CITTA’ SANTA

Città santa

Richiese tempo raggiungere quella riva,
c’erano una casa e un pezzo di terra abbandonati,
vegetazione, la corteccia di alcune piante
stillava gocce di resina profumata
e la sera, appiccando il fuoco,
profumo di varie essenze si spandeva ovunque,
e c’era una sorgente di acqua cristallina,
e a lato, sotto una stuoia in canniccio,
una vecchia barca di bambù ben bilanciata,
attorno colline rocciose a strapiombo sul mare,
e pesce quanto basta, amore e parole,
sguardi, silenzi, orgasmi, quiete.

Capitò che un giorno arrivarono in molti,
in poco tempo eressero una ruota panoramica,
aprirono negozi, locali di attrazioni,
anche la filiale di una banca,
edificarono chiese, altari,
la laguna fu infestata di natanti,
giovani urlanti,
predicatori pedanti,
luci sgargianti,
banchetti di cianfrusaglie, e dolciumi,
e bastoncini di zucchero filato,
ai muri degli edifici immagini appese,
fotografie di generali da commemorare
e memorie di tante battaglie,
qua e là edicole con reliquie da adorare,

Avevano necessità di apparizioni,
fu così che quel posto diventò un’altra città santa.

© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Le tessere del pàmpano” in forma di poesia, seconda edizione
© Copyright 2023 Mauro Giovanelli “Settantanove scritti o giù di lì”, vita, amore, morte, i soliti discorsi… – “Seventy-nine writings or thereabouts”, life, love, death and the usual… – Translation Italian-English: Philip Mc Court.

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