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VERMICINO

VERMICINO

Vermicino. Mai l’ho dimenticato eppure la circostanza in cui mi capitò di averne notizia, soffermarmi nella hall dell’albergo a guardare in tv le immagini del Presidente Pertini sul bordo dell’abisso che aveva inghiottito Alfredino, gli sforzi di Angelo, il piccolo grande uomo, le mani di entrambi erano riuscite a toccarsi per sgusciare… Ebbene ero con la ragazza, giornata di sole, la strinsi forte a me, lei si afferrò impaurita ai miei fianchi, l’incubo perfetto stava compiendosi…
Neppure arrivammo in camera, facemmo l’amore spudoratamente, irresistibilmente in ascensore, con una voluttà indescrivibile, desiderio di vita, possesso, avvertire il corpo che afferrava l’altro trascinandolo verso la luce, complici sudati, ansimanti, amanti bagnati, stropicciati, spettinati, appagati, felici ma… Nella penombra, fra le protettive, intime, eleganti, confortevoli mura entrambi, fianco a fianco, trascorremmo parecchio tempo in silenzio ad osservare fantasmi generati dal fumo delle sigarette che, appiattendosi nel soffitto, si congiungevano, contorcendosi, prima di svanire per sempre. Persisteva il nostro pensare, tenendoci per mano.
Il “rimosso” dell’umanità, caro amico, è immenso, il vero inferno, e quando osservo gli “assistenti” che sul campo di calcio, fra la velocissima pubblicità della Nutella e l’ultimo palmare, corrono per alleviare le “pene” del campione di turno mi chiedo perché non sto facendo qualcosa per porre fine alle enormi ingiustizie di questa fottuta società globale.
Il “rimosso” ci sepellirà.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Michele Omiccioli artista – Vita cuneiforme (particolare)

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KAOS

KAOS

L’analfabetismo funzionale e di ritorno sta sfiorando il 70% è chiunque ne sia colpito è vittima del Potere che così vuole. Implicitamente fra l’elettorato conseguono assenza di senso critico e autodeterminazione ma questo non lo scopriamo oggi. Evidente peraltro che molti ignorino la Costituzione. Ciò detto il comportamento del Presidente Mattarella in relazione all’art. 92 è discutibile in “fatto” e “diritto” ma, qualora ciò non fosse dimostrabile, la “prova” sta proprio nella sua “excusatio non petita accusatio manifesta” ovvero nel documento letto a decisione presa dove sta scritto che la bocciatura di Savona (scripta manent) è dovuta ad una “sensazione” che tale ministro potesse non essere “europeista”. La Costituzione non si salvaguarda sui “sentito dire” o gusti personali di chicchessia, a maggior ragione sulle simpatie. In parole povere spiegando la sua decisione Mattarella, a mio avviso, non è entrato nel “merito”.
Altra prova (non valida giuridicamente) è il sorriso ebete di tutto il PD, partito di destra che più a destra non si può, da Martina Maurizio, reggente di Orfini Matteo il “Mortimer” di “Lo chiamavano Trinità” fino a Renzi Matteo, “il rottamatore” appunto.
O no?
Adesso ho ben altro cui pensare.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella

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III Repubblica – 1ma puntata

III Repubblica – 1ma puntata

A mio avviso Luigi Di Maio non avrebbe dovuto cedere sulla nomina circa la Presidenza del Senato. Il M5S era l’unico a poterci guadagnare in un eventuale ritorno alle urne mentre gli altri, compreso il PD, avevano solo da perdere. La “coalizione” di “Centro” destra già scricchiolava ed il Centro “Sinistra” concepito da Renzi Matteo sarebbe colato a picco.
Certo è che non sono giocatori di poker.
Adesso è tutto nelle mani di Mattarella ma se non si riuscisse a formare il Governo ed il Presidente decidesse per nuove elezioni allora questi ragazzi sarebbero penalizzati da una sorta di “accordo” con la Lega che Martina Maurizio farebbe passare come tale essendo monocorde nel parlare, parlare, parlare e non esprimere alcunché se non ai soliti mediocri pecoroni (e sono tanti).
In definitiva il PD avrebbe qualche “scartina” in più mettendo sul tavolo le consuete virtù servili, ossia furbizia, menzogna, discredito degli avversari. Idee zero.
Aspettiamo gli eventi con la speranza che Di Maio imponga la forza di “Partito di maggioranza” e non si faccia imbrogliare dalla Lega (non mi piace).

