PRESENTAZIONE DEL FILMATO “Il Corpo, il sacro, il potere: Pasolini e l’Universo orrendo” raccontato dal prof. Pasquale Voza – 12 novembre 2015

PRESENTAZIONE DEL FILMATO “Il Corpo, il sacro, il potere: Pasolini e l’Universo orrendo” raccontato dal prof. Pasquale Voza – 12 novembre 2015
Pasquale Voza è docente emerito di Letteratura italiana nell’Università di Bari e componente del comitato scientifico della rivista internazionale “Studi pasoliniani”

Così sono più di otto lustri che un maestro di vita ci ha lasciati soli, ed è tale la sua mancanza che il solo pensare al giorno, quando verrà, che anch’io dovrò raggiungerlo, dovunque egli sia, il fatto di poterlo incontrare ancora, sotto qualsiasi forma o sostanza in cui veniamo recuperati al tutto, questa sola certezza mi rende più lieve superare gli attimi in cui si considera il tempo trascorso e si viene assaliti dalla consapevolezza del traguardo sempre più vicino. È stato emozionante commemorare con tanti amici la morte di Pier Paolo Pasolini, attendere insieme la fatidica notte tra il 1º e il 2 novembre 2015 che avrebbe segnato il 40° anniversario del cruento omicidio di cui fu vittima.
Ci siamo ritrovati su facebook, un bel gruppo, coeso, unito, mi sono sentito come in famiglia e, se mai avessi pensato di conoscere molto del grande poeta, il nuovo materiale spontaneamente messo a disposizione da tutti, cui ho attinto in questo triste ma nello stesso tempo esaltante frangente, mi ha fatto capire quanto vasti siano ancora i territori inesplorati della mente del nostro intellettuale del secolo scorso che, per molti aspetti, definirei unico, impareggiabile.
Grazie all’Associazione “MEMORIA CONDIVISA” oggi ho avuto modo di vedere il filmato “Il Corpo, il sacro, il potere: Pasolini e l’Universo orrendo” raccontato dal prof. Pasquale Voza, docente emerito di Letteratura italiana nell’Università di Bari, componente del comitato scientifico del periodico internazionale “Studi pasoliniani” e della rivista “Historia Magistra”. Da sottolineare che nel corso della sua pluriennale attività di studi il professor Voza ha riservato speciale attenzione all’opera e al pensiero di Pasolini, cui ha dedicato molti saggi, apparsi sulle più importanti pubblicazioni di settore, nonché edito alcuni libri fra i quali il più recente “La metascrittura dell’ultimo Pasolini”. Che dire? Eccellente la sua relazione, minuziosa, chiara. Solo sentir parlare del poeta è cosa appagante, se poi ti lasci condurre da un’ottima guida anche dentro sentieri che avevi tralasciato, riferimenti e interpretazioni di cui ti era sfuggita la giusta importanza o sottovalutato i rapporti che vanno ad incastrarsi perfettamente con la personalità e intelletto dell’indiscutibile e geniale artista, allora il quadro complessivo diventa più nitido, metti a fuoco anche la sua sacralità, scopri che non era solo letterato, poeta, regista, attento osservatore dell’umanità e dei feticci usati dal potere, ma pure profeta e forse qualcosa di più. Ho gustato le parole del relatore, ne ho assaporato gli accostamenti, sempre chiaro, lineare, pacato, privo di enfasi ma incisivo nel descrivere l’uomo Pasolini, la cui profondità di analisi era inaccessibile ai più. Il prof. Voza ha fatto entrare la platea nel suo più intimo concetto di vita, ne ha allargato l’angolo di visuale, permettendo di vederlo così come forse riuscivano spontaneamente i “suoi” ragazzi di borgata, con la loro mente semplice, per certi aspetti vergine quindi aperta, recettiva, non inquinata, predisposta a captare le riflessioni di un uomo che volava alto raggiungendo quote inimmaginabili lasciando dietro sé “lo sguardo degli attoniti” come ebbe a dire Giordano Bruno nell’introduzione del suo “De Immenso”. Montaggio perfetto a cura del Presidente sig. Mario Arpaia, essenziale come deve essere la coreografia, audio perfetto. Complimenti a tutti coloro che hanno contribuito ad assemblare questo cortometraggio, un particolare ringraziamento al prof. Pasquale Voza e il nostro spirito sempre rivolto al più grande rappresentante dell’intellighenzia dell’ultimo dopoguerra le cui opere, con descrizioni di desolati paesaggi metropolitani, figure angosciate, tormentate, inconsapevoli di essere vittime di un sistema perverso, le sue precise valutazioni, vere, inconfutabili, i film immortali, le indiscutibili sentenze sulla nostra cultura, l’incitamento alla solidarietà, non smetteranno mai di stupirci ed indicarci la via da seguire.
In questo sotto certi aspetti inebriante momento commemorativo si è probabilmente giunti anche alla verità riuscendo a dipanare un matassa di intrighi, menzogne, false interpretazioni, depistaggi mirati ad occultare le vere cause dell’atroce delitto che ha deprivato anzitempo l’umanità di un uomo insostituibile. Il merito di ciò va alla giornalista Simona Zecchi autrice del libro, uscito in queste ultime settimane, “Massacro di un poeta” – edizione Ponte Alle Grazie – per la stesura del quale ha dedicato molti anni di ricerca proprio per arrivare a tirare le fila di uno dei casi più oscuri e controversi della nostra storia giudiziaria.

In chiusura desidero riportare le seguenti citazioni:

Il complotto ci fa delirare. Ci libera da tutto il peso di confrontarci da soli con la verità. Che bello se mentre siamo qui a parlare qualcuno in cantina sta facendo i piani per farci fuori. È facile, è semplice, è la resistenza.
Pier Paolo Pasolini – parte dell’ultima sua intervista “Siamo tutti in pericolo” concessa a Furio Colombo e tratta da “Tuttolibri” settimanale d’informazione edito da La Stampa, pubblicata l’8 novembre del 1975, a pagg. 3- 4.

La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nella sua opera, le modalità squallide e atroci, dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi, bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un’epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile.
Alberto Moravia – “Un poeta e narratore che ha segnato un’epoca”. URL consultato il 24 luglio 2013.

A mio parere i due riferimenti s attagliano alla figura del Maestro, così voglio chiamare Pasolini al termine di questa presentazione. Come già fatto in apertura vi invito a gustarvi il video della puntuale relazione del prof. Pasquale Voza nel corso della quale troverete spunti di profonda riflessione.
Grazie dell’attenzione.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

La presentazione “Pier Paolo Pasolini – Presentazione del filmato “Il Corpo, il sacro, il potere: Pasolini e l’Universo orrendo” raccontato dal prof. Pasquale Voza” è stata pubblicata il – 12 novembre 2015 sul sito www.memoriacondivisa.it

Immagine in evidenza ricavata dal web – Fotomontaggio eseguito dall’Autore

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