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A LUCA SAVIO (e tanti, troppi come lui)

A LUCA SAVIO
(e tanti, troppi come lui)

Dell’operaio, neppure 40 anni,
morto sul lavoro a Carrara
schiacciato da un blocco di marmo,
non conosceremo mai il suo Aldilà.
Di certo su questa sponda
lascia la moglie ed una figlioletta,
gratuite parole di cordoglio
prima, dopo, durante le esequie,
disperazione e pianto dei congiunti,
indagini e ricerca di irresponsabili,
responsabili, colpevoli, capri
espiatori e non, che poi,
alla fin fine, ma fine, fine, fine,
del suo crudele al di qua
resterà solo un lavoro precario
di sei giorni aggrinfiato per dignità
nel percepire un minimo salario.

R.I.P.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Cava di marmo, metamorfosi artificiale di una montagna.

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ETSEFAT SAUG

ETSEFAT SAUG

D’estate crescono più in fretta
ed essere costretti
a farsi tagliare i denti
almeno ogni due mesi,
finché non spunteranno
quelli da latte, definitivi,
è una bella incombenza!
E prendere la corda
del vecchio orologio?
Tutti i santi giorni,
sera e mattina,
al punto che ti verrebbe voglia
di appenderti per il collo
e scalciare la sedia…
Non è impegno da poco!
Curare le carie dei capelli,
anestesia e quant’altro,
una buona masticazione
richiede anche la pulizia.
Poi… Per gli uomini intendo,
quelli veri, smettere di pensare
alla donna ideale mentre
dinanzi allo specchio
ti allunghi la barba
ancora assonnato,
lametta arrugginita, residua,
le prime le cambi ad ogni
piè sospinto, al minimo segnale
di pelle sgranata
ma l’ultima dura finché ti ricordi
di restituirla al supermercato.
Il libro dove hai lasciato quell’appunto
non ti trova mai, allora rinuncia,
resti solo, disorientato, incazzato,
porti al piano terra l’ascensore
dopo esserne uscito, l’auto
ti assale per condurti al parcheggio,
aspettare la consueta osteria,
che ti accoglie, ingloba,
e lì contempli la giornata
che vedi morire con tutti gli amici,
riempire bottiglie, piangere,
stare in guardia,
spegnere mille sigarette,
rovesciare bicchieri,
guardarci ammutoliti!
Infine…
Fuggire lance in resta
quando tramonta la Terra.
Inizia la festa!

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Michele Omiccioli artista, china e pennarello indelebile su carta, anno 2018, dimensioni cm. 33 x 48

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SAI CHE C’È?

SAI CHE C’È?

Sai che c’è di nuovo?
Non mi necessiti più!
Quanto mi sei mancata
dopo oltre dieci anni
trascorsi insieme!
Incontrarti… È bastata
una parola, forse neppure detta,
percepita, letta nei tuoi occhi,
gli ammiccamenti, diverse smorfie
che scrivevano la tua gioventù
sono scomparse, dileguate
insieme al tuo essere zingara,
folle, bambina, donna, femmina.
La mia femmina… Ti sei smarrita!
Tutto hai perduto,
dolcezza, vitalità, desideri,
pure il sorriso che ti avevo donato.
Come? Vuoi sapere cosa è?
Te l’ho appena detto amore,
già sono molto lontano
e non l’hai udito. Troppo rumore
nei tuoi prossimi istanti
e di me ti giungerà soltanto
un remoto, flebile eco poi…
Silenzio.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista – “Pulsionale” 1996, Tempera su carta incollata su tavola – Dimensioni cm. 35,5×50

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VIOLENZA

VIOLENZA

Alla stregua di ogni altro,
ed è la mia fragilità,
ricordo perfettamente
il giorno in cui…
In verità quel preciso istante
già apparteneva al buio…
Mi resi conto di essere
come i miei simili.
Così da allora noi tutti,
nessuno escluso,
siamo occupati a conseguire
quotidiani risultati, incombenze,
sebbene il pensier mio
non soggiace alla gravitazione
e stasera la brezza di mare
è insolente, da terra fatica,
intanto guardo a ponente,
avere sempre più spazio
e dirigermi ad oriente
dove tutto finisce, termina,
ogni istante si rigenera.
Questo il pensiero
che mi ha sfiorato
mentre le tue fragili ossa
ho stretto a me, un bacio
sulla fronte, carezza.
Stanca! Fra le mie braccia,
ti sei rannicchiata.
Eterna la tua delicatezza
nel cogliere lapilli di vita.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini, “Verso sera. Le spose violate V”, 2013, tecnica mista su tela, cm 100×70

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VERMICINO

VERMICINO

Vermicino. Mai l’ho dimenticato eppure la circostanza in cui mi capitò di averne notizia, soffermarmi nella hall dell’albergo a guardare in tv le immagini del Presidente Pertini sul bordo dell’abisso che aveva inghiottito Alfredino, gli sforzi di Angelo, il piccolo grande uomo, le mani di entrambi erano riuscite a toccarsi per sgusciare… Ebbene ero con la ragazza, giornata di sole, la strinsi forte a me, lei si afferrò impaurita ai miei fianchi, l’incubo perfetto stava compiendosi…
Neppure arrivammo in camera, facemmo l’amore spudoratamente, irresistibilmente in ascensore, con una voluttà indescrivibile, desiderio di vita, possesso, avvertire il corpo che afferrava l’altro trascinandolo verso la luce, complici sudati, ansimanti, amanti bagnati, stropicciati, spettinati, appagati, felici ma… Nella penombra, fra le protettive, intime, eleganti, confortevoli mura entrambi, fianco a fianco, trascorremmo parecchio tempo in silenzio ad osservare fantasmi generati dal fumo delle sigarette che, appiattendosi nel soffitto, si congiungevano, contorcendosi, prima di svanire per sempre. Persisteva il nostro pensare, tenendoci per mano.
Il “rimosso” dell’umanità, caro amico, è immenso, il vero inferno, e quando osservo gli “assistenti” che sul campo di calcio, fra la velocissima pubblicità della Nutella e l’ultimo palmare, corrono per alleviare le “pene” del campione di turno mi chiedo perché non sto facendo qualcosa per porre fine alle enormi ingiustizie di questa fottuta società globale.
Il “rimosso” ci sepellirà.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Michele Omiccioli artista – Vita cuneiforme (particolare)

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DISTACCO

DISTACCO

…Manca sempre qualcosa!
pause di silenzio,
presenza…
Fragore assordante
dell’assenza.
L’ingranaggio si muove,
srotola ogni distacco,
i clacson chiedono strada
per arrivare prima
al tardi che dirada
l’ultima speranza.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista – Erosoeros o del tempo disumano 2017 – Tecnica mista

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Niente!

Niente!
Solo pensiero del viandante
mentre guarda al cielo,
contempla il mare,
gli antichi scogli,
respira sale,
è accarezzato dal vento.
Musica il quieto,
incessante fragore
sassoso della risacca.
Cornice bianche rocce
calcaree macchiate
di verde, tigli, pitosforo,
pini marittimi.
Profumi del tempo.
Da oggi la luce
restituisce sempre
più spazio all’oscurità.
Poi ancora…
E ancora lo riprenderà.
Per volere di un Dio?

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini artista – Erosoeros

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