UN’AMICA NAPOLETANA: Lucia Genito – “POTREBBE UN BATTITO DI CIGLIA…”

UN’AMICA NAPOLETANA
Lucia Genito
“POTREBBE UN BATTITO DI CIGLIA…”

“Potrebbe il battito d’ali di una farfalla
nel golfo del Tonchino
scatenare un uragano a New York?” (1)
Da anni i migliori scienziati del mondo
stanno cercando una risposta a questa domanda
studiando i diagrammi generati dagli attrattori di Lorenz.
Che stolti! A me è bastato accendere il cellulare,
collegarmi a facebook e veder apparire sul display
un volto femminile non comune,
con qualcosa che ti fa dimenticare
i tuoi progetti immediati,
dove stavi andando e perché,
ti blocchi ad osservare il sorriso aperto, spontaneo,
i capelli che fluiscono sulle spalle,
come fossero diramazioni di un fiume d’oro
che per superare l’ostacolo dell’ovale compiuto
si fanno cascate,
cornici a un paio di occhi trasformati in pepite
con inclusioni di lapislazzuli
che la corrente ha trascinato con sé per abbandonarli,
incastonarli proprio lì, al posto giusto,
talmente espressivi e sinceri,
con riverberi che indicano la strada dell’amicizia, l’amore,
da lasciare l’osservatore incantato, come si trovasse
tra la provincia argentina di Misiones
e lo Stato brasiliano del Paraná,
di fronte alle cateratte dell’Iguazú.
Il naso greco è il simbolo della bellezza
che fa scivolare lo sguardo sulle labbra, vere, perfette,
a rappresentare il varco che conduce dietro le cascate,
all’interno di grotte misteriose
dove si nascondono antichissimi tesori
lasciati dai pirati di tempi lontani.
Sì, ho scoperto che il battito d’ali di una farfalla
nel golfo del Tonchino
potrebbe scatenare un uragano a New York…
anche un battito di ciglia.

Mauro Giovanelli – Genova
www.icodicidimauro.com

Immagine in evidenza: Lucia Genito per sua gentile concessione

RIPRODUZIONE RISERVATA

(1) Alan Turing in un saggio del 1950, “Macchine calcolatrici ed intelligenza”, anticipava questo concetto: “A conti fatti perciò una singola azione potrebbe determinare imprevedibilmente il futuro: nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d’aria generato dal battito d’ali dell’insetto possa causare una catena di movimenti di altre molecole fino a scatenare un uragano a grande distanza. Edward Lorenz fu il primo ad analizzare l’effetto farfalla in uno scritto del 1963 preparato per la New York Academy of Sciences. Secondo tale documento, “Un meteorologo fece notare che se le teorie fossero corrette, un battito delle ali di un gabbiano sarebbe stato sufficiente ad alterare il corso del clima per sempre”. In seguito Lorenz usò la più poetica farfalla, forse ispirato dal diagramma generato dagli attrattori di Lorenz, che somigliano proprio a tale insetto, o forse influenzato dai precedenti letterari (anche se mancano prove a supporto). “Può il batter d’ali di una farfalla nel golfo del Tonchino provocare un uragano a New York?” fu il titolo di una conferenza tenuta da Lorenz nel 1972.

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