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagini in evidenza ricavate dal web: A sinistra classici esponenti del Centro “Sinistra” – A destra Luigi Di Maio

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Maria Elisabetta Alberti Casellati – 24 marzo 2018 – Eletta Presidente-ssa del Senato

Maria Elisabetta Alberti Casellati
24 marzo 2018
Eletta Presidente-ssa del Senato

C’è molto da pensare e poco (si fa per dire) da scrivere.
Fedelissima di Berlusconi Silvio. Dalla sua fondazione, fatidico 1994, aderisce a Forza Italia, Popolo della Libertà, ancora Forza Italia (o chissà che altro eventuale acronimo a me ignoto) di cui fu “segretaria del gruppo parlamentare” nonché “presidente della Commissione Sanità”.
Senza mai essere stata neanche sfiorata dalla pur minima incertezza ideologica perviene senza soluzione di continuità alla Presidenza del Senato attraverso “componente del Collegio nazionale dei probiviri”, “dirigente nazionale del Dipartimento sanità”, “vice dirigente nazionale dei dipartimenti”, “Senatrice nella XII legislatura”. Mancata elezione nel 1996, rieletta al Senato nel 2001, vice capogruppo di Forza Italia nella XIV legislatura e vice capogruppo vicario dal 2002 al 2005. Indi “sottosegretario alla salute del Governo Berlusconi II” (30.12.2004 ÷ 25.04.2005) e del Governo Berlusconi III (26.04.2005 ÷ 16.05.2006). Rieletta in Senato nella XV legislatura, ha ricoperto l’incarico di vice presidente del gruppo Forza Italia al Senato. In occasione delle elezioni politiche del 2008 viene riconfermata come senatrice. Poscia ha inoltre ricoperto l’incarico di sottosegretario alla giustizia (12.05.2008 ÷ 16.11.2011) del governo Berlusconi IV (Popolo della Libertà, 29.03.2009 ÷ 16.11.2013). Nel corso della successiva legislatura è incaricata nel “consiglio di presidenza del Senato” come segretario d’aula. Il 16 novembre 2013, con la riconversione del Popolo della Libertà in Forza Italia entrò in… A Forza Italia. Dal 14 gennaio 2014 è stata “capogruppo di Forza Italia nella Giunta delle Elezioni e del Regolamento” e della “I Commissione Affari Costituzionali del Senato”.
Dal Parlamento in seduta comune il 15 settembre 2014 fu eletta nientepopodimenoché membro del Consiglio Superiore della Magistratura ovviamente in quota Forza Italia.
Questo è quanto.
C’è stato chi ha perduto il proprio regno per un piatto di lenticchie… Altri per un solo Fico.
Ci sarà una “strategia” della quale non afferro alcuna trama visibile e invisibile? “Ai posteri l’ardua sentenza…”

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal web: Maria Elisabetta Alberti Casellati

