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A PROPOSITO DI… VIOLENZA – Asia Argento e Harvey Weinstein

A PROPOSITO DI…
VIOLENZA
Asia Argento e Harvey Weinstein

Non occorre scomodare Freud per comprendere quanto il sesso sia strettamente collegato alla psiche. Per il genere “Homo”, unico fra tutti gli animali, pure infarcito di erotismo. E qui sta il punto. Giustamente la natura spinge la “femmina” a richiamare l’attenzione del “maschio” con mezzi, nel caso in questione, sofisticatissimi. Altresì il “maschio” ha idonei e disponibili strumenti al fine di affascinare e conquistare la donna desiderata. Charme, bellezza, intelligenza, cultura, romanticismo, ecc. Nella nostra società se ne aggiungono purtroppo altri due, uno dipendente dall’altro, a ribaltare gli equilibri in campo, non previsti in alcun “ecosistema”, quindi “anomalo” in quanto effetto collaterale di una struttura “malata” al punto da premiare il debole a discapito del più forte, il non eletto a svantaggio del virtuoso. Cioè “Denaro” e “Potere”. Ad un disattento lettore solo apparentemente potrebbe sembrare “fuori tema” questo mio articolo.
In parole povere lascerei da parte i “moralisti” che definisco altro flagello dell’umanità e così “invidia”, il più grave fra tutti i peccati ma termine, quest’ultimo, non sempre usato in modo appropriato poiché riferito a coloro che non raggiungono il successo senza pensare che costoro potrebbero essere felici di ciò che già hanno. Concludendo: Se Asia non si chiamasse Argento probabilmente non sarebbe arrivata dove è giunta; allo stesso modo se il produttore cinematografico Harvey Weinstein non avesse occupato “quel” posto di certo non avrebbe potuto esercitare la professione di “tombeur de femmes” (neppure la fisiognomica avrebbe potuto aiutarlo in tal senso).
Infatti si sta parlando di questi due quando sul Pianeta tale problema del ribaltamento di rapporti umani è oltremodo dilagante e miete vittime a non finire. La “violenza” è deprecabile (non penso sia in discussione) da e per chiunque ma in tutti i modi e termini in cui viene perpetrata quotidianamente, in modo subdolo, immondo e occulto.
Grazie.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

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FULVIO LEONCINI – “VENITE VERSO LA CROCE”

FULVIO LEONCINI
“VENITE VERSO LA CROCE”

Come è possibile? Non riesco a sdraiarmi su un semplice “like” e passare oltre, ritorno all’immagine, vorrei possederla, è incantevole incubo, vi sono rappresentati tutto il male del mondo, tormenti dell’anima, ogni lacerante dubbio, le innumerevoli domande prive di risposta, l’angoscia, il concetto di morte, inizio e fine, inutilità dell’esistente… Grande artista! Solo un grande artista può stipare l’universo in ogni sua opera. È Fulvio Leoncini. Amico mio.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Fulvio Leoncini “Venite verso la croce”

COMMENTO A “L’AMACA” DEL 18 febbraio 2016

COMMENTO A “L’AMACA” DEL 18 febbraio 2016

Io penso che il puro desiderio di distruzione della politica sia partito da Berlusconi & C., passato per Monti, decantato con Letta e polverizzato da Renzi con l’accompagnamento di alcuni (molti) giornalisti compiacenti. Le “urla” e l’inciviltà in Parlamento hanno avuto inizio con i cappi dei bovari leghisti, i ragli di Bossi, e le innumerevoli corbellerie urlate dalla servitù al seguito della coalizione del primo governo dell’ex cavaliere. Airola potrebbe pure avere qualche buon motivo per essere “alterato”, non è giustificabile, ma i cartellini rossi o gialli usiamoli per tutti quelli che commettono falli. A quando una “Amaca” per il caso “Etruria”, magari a toni bassi?

Mauro Giovanelli – Genova
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