LA QUESTIONE MORALE – arabesco degli scritti di Mauro Giovanelli (compendio)

LA QUESTIONE MORALE
arabesco degli scritti di Mauro Giovanelli
(compendio)

L’Italia deve essere rifondata, a partire dalle persone che ci sono state “imposte” per gestire la cosa pubblica, quindi il Presidente del Consiglio in carica dovrebbe essere il primo a dimettersi, ovviamente a scendere tutti i ministri da lui nominati, in una sola parola: Elezioni! Tra l’altro credo che oggi, con il “caso Azzollini”, Matteo Renzi abbia mostrato il suo vero volto. Questo non è un governo eletto dal popolo anche se ha seguito i passaggi previsti dalla Costituzione percorrendo il filo sottilissimo che lega i vari articoli. Continuare ovviamente con la “rimozione” di moltissimi deputati e senatori “politicamente anziani” alcuni dei quali, senza fare nomi, sono un’autentica vergogna per l’intero Paese. Proseguire con tutti i parassiti strategicamente disposti, come su una scacchiera, dai precedenti leader. Non sono più convinto che con questa “casta” si possano ottenere risultati, che sia costruttivo affrontare problema per problema, metterli in fila, è dagli anni ‘70 che si adotta questo criterio, per il patrimonio artistico, il rispetto del territorio, l’equità sociale, i servizi, l’istruzione, il sistema carcerario, i rifiuti, la corruzione, le mafie, burocrazia ed evasione fiscale. Effetti: zero! Ci vuole gente in gamba che operi in contemporanea su tutti i fronti. Ormai è chiaro, siamo guidati da individui che guardano all’esclusivo e personale interesse per “tirare a campare” che è meglio che “tirare le cuoia” come da scuola di pensiero di andreottiana memoria, insegnamenti ricevuti e ben recepiti, meglio ancora condivisi tra le “larghe intese”. Del resto lo stipendio medio annuo dei parlamentari italiani pari ad €uro 144 mila circa è il più alto in Europa. I secondi in graduatoria, gli austriaci, ne percepiscono 106 mila, a seguire gli 86 mila degli olandesi, 84 mila i tedeschi, 82 mila gli inglesi. In coda Francia con 63 mila €uro e Spagna 35 mila per chiudere con poco più di 7 mila €uro ai poveri polacchi. È fin troppo evidente quanto poco conti l’ideale rispetto alla salvaguardia del “posto di lavoro”.
Il settore della Politica è quello che in questo Paese, rispetto al resto del globo, offre più “occupazione” avendo il maggior numero di persone impegnate a coadiuvare coloro che sono impegnati a salvare le sorti della nazione. Un numero imprecisato, ma altissimo, per la sicurezza, addirittura esorbitante tra amministrativi, tecnici, dirigenti, assistenti, fattorini, commessi, uscieri, medici, infermieri, addetti alla buvette, baristi, postini, camerieri, autisti, cuochi, barbieri, elettricisti, giardinieri, idraulici, tappezzieri e via di questo passo fino agli incaricati alla ricarica degli orologi a pendolo. Tutti con contratti e stipendi “atipici”, verso l’alto, rispetto ai loro omologhi lavoratori italiani. Infine i 630 “Onorevoli” che siedono alla Camera dei Deputati e i loro 1109 famigliari hanno un’assistenza sanitaria privata finanziata da Montecitorio, cioè noi cittadini, e quest’anno ci sono costati più di 10 milioni di €uro. Al riguardo mi mancano i dati del Quirinale e del Senato ma posso immaginarli. Lo credo che per loro costa nulla prevedere per l’autunno incombente tagli alla Sanità per 10 miliardi
L’attuale Premier rilascia quotidianamente dichiarazioni campate in aria come, e non è l’ultima, quella sul nuovo “patto con gli Italiani”, ovvero abbassare le tasse qualora le “sue” riforme andassero in porto. Alla raffica di millanterie, sempre e inevitabilmente poi tradite dai fatti, che emette colui che si era presentato come il “rottamatore”, mancano solo Bruno Vespa, la lavagnetta, il plastico e la scrivania sulla quale già venne firmato, da altro Primo Ministro, allora in pectore, il “contratto con gli Italiani”, una sceneggiata che rimarrà nell’immaginario collettivo della Nazione e che neppure il grande Ettore Petrolini avrebbe potuto vagheggiare. Stendiamo un pietoso velo sulla corruzione che ha raggiunto livelli insostenibili, un cancro difficilissimo da estirpare se non si va alle urne per cambiare veramente marcia augurandoci che gli elettori, come mi sembra di percepire, contribuiscano con il loro voto alla rimozione della “vecchia guardia” sostituendola con persone competenti, oneste, coraggiose e moralmente “sane”, quindi venga modificato il metodo, la “tecnica” del governare. Rinnovarsi! Oltre a tutto il resto noto la scarsa competenza degli attuali responsabili, l’indifferenza palese verso le esigenze dei cittadini, neppure sanno di che si parla quando affrontano un argomento, aggrinfiati alle loro dorate poltrone navigano a vista nel nostro mare, che hanno trasformato in palude, lo stesso dal quale partì il grande Cristoforo Colombo per un’ideale, un obiettivo, e mentre si allontanava, spingendosi verso l’ignoto, disse: “E il mare porterà nuove speranze, come il sonno porta i sogni”.
Mi domando: A che livello si colloca il punto di non ritorno della pazienza dei cittadini di questo Paese? Quale potrebbe essere il quid specifico a far scattare la molla dell’orgoglio agonizzante, la classica goccia impossibilitata ad entrare nel vaso stracolmo di umiliazione? Forse l’oltraggio di qualche tempo fa, filigranato nei 14 €uro mensili di aumento in busta paga, poi smentiti, poi confermati in 15 (lordi)? Oppure la “regalia” degli 80 €uro mensili, entrati in un modo e usciti in tanti altri? O il mancato rimborso della non indicizzazione, da anni, delle pensioni nonostante il pronunciamento della Consulta? Dunque l’affronto di dover subire ogni giorno le dichiarazioni lunari di individui che “bivaccano” in Parlamento da decenni potrebbe scatenare la tracimazione? Essere costretti a dover convivere con un’informazione sottomessa a un sistema in avanzato stato di decomposizione? Vedere scissioni su scissioni e il proliferare di micro partiti, correnti, gruppi da mantenere, dover ascoltare le sentenze inappellabili dell’attuale giovane leader?
Intanto il Tg Rai2 del 31 luglio 2015 comunica che la disoccupazione è salita al 12,7% e quella giovanile supera il 44% con 2 punti percentuali in più. Al contempo dal M5S è stata inaugurata la famosa bretella Palermo-Catania i cui lavori sono stati pagati con le indennità dei propri parlamentari.
Riprendiamoci le nostre speranze e i sogni, ci hanno “scippato” pure quelli e più nulla avremo da lasciare ai nostri figli e nipoti. Vivere in questo Paese così come è stato ridotto dai Comandanti che si sono succeduti alla guida della Penisola nei quattro lustri che vanno da Berlusconi a Renzi, tralasciando i personaggi altrettanto inquietanti che hanno fatto la loro breve ma diabolica comparsa in questo infernale intervallo, Monti in testa, sta diventando non solo angoscioso ma indegno per ciascuno di noi e immorale verso le nuove generazioni.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web – Fotomontaggio eseguito dall’Autore

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