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A Roberto Fico

A Roberto Fico

Caro Roberto Fico, sembrerà banale ciò che sto per scrivere, pure insignificante ma non lo è. Credimi. Comincia da subito a pensare come liberarti ed affrancare l’Italia dall’ignominia perpetrata nei nostri “Palazzi” del Potere e liberati dei due manichini alle tue spalle che guadagnano cifre astronomiche solo per metterti e toglierti la poltrona da sotto il fondoschiena. Non ho alcunché di personale con costoro anche se dovrebbero essere consci di aver vissuto e vivere “sopra le righe” alle nostre spalle per volontà di parlamentari incapaci e parassiti. Si aggiungono commessi, barbieri, addetti alla ricarica orologi a pendolo, infermieri, medici, idraulici, falegnami, baristi, pasticceri, personale della buvette, infermieri e medici degli “ambulatori”, … Ecc. Ecc. Ecc.
Insomma rappresentanti strapagati di tutte le normali categorie del lavoro che “al di fuori” combattono per arrivare al giorno 20 di ogni mese.
È ora di fare sul serio. O no?
Buon lavoro.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata dal web: Roberto Fico Presidente della Camera 14 marzo 2018

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CUI PRODEST?

CUI PRODEST?

«[…] Il fatto è che in lui (Hitler n.d.a.) c’è qualcosa che affascina profondamente […] Hitler… sa che gli esseri umani non vogliono solo confort, sicurezza, orari di lavoro comodi, igiene, controllo delle nascite e, in generale, senso comune; vogliono anche, almeno in maniera intermittente, la lotta e il sacrificio di se stessi, per non parlare dei tamburi, delle bandiere e delle sfilate. Fascismo e Nazismo sono psicologicamente molto più profondi di qualsiasi concezione edonistica della vita…»

Ovviamente Orwell non era un fan di Hitler. Ad un certo punto della recensione immagina come sarebbe stato il mondo se il Terzo Reich avesse avuto successo:

«…Ciò che Hitler prevede, da qui a cento anni, è uno stato continuum di 250 milioni di tedeschi con un grande spazio vitale (che si può estendere per esempio più o meno fino all’Afghanistan), un orribile impero senza cervello in cui, essenzialmente, non accade nulla a parte una continua formazione di giovani uomini per la guerra e l’infinito allevamento di carne fresca da macello.»

George Orwell – Recensione del Mein Kampf di Adolf Hitler.

Nel giugno del 1941 Hitler invase la Russia, commettendo uno dei più grandi errori strategici nella storia della guerra moderna. Stalin fu completamente preso alla sprovvista dall’invasione e le notizie del TRADIMENTO di Hitler gli causarono un crollo nervoso. Chiaramente non aveva letto il “Mein Kamp” così attentamente come Orwell né la recensione di quest’ultimo.
Hitler e Stalin erano alleati, quanto meno fecero un accordo di non belligeranza patto che mai sarebbe stato siglato da Lev Trockij, la personalità più influente della Russia post-rivoluzionaria e della neonata Unione Sovietica, il quale aveva una concezione ben diversa del “socialismo reale”. A seguito della sua lotta politica e del duro contrasto con Stalin, dopo la morte di Lenin Trockij fu espulso dal Partito Comunista Sovietico ed esiliato, mentre l’OPPOSIZIONE DI SINISTRA veniva smantellata dal gruppo stalinista (DI DESTRA), favorevole alla burocratizzazione totalitaria dell’URSS e al concetto di “Socialismo in un solo paese”.
A chi giovò e tuttora conviene che la parola “Comunismo” (senza mai nominare il “Socialismo reale) sia diventata impronunciabile ai più ed accostata al nazifascismo? “Cui prodest?”
Bella domanda vero?

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagini in evidenza ricavate dal web: A sinistra George Orwell – A destra…

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“MERITOCRAZIA” ED ALTRE LEGGENDARIE PAROLE

“MERITOCRAZIA” ED ALTRE LEGGENDARIE PAROLE

Il vocabolo “Meritocrazia” è riportato nel cartaceo quanto corposo vocabolario “Il nuovo Zingarelli” undicesima edizione quindi, per la nota proprietà transitiva, pure l’aggettivo “Meritocratico”. Definizioni:

1-“Concezione per cui ogni forma di riconoscimento (ricchezza, successo negli studi e nel lavoro e similari) è esclusivamente commisurata al merito individuale”

È altresì menzionato nell’odierna fonte della “conoscenza”, ossia la “rete”, nei seguenti termini:

– “Sistema di valutazione e valorizzazione degli individui, basato esclusivamente sul riconoscimento del loro merito: caratteristico della società liberista.”

