I MISTERI DELLA CIVILTÀ SOMMERSA (da Schettino a Marino e viceversa)

I MISTERI DELLA CIVILTÀ SOMMERSA
(da Schettino a Marino e viceversa)

La conclusione dell’incipit che sto per fare, al di là dei matrimoni gay, i rapporti fra Stato e Chiesa, unioni legittime o meno, ecc. è che alla fin fine Ignazio Marino è, come minimo, sciocco. L’anno scorso aveva telefonato in Vaticano per parlare con il Santo Padre allo scopo di annunciargli che stava per riconoscere matrimoni di persone dello stesso sesso registrati all’estero. Rispose il segretario del Papa spiegandogli che sarebbe stato impossibile proferire con Francesco poiché impegnato a discutere di problemi legati alla famiglia. A questa parola gli si accese una lampadina nella testa, quindi replicò all’istante che proprio su questo argomento desiderava informare il Papa della sua iniziativa. La “pensata ecclesiale” del primo cittadino della capitale si esaurì a quel punto.
Conclusa la conversazione, Monsignor Vincenzo Paglia informò il Pontefice e questi, raccontando l’episodio ai vescovi del Sinodo che aveva di fronte, fece capire che considerava l’episodio una sorta di presa in giro. E ne aveva ben donde! Aggiungo io. Per completare l’opera il 19 ottobre 2014 Marino, con cerimonia pubblica in Campidoglio, avrebbe poi registrato i sedici matrimoni omosessuali celebrati all’estero, anche se la legge italiana non lo permette.
Non desidero tediarvi sul recente viaggio di Ignazio negli USA in concomitanza con quello del Vicario di Cristo dove, da un coacervo di bugie del sindaco, ahimè, di Roma, mezze verità, tre quarti di smentite, contro smentite, presunto invito del suo collega di Philadelphia, Michael Nutter, che a sua volta lo contraddice, il primo cittadino della nostra capitale se ne esce con “Sono stufo di queste polemiche che vengono create ad arte per danneggiare l’immagine di Roma”. E qui siamo alla follia pura. La “grande bellezza”, malata grave, nelle mani di un chirurgo dicotomico!
Per rendere utile questo ammasso di corbellerie che quasi potrebbero fare il paio con le esternazioni di Schettino e il suo libro “Le verità sommerse”, vorrei chiudere con una considerazione:
I nostri privilegiati “onorevoli” non dovrebbero porre fine ai continui viaggi all’estero a spese dei cittadini? Forse non lo sanno ma viviamo nell’era informatizzata, siamo andati a fotografare Plutone da 12 mila Km di distanza, la Luna è ormai periferia della Terra, una nostra sonda è “atterrata” su una cometa. Questo per dire che esistono le videoconferenze, skype. Cento o più Capi di Stato potrebbero parlarsi stando comodamente seduti sulle loro dorate poltrone come fossero intorno al tavolo rotondo dell’ONU. Qualcuno le ha dette queste cose alla guida capo scout Renzi Matteo & C. del PD? E ai soloni europei? Forse penserete che sto esagerando, devo abbassare i toni, evitare l’uso di termini schietti, sfrontati. A me non pare ma potrebbe essere che mi sbagli.
Secondo me da diminuire e di impudente, in Italia, ci sarebbero solo gli stipendi dei parlamentari, i più alti del Pianeta USA E Russia comprese, e i secondi in graduatoria, gli austriaci, percepiscono quasi la metà. Nel contempo ridurre assolutamente l’enorme quantità di professionisti della politica (della qualità parleremo un’altra volta) che solo a Palazzo Chigi, Palazzo Madama e Quirinale ne stazionano il doppio che negli Stati Uniti. Indi eliminare i privilegi di cui godono questa armata di incompetenti, concessioni e benefici che farebbero invidia ad uno sceicco. Da ridimensionare in modo drastico, nella forma e nella sostanza, resterebbero i dipendenti delle tre soprannominate “dimore” i quali sono un numero esorbitante a cominciare dall’ultimo fattorino, a seguire elettricisti, tecnici, commessi, idraulici, dirigenti, impiegati, medici di ogni specializzazione, barbieri da 136 mila €uro all’anno, calzolai, fino agli addetti alla ricarica degli orologi a pendolo. Tutti con stipendi che forse neppure percepiscono i ricercatori della NASA. Stendiamo un pietoso velo sulla pagliacciata del nostro leader circa la vendita tramite e-Bay delle auto blu e il “taglio” delle guardie del corpo.
Ma cosa farebbero poi tutte queste persone? Semplice! Scriverebbero un libro: “I misteri della civiltà sommersa”.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web – Fotomontaggio eseguito dall’Autore

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