 – Collezione Mauro Giovanelli

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VISCERALE – POESIA III MILLENNIO

VISCERALE – POESIA III MILLENNIO

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Da “LE MUSE” – ANNO XVIII – APRILE 2018

Versi liberi che evocano nostalgia: Questi sono i componimenti di Mauro Giovanelli.
Colonna portante delle sue parole, mezzo utilizzato per dar voce ai pensieri, è l’amore per la letteratura. Le poesie trattano temi differenti ed in esse è palpabile lo struggente sentimento nostalgico che viene declinato e sviscerato in tutte le sue forme. C’è ricordo delle proprie radici; quasi l’autore fosse un Leopardi moderno non riesce a staccarsi da ciò che è stato e volge lo sguardo a Recanati.
Elegiaco anche l’amore consumato. Il poeta si rivolge alla sua Silvia perduta, la rievoca, le parla, le spiega. C’è pure la malinconia per la cara madre. Con tono pasoliniano a lei si rivolge, alla donna che gli ha donato la vita. L’artista non ha dimenticato alcunché del suo passato. Tutto è perennemente vivido in lui. Ma questo universo non si accompagna solo all’inquietudine e tristezza: Se inizialmente si lascia andare a sentimenti di rabbia e delusione, successivamente giungerà alla conclusione che i tempi andati sono per lui dolci ricordi dell’anima e monito per vivere il presente.
Il passato, ricco di esperienze intense e memorabili, è il miglior insegnante da cui trae la speranza calmiera, come si evince da alcuni versi estratti dal componimento “Eterna carezza (Natale 14-621527)”: […Così attenderò sereno / il giungere del nostro segnale, / vedrei il film che abbiamo vissuto, / mi immergerei negli impulsi / generati dai nostri corpi / palpito dopo palpito. / Con pazienza, senza fretta, / aspetterò la fine…].
Pochi virtuosismi ma parole pregne di significato a sottolineare il suo attaccamento al sapere e l’attenzione nei confronti del bello e dell’assoluto necessario. La Figura femminile è vissuta con trasporto e instancabile passione.
Difficile rimanere impassibili all’intensità dei sentimenti emanati, descritti e raccontati senza filtri mediante versi intrisi di pathos. Notevole risulta la capacità comunicativa dell’autore in grado di creare nel lettore quella preziosa relazione empatica, abilità dei grandi poeti. I versi del Giovanelli sono schegge che ne disegnano l’animo enunciando la sua sentimentale fragilità in un intreccio di vibranti sensazioni. Pennellate, sfumature emotive, giochi cromatici del cuore sono l’annuncio di palpitanti e appassionate sensazioni.
Ilaria Orzo

INDICE

003) “Quod scripsi, scripsi” (Giovanni: 19, 22)
004) PRESENTAZIONE E PREFAZIONE
Dario Rossi Speranza, New York/Milano, for Mauro Giovanelli
005) NOTE CRITICHE DI Ilaria Orzo da “LE MUSE” – ANNO
XVIII – APRILE 2018 – Bimestrale Arte e Cultura
008) Natale 14-621527 (eterna carezza)
010) NULLA È OGGI
011) 27.07.2018 (Stupefacente Luna!)
013) 140324
014) PRIMAVERA
017) A LUCA SAVIO (e tanti, troppi come lui)
018) ANGOSCIA
019) Sarà così…
021) MEMORABILI QUEGLI ANNI
022) ANNICHILITI
024) BONICA
025) COMPRENDI?
028) Albert e Mauro (con deferenza)
029) DISTACCO
030) È!
031) ETSEFAT SAUG
033) ESSERE e AVERE
034) FOSSI INFINITO…
036) IL NOSTRO ORTO
039) RAI – TG2 ore 20,30 del 24.07.18
040) IO e ME
041) lo scopo
042) DOMENICA POMERIGGIO
043) LA MIA “ITACA”
046) EQUILIBRIO PERFETTO
047) “LA PODEROSA”
050) LITTLE BOY AND FAT MAN
053) L’OROLOGIO DI PAPÀ
058) Me ed Io
059) NESSUNO ERA VACCINATO
060) Niente!
061) Saper ascoltare
062) PULSIONE
064) QUELLO STRANO MONDO…
066) QUESTIONE DI UN ATTIMO
068) SAI CHE C’È?
070) SEMPRE
071) Quando l’uomo è stupido
072) TU
074) VERMICINO
076) VIOLENZA
078) GENOVA, 14 AGOSTO 2018 (Un burino… “A Genova”)
080) ULTIMO SUSSULTO
081) SIGNIFICANTE NONSENSO
082) SI FA NOTTE
083) DISEQUILIBRIO PERFETTO…
084) FORSE È UN PAESAGGIO…
085) IN GENERALE
086) IL SANTO
087) LA BEVITRICE DI VITA
089) Leggío
090) DIVIETI (dalla parte del maschio)
091) I PRIMATI DEI PRIMATI
092) MAGNIFICA FOLLIA…
097) Sepolcro I
099) Pasolini e Moravia
100) Sto pensando…
102) FINE ESTATE
104) STO PENSANDO CHE…
105) MITO
107) DISTURBATO
108) Einstein e Planck – Unificazione!Così è…
110) FONEMI
111) Pappagallo
112) 23 settembre 2018
344) IMMAGINE DI COPERTINA

Mauro Giovanelli – Genova
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© Copyright 2017 Mauro Giovanelli
TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Immagine in evidenza: Copertina e “quarta”

AUTUNNO MARE

AUTUNNO MARE

Il mare lo devi amare, rispettare,
quando ad esso ti avvicini
è ritorno, comunione, amplesso
con il cosmo, mai devi mancare
di distogliere lo sguardo dai sassi
ondulanti nella trasparenza
del fondale, multiformi scorie
di secolari stravolgimenti
nei luccichii di solari riverberi
delle onde, carezze di brezza,
e argentei, vibranti guizzi
viventi lo attraversano,
orizzonte pulito, netto, preciso,
segna il tuo destino, limitare
della comprensione, tuttavia
ti rinfranca, libero entro
il mistero poiché permette
di intuire l’oltre, immobile,
gravida nicchia della risurrezione.
Mare è battista tuo,
non dimenticarlo, il solo
capace di donare purificazione
e rigenerazione dello spirito,
inchinati dinanzi ai faraglioni,
giganti emergenti dal basso cratone,
metamorfizzate stratificazioni
fondamenta di ogni magione.
Nell’autunno che mi accingo
ad attraversare nei suoi colori,
sfumature, mutevoli
come il mio meditare,
tu sei autentico conforto.
Mio Mare.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Genova Nervi – Passeggiata a mare – 29.09.2017 – Foto Mauro Giovanelli

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NULLA È OGGI

NULLA È OGGI

Non piangere adesso
che sono lontano,
distrai la mente, calmati,
fissa il tuo sguardo
su un petalo morente,
pensa piano, piano…
Respira profondamente,
domani terminerà
questa estate terrestre,
siamo al ventuno settembre
del calendario gregoriano,
sii serena, tornerà la primavera,
tutto si muove, nulla è oggi,
dunque le tue lacrime daranno
nutrimento ad altri fiori,
cadranno in calici formati dai colori
di ogni miracolo della natura,
benediranno le mie mani quindi ti prego…
Aspetta, trattienile con grande cura.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Opera dell’artista Binny Dobelli

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