Ebbene, dando per scontato che tutti abbiano contezza circa il significato delle seguenti proposizioni e/o verbi, avverbi:

a) – “…forma di riconoscimento…”.

b) – “Esclusivamente”.

c) – “Commisurare”

d) – “Merito individuale”

e) – “Valutazione e valorizzazione degli individui”

…per quanto precede se ne deduce che il termine “Meritocrazia” e l’aggettivo “meritocratico”, fra una sgangherata corbelleria e l’altra, viene inconsapevolmente usato ed abusato in senso assoluto, assiomatico, categorico, indiscutibile, dogmatico sia dai politici sia dalla plebaglia che li osanna. Pertanto mi sento di poter affermare inconfutabilmente:

“PIÙ SONO CRETINI PIÙ PARLANO DI MERITOCRAZIA”

Non è superfluo aggiungere che la “Meritocrazia” sia la più abietta, subdola, lubrica, immonda, ambigua forma di razzismo che l’uomo abbia potuto congegnare. Coloro che faticano a pensare, cretini e non, difficile possano comprenderlo.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata a vanvera dal web

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SPIRITUALITÀ

SPIRITUALITÀ

Prima dell’amore, desiderio, passione, carnalità, erotismo, senso di possesso… C’è il Bene! Ed io ne accolgo molto per la donna vera, assoluta, femmina nel senso più materno, totale, incondizionato, quindi meravigliosamente vergine, pura, direi immacolata la sua anima.
Autentica spiritualità non è questione di imene.

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza: Petra (Giordania)

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“POPULISMO” ED ALTRE LEGGENDARIE PAROLE

“POPULISMO” ED ALTRE LEGGENDARIE PAROLE

Il vocabolo “Populismo” è riportato nel cartaceo quanto corposo vocabolario “Il nuovo Zingarelli” undicesima edizione quindi, per la nota proprietà transitiva, pure l’aggettivo “Populista”. Definizioni:

1-“Movimento politico russo della fine del XIX secolo che aspirava alla formazione di una società socialista di tipo contadino contraria all’industrialismo occidentale.”

2-“Ideologia caratteristica di movimento politico o artistico che vede nel popolo un modello etico e sociale.”

È altresì menzionato nell’odierna fonte della “conoscenza”, ossia la “rete”, nei seguenti termini:

– “Movimento politico-culturale russo, che si sviluppò tra la fine del sec. XIX e l’inizio del XX, aspirante a una sorta di socialismo rurale, in opposizione al burocratismo zarista e all’industrialismo occidentale.”

estens.
– “Qualsiasi movimento politico diretto all’esaltazione demagogica delle qualità e capacità delle classi popolari.”

Ebbene, dando per scontato che tutti:

a) – Conoscano il significato del vocabolo “demagogico”.

b) – Si pongano la domanda del perché tale sostantivo sia comparso nell’era “Berluscorenzifera”.

c) – Si chiedano altresì come mai non venga menzionato quando si disquisisce circa la “capacità” di nostri imprenditori e/o politici tipo: «“Industrialismo” – qualsiasi movimento economico/politico diretto all’esaltazione demagogica delle qualità e attributi delle classi imprenditoriali.”

d) – Sappiano che estens. ha il significato di “estensivamente”, ovvero “in senso lato”, “comunemente” appunto…

…per quanto precede se ne deduce che il termine “Populismo”, fra una sgangherata corbelleria e l’altra, viene inconsapevolmente usato ed abusato in senso dispregiativo sia dai politici sia dalla plebaglia che li osanna. Pertanto mi sento di poter affermare inconfutabilmente:

“PIÙ SONO CRETINI PIÙ PARLANO DI POPULISMO”

Mauro Giovanelli – Genova
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Immagine in evidenza ricavata a vanvera dal web

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