IL SOGNO TRAPASSATO

Il sogno trapassato

Sarebbe quello
di godere il mondo com’era
il mio sogno trapassato,
prima che giungessimo noi umani,
solo plasmato dalla natura e il fato.

Esser nato migliaia di anni prima
e vivere il paleolitico inferiore,
poter vedere che cosa il tempo
prometteva allora, i riverberi del mare,
il cielo di notte, il tramonto,
godere ogni giorno di vergini aurore
e magari, chissà, ravvisare nel firmamento
il sentore di lontani massacri
così da porre le basi per mutare la storia.

Seduto su un sasso a contemplare
il mare della mia città costruita intorno,
sopra, a lato e dinanzi,
sovente mi capita d’immaginare
in che modo mi apparirebbe
il posto in cui mi trovo.

Quantomeno per arrivare alla spiaggia
e giungere a carezzare la battigia
non dovrei ogni volta scavalcare
la fottuta, pungente recinzione,
né imbattermi in cartelli di divieto
sparsi un po’ qui e là fra l’immondizia
se l’uomo non fosse mai esistito,
a parte tu ed io,
senza l’intervento
di alcun dio.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli, “Le tessere del Pàmpano” in forma di poesia – seconda edizione

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