I SOLITI SCIOCCHI

I SOLITI SCIOCCHI

La colpa di Ignazio Marino è quella di essere sciocco. L’avevo scritto dieci giorni fa, prima del “caso” che l’ha portato oggi a rassegnare le dimissioni, nel mio articolo “I misteri della civiltà sommersa”. Tra l’altro aggiungo oggi che ha pure la faccia da sciocco, e questo l’ho sempre pensato.
La telefonata in Vaticano dell’anno scorso per comunicare al Vicario di Cristo che avrebbe convalidati 16 matrimoni gay fatti all’estero (cosa non prevista dalla legge italiana); questo sarebbe il meno se non fosse che, quando gli venne detto che il papa era in sinodo con i vescovi per discutere dei problemi della famiglia, incaricò il segretario che gli ebbe risposto di riferire lui stesso la sua decisione al Santo Padre. Nel momento che Francesco lo venne a sapere (subito) diede un’occhiata ai prelati che aveva intorno dalla quale si capì, senza equivoci, che si sentiva preso per i fondelli e, onestamente, con “santa” ragione.
La pessima figura del suo viaggio a New York costellata di mezze bugie, tre quarti di smentite e contro smentite intere.
Questa del pranzo “di lavoro” con la moglie pagato con la carta di credito del Comune è epica, e la sua prima giustificazione è stata del tipo bambino dell’asilo con il moccio al naso che, per nasconderlo, se lo strofina con la manica. Poi ha cercato di metterci una pezza che è stata peggio del buco.
Sono “abbastanza” convinto (virgolettato perché non mi fido più di alcuno) che Marino abbia fatto cose buone ma, come tutti gli sciocchi, si è fatto incastrare per un piatto di lenticchie. Al suo confronto i rapinatori de “I soliti ignoti”, capolavoro di Mario Monicelli, che devastano un appartamento per una pentolata di pasta e fagioli, erano dei luminari.
Si dice che la sinistra non abbia uomini di spessore. Il fatto, a mio avviso, è che non c’è più sinistra, non esiste proprio.
“Mala tempora currunt”.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza ricavata dal web – Fotomontaggio eseguito dall’Autore

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